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Psicopatologia millenarista USA: tratti deliranti


oriundo2006
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Posto qui un breve articolo di Massimo Introvigne, noto specialista di argomenti esoterici

https://www.academia.edu/32116320/Gerusalemme_nel_millenarismo_catastrofico?email_work_card=view-paper

L'articolo comincia ad essere 'datato', in quanto precede il nostro nuovo millennio, ma è interessante perchè costituisce una rassegna delle idee americane sul come interpretare esotericamente quest'epoca turbolenta, che chiaramente precede molti e terribili avvenimenti.

Una nota mia: vi è citata la 'paura della globalizzazione' come origine e motivo di fondo del millenarismo USA attuale: questo elemento potrebbe essere la chiave di lettura del supporto politico a Trump da parte della stragrande maggioranza degli americani.

In altri termini, gli occhi con cui gli europei valutano, nel bene come nel male, Donald NON è lo stesso con cui gli USA guardano all'ex presidente, ora di nuovo in corsa per la presidenza: per molti Trump è il 'campione' prescelto per realizzare le profezie apocalittiche dispensazioniste o comunque si muove in quest'ottica a metà tra 'storia' e 'metastoria' umana, che guida e giustifica le azioni ( sciagurate ) degli USA nel mondo.

Conclusione brevissima: quest'ansia millenarista presente nelle frange 'dispensazioniste' USA, che attualmente sono maggioritarie laggiù nel dibattito politico-religioso ( gli USA non fanno differenza tra le due cose: attenzione ! ), possono davvero 'stornare' la politica americana da motivi strettamente 'razionali', razionalità indispensabile per guidare il mondo di oggi ed invece costituire un velame sugli occhi dei politici USA, tra cui ovviamente Trump, protestante puritano imbevuto di temi siffatti, temi che presumibilmente lo hanno guidato tra l'altro nella dichiarazione che Gerusalemme è stata, è e sarà la capitale dello stato di israele ( minuscolo ).

Ribadisco la cosa: non dobbiamo guardare al dibattito tra i due candidati come ad un dibattito 'neutro' tra temi strettamente politici, come invece si tende ( capziosamente: fa parte della propaganda che ci viene inflitta ) a fare qui in Europa, intorbidato da 'atlantismi' di maniera e leccaculismi razionalizzanti l'inconsistenza del dibattito tra i candidati, che a volte pare il teatro dell'assurdo: due vecchiardi incapaci di spiegare davvero come vogliono guidare il mondo.

Entrambi i contendenti sono consapevoli che il loro elettorato, che è lo stesso, li valutano invece proprio in base a questo 'frame of reference' non detto chiaramente ma determinante le loro mosse 'ultime': la politica è determinata da questo 'leitmotiv' di fondo comune a tutta la società americana, che non ha ideologia 'pura' ( il liberismo ne è l' effetto non la causa ) ma ha questo contesto fondato da pre-giudizi millenaristici a base religiosa.

Si considerino le mosse prudentissime ed ondivaghe di Biden su Israele politico omicida e genocida agli occhi del mondo come dovute a 'scrupoli' di essere in coerenza con questa visione del mondo, al di là dell' AIPAC, istituzione jewish che prende forza proprio da questi aspetti di psicopatologia applicata alla politica come realizzatrice dei capisaldi della storia umana.

La forza di israele in America è dovuta in massima parte ai pregiudizi religiosi, ed alle superstizioni correlate, al dispensazionalismo proprio a cattolici, protestanti ed...ebrei stessi: una 'bolla' mentale simile del resto alla 'bolla' mentale del sionismo talmudico che davvero ci fa precipitare in una fase drammatica della nostra storia senza davvero poterne più uscire...da vivi.

 


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sarah
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Qualche giorno fa, dopo aver ascoltato mio malgrado il frammento di una dichiarazione politica al tg ( credo di qualcuno vicino all'area bonino-dalla vedova ) che affermava con veemenza di voler "combattere in modo determinato per difendere i valori dell'unione europea", mi sono trovata a riflettere tra me e me proprio su questo. I valori dell'unione europea? Dell'occidente? Chi osa chiedere di mobilitarsi in forze proprio ora, a difesa di un sistema che non ci rappresenta e che è preda di una deriva che difficilmente trova precedenti storici? E allora ho provato a formulare, nella mia mente, una modesta sintesi di ciò che potrebbe oggi descrivere onestamente questa parte di mondo che letteralmente decostruisce la propria identità giorno dopo giorno. L'aspetto morale ( ed anche spirituale ) è senza dubbio quello più sfuggente a qualsiasi definizione ma, a questo proposito, un connotato che avrei inserito nel mio compendio è stato quello di "millenarismo eb.raico". Ora ritrovo questo tema nella sua riflessione e nel contributo dell'articolo, quasi avessimo pensato la stessa cosa. Ebbene, è vero, sulle macerie di tutta l'eredità culturale che abbiamo allontanato con sdegno dal nostro orizzonte in nome di un benefico e salvifico progresso vagamente filantropico resta in piedi un elemento: quello più rozzo, se vogliamo, e meno "evoluto" del catastrofismo apocalittico generosamente rivestito di elementi di cultura eb.raica. Questa parte sì, verrebbe da dire, possiamo permetterci di portarla nel "futuro". Solo che è una forzatura, non ci appartiene per niente e stride con la realtà che, sotto questa lente distorta, ci appare sempre più incomprensibile tanto da spingere all'indifferenza. Innegabilmente, il successo di questo filone deve avere più di una causa e tra le tante possibili c'è senza dubbio il substrato favorevole creato dalla cultura americana. Dopo aver rapidamente esaurito tutto il suo armamentario di illusioni "positive" sulla superiorità morale della civiltà d'oltreoceano, ecco che quella stessa cultura oggi ci impone di condividere le sue paure più profonde. Ci impone di condividerle, secondo me, senza che queste ci debbano per forza appartenere. Che cosa potrebbe essere dunque all'altezza delle paure di cotanta civiltà? Niente di meno che l'apocalisse stessa, la fine dell'orizzonte storico di qualsiasi popolo o nazione implicitamente inferiore ai padroni del discorso. D'altra parte, è stato già scritto più volte come il pragmatismo protestante che, come dice bene lei, è ancora elemento fondamentale nel dibattito politico degli stati uniti rappresenti un'ottima base su cui saldare le stesse visioni dell'altro monoteismo che considera la Bibbia il testo centrale della propria visione di Dio e dell'uomo. Nel progredito mondo anglosassone questo elemento sopravvive ancora con vigore, checché si parli di laicità e laicismo, ed anzi si presta molto bene come pretesto morale per giustificare le scelte politiche deliranti di questi anni. Sembra fatto apposta. Quanto al dibattito elettorale fra biden e trump, anch'io credo che le interpretazioni che vanno per la maggiore in Italia e in Europa siano abbastanza fuorvianti o per lo meno non del tutto obiettive. Proprio per questo, perché qui da noi si tende ad ignorare questo aspetto della cultura americana. A volte lo stesso errore viene fatto anche dalla cosiddetta informazione "libera" che tende ad identificare Trump come potenziale salvatore delle nazioni afflitte. Può darsi che vi sia, indirettamente, qualche elemento di verità ma l'analisi è spesso superficiale e lascia più interrogativi che risposte.


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oriundo2006
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''..Dopo aver rapidamente esaurito tutto il suo armamentario di illusioni "positive" sulla superiorità morale della civiltà d'oltreoceano, ecco che quella stessa cultura oggi ci impone di condividere le sue paure più profonde..''.

Verissimo, perchè le une e le altre attingono alle stesse fonti 'teologiche' 'suprematiste': ovvero alla falsa divinità, in cui falsa coscienza e spietato orgoglio elitista a danno altrui si tengono la mano.

Ora, come potrà condire la sua 'apocalisse' con la 'salvezza' per gli umani intrappolati nella sua deformata teologia tale 'entità' ? Dopotutto lo hanno seguito per benino sino a considerarlo 'unico' 'dio' da cui attendersi tale 'salvezza', lasciata alquanto indeterminata proprio perciò, ed hanno condito tale 'fedeltà' con un profluvio di bombe e di malvagità tale da renderlo felice.

La chiamano 'voluntas dei' e sono fieri di realizzarla perchè in fondo si attendono una ricompensa da tale 'fedeltà'.

No problem: la 'ricompensa' dei 'buoni' non tarderà a presentarsi sia pure in forme non augurabili a loro stessi.

Il finale apocalittico, che sia o meno degno o no delle attese millenaristiche celebrate e teatralizzate dai film hollywoodiani, senz'altro avverrà, realizzando le attese degli americani 'medi' e di parte del pubblico occidentale intossicato da tempo da un cristianesimo assai deformato: avverrà perchè è proprio questo che vogliono, non voler essere testimoni fino in fondo del proprio totale falllimento umano e sociale. Meglio prima l'apocalisse che il 'redde rationem'.

Conclusione. Siamo nei tempi apocalittici su questo non c'è alcun dubbio. Cerchiamo almeno di essere intellettualmente onesti e attribuiamo alle cose il loro vero nome.

Follia.

 


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oriundo2006
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E per non farci mancare niente di questa saga millenaristica improntata al messianesimo di fonte chabad, che in realtà vuole sostituirsi al vero 'Massia' essendo israele 'messia di sè stesso', come il noto congresso ebraico di fine '800 ha indicato, ecco un articolo interessante:

http://endoftheamericandream.com/a-massive-altar-for-the-red-heifer-sacrifice-has-been-constructed-in-israel/ ( tratto dall'articolo odierno di SaDefenza che ringrazio: ma anche Blondet ne aveva parlato ).

Si parla del sacrificio di una giovenca rossa ( previsto biblicamente ) come preludio ad un grande atto 'purificatorio' che dovrebbe riguardare l' intera nazione ebraica, dunque oltre i confini stretti di israele odierno, atto purificatorio vieppiù necessario dopo le efferatezze commesse in Gaza dai militari ebrei ( considerate anche che a Gaza ci sono soldati occidentali: sul perchè sia lì e che tipo di relazione abbiano con l'ebraismo è questione ancora da chiarire ).

Questi atti odiosi hanno posto l' intero israele in una condizione di 'impurità' rituale essendo rivolti in primo luogo allo sterminio di innocenti, anche se in onore di 'd-o', piuttosto che a strategie militari strette, che il sacrificio della giovenca dovrebbe contribuire a riparare insieme alle molte altre 'pecche' degli ebrei.

L'aspetto rituale prevederebbe la purificazione però come origine di un 'effetto' successivo molto più importante e significativo.

E' incredibile che nell'anno 2024 si ragioni ancora in questi termini, ma tant'è e se ci pensate bene, l'inutilità a fini strettamente militari dei bombardamenti avvenuti e delle uccisioni in massa di innocenti, sono in concomitanza con questi atti 'riparatori': giungono proprio in concomitanza con questi e ne sono 'dovuti'...sono anelli di una lunga catena cabalistica ed esoterica al massimo grado.

Qual'è dunque la finalità fondamentale ?

Il fine è quello di 'richiamare' dall' 'alto' la potenza del 'd-o' di israele 'eterno' che 'scenda' dall'alto 'con grande potenza e gloria' e sbaragliati i nemici dei giudei, procuri loro il possesso completo ed indiscutibile dell' intero globo, sedendo questa 'entità' come giudice apocalittico dell' intera Umanità.

Quindi il sacrificio realizza le profezie apocalittiche e nel contempo provvede a istituire come 're' del mondo l' israele 'terreno' come investito in tale prerogativa da più alta sovranità: quella del loro 'd-o', loro e solo loro, che sia ben chiaro anche se i cristiani rivendicano tale primazia in nome di un profeta...giudeo.

Questo sacrificio 'chiude' così la storia umana e principia quella 'eterna'.

L'inizio di tale complessa cerimonia dovrebbe avvenire intorno ai primi di aprile e 'chiudersi' verso la fine, inframezzato da un eclissi di sole dell' 8 aprile di quest'anno.

 

 

 

 


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oriundo2006
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E' chiaro a questo punto che gli avvenimenti occorsi in questa fine di Marzo debbano essere valutati come connessi strettamente a questo orientamento 'apocalittico'.

In particolare quanto accaduto a Mosca potrebbe, dico potrebbe ( ma penso proprio sia così ) servire come 'diversivo' utile a consentire silenzio mediatico su Gaza, peraltro rotto da quanto ieri ha avuto finalmente modo di statuire il Consiglio di Sicurezza con l'astensione USA: ovvero una tregua umanitaria, dopo tante e tante richieste di pietà verso i disperati. 

Questa tregua 'rompe' l'escomio preventivato dei palestinesi dalla terra Santa, come la concepiscono gli ebrei sionisti, palestinesi ritenuti una delle indesiderate fonti dell' impurità della Terra intera in quanto potenziali rappresentanti del corrotto mondo goy in generale, corrotto perchè privo delle 'benedizioni' speciali che invece assistono gli ebrei, 'ebrei' comunque da emendare delle loro 'colpe'...( attenzione ! ).

Questa presenza limitante dei goy sulle pretese totalitarie dei rabbini, pretese richiamate dal riferimento allo sterminio biblico degli Amaleciti è il vero presupposto di quanto si sta realizzando a Gaza: nel 'minimo' dell'  'experimentum in corpore vili' il 'massimo' della realizzazione, nota tecnica 'magico-rituale' a danno dei poveri Palestinesi, due volte vittime nel passato e nel presente.

A Gaza si compirebbe molto di più di una semplice 'guerra': è in prospettiva un 'atto' cabalistico 'teurgico' 'riparatore' della presenza 'altra' ( non-giudea ) sulla Terra e sua finale resezione.  

Questo dovrebbe avvenire o con la distruzione fisica dei palestinesi oppure con il loro allontanamento forzoso, ma è 'atto' che deve costituire l' inizio dell'escomio 'ideale' del genere umano quanto a titolarità del possesso ( attuale ) sulla Terra: la perdita complessiva dei diritti nostri in quanto 'cittadini' di una realtà che secondo queste farneticazioni non ci appartiene in quanto tutto sommato siamo esseri vocati solo a servire la 'razza eletta' e basta. Non abbiamo diritti di nessun genere. E' bene capire che quanti, tipo il nostro presidente della repubblica, asseriscono l' identità tra giudaismo e sionismo, di necessità recepiscono tale conclusione obbligata.

In ogni caso la 'levata' degli 'indesiderabili' costituirebbe il viatico per la 'redenzione' messianica con il finale possesso esclusivo degli ebrei, 'urbis et orbis', ottenuta con la catena dei Nomi Santi ( e quelli iniziatici dei giudei 'qualificati', nomi connessi con il reticolo delle 'potenze' a scacchiera sulla Terra ).

( Ricordate l' isola di Epstein...ebbene anche lì vi era un coacervo di azioni sia magiche sia rituali sia di effettiva 'presa di possesso' ad opera del 'd-o' deglli ebrei dei convenuti...e molto altro ).

Ritornando con i piedi per terra, e solo questi ( ! ), sulla pronuncia del Consiglio di Sicurezza, questa pronuncia obbligativa troverà mai applicazione concreta senza costrizione militare dati gli 'interessi' esoterici in gioco ?

Lo speriamo davvero. Nulla osterebbe a considerare 'conclusa' esotericamente l' operazione-Gaza, anche se 'fisicamente' sussistono in enclaves ancora dei residui palestinesi, qualora li si consideri completamente come 'animali', cosa che peraltro esponenti maggiori del sionismo degenere ha già indicato. Insomma, se hamas dovesse 'liberare' i prigionieri ( analogia strettissima con le 'stille' di 'luce' imprigionate nella materia ostile ) allora il martirio dei gazaui potrebbe ( dico potrebbe ) avere fine, anche se è impensabile davvero un loro ritorno a Gaza, date le distruzioni immani occorsevi, molto oltre qualsiasi necessità militare. 

Capite adesso come tanti e quanti motivi sono in gioco in questo anno decisivo ? Tenete presente che questa 'redenzione finale' attraversa la storia umana ma non può finalizzarla davvero...necessita anche un altro elemento per farlo.

 


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sarah
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"Meglio prima l'apocalisse che il redde rationem". Sono d'accordo: ma proprio perché il concetto classico di "resa dei conti" confligge sostanzialmente con il senso di "popolo eletto" che, per definizione, non può e non potrà mai essere oggetto di simboliche punizioni per così dire definitive. Quelle semmai spetteranno ad altri, a chi non ne fa parte. Ecco perché, quando mala tempora currunt, le visioni apocalittiche prendono straordinariamente quota. Tuttavia credo che l'attuale complessità comprenda anche altri aspetti correlati e non facili da sintetizzare. Per esempio, la "quinta colonna" del protestantesimo che negli usa sorregge validamente l'immorale azione militare di is.reale non condivide ufficialmente l'autodefinizione di "popolo eletto" ma si comporta come se ciò fosse vero evidentemente per una serie di ragioni che lei ha elencato nei suoi post e che dipendono sempre dalla centralità del testo biblico e della sua relativa "rozzezza" nella cultura pragmatica protestante. E poi ci sarebbe tutto il fenomeno dei "gesti simbolici" ( me li lasci chiamare così ) messi in atto dai politici europei, ad esempio, apparentemente privi di utilità pratica, strategica e persino militare. Eppure questi "gesti" vengono compiuti sempre più platealmente, con pedissequa puntualità e precisione, come per rispettare un vero e proprio protocollo estraneo alla nostra piena comprensione. A meno di non voler ammettere che per costoro tutto questo repertorio abbia un significato ben preciso che noi, forzatamente educati al pensiero razionale, rigettiamo perché privo di senso. Per restare in tema, ad esempio, mi colpisce l'accanimento ( comune sia alla politica che al clero ) contro quegli stessi aspetti, anche religiosi, che attengono alla valorizzazione e al rispetto della vita umana e della sua integrità. C'è una corsa a promuovere leggi abortiste, leggi sul cambiamento di genere ( come lo devo chiamare? ), sul fine vita. Tutti termini della neolingua che invadono il campo del diritto e travisano la posizione dell'individuo nella società assumendo il sapore di "obblighi". Che bisogno c'è? A che servono in pratica? A nulla, apparentemente. Mi convinco sempre più che invece il senso di tutto ciò, che sfugge facilmente, sia quello di ergersi pubblicamente come esponenti di una nuova morale dove, appunto, l'unico elemento che potrà rimanere in piedi sarà quello apocalittico che vellica il senso della vendetta e della sopraffazione, ovvero degli aspetti più arcaici di quella religione monoteista che, pure nella versione rivelata, ha compiuto un cammino difficilissimo di convivenza con la relativa crudeltà biblica. Ora sembra giunto il momento di liberarsi con forza e con orgoglio di tutto quel fardello di "freni inibitori". Sul tema del suo ultimo post aggiungo, se le interessa, questo link che offre molti spunti interessanti che io non conoscevo. E' di un sacerdote, C. Nitoglia, non certo amato nella chiesa d'oggi ma bene informato sui fatti.

https://www.maurizioblondet.it/lo-fanno-per-ricostruire-il-tempio-un-articolo-per-capire/


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oriundo2006
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Salve, Sarah, sa cosa è la forza propulsiva di tutto ciò ? Il sangue versato dagli innocenti palestinesi.

Nulla potrebbe farsi senza questo 'sacrificio di sangue', immonda ritualità purtroppo ben presente ed attiva nella dommatica cabalistica, teurgica, 'magica' che traversa i secoli, affondando le sue spire plurimillenarie nel tantrismo della 'mano sinistra'.

Abhinavagupta ne ha parlato nel suo 'TantraLoka' più di mille anni fa, il grande Santo ed interprete delle modalità tantriche corrette come mezzo per raggiungere il Divino e 'partecipare' pienamente della immensa sinfonia della Vita, non già per rendersi complici dell'abiezione di sostituirsi ad Essa per dominare sulla Terra, che non ci appartiene di diritto ma solo come ospiti 'partecipanti', perchè noi siamo creature 'terrene' ed anche 'sovraterrene' attraverso il lascito di Adamo ( Il 'Buddha esoterico, perchè ultraterreno, 'dai molti tesori' del Sutra del Loto ).

Sul versante cabalistico, Avraham Abulafia aveva messo in guardia i suoi discepoli dal seguire il maligno attraverso ritualità non intese a procurare l' 'Unio Mystica' con le faconde qualità spirituali che ne derivano, ma costituirsi invece come parte attiva della distruzione del mondo, del nostro mondo, per possederne le qualità segrete per 'dedicarle' al maligno stesso e riceverne in cambio il pieno legato su tutti noi.

E' questo l' ultimo abietto atto della catena millenaria iniziatasi molti millenni fa. Manca poco al raggiungimento dell' usurpazione ma ci sarà chi li saprà fermare proprio sul limitare della soglia.

Con Gaza gli ebrei hanno firmato la loro condanna a morte. Nulla sarà più come prima: per loro e per chi li ha assistiti in questa 'Hubris' scellerata, cristiani, massoni e quanti intendono solo materialisticamente e superficialmente questa nostra epoca, deridendo gli aspetti legati alla 'deviata' spiritualità che li assiste e che ne costituisce la 'chiave segreta' di lettura.

 

 

 


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BrunoWald
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Con Gaza gli ebrei hanno firmato la loro condanna a morte. Nulla sarà più come prima: per loro e per chi li ha assistiti in questa 'Hubris' scellerata

Ne sono convinto anch'io. Se credessi nel karma, direi che se lo sono guadagnato senza sconti e fino all'ultima goccia.

Non capisco invece quali legami potrebbero mai esistere tra l'entità mediorientale e il tantrismo della mano sinistra, direi anzi che sono antitetici: la prima esige l'asservimento incondizionato di anime e corpi, mentre il secondo enfatizza la libertà da ogni dogma e la sovranità della coscienza risvegliata. Almeno, a quanto mi è dato capire.


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oriundo2006
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Mi riferivo a quanto scriveva Julius Evola nel considerare i riti della mano sinistra pericolosi e potenzialmente controiniziatici...cavalcare la Tigre può portare a 'scompensi' energetici/mantrici tali da non poter essere più dominabili. Se vuoi che ti dica cosa penso, è esattamente quello che sta succedendo a Gaza ed altrove. L'esito è potenzialmente nefasto.

Naturalmente mi tengo sulla generale.


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Martin
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Intervengo tardivamente, ma le ragioni della forza di Israele, della causa ebraica e delle lobbies ebraiche negli USA non sono un dibattito molto facile.

Punto primo, c'e' stata una emigrazione enorme di milioni di Ebrei dall'Impero russo agli USA tra il 1880 ed il 1920. Già intorno al 1910 la presenza ebraica nei media americani era preponderante. Il Presidente democratico Wilson fu eletto nel 1913 e duro' fino al 1921. E' quello che decise l'intervento decisivo nella WW1 degli USA nel 1917, quello del'inganno dei 14 punti e della catastrofe abusiva dei trattati di Versailles. 

Punto secondo, gli Ebrei sono etnocentrici e si aiutano e sostengono tra di loro.

Punto terzo, che piaccia o no, gli Ebrei askhenazi hanno un IQ medio piu' alto di circa il 5%-10% della media occidentale, e sono overrappresentati in tutte le elites della società statunitense, dal mondo governativo, economico e finanziario a quello mediatico informativo e dello spettacolo.

Punto quarto, una parte del mondo protestante statunitense, la cd ala evangelista che interpreta la Bibbia in senso letterale, e'  teologicamente vicina all'ebraismo religioso.

Tanto premesso, l'85% della lobby ebraica USA e' neoglobal, ed e' ampiamente rappresentata nei settori apicali della Presidenza Biden (Sullivan, Blinken, Nuland, Mayorkas, Yellen, Garland), come facilmente verificabile da chiunque dalle relative biografie su Wikipedia in inglese. La componente conservatrice e filo israeliana, non neoglobal, sostiene Trump, ma e' una minoranza.

Lo scontro negli USA riproduce quello visibile fuori dagli USA tra Soros e Netanyahu. Uno lotta per la progressiva distruzione degli Stati nazionali, l'altro per il super Stato nazionale ebraico di Israele. Per chi non conosce le loro dinamiche: la componente religiosa o conservatrice ebraica tende a sostenere Israele, perchè ha compiuto il destino del popolo ebraico superando la millenaria diaspora. Per la maggioranza neglobal, invece, Israele non sostituisce l'obiettivo del Governo mondiale, da perseguire innanzitutto indebolendo la Russia. A partire dalla Presidenza Obama, la Commissione UE segue pedissequamente i voleri della lobby ebraica neoglobal.


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