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Per quale motivo li avete mandati a morire ?


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Un soldato che va in guerra, può ammazzare oppure farsi ammazzare; questo è l'unico motivo per cui va in guerra (non ci va certo per recitare poesie d'amore o per fare meditazione trascendentale).

Se ammazza, farà piangere parenti ed amici di quello che ha ammazzato; se si fa ammazzare, farà piangere i suoi.

Se nessuna delle due opzioni è, per lui, accettabile, allora non va in guerra. E' così semplice che non vale neanche la pena di approfondire.

Sembrerebbe semplice (quasi banale) è, invece, la morte di alcuni soldati italiani, in Iraq ed in Afghanistan, sembra aver innalzato quegli sventurati a livello di martiri; come fossero stati vittime di una mano crudele e sanguinaria, che li avesse strappati alla vita, contro la loro volontà.

Stiamo parlando, fratelli e sorelle d'Italia, di soldati volontari, che hanno deciso, di propria spontanea volontà, di andare ad ammazzare o a farsi ammazzare, per soldi. E lasciatemi essere ancora più franco su questo punto: io non ho alcuna compassione per chi ha deciso di guadagnarsi da vivere in questa maniera; e, certamente, non ho alcuna voglia di piangerlo.

Provo molta più compassione per l'operaio che cade da un'impalcatura e muore: nel lavoro che avevo scelto, non era prevista la "morte" e, quindi, quella inattesa disgrazia, gli ha tolto la vita contro la sua volontà (senza che, tra l'altro, fosse pagato per quel rischio non previsto).

Il soldato no: il suo contratto prevede la "morte" e, quindi, se e quando gli capita, ciò fa parte delle "clausole contrattuali", a fronte delle quali ha ricevuto un compenso economico.

L'operaio che cade e muore, ha diritto a lamentarsi della sua sorte e meriterebbe la nostra compassione; il soldato "volontario" che muore in guerra, non ha alcun titolo per lamentarsi con la sorte, giacché ha ricevuto una delle contropartite che, consapevolmente, ha scelto, in cambio del denaro.

Ed allora perché quest'Italia di mandolini e fettuccine si commuove per quei soldati morti in guerra, e se ne sbatte i coglioni degli operai che, quasi giornalmente, cadono e muoiono nei cantieri?

Perché quei soldati che hanno scelto di ammazzare o farsi ammazzare per soldi, sono considerati eroi, mentre quegli operai sventurati non meritano neanche una riga di notizia sui giornali?

Mi spiegate dov'è l'eroismo nell'ammazzare o farsi ammazzare per soldi?

Per me, un eroe è colui che rischia "spontaneamente" la sua vita per salvare quella di qualcun altro, non colui che rischia la sua vita per soldi e, sempre per soldi, ha accettato la possibilità di uccidere altri esseri umani.

Ebbene, quei soldati italiani sono morti in terre lontane (sia geograficamente che culturalmente) senza motivo; abbiamo, difatti, migliaia di soldati in quei sciagurati paesi, in palese contrasto con la nostra stessa Costituzione, senza che nessuno abbia ancora trovato il tempo e la voglia di spiegarci cosa cazzo ci stanno a fare li.

Adesso spiegatemi perché dovremmo piangere uno che, di sua spontanea volontà, decide di andare ad ammazzare o farsi ammazzare per soldi, in paesi lontani, dove noi italiani non abbiamo alcun motivo di essere?

Quale sarebbe l'eroismo di cui dovremmo cingerlo, quale la nobile causa a cui avrebbe sacrificato la sua vita?

Quest'atmosfera da paese in lutto, mi sembra pessima ipocrisia, infimo buonismo a buon mercato. Questo cordoglio di Stato mi sembra propaganda a basso costo, in cui questa mediocre classe politica, sciacqua i propri miseri panni, per dargli nuovo colore.

E questi italiani che si compiacciono di piangere quei ragazzi morti, invece che piangere lacrime di coccodrillo, dovrebbero chiedere a quei mediocri politici: "ma per quale cazzo di motivo li avete mandare a morire"?

Fonte: www.borsari.it
Link: http://www.borsari.it/Giaccheferru2.php  
7.05.06


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