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Papa: basta con l'economia del dio denaro

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vic
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http://www.gdp.ch/catholica/il-papa-basta-con-leconomia-del-dio-denaro-id82411.html

Catholica - Dalla Bolivia
Il Papa: "Basta con l'economia del dio denaro"
Un'appassionata analisi economica del Papa dal Sudamerica, parlando della necessita' di un cambiamento possibile.

Red. - 10 luglio 2015

Bisogna cambiare il sistema economico mondiale e sostituirlo con la globalizzazione della solidarieta'. E' uno dei passaggi chiave del lungo e appassionato discorso di Papa Francesco al secondo Incontro mondiale del movimenti popolari, ieri sera a Santa Cruz della Sierra, in Bolivia. Il Pontefice ha ribadito che bisogna ascoltare il grido degli esclusi, difendere la madre terra sempre piu' devastata, ed ha assicurato la vicinanza sua personale e della Chiesa alle battaglie dei movimenti e delle forze sociali. Al termine dell'evento, che ha visto anche l'intervento del presidente boliviano Evo Morales, e' stato consegnato a Francesco il documento conclusivo dell'Incontro.

Voce di chi non ha voce, Francesco si e' fatto "megafono planetario" degli ultimi in un vibrante discorso ai movimenti popolari di tutto il mondo, un intervento - piu' volte interrotto dagli applausi - che la stampa internazionale gia' definisce tra i piu' importanti del suo Pontificato. Ricordando innanzitutto che "Dio ascolta il grido del suo popolo", il Papa ha offerto la sua visione sui "modi migliori per superare le gravi situazioni di ingiustizia che soffrono gli esclusi in tutto il mondo". Ed ha esordito, ribadendo che "terra, casa e lavoro" sono "diritti sacri" e "vale la pena di lottare per essi". Di fronte ai contadini senza terra, a famiglie senza casa e lavoratori senza diritti, ha ammonito, dobbiamo riconoscere che "abbiamo bisogno e vogliamo un cambiamento". Sappiamo riconoscere, ha proseguito, che "questo sistema ha imposto la logica del profitto ad ogni costo, senza pensare all'esclusione sociale o alla distruzione della natura?"

"Noi vogliamo un cambiamento, questo sistema non regge"

"Se e' cosi', insisto - e' stata la sua esortazione - diciamolo senza timore: noi vogliamo un cambiamento, un vero cambiamento" perche' "questo sistema non regge piu' ", non lo reggono i popoli e non "lo sopporta piu' la Terra, la sorella Madre Terra come diceva San Francesco". La "globalizzazione della speranza che nasce dai popoli e cresce tra i poveri - ha soggiunto - deve sostituire questa globalizzazione dell'esclusione e dell'indifferenza". C'e' bisogno di un cambiamento "positivo", ha ripreso, "un cambiamento che potremmo dire redentivo" di cui hanno bisogno tutti i popoli del mondo anche quelli ricchi dove sembra regnare l'insoddisfazione, una "tristezza individualista che rende schiavi". Il tempo, ha detto, "sembra che stia per giungere al termine", "si stanno punendo la terra, le comunita' e le persone in modo quasi selvaggio" e, ha affermato con toni drammatici, "si sente il tanfo di cio' che Basilio di Cesarea chiamava lo sterco del diavolo, l'ambizione sfrenata di denaro che domina".

"Se il denaro diventa idolo"

"Quando il capitale diventa idolo e dirige le scelte degli esseri umani - ha avvertito - quando l'avidita' di denaro controlla l'intero sistema socioeconomico, rovina la societa', condanna l'uomo, lo fa diventare uno schiavo, distrugge la fraternita' umana, spinge popolo contro popolo e, come si vede, minaccia anche questa nostra casa comune, la sorella e madre terra". Il Papa ha cosi' incoraggiato gli umili, gli esclusi, dai cartoneros argentini ai giovani senza lavoro, dai contadini indigeni ai venditori ambulanti a non cadere nel pessimismo di pensare che non possano fare niente per risolvere i propri problemi.

"I leader del mondo sia creativi e pensino alle esigenze reali"

"Voi - ha affermato - i piu' umili, gli sfruttati, i poveri e gli esclusi, potete fare e fate molto. Oserei dire che il futuro dell'umanita' e' in gran parte nelle vostre mani". "Non sminuitevi", ha rimarcato, perche' "voi siete seminatori di cambiamento", un cambiamento che, ha detto a braccio, deve essere innanzitutto "del cuore". Francesco si e' quindi rivolto ai leader mondiali chiedendo loro di essere "creativi", di costruire su "basi solide, sulle esigenze reali" dei "lavoratori, degli esclusi e delle famiglie emarginate". La Chiesa, ha cosi' evidenziato, "non puo' e non deve essere aliena da questo processo nell'annunciare il Vangelo", "accompagnando e promuovendo gli esclusi di tutto il mondo". Quindi, Francesco ha proposto tre grandi compiti che, ha annotato, richiedono "l'appoggio determinante dell'insieme di tutti i movimenti popolari".

"Il primo compito. Economia al servizio del popolo"

"Il primo compito - ha affermato - e' quello di mettere l'economia al servizio dei popoli: gli esseri umani e la natura non devono essere al servizio del denaro. Diciamo NO a una economia di esclusione e iniquita' in cui il denaro domina invece di servire". Questa economia, ha incalzato, "uccide, questa economia e' escludente, questa economia distrugge la madre terra". Ed ha ammonito che un sistema economico "irresponsabile" che "continua a negare a miliardi di fratelli i piu' elementari diritti economici, sociali e culturali", "attenta al progetto di Gesu' ". Un sistema diverso, ha detto ancora, "non e' un'utopia o una fantasia"; "l'equa distribuzione dei frutti della terra e del lavoro umano non e' semplice filantropia. E' un dovere morale" e per i cristiani "e' un comandamento": "Si tratta di restituire ai poveri e ai popoli cio' che appartiene a loro".

"Il secondo compito, unire i popoli".

"Il secondo compito - ha proseguito - e' quello di unire i nostri popoli nel cammino della pace e della giustizia", "i popoli del mondo vogliono essere artefici del proprio destino". "Nessun potere di fatto e costituito - ha ammonito - ha il diritto di privare i Paesi poveri del pieno esercizio della propria sovranita' e, quando lo fanno, vediamo nuove forme di colonialismo" che compromettono la pace e la giustizia. Riferendosi in particolare alla situazione dell'America Latina, "la Patria Grande", Francesco ha denunciato le nuove facce del colonialismo: a volte, ha detto, "e' il potere anonimo dell'idolo denaro", "alcuni trattati chiamati di libero commercio e l'imposizione di mezzi di austerita' che aggiustano sempre la cinta dei lavoratori e dei poveri". Ancora ha parlato di quegli Stati che, "sotto il nobile pretesto della lotta" a droga e corruzione, impongono misure che "spesso peggiorano le cose". Il Papa ha poi denunciato il "colonialismo ideologico" veicolato dalla "concentrazione dei mezzi di comunicazione che cerca di imporre alienanti modelli di consumo e una certa uniformita' culturale". "Diciamo NO a vecchie e nuove forme di colonialismo - ha detto con forza Francesco - diciamo SI all'incontro tra popoli e culture".

Francesco ha chiesto perdono per i "molti e gravi peccati contro i popoli originari dell'America Latina in nome di Dio".

"Come San Giovanni Paolo II - ha affermato - chiedo che la Chiesa si inginocchi dinanzi a Dio ed implori il perdono per i peccati passati e presenti dei suoi figli". E, ha soggiunto, "vorrei essere molto chiaro, come lo era San Giovanni Paolo II: chiedo umilmente perdono non solo per le
offese della propria Chiesa, ma per i crimini contro le popolazioni indigene durante la cosiddetta conquista dell'America". Al tempo stesso, ha detto, chiedo a tutti di ricordarsi di vescovi, sacerdoti, religiose, laici che "hanno predicato e predicano" il Vangelo "molte volte a fianco delle popolazioni indigene o accompagnando i movimenti popolari anche fino al martirio". La nostra fede, ha detto, "e' rivoluzionaria, perche' la nostra fede sfida la tirannia dell'idolo denaro" ed ha denunciato ancora una volta quella che ha definito "la terza guerra mondiale a rate".

"Il terzo compito e' la difesa della madre terra"

"Il terzo compito, forse il piu' importante che dobbiamo assumere oggi - ha rilevato - e' quello di difendere la madre terra. La codardia nel difenderla e' un peccato grave". La nostra casa comune, ha detto con amarezza, viene "saccheggiata, devastata, umiliata impunemente", si susseguono "vertici internazionali senza nessun risultato importante". I popoli, ha esortato, sono "chiamati a far sentire la loro voce" per difendere la madre terra perche' "non si puo' consentire che certi interessi" si "impongano, sottomettano gli Stati e le organizzazioni internazionali e continuino a distruggere il creato". "Il futuro dell'umanita' - ha concluso - non e' solo nelle mani dei grandi leader, della grandi potenze e delle elite. E' soprattutto nelle mani dei popoli". "Proseguite nella vostra lotta - ha detto ai movimenti popolari - che Dio vi difenda nel cammino, dandovi abbondantemente quella forza che ci fa stare in piedi, quella forza e' la speranza" che "non delude".

"Vi chiedo di pregare per me - ha detto infine Papa Francesco, terminando il suo intervento di 55 minuti - e a chi non puo' pregare, chiedo, con rispetto, che almeno mi pensi e mi mandi delle vibrazioni positive".


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PietroGE
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Tsipras vuole la redistribuzione della ricchezza a livello europeo, il Papa la vuole a livello planetario. Che la redistribuzione ci sia stata con buona parte dell'Asia è fuor di dubbio, il problema semmai è il numero della gente che avrebbe bisogno e che è in continuo aumento. Ma su questo il Papa è stato silenzioso, preferendo la minestra riscaldata della teologia della liberazione.
Rimane solo una domanda leggendo l'articolo....e Cristo? Che fine ha fatto?
È stato sostituito dal Che?


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Cristo è sempre presente, è sottointeso, non è necessario sempre nominarlo perché sono le azioni che contano e non le vane parole

Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?


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Rasna
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Sono perplesso, molto perplesso.
Il discorso del papa, per quanto leggo sopra, mi pare non faccia una piega... forse qualche concessione alla new age ma, nel complesso, giusto e condivisibile.

Ho idea che la chiesa sappia che i cambiamenti richiedono molto tempo ed ogni papa (forse con l'eccezione di Benedetto XVI) cerchi di aggiungere il proprio pezzettino.

Il papa prima apre ai gay (lasciamo stare le coppie divorziate che è tutt'altro discorso) fornendo un aiuto alle èlite e poi si scaglia contro il denaro... boh, aspettiamo e vediamo cosa fa nella completezza del suo pontificato.


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Lo stomachevole refren del clero è: "fate ciò che dico e non fate ciò che faccio.
Perché non inizia lui a distribuire le ricchezze della chiesa romana?
E' facilissimo spargere consigli, tanto sono gli altri che devono porli in essere.


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Denisio
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Chiacchiere inutili finchè la chiesa rimane chiusa nella sua campana di vetro piena di residenze, giardini, lusso e lo IOR....CHIACCHIERE INUTILI CONTRO IL PRINCIPIO DI VITA DI FRANCESCO (quello vero) e quello che predicava gesù. Chiacchiere simili alla più becera propaganda partitica.


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Rasna
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Lo stomachevole refren del clero è: "fate ciò che dico e non fate ciò che faccio.
Perché non inizia lui a distribuire le ricchezze della chiesa romana?
E' facilissimo spargere consigli, tanto sono gli altri che devono porli in essere.

Gaia ma che dici? La ricchezza della chiesa romana sono anche il nostro patrimonio culturale. Che vuoi fare, venderle a privati? Guarda che i ricconi della terra non vedono l'ora di mettere le mani su alcune delle opera d'arte più belle della storia umana.


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Lo stomachevole refren del clero è: "fate ciò che dico e non fate ciò che faccio.
Perché non inizia lui a distribuire le ricchezze della chiesa romana?
E' facilissimo spargere consigli, tanto sono gli altri che devono porli in essere.

Gaia ma che dici? La ricchezza della chiesa romana sono anche il nostro patrimonio culturale. Che vuoi fare, venderle a privati? Guarda che i ricconi della terra non vedono l'ora di mettere le mani su alcune delle opera d'arte più belle della storia umana.

Chiedo venia. Sono stata imprecisa. Intendevo solo il vil denaro.[/i]


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Rasna
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Lo stomachevole refren del clero è: "fate ciò che dico e non fate ciò che faccio.
Perché non inizia lui a distribuire le ricchezze della chiesa romana?
E' facilissimo spargere consigli, tanto sono gli altri che devono porli in essere.

Gaia ma che dici? La ricchezza della chiesa romana sono anche il nostro patrimonio culturale. Che vuoi fare, venderle a privati? Guarda che i ricconi della terra non vedono l'ora di mettere le mani su alcune delle opera d'arte più belle della storia umana.

Chiedo venia. Sono stata imprecisa. Intendevo solo il vil denaro.[/i]

Sarebbe interessante quantificare a quanto ammonta il vil denaro disponibile effettivamente.


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Whistleblower
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Tsipras vuole la redistribuzione della ricchezza a livello europeo, il Papa la vuole a livello planetario. Che la redistribuzione ci sia stata con buona parte dell'Asia è fuor di dubbio, il problema semmai è il numero della gente che avrebbe bisogno e che è in continuo aumento. Ma su questo il Papa è stato silenzioso, preferendo la minestra riscaldata della teologia della liberazione.
Rimane solo una domanda leggendo l'articolo....e Cristo? Che fine ha fatto?
È stato sostituito dal Che?

Ma come, Bergoglio ha sostanzialmente presieduto da solo la conferenza di Aparecida, nella quale Benedetto XVI aveva detto praticamente "fate voi", il cui documento finale faceva espresso riferimento all'errore del "riduzionismo socializzante" (ossia l'ermeneutica marxista)...
Sembri riprendere le critiche di Clodovis Boff a suo fratello Leonardo.

Il Cristianeismo è una religione incarnata e quindi la fede sul piano della prassi dell'intera comunità dei fedeli in quanto soggetto nella Storia si traduce necessariamente in una costante presenza e azione politica.

E cosa c'entrerebbe il Che? La Teologia della Liberazione dice che Cristo in croce è il popolo che soffre per cui la comunità dei credenti deve impegnarsi a tirare giù il Cristo-popolo dalla croce.
Non so cosa intendi esattamente per "dov'è Cristo"... forse si preferisce lasciare che le sette evangeliche continuino a dilagare in tutto il continente mentre ai tempi della TdL la Chiesa Cattolica tendeva addirittura a guadagnare terreno? Certo quelli erano preti che combattevano i regimi finanziati dagli americani...altra tempra...

Foto di un errore


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Anais
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Papa Francesco nato Jorge Mario Bergoglio: Chi è?

1.E’ Gesuita perché fa parte della Compagnia di Gesù che è il penultimo gradino dell’Antica Massoneria Segreta Giudea del 43 d.C. chiamata “FORZE MISTERIOSE”.

2.Ha la croce di “ferro”, simbolo di forza della Bestia religiosa satanica, e non per il conclamato rifiuto del "lusso" o della "ricchezza" di cui lo IOR è l'emblema, per non dire di tutte le Holding SpA sparse per il pianeta e delle prestigiose , privatissime università da loro fondate in America e altrove, e da cui fuoriescono dirigenti e leaders politici compiacenti.

3.Si chiama “Francesco” in onore di Francesco Borgia e Francesco Saverio fondatori dei Gesuiti con l’ebreo Ignazio de Loyola.

“Compagnia” (di Gesù) significa nel vocabolario della Lingua Italiana:
“… Confraternita, congregazione di religiosi, Ordine dei gesuiti… "
Nel Medioevo aveva il significato di Corporazione, consorteria, Lega, alleanza…contro chiunque osasse contrapporsi al potere temporale e "spirituale" dei papi.
Le attuali spettacolarizzate scientificamente torture e uccisioni della fantomatica ISIS (che si richiama alle stesse deità pagane da sempre idolatrate di nascosto) sono le fotocopie delle torture medioevali, della cosiddetta “santa inquisizione”.
L’Ordine dei gesuiti, la Compagnia di Gesù, è un esercito militare-religioso teoricamente al servizio della Chiesa Cattolica, ma in realtà è il suo strumento di conquista, con tutti i mezzi. Leggere i loro comandamenti per averne idea.
Si tratta di una milizia per convertire i popoli, per ricondurre le grandi religioni mondiali in seno a Roma attraverso l’Ecumenismo. Con tutti i mezzi.
Ecco perché questa società si chiama "Compagnia". I loro capi sono diretti da entità occulte superiori, come quella che ispirò Ignazio di Loyola.
Il "Gesù" dei gesuiti è un semplice prestanome, una copertura fallace perché Gesù Cristo non ha mai agito con l’astuzia e l’assassinio per far avanzare il regno di Dio.
Roma, per mezzo dei Gesuiti, leader al servizio delle “FORZE MISTERIOSE”, è la continuazione del Sacro Romano Impero in realtà mai morto, suo compito principale: instaurare una teocrazia mondiale presieduta da un "papa-messia" , tale piano è a buon punto ormai, applaudito da monarchie e piccoli regni, nel paranoico progetto di sottomissione dei “comuni mortali” all'alto clero, agli alti sacerdoti e aristocratici superstiti! Cosa c'entra Dio o Gesù Cristo con tutto ciò?!
Tutti i grandi leaders del mondo sono dalla sua parte (complici, corrotti, sottomessi) gli oppositori vengono defenestrati (anche letteralmente), i migliori politici che hanno lottato contro di loro sono stati "suicidati" o ridotti sul lastrico o criminalizzati attraverso scandali spesso inventati.
Sono attivissimi da un paio di secoli, dopo che il loro "Ordine" fu ripristinato...approfondire per accendere lo spirito critico addormentato o cloroformizzato dalle loro formidabili astuzie e inganni abominevoli.
Roma è coadiuvata da London, Washington e Israel, se ancora non si è capito.
Rendersi conto che ci raccontano favole, menzogne, artefatti per imbonirci e renderci docili e remissivi mentre alimentano guerre e guerriglie, fomentando odio e contrapposizioni finanziando nuclei armati (sempre super accessoriati con armi supergalattiche).
Ricordarsi di "seguire" il denaro, le ricchezze, i capitali scomparsi da ogni Paese che ne disponeva....e arriverete sempre a loro.
Le lobbies ebraiche , i famosi banchieri , i multimiliardari di origini ebraiche sono agenti gesuiti, i servizi segreti sono al loro comando...e se alcuni Paesi si ribellano, alimentano pseudo rivoluzioni o attivano micce di guerra. La distruzione degli Stati, l'impoverimento dei popoli e la loro sottomissione attraverso l'ignoranza e la paura dell'ignoto sono conseguenze delle loro azioni nefaste.
Papa Francesco è dunque il primo gesuita "papa": e con la sua apparente bonomia continua ad ingannare tutti coloro che desiderano ispirarsi ad una spiritualità autentica, non accorgendosi del lupo travestito da agnello 🙄


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Whistleblower
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Papa Francesco nato Jorge Mario Bergoglio: Chi è?

1.E’ Gesuita perché fa parte della Compagnia di Gesù che è il penultimo gradino dell’Antica Massoneria Segreta Giudea del 43 d.C. chiamata “FORZE MISTERIOSE”.

Te lo dico da cristiano: ma di che cazzo di fregnacce parli... 🙄


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Anais, grazie del contributo.
Che meraviglia la vita! La penso esattamente al contrario di Whistleblower ed in questo frangente ritengo millantato il suo nickname.


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Anais
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Papa Francesco nato Jorge Mario Bergoglio: Chi è?

1.E’ Gesuita perché fa parte della Compagnia di Gesù che è il penultimo gradino dell’Antica Massoneria Segreta Giudea del 43 d.C. chiamata “FORZE MISTERIOSE”.

Te lo dico da cristiano: ma di che cazzo di fregnacce parli... 🙄

Complimenti per le parolacce, che "da cristiano" devi usare spesso 🙄 🙄 🙄


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Whistleblower
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Anais, grazie del contributo.
Che meraviglia la vita! La penso esattamente al contrario di Whistleblower.

Perché non sai le cose.

Leggiti il libro dell'economista gesuita Gaël Giraud "Illusion financière" e solo dopo giudica. giraud è uno dei più importanti consiglieri economici di Francesco.

http://www.amazon.fr/Illusion-financi%C3%A8re-subprimes-transition-%C3%A9cologique/dp/270824258X

Non credo che esista in italiano.

Oggi l'unica vera voce che abbia anche un minimo di forza, che si leva contro il capitalismo è quella del Papa gesuita (gesuiti che i ricordo avevano creato del Reducciones in Paraguay ossia il primo tentativo di applicare il comunismo nella storia.

Poi che abbiano dei difetti e degli shceletri nell'armadio è vero ma trovami un'altra entità di tipo statuale o organizzazione delle stesse dimensioni che non abbia l'equivalente se non peggio.

Non ti voglio convertire perché no so nemmeno se lo sono io, quindi sei liberissima di esprimere tutte le tue critiche. Però magari informati che almeno io sono rimasto molto sorpreso.


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