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Negazionismo nel Web: una sfida per gli storici

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Deheb
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Se non ricordo male Mincuo ha chiesto un nome (1) di una persona gasata nelle camere a gas.

Ti bastano ? ( gli altri “nomi” , però , cercateli da solo : c’è l’archivio dell’Olocausto )

http://en.wikipedia.org/wiki/Hana_Brady
http://en.wikipedia.org/wiki/Kurt_Gerron
http://en.wikipedia.org/wiki/Dora_Gerson
http://en.wikipedia.org/wiki/Else_Feldmann
http://en.wikipedia.org/wiki/Lidia_Zamenhof
http://en.wikipedia.org/wiki/Yitzhak_Katzenelson
http://en.wikipedia.org/wiki/Petr_Ginz
http://en.wikipedia.org/wiki/Karel_Pol%C3%A1%C4%8Dek
http://en.wikipedia.org/wiki/Helga_Deen
http://en.wikipedia.org/wiki/Benjamin_Fondane
http://en.wikipedia.org/wiki/Jakob_van_Hoddis
http://en.wikipedia.org/wiki/Ir%C3%A8ne_N%C3%A9mirovsky
http://en.wikipedia.org/wiki/Else_Ury
http://en.wikipedia.org/wiki/Friedl_Dicker-Brandeis
http://en.wikipedia.org/wiki/Samuel_Jessurun_de_Mesquita
http://en.wikipedia.org/wiki/Abraham_Icek_Tuschinski
http://en.wikipedia.org/wiki/Felix_Nussbaum
http://en.wikipedia.org/wiki/Charlotte_Salomon
http://en.wikipedia.org/wiki/Jan_Rubczak
http://en.wikipedia.org/wiki/Pavel_Haas
http://en.wikipedia.org/wiki/Hans_Kr%C3%A1sa
http://en.wikipedia.org/wiki/Viktor_Ullmann
http://en.wikipedia.org/wiki/Leo_Smit_(Dutch_composer)
http://en.wikipedia.org/wiki/Ilse_Weber
http://en.wikipedia.org/wiki/Ernst_Cohen
http://en.wikipedia.org/wiki/Maria_Skobtsova

@Tony:
credo ci possano essere 6 milioni circa di nomi…..

La mia domanda era un po’ diversa, come quella di Mincuo:
CIT: “Nella Shoah ho chiesto di darmi un solo nome e cognome con un referto (ne sono state fatte dio autopsie) che mostri una morte da gasazione riferita alla “Soluzione Finale””

Nell’articolo citato da Rosanna hanno parlato esplicitamente di esami scientifici e prove forensi che dimostrano l’utilizzo di Zyclon-B.

Esami scientifici e prove forensi, questo desidererei vedere: un certificato, un referto autoptico, esami effettuati, esami sulle ceneri, sulle ossa, sull’aria….qualcosa di tangibile insomma.

Prendi i primi due della lista che hai linkato, una tredicenne e un quarantasettenne: come dice Haward, perchè gasarli immediatamente dopo l’arrivo? Non era più comodo eliminarli in loco?
Ci saranno dei registri che ne attestino la morte? Dei certificati? Un foglietto? Qualsiasi cosa.
Come è stato possibile stabilire che, appena arrivati, siano stati gasati?


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Se non ricordo male Mincuo ha chiesto un nome (1) di una persona gasata nelle camere a gas.

Ti bastano ? ( gli altri “nomi” , però , cercateli da solo : c’è l’archivio dell’Olocausto )

http://en.wikipedia.org/wiki/Hana_Brady
http://en.wikipedia.org/wiki/Kurt_Gerron
http://en.wikipedia.org/wiki/Dora_Gerson
http://en.wikipedia.org/wiki/Else_Feldmann
http://en.wikipedia.org/wiki/Lidia_Zamenhof
http://en.wikipedia.org/wiki/Yitzhak_Katzenelson
http://en.wikipedia.org/wiki/Petr_Ginz
http://en.wikipedia.org/wiki/Karel_Pol%C3%A1%C4%8Dek
http://en.wikipedia.org/wiki/Helga_Deen
http://en.wikipedia.org/wiki/Benjamin_Fondane
http://en.wikipedia.org/wiki/Jakob_van_Hoddis
http://en.wikipedia.org/wiki/Ir%C3%A8ne_N%C3%A9mirovsky
http://en.wikipedia.org/wiki/Else_Ury
http://en.wikipedia.org/wiki/Friedl_Dicker-Brandeis
http://en.wikipedia.org/wiki/Samuel_Jessurun_de_Mesquita
http://en.wikipedia.org/wiki/Abraham_Icek_Tuschinski
http://en.wikipedia.org/wiki/Felix_Nussbaum
http://en.wikipedia.org/wiki/Charlotte_Salomon
http://en.wikipedia.org/wiki/Jan_Rubczak
http://en.wikipedia.org/wiki/Pavel_Haas
http://en.wikipedia.org/wiki/Hans_Kr%C3%A1sa
http://en.wikipedia.org/wiki/Viktor_Ullmann
http://en.wikipedia.org/wiki/Leo_Smit_(Dutch_composer)
http://en.wikipedia.org/wiki/Ilse_Weber
http://en.wikipedia.org/wiki/Ernst_Cohen
http://en.wikipedia.org/wiki/Maria_Skobtsova

Beh, ho dato un’occhiata alle tue fonti e vorrei farti alcune domande.
Inizio dalla prima vittima che hai menzionato, Hana Brady. Ho visitato la pagina di Wiki che hai linkato ed ho trovato che :
“In 1944, Hana was deported to the Auschwitz concentration camp. While her brother survived by working as a labourer, Hana was sent to the gas chambers a few hours after her arrival on 23 October 1944.[3]”.

Nota 3:
“^ Stagg Peterson, Shelley; Swartz, Larry (2008). Good Books Matter. Pembroke Publishers Limited. p. 145. ISBN 978-1-55138-232-6.”

Questo è l’unico riferimento che Wiki offre per supportare quell’affermazione. Allora ho cercato quel testo della Peterson per individuare quali fossero le sue fonti ma non ne ho trovate. Tutto ciò che la Peterson scrive in merito è :

“Hana's Suitcase tells the story of a Jewish girl from Czechoslovakia who died in a Nazi concentration camp. This book has been well recognized, garnering both the Information Book Award and the Silver Birch Award for Non-fiction. It was a finalist for the Norma Fleck Award and for the Governor General's Award. In 2000 Hana Brady's suitcase, confiscated by Nazis at the Auschwitz concentration camp, comes to the attention of director Fumiko Ishioka and the children in her Small Wings group. The suitcase is in a Tokyo museum that is dedicated to teaching global tolerance and understanding through educating Japanese children about the Holocaust. This book chronicles the detective work of Fumiko and her Small Wings group side-by-side with the short life of Hana Brady, the girl who was killed in the Auschwitz gas chambers the day she arrived. The book ends with the Small Wings' poem about Hana and the hope that:
We children can make a difference in building peace. In the world—so that the Holocaust will never Happen again.”

Nessuna nota a margine e nessun altro riferimento quindi presumo che la fonte primaria sia la stessa autrice che si limita a citare Fumiko Ishioka. Io non ho capito su che basi la Peterson abbia potuto affermare ciò e tu? Cosa mi è sfuggito?
Ho anche cercato qualche info circa la valigia di Hana e secondo alcuni quella di cui tanto si parla è una riproduzione “fedele” dell’originale. Riproduzione che secondo alcuni è stata creata sulla base di una foto dell’originale scattata nel 1962 come spiega il fratello George Brady:

"The suitcase was displayed on the pile of suitcases in Auschwitz, and a schoolmate of Hana went there in 1962 and saw it, so they took a picture of her with

, and she had to find me. About five years later, I got a letter from her with a picture of it. I went to Auschwitz in 1997 and looked for it and couldn’t find it, and then in 1999 or 2000, I got a letter from Japan that it was there."

Secondo Fumiko Ishioka invece la valigia le venne prestata dal curatore del Museo di Auschwitz per una mostra che stava progettando in Giappone presso il Tokyo Holocaust Education Resource Center (Date of establishment October 1998 - Registered as a non-profit organization in 2003 . Ndt: dopo aver venduto i diritti del libro e del documentario in 40 Paesi l'organizzazione privata no profit chiude la sala espositiva - 2003-, si registra ed inizia a concentrarsi su programmi di sensibilizzazione in tutto il mondo). Fumiko Ishioka è quindi la fondatrice e la direttrice di questa piccola no profit nata ufficiosamente (non era registrata ???) circa un anno prima del primo contatto fra la Ishioka e Brady. La Ishioka avrebbe ottenuto la valigia dal curatore di Auschwitz presumibilmente fra il 1998 ed il 2000 (sulla base di un “progetto” per una mostra curata da un organizzazione no profit non registrata, che quindi formalmente non esisteva - gentile e molto disponibile il curatore del Museo di Auschwitz! Proverò anche io a chiedergli di prestarmi qualche oggetto sulla base di un "progetto" ...), quando ancora il "Tokio Centre" non esisteva ed il Tokyo Holocaust Education Resource Center afferma che la mostra (“It is an exhibit on loan from the Auschwitz Museum since 2000.” - http://www.ne.jp/asahi/holocaust/tokyo/english_therc.html ) sia rimasta aperta dal 2000 al 2003, anno in cui l'associazione chiude l'allestimento e si registra come ente no profit. Eppure George Brady dice che:

“I went to Auschwitz in 1997 and looked for it and couldn’t find it, and then in 1999 or 2000, I got a letter from Japan that it was there."

Pare poi che la storia sulla morte di Hana si basi su quanto detto dal fratello George, che però non fornisce nessun particolare circa le gassazioni o la morte di Hana. Infatti, come si legge sulla pagina di Wiki e come conferma lo stesso George, mentre lui rimase ad Theresienstadt, Hana fu trasferita ad Auschwitz-Birkenau. Altre fonti dicono invece che Hana fu bruciata viva (forno crematorio) ma anche questi non forniscono nessun documento, testimone o riferimento. Questo è il sito dell'ente giapponese:

http://www.ne.jp/asahi/holocaust/tokyo/english_therc.html

Questa è una delle inteviste fatte a George Brady (quelle che ho trovato sono tutte uguali):
http://www.timesofisrael.com/the-emotional-baggage-in-a-holocaust-victims-suitcase/

Qui addirittura raccontano cosa è successo durante la gassazione di Hana:
http://www.answers.com/Q/Who_was_hana_brady

Potresti aiutarmi a districare la matassa?

P.s.: visto che stiamo parlando di vittime cerchiamo di essere seri e di discuterne con il massimo rispetto.


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istwine
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Quindi l'Olocausto è stato possibile perché in occidente era nata la fabbrica, Auschwitz funzionava come una vera e propria fabbrica, secondo la divisione moderna e liberista del lavoro (Adam Smith), per questo è stato possibile raggiungere quel numero di morti, funzionava come la Barilla, invece di sfornare merendine, sfornava morti ...

Sì ma alla Barilla se vai, la prova che lì sfornano merendine o pasta la trovi, e ne trovi tonnellate. Di quello invece, come dice Robert J. Van Pelt:

"Ninety-nine per cent of what we know we do not actually have the physical evidence to prove . . . it has become part of our inherited knowledge. I don't think that the Holocaust is an exceptional case in that sense. We in the future – remembering the Holocaust – will operate in the same way that we remember most things from the past. We will know about it from literature and eyewitness testimony. . . . We are very successful in remembering the past in that manner. That's how we know that Cesar was killed on the Ides of March. To put the holocaust in some separate category and to demand that it be there – to demand that we have more material evidence – is actually us somehow giving in to the Holocaust deniers by providing some sort of special evidence."

http://www.thestar.com/news/insight/2009/12/27/a_case_for_letting_nature_take_back_auschwitz.html

E questo è Van Pelt, non Rotondi.


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PietroGE
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Questa è una delle inteviste fatte a George Brady (quelle che ho trovato sono tutte uguali):
http://www.timesofisrael.com/the-emotional-baggage-in-a-holocaust-victims-suitcase/

Qui addirittura raccontano cosa è successo durante la gassazione di Hana:
http://www.answers.com/Q/Who_was_hana_brady

Potresti aiutarmi a districare la matassa?

P.s.: visto che stiamo parlando di vittime cerchiamo di essere seri e di discuterne con il massimo rispetto.

Nat, se leggi l'intervista capisci che il soggetto non è Hana Brady, è l'olocausto, è la ripetizione di tutti gli sterotipi, con SS che urlano, pastori tedeschi che abbaiano, Josef Mengele omnipresente, camere a gas come docce ecc. ecc.
Quando non si hanno prove si cerca di umanizzare il cosiddetto crimine affinché l'impatto emotivo tolga dalla tua testa la voglia di fare domande.

L'immagine classica è quella dei bambini che fanno vedere il tatuaggio sulle loro braccia, con i violini in sottofondo. Tu guardi e dici 'questi tedeschi dovevano essere delle bestie per trattare così i bambini'. In realtà, 30 secondi prima ti avevano detto che tutti quelli che non potevano lavorare venivano mandati nelle camere a gas. Quindi, siccome quei bambini non potevano evidentemente lavorare, non dovevano essere lì, dovevano essere già morti.
L'impatto emotivo però ti impedisce di farti queste domande.


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Ok Pietro, ma io ho chiesto a Fernesto di fornirmi qualche info in più, nient’altro. Non credo che lui abbia letto solo Wiki. Avrà sicuramente consultato altre fonti che documentano ampiamente la morte di Hana Brady. Quali documenti o testimonianze abbiamo dell’avvenuta gassazione di Hana? Cioè, il fratello dice che mentre lui rimase ad Theresienstadt, Hana fu trasferita ad Auschwitz-Birkenau e gassata. Quindi, visto che non era presente alla morte della sorella immagino che qualcuno gli abbia fornito delle testimonianze, dei documenti … Ecco, io non sono riuscito a trovare nulla di tutto ciò e siccome voglio credere sia alle affermazioni di George Brady che a quelle di Fernesto, spero che qualcuno di voi abbia trovato qualche cosa.

Anche la storia della valigia è interessante. George Brady dichiara di aver ricevuto nel 1967 una foto della valigia della sorella. In base a ciò nel 1997 si reca ad Auschwitz ed in qualità di ebreo sopravvissuto all’Olocausto e di fratello di Hana chiede di poter vedere la valigia della sorella e nessuno riesce ad accontentarlo. Eppure lui sa che esiste … Circa due anni dopo, una giapponese qualunque, senza nessun accreditamento, si presenta ad Auschwitz e non solo scova la valigia di Hana ma riesce anche a farsela prestare dal Museo ed a portarla in Giappone per farci una mostra …

Insomma, le mie sono solo domande e spero che Fernesto ci spieghi cosa ha scoperto.


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omicron
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La "religione dell'Olocausto" la chiamava Costanzo Preve. E' un sistema per mettere tutti in stato di sudditanza psicologica nei confronti degli ebrei.

Mi pare che funzioni benissimo.


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TonyConcilianti
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Topic starter  

Se non ricordo male Mincuo ha chiesto un nome (1) di una persona gasata nelle camere a gas.

Ti bastano ? ( gli altri “nomi” , però , cercateli da solo : c’è l’archivio dell’Olocausto )

http://en.wikipedia.org/wiki/Hana_Brady
http://en.wikipedia.org/wiki/Kurt_Gerron
http://en.wikipedia.org/wiki/Dora_Gerson
http://en.wikipedia.org/wiki/Else_Feldmann
http://en.wikipedia.org/wiki/Lidia_Zamenhof
http://en.wikipedia.org/wiki/Yitzhak_Katzenelson
http://en.wikipedia.org/wiki/Petr_Ginz
http://en.wikipedia.org/wiki/Karel_Pol%C3%A1%C4%8Dek
http://en.wikipedia.org/wiki/Helga_Deen
http://en.wikipedia.org/wiki/Benjamin_Fondane
http://en.wikipedia.org/wiki/Jakob_van_Hoddis
http://en.wikipedia.org/wiki/Ir%C3%A8ne_N%C3%A9mirovsky
http://en.wikipedia.org/wiki/Else_Ury
http://en.wikipedia.org/wiki/Friedl_Dicker-Brandeis
http://en.wikipedia.org/wiki/Samuel_Jessurun_de_Mesquita
http://en.wikipedia.org/wiki/Abraham_Icek_Tuschinski
http://en.wikipedia.org/wiki/Felix_Nussbaum
http://en.wikipedia.org/wiki/Charlotte_Salomon
http://en.wikipedia.org/wiki/Jan_Rubczak
http://en.wikipedia.org/wiki/Pavel_Haas
http://en.wikipedia.org/wiki/Hans_Kr%C3%A1sa
http://en.wikipedia.org/wiki/Viktor_Ullmann
http://en.wikipedia.org/wiki/Leo_Smit_(Dutch_composer)
http://en.wikipedia.org/wiki/Ilse_Weber
http://en.wikipedia.org/wiki/Ernst_Cohen
http://en.wikipedia.org/wiki/Maria_Skobtsova

@Tony:
credo ci possano essere 6 milioni circa di nomi…..

La mia domanda era un po’ diversa, come quella di Mincuo:
CIT: “Nella Shoah ho chiesto di darmi un solo nome e cognome con un referto (ne sono state fatte dio autopsie) che mostri una morte da gasazione riferita alla “Soluzione Finale””

Nell’articolo citato da Rosanna hanno parlato esplicitamente di esami scientifici e prove forensi che dimostrano l’utilizzo di Zyclon-B.

Esami scientifici e prove forensi, questo desidererei vedere: un certificato, un referto autoptico, esami effettuati, esami sulle ceneri, sulle ossa, sull’aria….qualcosa di tangibile insomma.

Prendi i primi due della lista che hai linkato, una tredicenne e un quarantasettenne: come dice Haward, perchè gasarli immediatamente dopo l’arrivo? Non era più comodo eliminarli in loco?
Ci saranno dei registri che ne attestino la morte? Dei certificati? Un foglietto? Qualsiasi cosa.
Come è stato possibile stabilire che, appena arrivati, siano stati gasati?

Li hanno uccisi sia in loco , sia nei campi , a cominciare dai progionieri che non servivano più . Poi non è che i nazionalsocialisti certificassero su un referto come assassinavano degli untermensch … erano nazionalsocialisti , ma non tonti .

Sulle camere a gas ti metto un libro che non ho ancora letto , ma mi fido della ragazza che me l’ aveva linkato qualche giorno fa :
http://libreriarizzoli.corriere.it/Le-macchine-dello-sterminio.-Auschwitz-1941-1945-/8807081369/pc


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Deheb
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"Li hanno uccisi sia in loco , sia nei campi , a cominciare dai progionieri che non servivano più . Poi non è che i nazionalsocialisti certificassero su un referto come assassinavano degli untermensch … erano nazionalsocialisti , ma non tonti .

Sulle camere a gas ti metto un libro che non ho ancora letto , ma mi fido della ragazza che me l’ aveva linkato qualche giorno fa :
http://libreriarizzoli.corriere.it/Le-macchine-dello-sterminio.-Auschwitz-1941-1945-/8807081369/pc"

Faccio un passo indietro e riformulo la domanda, tralasciando le "logiche di sterminio"
Sei a conoscenza di esami scientifici e prove forensi di cui sopra?


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Sei a conoscenza di esami scientifici e prove forensi di cui sopra?

Le prove forensi? Non abbiamo nemmeno una testimonianza che stia in piedi.

Questo è il resoconto “ufficiale” di tutta la storia della valigia di Hana, da Hana's Suitcase di K. Levin.

“When Auschwitz was liberated in January 1945, George Brady was seventeen years old. He had survived the horrors of the camp by starting out young and strong, by good luck, and by using the trade he had learned at Theresienstadt — plumbing. When he was freed, he was very weak and painfully thin. But George was determined to make his way back to Nové Město na Moravě — to his parents. He desperately wanted his family to be together again. By foot, by train and by hitchhiking, George made it back to the home he loved in May 1945. He went straight for Uncle Ludvik and Aunt Hedda’s house. It was the last place where he had known family, love and safety. When they opened the door and found their nephew standing there, aunt and uncle fell on him — hugging, kissing, touching, crying — barely able to believe that George was alive. But the unbridled happiness of the reunion was short-lived. “Where are Mother and Father?” George asked. Ludvik and Hedda were forced to tell him the terrible truth. Marketa had been sent from Ravensbruck to Auschwitz and murdered there in 1 942. Karel was killed there the same year. “And Hana?” George whispered. All his aunt and uncle knew was that she had been sent to Auschwitz. For months, George nursed the faint hope that somehow, somewhere, Hana would appear. He searched for her in every young girl’s face he saw, in every ponytail that swished by, in every jaunty step of a healthy child on the street.

One day, George encountered a teenaged girl on the main street in Prague. She stopped in front of him. “George?” she asked. “Are you not George Brady, Hana’s brother? My name is Marta. I knew Hana. All of us older girls at Theresienstadt loved her.” George searched Marta’s eyes for information, for hope. She realized that George didn’t yet know the final truth about his sister. “George,” she told him quietly, plainly, taking hold of his hands. “Hana was sent to be killed in the gas chamber at Auschwitz, the same day she arrived there. I’m sorry, George. Hana is dead.” George’s knees turned to jelly and the world went black.”

L’unica fonte della presunta gassazione di Hana è quindi una sconosciuta teenager di nome Marta che racconta a George Brady che Hana è stata inviata ad Auschwitz ed è stata gassata il giorno del suo arrivo. Da notare che da quanto riportato da George Brady risulta che nemmeno questa Marta sia mai stata ad Auschwitz… Eppure lei sa che Hana è stata gassata lo stesso giorno in cui è arrivata… Quindi Marta che non è mai stata ad Auschwitz racconta a George Brady che non è mai stato ad Auschwitz che Hana è morta ad Auschwitz… Ma non solo, perché questa sconosciuta di nome Marta che non è mai stata ad Auschwitz sa anche come Hana è morta … Di più, questa sconosciuta di nome Marta che non è mai stata ad Auschwitz e che però sa come Hana è morta ad Auschwitz, conosce anche il giorno della morte di Hana … Poteva George Brady mettere in dubbio le parole di questa ragazzina di nome Marta, mai vista prima e incontrata per caso a Praga un bel dì del ’45? Poteva George Brady identificare questa ragazzina di nome Marta? Poteva G. Brady chiedere a Marta quali fossero le sue fonti? Poteva la Ishioka mettere in dubbio la storia di George Brady? Potevano la Peterson, Swartz e la Levin mettere in dubbio la storia della Ishioka? Evidentemente no. Perché mai avrebbero dovuto farlo?

The story ofHana’s Suitcase continues to hold surprises for us. On a trip to Poland in March 2004, George and Fumiko Ishioka learned that Hana’s original suitcase was destroyed, along with many other objects from the Holocaust, in a suspicious fire in Birmingham, England in 1984. The museum at Auschwitz created a replica — or copy — of the suitcase from a photograph. It was that replica which Fumiko Ishioka and the Small Wings received in Tokyo. As a matter of policy Auschwitz tells borrowers when an object on loan is not the original. This time a mistake was made. George and Fumiko Ishioka did not know that the suitcase was a replica until the recent trip to Poland.

Nel febbraio 2004:
• dopo che la storia della valigia di Hana aveva già fatto il giro del mondo;
• dopo aver esposto la valigia per tre anni (2000-2003) al piccolo museo di Tokio (“In 1998, Fumiko Ishioka had begun her job as coordinator of a small museum, called the Tokyo Holocaust Center” K. Levin) raccogliendo donazioni private da tutto il mondo;
• dopo aver prodotto un documentario e scritto un best-seller (Karen Levin);

la nipote di Hana nota che ci sono delle evidenti incongruenze tra la valigia proveniente dal museo di Auschwitz e quella della foto che era stata inviata a George Brady negli anni sessanta. Al che Fumiko Ishioka e George Brady, stupiti, attoniti, esterrefatti, meravigliati, sbalorditi, sorpresi e stupefatti dalle incredibili rivelazioni fatte dalla figlia di George Brady, chiedono spiegazioni al direttore del museo di Auschwitz e questi ammette che la valigia è un falso, una replica realizzata dal museo. Infatti pare che l’originale sia stata distrutta da un gruppo di hooligans neonazisti (ovviamente!) che ha dato fuoco a un magazzino a Birmingham nel 1984.

Perché i curatori e lo stesso direttore del museo di Auschwitz hanno spacciato per autentica una replica della valigia per quasi cinque anni? Il falso documento/reperto non era stato prodotto dai loro stessi collaboratori? Potevano non sapere? Perché aspettare cinque anni per ammettere di aver truffato il mondo intero? Tutto ciò è normale? E’ tollerabile? Quale credibilità possono avere tali personaggi? Possibile che Fumiko Ishioka e George Brady non abbiano confrontato la valigia della foto con la valigia ricevuta? Possibile che non abbiano notato quelle differenze che la nipote definì evidenti? Possibile che i curatori e lo stesso direttore del museo di Auschwitz abbiano dato in prestito un articolo del museo senza certificarne l’autenticità, o la falsità, all’atto della consegna? Possibile che Fumiko Ishioka non abbia preteso un certificato che attestasse l’autenticità dell’oggetto preso in consegna dal museo? Fumiko Ishioka non è la direttrice del museo dell’Olocausto di Tokio? Possibile che sia stata così sbadata ? Mah …

Fumiko Ishioka avrà protestato per aver perso più di quattro anni della sua vita dietro un falso? Avrà protestato per essere stata raggirata dai curatori del museo di Auschwitz fin dall’inizio? Avrà protestato per essere stata umiliata di fronte a migliaia di persone in tutto il mondo esponendo un falso? Assolutamente no, ci mancherebbe. Perché mai avrebbe dovuto farlo? In fondo i curatori del museo di Auschwitz hanno permesso:

• a Fumiko Ishioka e George Brady di raccogliere donazioni e di girare il mondo per partecipare a convegni e conferenze;
• a Karen Levin di produrre un documentario per la CBC e di scrivere un best-seller tradotto in più di venti lingue da cui è anche stato tratto un film (Inside Hana's Suitcase, 2009).

Infatti la Levin conclude il suo libro “Hana's Suitcase” dicendo che:

“On reflection, everyone involved is grateful that the curators at Auschwitz went to the trouble of creating a faithful replica of the suitcase. Without it, Fumiko Ishioka would never have searched for Hana. She would never have found George. And we would never have the story of Hana’s Suitcase. Hana’s Suitcase is now being read around the world by hundreds of thousands of children, in more than twenty languages. Fumiko Ishioka, George and the suitcase continue to travel, sharing Hana’s story, the lessons of history and a message of tolerance.”

Traduzione:
Riflettendoci, tutte le persone coinvolte sono ric
onoscenti ai curatori di Auschwitz per essersi presi il disturbo di creare una replica fedele (Ndt: fedele? Bah) della valigia. Senza di essa, Fumiko Ishioka non avrebbe mai fatto ricerche su di Hana. Non avrebbe mai trovato George. E non avremmo mai avuto la storia della valigia di Hana. La Valigia di Hana [Ndt] è attualmente letto in tutto il mondo da centinaia di migliaia di bambini, in più di venti lingue. Fumiko Ishioka, George e la valigia [Ndt] continuano a viaggiare, condividendo la storia di Hana, le lezioni della storia e un messaggio di tolleranza.

Insomma, secondo la Levin, all's well that ends well (tutto è bene quello che finisce bene). Se poi abbiamo guadagnato qualche decina di milioni di dollari spacciando una fiction per una storia vera, pazienza. (“The 2002 book became a bestseller and received the Bank Street College of Education Flora Stieglitz Straus Award for non-fiction, the National Jewish Book Award, and several other Canadian awards for children's literature.”). Comunque vi abbiamo turlupinato per il vostro bene. Contenti? Noi sì, molto.


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PietroGE
Famed Member
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Insomma, secondo la Levin, all's well that ends well (tutto è bene quello che finisce bene). Se poi abbiamo guadagnato qualche decina di milioni di dollari spacciando una fiction per una storia vera, pazienza. (“The 2002 book became a bestseller and received the Bank Street College of Education Flora Stieglitz Straus Award for non-fiction, the National Jewish Book Award, and several other Canadian awards for children's literature.”). Comunque vi abbiamo turlupinato per il vostro bene. Contenti? Noi sì, molto.

Nat, di che ti meravigli? Le biblioteche abbondano di storie del genere. Hanno inventato un nuovo genere letterario : le (false) avventure del (falso) sopravvissuto del (falso) olocausto.
A me piace più di tutte la storia della bambina che fugge dal campo di concentramento, ammazza un SS en passant, e gira l'Europa in compagnia dei lupi A Mémoire of the Holocaust Years . Nota che ci hanno fatto anche un film. Il riassunto su Wikipedia :

Misha: A Mémoire of the Holocaust Years is a literary hoax by Misha Defonseca, first published in 1997. The book was fraudulently published as a memoir telling the supposed true story of how the author survived The Holocaust as a young Jewish girl, wandering Europe searching for her deported parents. The book sold well in several countries and was made into a movie, Survivre avec les loups (Surviving with the Wolves), named after the claim that Misha was adopted by a pack of wolves during her journey who protected her.

http://en.wikipedia.org/wiki/Misha:_A_M%C3%A9moire_of_the_Holocaust_Years


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Non saprei... Vedremo ... Magari Fernesto ha delle altre info da darci. Sicuramente mi sono perso qualche cosa. Aggiungo che sarebbe interessante indagare la storia di Fumiko Ishioka e della sua associazione … Della serie “folgorati e finanziati sulla via di Damasco”.


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fernet
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Ma gli ebrei non si dividono in Aschenaziti e Sefarditi?


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MarioG
Famed Member
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Ma gli ebrei non si dividono in Aschenaziti e Sefarditi?

E le domande si dividono in pertinenti e avulse


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fernet
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s i


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mincuo
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Se non ricordo male Mincuo ha chiesto un nome (1) di una persona gasata nelle camere a gas.

Ti bastano ? ( gli altri “nomi” , però , cercateli da solo : c’è l’archivio dell’Olocausto )

http://en.wikipedia.org/wiki/Hana_Brady
http://en.wikipedia.org/wiki/Kurt_Gerron
http://en.wikipedia.org/wiki/Dora_Gerson
http://en.wikipedia.org/wiki/Else_Feldmann
http://en.wikipedia.org/wiki/Lidia_Zamenhof
http://en.wikipedia.org/wiki/Yitzhak_Katzenelson
http://en.wikipedia.org/wiki/Petr_Ginz
http://en.wikipedia.org/wiki/Karel_Pol%C3%A1%C4%8Dek
http://en.wikipedia.org/wiki/Helga_Deen
http://en.wikipedia.org/wiki/Benjamin_Fondane
http://en.wikipedia.org/wiki/Jakob_van_Hoddis
http://en.wikipedia.org/wiki/Ir%C3%A8ne_N%C3%A9mirovsky
http://en.wikipedia.org/wiki/Else_Ury
http://en.wikipedia.org/wiki/Friedl_Dicker-Brandeis
http://en.wikipedia.org/wiki/Samuel_Jessurun_de_Mesquita
http://en.wikipedia.org/wiki/Abraham_Icek_Tuschinski
http://en.wikipedia.org/wiki/Felix_Nussbaum
http://en.wikipedia.org/wiki/Charlotte_Salomon
http://en.wikipedia.org/wiki/Jan_Rubczak
http://en.wikipedia.org/wiki/Pavel_Haas
http://en.wikipedia.org/wiki/Hans_Kr%C3%A1sa
http://en.wikipedia.org/wiki/Viktor_Ullmann
http://en.wikipedia.org/wiki/Leo_Smit_(Dutch_composer)
http://en.wikipedia.org/wiki/Ilse_Weber
http://en.wikipedia.org/wiki/Ernst_Cohen
http://en.wikipedia.org/wiki/Maria_Skobtsova

Ti ringrazio. Dove risulta di questi un referto? Dove lo trovo? ma va a spasso. ma chii pensi di prendere in giro?


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