Pd-Pdl. Diversità? ...
 
Notifiche
Cancella tutti

Pd-Pdl. Diversità? Solo il numero di scarpe


dana74
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 14446
Topic starter  

Pd-Pdl. Diversità? Solo il numero di scarpe

Bersani finge di essere alternativo al centrodestra. Vendola spolvera la foto di Vasto

michele mendolicchio

L’altra sera a Che tempo che fa’, il leader di Sel Nichi Vendola ha detto chiaro e tondo che per uscire dalla crisi occorre investire sui giovani. Bei pensieri. Forse dimentica che da oltre 14 anni, con l’approvazione del pacchetto Treu durante il primo governo Prodi, proprio le nuove generazioni sono sotto schiaffo della flessibilità. Quella flessibilità che ha portato alla precarietà diffusa e insopportabile di questi anni, con salari a dir poco vergognosi. E il suo ex partito di Rifondazione ne è stato, assieme a Verdi e Pdci, pienamente complice. La stessa cosa poi è accaduta con la legge Biagi, tramite il governo Berlusconi. Ma veniamo ai problemi di alleanze. La foto di Vasto è talmente sbiadita e vecchia che nessuno, almeno nel Pd, pensa di rimetterla sul comodino. “Nel 2013 si torna alla fisiologia democratica, progressisti contro conservatori, sinistra contro destra”, questo il messaggio di Franceschini. In quanto “servirà un’alleanza aperta a pezzi di centro. Ma questo non è in alternativa e anzi è completamente alla necessità di non lasciare incustodita o nelle mani di altri una vera e propria prateria a sinistra”. L’ex gemello di Veltroni pensa a mettere fieno in cascina, togliendolo soprattutto all’area della protesta. Stando ai sondaggi, - secondo il ragionamento del piddino – Vendola e Di Pietro assieme raggiungono a mala pena il 15%. E con l’aggiunta dei grillini e di una quota di astensionismo si può arrivare al 20-25%. L’idea non è quindi quella della foto di Vasto ma quella di succhiare il più possibile il voto di quell’area per lasciare Vendola e Di Pietro con le pile nel sacco. Logicamente la nuova casa che Bersani intende costruire è imprescindibile dall’area centrista. Casini è più conteso di George Clooney. Anche se i partiti che sostengono il governo Monti vogliono continuare ad apparire alternativi è difficile pensare ad un ripristino delle vecchie posizioni di schieramento. Benché Bersani e Alfano continuino a giocare la parte dei diversi, centrodestra e centrosinistra sono come due gocce d’acqua. “Destra e sinistra uguali? Ogni volta che incontro la destra non concordo quasi mai su nulla. Ho il vago sospetto che non siamo così uguali”, questo il convincimento del segretario del Pd. Non si capisce proprio in cosa siano diversi. In politica estera si sono messi al guinzaglio dei guerrafondai; in politica interna hanno accettato senza un battito di ciglia le condizioni della lettera della Bce: riforma delle pensioni, flessibilità e tagli di dipendenti pubblici e dei salari. La minestra Ue che gli italiani sono costretti a mangiare è servita dai camerieri di centrodestra e di centrosinistra, altro che l’essere alternativi.
Ma proseguiamo con il pensiero del padre delle lenzuolate. Oltre a dire di non essere assolutamente d’accordo né sulla Rai né sulla giustizia né sulla riforma del lavoro né su quella fiscale, il segretario piddino prende le distanze anche sugli ideali. “Sul piano ideale ho sempre avuto un’idea: la sinistra è il sentimento acuto dell’uguale dignità di tutti gli uomini e donne del mondo”. Insomma secondo Bersani la sinistra pensa di più alla collettività mentre la destra ha un pensiero più individualista.
Strano però che il senatore del Pd Lusi abbia fatto tutto il contrario di quanto pensi Bersani. Ma il suo pensiero fisso resta quello di un modello scomparso da tempo. “Per me la sinistra c’è”, spiega il segretario “Poi il tema lo si svolge capitolo per capitolo. Ora si parla di colossali esigenze redistributive, di portare via vantaggio dalle rendite e, con un meccanismo ridistributivo giusto, darlo al lavoro”. Intanto però sono stati portati via ai pensionati e a tutti i lavoratori sfigati. E poi è inutile stare a girare attorno al problema, rimpallandosi le responsabilità. Il centrosinistra di Bersani e Rosy Bindi e il centrodestra di Berlusconi e Casini condividono pienamente il lavoro sporco dei Professori, altro che diversità politica.

13 Marzo 2012 1200 - http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=13718


Citazione
Condividi: