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Noi, vegetariani-animalisti snob e un po’ saccenti


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Non è raro per noi vegetariani-animalisti essere accusati di presunzione e di ostentata superiorità morale, di sentirci migliori degli altri, da parte di alcune persone quando, convinte del loro onnivorismo, subiscono i sensi di colpa a causa della sofferenza indirettamente inflitta agli animali che mangiano o che portano addosso sotto forma di pelli o di pellicce.

Per capire cosa significa essere migliori occorre stabilire un punto di riferimento oggettivo, un termine di paragone ritenuto più giusto e vantaggioso per il bene comune, per il processo evolutivo civile, morale e spirituale dell'individuo. Se essere migliori significa causare meno male, essere più rispettosi delle regole ed in armonia con il nostro contesto naturale, allora è vero, noi ci sentiamo migliori. Anche se tra il bianco e il nero, come tra il giorno e la notte, vi sono infinite sfumature intermedie, dire che in questa vita non esiste il migliore o il peggiore è come equiparare Gesù a Giuda Iscariota, come dire che il bene ha lo stesso valore del male, che l'uomo virtuoso ha gli stessi meriti del mascalzone.

Tra un uomo dedito al furto ed un uomo onesto nessuno ha dubbi ad indicare il secondo come migliore.

Tra colui che impegna il suo tempo ad interessarsi solo dei suoi problemi e colui che spende gran parte della sua vita e delle sue risorse umane e finanziarie per aiutare chi soffre, quest'ultimo è sicuramente migliore.

Tra un individuo sensibile al dolore e alla morte di un suo simile ed uno che per sensibilità umana e senso di giustizia fa sue anche le sofferenze di qualunque creatura non appartenente alla sua specie, quest'ultimo è sicuramente migliore.

Tra chi ha una coscienza in grado di conficcare elettrodi nel cervello di un gatto per studiarne le reazioni e colui che considera tutto questo un abominio, sicuramente quest'ultimo è migliore.

Tra chi ritiene giusto uccidere barbaramente una volpe, un visone o un coniglio per strappargli l'unica pelle e poi fare di questi miseri corpi alimento per altri animali e colui che ritiene tutto questo una mostruosità, quest'ultimo è sicuramente migliore.

Si provi a dimostrare il contrario, si provi a dimostrare che i due in questione abbiamo gli stessi valori morali, lo stesso senso di giustizia, la stessa sensibilità umana, la stessa intelligenza positiva. Si provi a dimostrare che sotto questi aspetti noi universalisti-vegetariani-animalisti siamo come gli altri e forse ci convinceremo di non essere migliori. Se ci sentiamo migliori perché condividiamo maggiormente la sofferenza universale, allora abbiamo la presunzione di sentirci migliori, rispetto a chi percepisce solo il dolore dei suoi simili.

Ma la presunzione non è parte della nostra visione delle cose, né ci gratifica apparire "migliori" o più saccenti. Noi siamo gente virtuosa, che ama la non violenza, la giustizia che vorremmo estendere ai nostri parenti animati. Siamo più sensibili è vero, abbiano una percezione più ampia della libertà e della giustizia, del rispetto cui ha diritto, per legge naturale, ogni essere vivente per il solo fatto di esistere.

Noi abbiamo come obiettivo la crescita integrale dell'uomo, la ricchezza dei valori fondamentali dell'esistenza. Sappiamo che un albero non cresce in un giorno; sappiamo che ognuno, per infinite circostanze di ordine sociali e culturali, appartiene ad un suo livello evolutivo; sappiamo che tutte le grandi innovazioni conoscono tre fasi: prima la derisione, poi la considerazione ed infine la condivisione.

Franco Libero Manco
Fonte: www.luigiboschi.it
Link: http://www.luigiboschi.it/?q=node/37661
22.11.2010


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Tonguessy
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Post: 2779
 

"Per alcuni di noi la causa della liberazione animale è una guerra che intendiamo vincere. "

"Lottare per questo, andare in prigione per questo, vincere."

Barry Horne, attivista vegano.

Si devono essere ispirati a lui Michael Morris Ciavarella e i fratelli Piero e Stefania Citterio che hanno ammazzato di botte Luca Massari, il tassista milanese colpevole di avere investito un cane.
Giustizia fatta: hanno lottato, hanno vinto e andranno in prigione.

Dei diritti delle piante nessuno ne parla, invece. Sono esseri inferiori. Le sofferenze delle piante non riguardano chi se ne ciba e si pone "oggettivamente" come moralmente, eticamente superiore.


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Caleb367
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Post: 212
 

Incredibile come il signor Manco riesca a confermare esattamente la tesi che pretende di smontare.

E lo fa col solito, vetusto, e inefficace mezzo del fare di tutta l'erba un fascio. Secondo costui, se mangio una polpetta sono automaticamente:
1) un torturatore di gatti;
2) uno scuoiatore di volpi;
3) uno psicopatico incapace di empatia.

Lui no: lui ha come obiettivo la crescita integrale dell'uomo, e per crescere integralmente l'uomo fa l'indignato moralmente superiore su internet.

Sai cosa, vado a friggere due alici, ne sfiletterò qualcuna e la darò alla mia golosissima gatta, che se pure sa di essere una torturatrice scuoiatrice psicopatica in quanto carnivora, se ne fotte altamente.


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14384
 

"Per alcuni di noi la causa della liberazione animale è una guerra che intendiamo vincere. "

"Lottare per questo, andare in prigione per questo, vincere."

Barry Horne, attivista vegano.

Si devono essere ispirati a lui Michael Morris Ciavarella e i fratelli Piero e Stefania Citterio che hanno ammazzato di botte Luca Massari, il tassista milanese colpevole di avere investito un cane.
Giustizia fatta: hanno lottato, hanno vinto e andranno in prigione.

Dei diritti delle piante nessuno ne parla, invece. Sono esseri inferiori. Le sofferenze delle piante non riguardano chi se ne ciba e si pone "oggettivamente" come moralmente, eticamente superiore.

giusto Tonguessy solo gli animalisti nel mondo si ispirano alla violenza, nessuno al mondo ha mai inneggiato alla lotta.
Cattivi gli animalisti.
Abbattiamoli.

Perché quel pestaggio secondo te è stato dettato dallo spirito animalista?
Hai capito tutto, va bene essere qualunquisti e dilettarsi a dividere il mondo nella lista buoni e cattivi, ma essere così semplicisti ci vuole una bella dose di coraggio


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lantipatico
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Post: 372
 

giusto Tonguessy solo gli animalisti nelmondo si ispirano alla violenza, nessuno al mondo ha mai inneggiato alla lotta.
Cattivi gli animalisti.
Abbattiamoli.

Quando si è in difficotà? Scaricare le colpe sugli altri.


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SpikeZ
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ahahah accostare il pestaggio a morte di quel povero taxista agli animalisti è da menomati mentali. Si finge che la causa del gesto sia effettivamente la sorte del cagnolino e non il fatto che gli aggressori fossero un gruppo di tossici e spacciatori de sto cazzo.

A lavorare va là.


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Tonguessy
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Post: 2779
 

A lavorare va là.

Impara tu a lavorare, io lavoro già da oltre trent'anni.

L'ideologia è quello stato mentale che vuole il giusto tutto da una parte e lo sbagliato tutto dall'altra (ovviamente dall'ALTRA parte!).
Il caso del tassista che per sbaglio investe il cagnolino è sintomo di quanto sia facile cadere preda dell'ideologia. Un incidente, il tassista che scende incredulo e quei tizi che si sentono in diritto di uccidere per difendere la dignità dell'animale finito sotto le ruote.

Stiamoci attenti.


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Tonguessy
Membro
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Post: 2779
 

giusto Tonguessy solo gli animalisti nelmondo si ispirano alla violenza, nessuno al mondo ha mai inneggiato alla lotta.
Cattivi gli animalisti.
Abbattiamoli.

Perché quel pestaggio secondo te è stato dettato dallo spiritoanimalista?
Hai capito tutto, va bene essere qualunquisti e dilettarsi a dividere il mondo nella lista buoni e cattivi, ma essere così semplicisti ci vuole una bella dose di coraggio

Come ho appena detto, l'ideologia è quello stato della mente che divide gli atteggiamenti (in modo pesantemente zelante) in buoni e cattivi.
Non ho MAI scritto che vegetariani, vegani, animalisti etc.. sono criminali.
Sto solo sottolineando come certe ideologie possano diventare il contrario di quello che predicano. E così difendere il sacrosanto diritto di OGNI essere vivente (piante e animali compresi) di vivere dignitosamente può diventare furia omicida, come nel caso di uno sciagurato incidente stradale.
Forse per te è tutto normale, per me NO!


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