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12 Marzo 2013 8:13
La notizia Ansa ( http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/03/11/Maro-restano-Italia-annuncia-Terzi_8380909.html ) riporta che i due Marò custoditi dal governo indiano perchè accusati dell'omicido in acque indiane di un pescatore, per difendere una nave di una impresa privata, sono tornati in Italia con un “permesso” per votare. Una volta giunti in patria il ministro degli esteri di un governo inesistente e sbugiardato dalle urne approfitta dell'opportunità per non rimandarli indietro, scaduto il permesso, accusando l'India di violare il diritto internazionale.
Non capisco: che diritto? quello di mandare killer professionisti in paesi stranieri, per difendere gli interessi privati di imprese private? "il principio dell'immunità dalla giurisdizione degli organi dello Stato straniero" ? Non capisco di questioni di diritto internazionale ma mi viene da pensare alla tragedia del Cermis, alle cento e passa basi americane in Italia e a questo povero paese i cui “rappresentanti” si mettono al livello e riproducono le azioni più ignobili compiute ai suoi danni.
Mancare alla parola, “il fine giustifica i mezzi” sono stigma che gli italiani trascinano da molto, ma almeno abbiamo l'orgoglio di sentir dire ai due Fucilieri di Marina. “Vogliamo tornare a fare il nostro mestiere". Quello degli assassini impuni? Per favore ditemi che mi sbaglio.
chronos
12 Marzo 2013 8:24
A me sembra che sia stato preparato un copione, condiviso tra Italia ed India, che ha curato questa soluzione tecnica, tale da salvare capra e cavoli.
12 Marzo 2013 8:41
Esatto Stopgun, tanto l'affare India elicotteri Finmeccanica è saltato.
Per chi non lo sapesse la compagnia di navigazione tanker è stata costretta ad entrare in porto e consegnare i 2 marò, perchè minacciata di sequestro delle decine di petroliere che operano tra India e Paesi exportatori di petrolio.
12 Marzo 2013 11:32
No, non ti sbagli, questa è una porcata all'italiana della peggior specie.
Governi indegni che ci fanno sentire indegni, pur con tutte le masturbazioni machiavelliche possibili immaginabili.
Abbiamo la possibilità di seppellire definitivamente questi zombi, speriamo di non sprecarla.
12 Marzo 2013 12:11
D'altra parte "l'assoluzione" in pectore dei due fucilieri da parte delle istituzioni italiane è stata celebrata con il ricevimento al Quirinale da parte di Napolitano.
Al Palazzo della regione Lazio ha campeggiato per mesi uno striscione che reclama "Rivogliamo i nostri marò", senza che nessuno abbia provveduto a farlo rimuovere.
Sui forum è tutto un florilegio di deliri nazional-militaristi, conditi da un razzismo ignobile verso l'India (una delle più grandi potenze mondiali, con una passato che ha da insegnare a tutto il mondo, e che per numero di persone sta sorpassando la Cina: non esattamente il Liechtenstein, quindi).
In una vicenda, tra l'altro, in cui è evidente il torto marcio dal punto di vista del diritto internazionale: I natanti, naviglio, navi, aeromobili di un paese costituiscono a tutti gli effetti territorio nazionale di quel paese. L'omicidio è avvenuto, quindi, senza alcun dubbio, in territorio indiano, anche se il peschereccio si fosse trovato in acque internazionali. L'azione militare indiana di sequestro della nave è stata ineccepibile.
12 Marzo 2013 13:31
La nave che scortavano i due Maró, la Enrica Lexi , è una petroliera di 58000 tonnellate, alta sull'acqua almeno 10 metri, (un edificio di 4 piani), con un equipaggio di 34 tra ufficiali, sottufficiali e marinai, inclusi 19 indiani, accompagnati da 6 fucilieri; 40 persone armate.
I pescatori uccisi sono due, erano a bordo del peschereccio St. Antony, con un equipaggio di 11 persone per la pesca del tonno.
Credibile un tentativo di abbordaggio?
Qui, Sparatoria nel Mare Arabico del 2012 un articolo di Wikipedia sull'evento