Notifiche
Cancella tutti

Ordinaria follia


paolodegregorio
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1630
Topic starter  

20 miliardi di sterline è la spesa deliberata ieri nel Regno Unito, su proposta del fervente socialista Tony Blair, passata con i voti decisivi dell’opposizione dei conservatori, per ammodernare i missili nucleari di attacco a bordo dei sottomarini inglesi.
Tale decisione, naturalmente a favore della pace e della convivenza tra i popoli, fa un po’ a botte con la pretesa di imporre sanzioni e minacciare chi vuole dotarsi di armi nucleari.

Se si vuole la pace e il disarmo nucleare, l’unica strada è quella di distruggere le armi nucleari di chi già le possiede. Altrimenti pretendere che altri non si armino significa solo voler mantenere una superiorità militare che è utile a far politica.
- premure inglesi –
L’europarlamentare GrahamWatson, inglese, leader del gruppo liberaldemocratico dell’Europarlamento, sollecita i 27 paesi membri a rimanere assolutamente uniti nelle trattative economiche con la Russia.
Gli importanti accordi economici tra la Germania Federale e Gazprom per forniture di gas, e gli odierni accordi firmati a Bari tra Russia e Italia in molti settori produttivi segnalano una profonda integrazione economica e politica con i nostri confinanti russi, con cui abbiamo il massimo interesse ad espandere i nostri rapporti.

L’europarlamentare inglese, longa manus della politica Usa in Europa, vede con fastidio, come gli americani, lo svilupparsi di rapporti con l’Est e il Medio Oriente, che avrebbero un enorme sviluppo se solo cessasse la ingerenza guerrafondaia anglofona in quei paesi.
Peccato che questo elegante signore non si sia lamentato della poca compattezza del 27 paesi UE quando, poche settimane fa, unilateralmente, come se l’Europa fosse una provincia dell’Impero Usa, gli americani decisero di installare in Polonia e nella repubblica Ceca batterie di missili antimissile schierati contro la Russia, senza che questa decisione fosse discussa e ratificata in sede europea.

I doppiogiochisti inglesi sono una palla al piede dell’Europa, non sono entrati nell’Euro, ma mettono i bastoni tra le ruote ad ogni iniziativa che renda l’Europa autonoma e protagonista di una politica che non sia quella atlantica.
Sarebbe ora di cacciarli!

Paolo De Gregorio
15.03.07


Citazione
Territorio_Comanche
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 37
 

Tutti i paesi dell'Europa dell'Est aggiuntisi all'Unione Europea hanno visioni perfettamente conformi al ruolo di cavallo di Troia degli Americani tradizionalmente giocato dalla Gran Bretagna.
Il Generale De Gaulle si oppose sempre all'entrata della Gran Bretagna nella CEE, perché ciò avrebbe compromesso qualunque autonomia del vecchio continente rispetto all'egemomia USA, ma ai tempi della Guerra Fredda il principio dell'autonomia europea era troppo debole perché si dicesse di no alla domanda di ingresso da parte di una economia grande come quella del Regno Unito.
Andrebbe semmai ricordato come l'allargamento dell'Unione a paesi dell'ex blocco sovietico, ansiosi di fare affari in Europa e di stabilire rapporti politico-strategici preferenziali con gli USA, sia avvenuto DOPO la fine della Guerra Fredda, quando la possibilità di un mondo multipolare avrebbe consigliato ai paesi fondatori dell'Unione di costituire un nocciolo duro, secondo un modello di Europa a due velocità (come pure suggerì Jacques Delors). Si optò invece per l'allargamento con pari dignità tout court. Da ciò si deduce:
1) l'assurdità di continuare a pensare all'UE come il polo di una forte aggregazione politica realmente autonoma dagli USA: era già impossibile per la semplice presenza della Gran Bretagna, figuriamoci ora con i nuovi feudatari dell'Est.
2) l'artefice politico numero 1 dell'allargamento incondizionato ad Est è stato Romano Prodi, in qualità di presidente della commissione europea, e questo dovrebbe dar da pensare quando si pensa a lui come all'autore di una politica estera di "discontinuità" sotto il segno europeista.

Territorio Comanche
http://territoriocomanche.splinder.com/


RispondiCitazione
Condividi: