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Negazionismo nel Web: una sfida per gli storici

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mincuo
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Mi diverto intanto un po' con notizie minori.

Nel 1981 John Glenn, direttore della serie di "cinegiornali" USA del'epoca bellica, muore.
Nella sua commemorazione (Associated Press) si legge:
"Come direttore della serie popolare del 1940 di cinegiornali egli li creava spesso con attori e in sets costruiti.
Ad esempio la serie "Inside Nazi Germany", fatta nel 1938, includeva scene di violenze nelle strade e una sequenza di un "campo di concentramento" era stata interamente filmata a State Island (USA) con decine di attori di New York City.
Milioni di americani che guardavano le "notizie" erano convinti che stavano vedendo una cosa vera.

P.S.
Chi prese in mano poi realmente la gestione nel 1945 ad esempio dei campi Occidentali?
Non furono dei generici militari Alleati a prendere in gestione le operazioni relative alla liberazione dei Campi Occidentali, ma una specifica Divisione Anglo-Americana, la Psychological Warfare Division of SHAEF (PWD/SHAEF) specializzata in guerra psicologica, disinformazione e propaganda nera (come mai?) i cui massimi dirigenti erano Robert A. McClure, Selfton Delmer e Daniel Lerner. In particolare il capo della sezione film della PWD (chief of PWD's Film Section) era Sidney Lewis Bernstein. Gli altri erano Edward A. Tenenbaum, Albert G. Rosenberg e Saul Padover.


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mincuo
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Elie Wiesel, Premio Nobel per la Pace e forse il più famoso deportato ad Auschwitz, era a Roma il 27 Gennaio 2010, Giorno della Memoria (il 27/1/1945 è la data di “liberazione” di Auschwitz da parte dei Sovietici, ma in realtà il campo era stato completamente evacuato dai Tedeschi una settimana prima, il 19/1/1945) a tenere sì un giusto discorso di commemorazione, ma anche a colpevolizzare e a far vergognare il mondo intero.
Elie Wiesel ha scritto nel 1958 un libro famoso: “La nuit” sulle sue esperienze di deportato ad Auschwitz. E' un libro che però citano pure gli stessi “negazionisti”..
-Perchè in “La Nuit” nell'edizione originale (La Nuit, éditions de Minuit, 1958, 178 pagine) la parola “camera a gas” non compare nemmeno una sola volta. E come mai Elie Wiesel si dimentica di menzionare d'aver visto una cosa simile in ben 178 pagine? Nelle edizioni Tedesche con la consueta onestà intellettuale hanno poi
tradotto 15 volte il termine “crematoire” con “gaskammer”. Qui, (alla fine) http://www.vho.org/GB/Books/dth/fndwitness.html
-Perchè lui narra di quando, ricoverato in Ospedale, parla coll'anziano padre, anche lui in Ospedale, al fine di prendere la fatidica decisione (I Tedeschi avevano dato loro facoltà di scegliere) se rimanere ad aspettare i liberatori Sovietici o andarsene con gli sterminatori Nazisti che stavano evacuando il campo:
“The choice was in our hands. For once we could decide our fate for ourselves. We could both stay in the Hospital, where I could, thanks to my doctor, get him entered as a patient or nurse. Or else we could follow the others. 'Well, what shall we do, father?' He was silent. 'Let's be evacuated with the others,' I told him." (La scelta era nelle nostre mani. Per una volta potevamo decidere noi stessi il nostro destino. Potevamo stare in Ospedale, dove potei, grazie al mio medico, farlo entrare come paziente o infermiere. O potevamo seguire gli altri. “Bene, che facciamo papà?”
Lui rimase silenzioso.“Facciamoci evacuare con gli altri” Gli dissi).

(N.B. Ma che dice Wiesel? Ma non ci avevano sempre raccontato che le donne i bambini i malati e gli anziani venivano immediatamente gasati? E che ci stavano a fare gli Ospedali ad Auschwitz?
E chi ci dice la stessa cosa, tra i tanti? Israel Gutman:
Gutman was a professor of history at the Hebrew University of Jerusalem and deputy chairman of the International Auschwitz Council at Auschwitz-Birkenau Foundation.[2] He was the editor-in-chief of the Encyclopedia of the Holocaust[2] and won the Yitzhak Sadeh Prize for Military Studies.[3] At Yad Vashem, he headed the International Institute for Holocaust Research (1993–1996), served as Chief Historian (1996–2000) and was the Academic Advisor (from 2000).[3] He was also an advisor to the Polish government on Jewish Affairs, Judaism and Holocaust Commemoration.[3]
Ebbene Elie Wiesel e papà se ne andarono con loro, cogli aguzzini, coi carnefici, come quasi tutti gli altri del resto (60.000 su 67.000). E più in generale verso la bieca Germania Nazista se la squagliarono anche milioni di cittadini da tanto entusiasmo provavano per l'arrivo dei Bolscevichi

Di Elie Wiesel, uomo di pace, Premio Nobel per la Pace, ecco testuale un suo messaggio di pace dopo più di mezzo secolo:
“Ogni Ebreo, da qualche parte dentro di sé, dovrebbe serbare una zona di odio – un odio sano e virile – per quello che il Tedesco personifica e per quello che persiste nel Tedesco. Agire altrimenti sarebbe come tradire i morti” Nessuno ha fiatato. “Serbare odio per il Tedesco e quello che persiste nel Tedesco”. Non il Nazista di ieri, il Tedesco di oggi, magari un ragazzino nato nel 2000.
Nessuno ha fiatato.


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mincuo
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E per Elie Wiesel, il più famoso deportato di Auschwitz e Premio Nobel per la Pace, c'è anche un piccolo problema. Anzi DUE piccoli problemi..
PROBLEMA N° UNO: Un sopravvissuto ebreo ad Auschwitz, Miklos Gruner, dichiara testuale che Elie Wiesel sarebbe addirittura un volgare impostore, che si è appropriato delle sofferenze di un suo omonimo, Lazar Wiesel, omonimo che lui, Miklos Gruner, ben conosceva ad Auschwitz. http://www.savethemales.ca/translated_from_the_hungarian.html
“I have received anonymous calls telling me I could be shot if I don`t shut up but I am not afraid of death any more. I have deposited the whole dossier in four different countries and, if I died suddenly, they would be made public.”
“Ho ricevuto telefonate anonime con la minaccia di uccidermi se non ritratto, ma io non ho nessuna paura di morire. Ho depositato gli interi dossier in quattro diversi Paesi e se morissi improvvisamente, diventerebbero pubblici”.

Ma meglio di tutto, (e in Italiano), ecco alcune analisi molto documentate che val la pena leggere visto che parliamo di un Nobel per la Pace e dello stesso simbolo vivente dell'Olocausto: http://ita.vho.org/056_Elie_Wiesel.htm
http://furtherglory.wordpress.com/


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mincuo
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Problema N° DUE.
Ai deportati ad Auschwitz, (solo a quelli, non di altri campi, e per ragioni particolari) venne tatuato sull'avambraccio sinistro un numero di riconoscimento. Bello grande.
Ad esempio lo stesso Myklos Gruner, sopravvissuto di Auschwitz che dichiara che Elie Wiesel è un impostore, qui mostra il suo:

Wiesel dichiarò sotto giuramento:

July 8, 2008, Trial of the State of California vs. Eric Hunt:
Luglio 2008 Processo dello Stato di California contro Eric Hunt.
•Question. And is this book Night that you wrote a true account of your experience during World War II?
E' questo libro “La nuit” dove lei ha scritto un resoconto vero della sua esperienza durante la Seconda Guerra?
•Answer. It is a true account. Every word in it is true.
E' un resoconto vero. Ogni parola in esso è vera.
[...]
•Q. And what was your – what day were you born in Sighet, Romania?
E quale giorno lei nacque a Sighet, Romania?
•A. September 30th, 1928.
[...]
•Q. And what [number] was tattooed on your left arm?
E che numero ebbe tatuato sul braccio sinistro?
•A. My number was A7713. My father’s number was 7712.
Il mio numero era A7713. Mio padre 7712
Source: Superior Court of California. County of San Francisco. Before the Honorable Robert Donder, Judge Presiding, Department Number 23. People of the State of California, Plaintiff, vs. Eric Hunt, Defendant. Testimony of Elie Wiesel, July 8, 2008, p. 7 and 13

March 25, 2010, University of Dayton: A student asked Wiesel if he still has his concentration camp number and if it serves as a reminder of those terrible experiences. “I don’t need that to remember, I think about my past every day,” he responded. “But I still have it on my arm – A7713. At that time, we were numbers. No names, no identity.”
Marzo 2010, università di Dytona. Uno studente chiese se Wiesel avesse ancora il numero e se esso gli serve come ricordo di quelle terribili esperienze. “Non ho necessità di quello per ricordare, io penso al mio passato ogni giorno” rispose ”Ma l'ho ancora sul mio braccio A7713. A quel tempo eravamo numeri. Non nomi, non identità”
Source: Dayton Daily News, March 26, 2010,

Esiste questo video:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Mr8_JaKde2Q
Da cui queste 2 FOTO

Ci sarebbe poi anche un altro problema. Il N°TRE.


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MarioG
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E per Elie Wiesel, il più famoso deportato di Auschwitz e Premio Nobel per la Pace, c'è anche un piccolo problema. Anzi DUE piccoli problemi..
PROBLEMA N° UNO: Un sopravvissuto ebreo ad Auschwitz, Miklos Gruner, dichiara testuale che Elie Wiesel sarebbe addirittura un volgare impostore, che si è appropriato delle sofferenze di un suo omonimo, Lazar Wiesel, omonimo che lui, Miklos Gruner, ben conosceva ad Auschwitz.

Data la fatale "dimenticanza" delle camere a gas nelle memorie (La Notte) del signor Wiesel (di cui egli giura la verita' di ogni singola parola), il fatto che sia un impostore potrebbe in qualche modo essere un sollievo per chi sostiene la presenza delle camere a gas omicide.
Senonche' dal credito pressoche' universale di cui gode discenderebbe un discredito altrettanto universale su tutta la corte che gli sta attorno.


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mincuo
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IL PROBLEMA N° 3 è questo:
http://winstonsmithministryoftruth.blogspot.co.uk/2013/01/the-most-famous-holocaust-photo-fraud.html?zx=b8d5f4bf8e73124

Che è uno dei tanti tarocchi (c'è un libro intero).
Solo che questa è una foto molto conosciuta.

P.S. La cosa strana è che solo leggendo i Revisionisti vengono fuori tutte queste cose. Altrimenti niente....

E vi urlano che NON DOVETE LEGGERLI,

La menzogna per sistema, la calunnia per prassi, l'inversione per metodo.
Una volta che avete inquadrato il concetto E' FACILE.
Non si sbaglia MAI, ma proprio MAI..

E poi le ripetono, le ripetono. Sono anche un po' noiosi....


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mincuo
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Secondo i negazionisti lo Zyklon B era solo un disinfestante, serviva per uccidere i pidocchi, e i tedeschi ne consumavano quantità industriali per disinfestare i prigionieri ebrei, e quindi – in definitiva – per salvargli la vita. Perché mai – osservano – avrebbero dovuto voler salvare le vite degli ebrei, se poi intendevano ucciderli? E perché mai avrebbero dovuto utilizzare lo Zyklon B, quando disponevano di armi e gas tossici molto più efficienti? La risposta a queste domande è molto semplice. Innanzitutto, gli ebrei venivano impiegati in lavori forzati. Chi non era idoneo (o non era più idoneo) a lavorare veniva invece avviato alle camere a gas o eliminato in altro modo. I nazisti, pertanto, avevano comunque l’esigenza di assicurare un minimo di condizioni igieniche ai detenuti che lavoravano nei campi di concentramento, non fosse altro per evitare che il tifo si diffondesse anche tra i loro aguzzini.

SCIENZA - Quanto all’efficienza dello Zyklon B, era più che idoneo: in ambiente chiuso poteva uccidere centinaia e centinaia di persone nel giro di pochi minuti. A testimoniarlo non sono gli ebrei, ma gli stessi ufficiali tedeschi che gestivano le operazioni di sterminio. Infine, i nazisti non intendevano limitarsi soltanto a uccidere milioni di ebrei, ma volevano anche far sparire le prove di quel massacro, e ciò avveniva con l’utilizzo dei forni crematori. Il ritmo delle uccisioni, quindi, non poteva superare quello dello smaltimento dei cadaveri. Gli esami scientifici e forensi hanno poi oggettivamente dimostrato l’utilizzo dello Zyklon B (una delle più alte concentrazioni del prodotto, che era commercializzato in diverse tipologie) per sterminare gli ebrei. Non tutti gli ebrei morirono per effetto dello Zyklon B né tutti i campi di sterminio utilizzarono questo sistema di “soluzione finale”, ma esso è diventato un po’ il simbolo di quella tragedia e delle camere a gas. E’ per questo che quando, nel 2002, la Siemens utilizzò quello stesso nome per marchiare una linea di elettrodomestici, fu sommersa dalle proteste e costretta a cambiare subito il nome.

E' PERFINO IMBARAZZANTE. Ma dove li peschi questi ANALFABETI?
Bisogna innanzitutto conoscere un po' di realtà. Nei campi, in tutti i campi, esistevano le camere di disinfestazione, (delousing chambers. Mai sentite? Come mai?) che nessuno Storico Ufficiale ha mai preteso servissero anche per lo sterminio di massa delle persone. (gli fu risparmiata quest'accusa perchè
queste camere avevano generalmente dimensioni ridotte, tipicamente 4mt x 1,35mt x h1.90mt). Esse servivano a disinfestare gli abiti, soprattutto dai pidocchi, responsabili del tifo detto appunto petecchiale, un flagello a
quell'epoca in Europa, non essendo stati ancora scoperti gli antibiotici. Molte funzionavano con lo Zyklon B, un prodotto a base di acido cianidrico, di cui erano imbevuti granuli (oppure dischi) gessosi della dimensione
di piselli contenuti in lattine simili a una scatola di pelati. Era un brevetto Tedesco commercializzato dalla ditta Degesch, con cui fin dal 1920 si disinfestavano (tuttora si usa per alcune fumigazioni) in tutto il mondo granai, stive di navi, magazzini ecc...prima dell'uso Americano del DDT che in Europa arrivò solo nel dopoguerra. Per questo in tutti i campi c'era lo Zyklon B, e non solo nei "campi di sterminio" Polacchi._Vedi:[*]_ INFATTI NESSUNO STORICO ACCUSA di aver progettato lo Zyklon B per uccidere gli ebrei, solo questo IDIOTA di giornalettismo. L'accusa UFFICIALE è che lo Zyklon B ERA USATO PER LA DISINFESTAZIONE (è un disinfestante PRESENTE IN TUTTI I CAMPI, non solo in quelli "di sterminio") ma che POI fu usato ANCHE per lo sterminio.
I Tedeschi erano all'avanguardia nel campo dei VERI gas velenosi (Tabun, Sarin) ed esistevano da decenni tabelle e dati sui gas. C'erano inoltre gas molto più efficienti dello Zyklon B, meno pericolosi per gli operatori ed anche meno costosi. In più essi venivano già prodotti industrialmente ad esempio proprio ad Auschwitz III (Monowitz), dove si produceva anche benzina sintetica (dal carbone) ed era perciò semplicissimo e senza nemmeno modifiche agli impianti produrre grandi quantità di monossido di carbonio, che è adatto allo scopo omicida, non è pericoloso per gli operatori ed è poco costoso.

"SCIENZA" ci ha scritto anche questo analfabeta.

[*]Ad esempio ci sono le due serie di fatture di Zyklon B, un'insetticida, 6 fatture relative ad Auschwitz, cioè un "campo di sterminio" dove con lo Zyklon B si sterminarono "milioni" di persone e 6 fatture relative ad Orianenburg, che non fu mai un campo di sterminio, e quindi lo Zyklon B serviva solo per le disinfestazioni.
Esse mostrano gli stessi identici quantitativi di Zyklon B sia volta per volta che come quantità complessiva e cioè per la precisione 2.370 barattoli pari a 1.185kg ordinati man mano alle varie scadenze nei 6 mesi complessivi e descritti regolarmente nelle fatture. (Rapporto del 26 Aprile 1945 su 12 fatture della DEGESCH indirizzate all'Obersturmführer Kurt Gerstein da cui risulta la spedizione da parte della DEGESCH delle suddette quantità di Zyklon-B alla «Abt. Entweseung und Entseuchung» dei «Konzentrationslager» di Oranienburg e di
Auschwitz). (Processo di Norimberga, Documento N° PS-1553)

FATE PENA. Nemmeno sapete quale accusa è stata fatta nei processi. E' proprio perchè c'era lo Zyklon B per disinfestare che questi galantuomini poi l'hanno imputato ANCHE dell'uccisione degli ebrei. E siccome NON C'E' NEMMENO NESSUNA CAMERA A GAS progettata hanno "battezzato" degli obitori "camere a gas", sempre i medesimi galantuomini. PERCHE' ANCHE QUESTO LA GENTE NON LO SA.

N.B. J.C.Pressac (il massimo specialista di Auschwitz della storiografia classica) DEDICA 3 CAPITOLI INTERI agli impianti IGIENICI e di DISINFESTAZIONE.

P.S.
Sui "pochi minuti" per uccidere "centinaia e centinaia...."scriverò più oltre. Perchè ci sono "i testimoni", QUELLI NON MANCANO MAI, sono l'unica cosa, e queste "dei pochi minuti..." sono appunto testimonianze di IMPOSSIBILITA' chimica e anche medica. Così le metteremo. Perchè è UN CLASSICO. Ogni volta che testimoniano su qualcosa di preciso dicono cose CONTRASTANTI o IMPOSSIBILI o INESISTENTI. Già visto per la prima gasazione, già visto per le immense cremazioni nelle fosse inesistenti per di decine di "testimoni oculari" e ora vedremo anche queste. E anche altre.


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Nightinga1e
Estimable Member
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up 😈


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GiovanniMayer
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
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Sui "pochi minuti" per uccidere "centinaia e centinaia...."scriverò più oltre. Perchè ci sono "i testimoni", QUELLI NON MANCANO MAI, sono l'unica cosa, e queste "dei pochi minuti..." sono appunto testimonianze di IMPOSSIBILITA' chimica e anche medica. Così le metteremo. Perchè è UN CLASSICO. Ogni volta che testimoniano su qualcosa di preciso dicono cose CONTRASTANTI o IMPOSSIBILI o INESISTENTI. Già visto per la prima gasazione, già visto per le immense cremazioni nelle fosse inesistenti per di decine di "testimoni oculari" e ora vedremo anche queste. E anche altre.

Mi dispiace riesumare questo ormai vecchio ed interessante thread, ma, dopo tre giorni di lettura con tanto di link, si è troncato sul più bello!
Chiedo gentilmente a mincuo di continuare non appena possibile, grazie.


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