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Aria Atomica...


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Lo ribadisco subito a scanso di equivoci: nel nostro futuro c'è quella guerra e ci dovremo passare attraverso.

Dal mio punto di vista e per pura coerenza, non sarà una guerra epica, lunga e particolarmente dolorosa. I test atomici che sono susseguiti dal 1945 (made in USA ed eseguito a Jornada del Muerto nel Nuovo Messico) fino il 1996 vicino all'atollo di Fangataufa nelle isole Tuamotu della Polinesia francese, made in Francia, cioè per ben 41 anni, hanno costituito certamente già gran parte della guerra atomica che oggi ci minaccia.

Quindi contrariamente a qualsiasi cosa verrà detta (e ne verranno dette di ogni per ovvi motivi) possiamo già adesso mettere un punto fermo: quelle atomiche "conclusive" saranno la firma sul testamento di Moloch. Morto e sepolto.

La "fine del Mondo" ? Di un certo mondo, di un modo di concepire le cose. Distruggerà tutto e ci lascerà senza speranza per un domani ? Distruggerà ciò che deve inclusa la speranza per un certo domani che diventerà per ciò incerto più che mai, ma un altra cosa è da chiarire bene bene. Ciò che porterà via non sarà tanto quello che consumerà fuori, ma a livello di coscienza collettiva: il potere (residuo) che pensiamo di esercitare sulla realtà che ci circonda. TUTTA. Cioè il senso di onnipotenza che sarebbe più logico chiamare con il termine coerente "delirio", di cui siamo imbevuti tutti, nessuno escluso. La modernità ci ubriaca di potere... Ma in particolare le divinità di cartone che sono i nostri satrapi e che hanno le dita sui bottoni, come i bambini i loro giocattoli.

Possiamo riassumuerlo con la locuzione "fine del libero arbitrio", ma so perfettamente che per la maggioranza assoluta questa cosa dice tutto e niente allo stesso tempo anche se non basterrebbe il Mahabharata per consumarne il senso.

Per ciò ho concordato con il mio demone di fare così: spiegherò in breve di cosa si tratta e sarò abbastanza piatto e scialbo. Ai posteri l'ardua sentenza se sarà o meno centrato, tanto per parafrasare il "leggerissimo trombone". 😜 

"Io" faccio schifo. Più mi guardo dentro e più vedo la profondità della bruma e del mondo bigio. Miserabile tra i miserabili vi ho passato così tanto tempo in quelle Lande che la memoria ne è ricolma. In quei luoghi solo un senso di profondo riscatto permette di andare avanti: la speranza. Speranza in qualcosa di meglio, qualsiasi cosa. Si vive nell'istante e ogni istante è un passo che schiaccia ogni velleità, ogni desiderio, ogni giustizia: tutto è marcio. Come un bambino alla mercee dell'adulto più sadomasochista che riusciamo a immaginare si vaga senza meta a prescindere da dove ci si trova.

Non è "l'inferno", è qualcosa di peggio sotto certi punti di vista e di meglio sotto altri. L'inferno contempla ad esempio i demoni che tormentano e in qualche modo "confortano" perché sono una presenza fissa, certa, un paradosso nel paradosso. Nelle Lande non ci sono "certezze" ed è il luogo stesso ad essere un tormento, senza che occorrano fiamme, ne ghiaccio. La penuria di tutto e in specie di ciò che più desideriamo al momento, è più che sufficiente. Le Lande sono un moltiplicatore di sofferenza perché il loro scopo è accelerare il processo di rialscio della speranza che in realtà è quel delirio di onnipotenza sotto mentite spoglie.

Noi siamo imbevuti di una "propaganda" molochiana. Quella dell'esercizio possibile del potere sulle cose e sulle persone (in particolare). Ma non qualsiasi, il potere specifico esercitato verso la capacità individuale creativa che è il cuore stesso dell'essere umano. Per ciò dal creare bellezza, da posseduti e per la dipendenza obbligata dalla catena di possessione, si finisce per creare orrore, perversione, sudiciume ed esserne comunque fieri. L'atomica è un po' una specie di rappresentante simbolico per tutto questo. "L'arma definitiva" per le teste (di ca%%o) confuse e piene solo di ignoranza crassa... Cioè di ciò che manca. Ecco però, però, non mi riferisco ai nostri satrapi. Ma specificatamente e proprio a chi pensa di perseguire il bene e la giustizia... E lo fa esercitando un potere che poi è ancora quello molochiano di cui chiudo il cerchio qui avanti. Tipo: "facciamoli fuori" oppure "dimentichiamo tutto" (che è un altro modo di "far fuori"). Il pensiero so bene che circola senza posa e senza trovare il suo "posto", perché non ce l'ha, lo sento eccheggiare di continuo e in un crescendo di acredine collegiale gli uni contro gli altri, seppellita sotto la cenere dell'esasperazione neanche troppo bene, non mentiamo a noi stessi... I nostri satrapi verso i nemici, interni ed esterni, non diversamente da chiunque altro che si senta tradito dalla politica, dall'economia o addirittura dagli affetti più intimi e vicini...

I nostri satrapi sono solo lo specchio e ciò che ci vediamo dentro è un nostro riflesso. Certe cose stanno diritte e altre si rovesciano.

Ciò a cui arriveremo è la totale resa, la totale impotenza, la totale e definitiva cessazione delle ostilità interiori, per la banale consatatazione che NULLA è mai stato in nostre mani (per fortuna). Prima ancora che questa identificazione iniziasse a esistere, era già dettagliato in ogni più minuto particolare ogni cosa. Il collasso di un certo tipo di coscienza, malata e ormai giunta alla sua fine dopo un periodo di agonia durato anche troppo a lungo, porterà un paradosso. Allora rimarrà un solo "dubbio", il solito di sempre: perchè ?

La risposta verrà da sé: perché con un asino non ragioni. Ragli. Pensavamo di essere qualcosa in grado di cambiare le cose senza cambiare noi stessi. Lo siamo, sappiamo bene di essere creatori, ma non finché si veste i panni del "minus quam merdam" e il massimo che ci accingiamo a rappresentare è Fantozzi nell'ufficio del Mega Direttore Galattico. Se il genitore non fa che assecondare i vizi del figlio credendo di fare il suo bene o se al contrario esaspera l'inutile brutalità nei suoi confronti "per rafforzare il carattere", tutto ciò che accade è che si esercita ignoranza crassa (educativa) e la si interpreta come "potere" (della merda) che poi è regola di ubbidienza. Concime per il futuro e poco più. Allora ? Banale, allora si deve tornare a guardare il Liber Mundi per ricordare come si legge. Uscire dalla logica del somaro, dell'ubricaco e del delirante e il primo passo è riconoscere che siamo malati profondamente dentro. Accettare l'evidenza evidente per andare oltre e perché altrimenti ci si agita senza che cambi nulla.

Finché non arriveremo lì, alla fine delle nostre Vanità, rimbalzeremo come palle di gomma nel muro del delirio collettivo per tornare a cianciare di bene e giustizia, noi e loro, gli uni contro gli altri, uniti solo dalla confusione. Funziona così, è sempre andata così... Non sarà diverso nemmeno ora.


oriundo2006 hanno apprezzato
Citazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3172
 

La totale resa, che dici, è possibile non si applichi al 'daimon' ma alla nostra stessa volontà che, insieme ad altro, guida la nostra coscienza. Di fronte alla nullificazione atomica potrebbero passare secoli e secoli di buio terrore, forse definitivo, forse esemplificato nell' Olivo che non è d'Oriente, non è d' Occidente ( Corano ) ma è orribile pilastro ( Quotb ) sterile nel deserto di ghiaccio di una Terra oramai morta.


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