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Putin sta preparando una purga di governo?


Matt-e-Tatty
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Articolo di Saker.

Putin sta preparando una purga di governo?

Come tutti gli anni, la settimana scorsa il Presidente Putin ha passato tre ore e mezza a rispondere ad 80 domande, fra gli oltre tre milioni ricevute. Lo spettacolo, che è stato trasmesso il diretta dalle stazione televisive Canale Uno, Rossiya-1 e Rossiya-2 e da Mayak, Vesti FM e Radio Rossii, è stato un successo senza precedenti, che è stato visto e commentato da milioni di Russi. Potete leggere la trascrizione completa dello show cliccando qui, e qui la trascrizione dell’incontro di Putin con i giornalisti dopo lo spettacolo.

Il principale canale televisivo russo, Rossiya-1 ha mandato in onda anche due speciali talk-show (vedere qui e qui) dedicati unicamente al commento della performance di Putin. Uno di questi talk-show era il famoso “Una serata con Vladimir Soloviev”, sicuramente lo spettacolo con i più alti indici di ascolto di tutta la TV russa. Per inciso, Rossiya-1 è il gioiello della corona della multinazionale mediatica VGTRK (Società statale di televisione e di radiodiffusione di tutta la Russia). Fra lo show con le domande a Putin (3 ore e 40 minuti), il primo talk-show (2 ore e 12 minuti) e il secondo talk-show (1 ora e 44 minuti), il pubblico russo si è sorbito qualcosa come sette ore e mezza di discussione. Qualcuno la chiamerà “propaganda” e la cosa può essere considerata positiva o negativa, ma questo non cambia i fatti. Il punto è che che questa è stata una grossa, enorme operazione di pubbliche relazioni. E qual’era allora il messaggio inviato? Lasciate che ve lo sintetizzi.

In primo luogo, Putin è il leader amato e incontrastato di tutto il popolo russo, è un manager di grandi capacità, il difensore della gente comune russa, ovunque, ed è l’ultima speranza per tutti quelli che hanno subito dei torti da parte delle autorità. Lasciatemi dire che tutti i capi dei partiti di opposizione concordano pienamente. In questo momento, in Russia nessuno osa criticare personalmente Putin, non perché di notte potrebbero arrivare gli sgherri del KGB e trascinarvi in qualche campo di concentramento, neanche per sogno; ma perché parlar male di Putin equivale ora ad un suicidio politico. Anche alcuni membri dell’opposizione politica non di sistema (altrimenti detta 5^ colonna) cominciano a capirlo.

In secondo luogo, un sacco di russi stanno soffrendo, molto. Non a causa delle sanzioni o per la diminuzione del prezzo dei carburanti, ma per la corruzione, l’incompetenza e la cecità ideologica del “blocco economico del governo russo“. L’economia è un disastro a causa di governatori corrotti, burocrati statali che battono la fiacca, e un vero e proprio sabotaggio da parte del quasi universalmente detestato “blocco economico governativo”. Le sanzioni (sopratutto il mancato accesso al credito) e la caduta del prezzo del petrolio hanno peggiorato le cose, ma non sono il vero problema e neanche la sua parte principale.

Terzo, gli individui responsabili di questo caos vengono regolarmente citati per nome. L’odio verso il “blocco economico governativo” non è mai incoraggiato apertamente dallo stesso Putin che, a domanda diretta, loda sempre l’operato dei ministri di governo. Tutti gli altri però, compresi i rappresentanti dell’opposizione ed anche il conduttore Vladimir Soloviev, stanno chiedendo apertamente non solo le dimissioni, ma anche il carcere per i governatori o anche i ministri colpevoli. Mentre lo stesso Medvedev è di rado il bersaglio personale di tali accuse, Arkadii Dvorkovich (Vice Primo Ministro), Igor Shuvalov (Primo Vice-Presidente della Federazione Russa), Alexei Uliukaev (Ministro dello Sviluppo Economico) e Anton Siluanov (Ministro delle Finanze) sono odiati “apertamente” nella televisione russa.

Per esempio, quando una donna chiama per denunciare le terribili condizioni della via principale della sua città e Putin promette di fare qualcosa, tutti i commentatori sono d’accordo che è un’infamia e una disgrazia che solo il Presidente sia disposto ad ascoltare questi problemi, mentre tutti i diretti responsabili della cosa sono indifferenti, non fanno nulla, o peggio, sono corrotti fino al midollo. Un altro esempio: alcuni lavoratori, trattati come schiavi da una banda di delinquenti in un’isola dell’estremo oriente della Russia, avevano denunciato la cosa alla polizia e al procuratore locale, ma erano stati completamente ignorati. Una telefonata al Presidente e il Comitato Investigativo Russo (più o meno l’equivalente dell’FBI americano) ora indagherà, non solo sui malavitosi coinvolti, ma anche sulle forze di polizia locali e sullo stesso procuratore regionale. Per quanto riguarda Putin, lui si è personalmente scusato con questi lavoratori a nome dell’intero governo russo. A proposito, in Russia si sa benissimo che i burocrati locali sono assolutamente terrorizzati da questi show a chiamata con il Presidente, perché non si può mai sapere chi potrebbe farsi vivo. Quello che sanno è che le indagini e le sanzioni “dall’alto” sarebbero fulminee e senza pietà. Per quanto riguarda poi la gente comune russa, tutto questo lo adora.

Tuttavia, c’è la forte sensazione che, una volta terminato lo spettacolo, tutti quelli a cui questa volta è andata bene, tirino un gran sospiro di sollievo e ritornino immediatamente alle loro (cattive) abitudini. La verità è che quel poco che si riesce a fare, lo si fa solo con eventi del genere ed è, purtroppo, nella stessa mentalità russa sperare che, “magari” (авось), la prossima volta “prenderanno qualcun altro, non me”. E così, in realtà, non cambia quasi niente.

Devo aggiungere che alcuni ministri ricevono grandi elogi alla TV russa. Questi sono il Ministro degli Esteri Lavrov, il Ministro della Difesa Shoigu, il Tenente-Generale Vladimir Puchkov (Ministro per le Situazioni di Emergenza), Dmitri Rogozin (Vice Primo Ministro di Russia, al vertice delle industrie per la Difesa, un incarico di livello ministeriale) e pochi altri. Notate una trama interessante qui?

Tutti gli “alleati di Putin” (li chiamo i “Sovranisti euroasiatici”) riscuotono le lodi. Tutti gli “alleati di Medvedev” (che io chiamo “Integrazionisti Atlantici”) si prendono i rimproveri. Non solo, ma più l’economia peggiora, più Putin e i “suoi” fanno bella figura e più gli “occidentalisti” al potere sono malvisti. Infatti, a questi ultimi si dà ora apertamente la colpa di tutto.

Credetemi, sette ore e mezza di flagellazione degli Integrazionisti Atlantici sulla TV russa non sono “avvenute” solo per una pura coincidenza. Vorrei aggiungere, alla maniera russa, che Putin sta chiaramente “scavando sotto” (si potrebbe anche dire “tramando contro”) la 5° colonna al potere.

E adesso diamo un’altra occhiata alla nomina di Viktor Zolotov a nuovo Comandante in Capo della Guardia Nazionale Russa. Come ho già scritto nel mio primo commento riguardo, non credo che Putin abbia bisogno di una Guardia Pretoriana per proteggere la sua persona, non con l’esercito e i Servizi Speciali che lo appoggiano, per non parlare dell’85% e più di consenso popolare. Penso che la posizione di Comandante in Capo sia abbastanza importante, tanto da rendere chi la ricopre anche membro del Consiglio di Sicurezza Russo. E infatti Putin ha inserito Zolotov in questo organismo, cosa che assicura allo “schieramento Putin” un alleato molto potente in una posizione chiave. Vero è che Putin ha rimosso dal Consiglio di Sicurezza russo un altro suo potente alleato, Boris Gryzlov, Portavoce della Duma, il Parlamento russo, e Capo del Consiglio Supremo del Partito Russia Unita, ma solo per renderlo responsabile della “politica ucraina” della Russia (Gryzlov rappresenterà ora la Russia al Gruppo di Contatto sull’Ucraina). Questo per Putin è uno scambio favorevole perché, anche se Gryzlov e Zolotov sono entrambi
ugualmente leali verso di lui, Zolotov porta al tavolo molti più “muscoli”. Inoltre, con l’Ucraina ora palesemente in agonia, bisogna che a capo della situazione ci sia un vero uomo di Putin, dal momento che le cose, laggiù, stanno per farsi veramente serie.

C’è anche un altro sviluppo assai interessante che sta avendo luogo: l’ascesa stratosferica del “Fronte Popolare di Tutta la Russia” di Putin o “ONF” che, già di per sé stessa, è un’organizzazione abbastanza sorprendente. Diamo un’occhiata a questo fenomeno unico nel suo genere.

L’ONF e il suo ruolo nella politica russa.

l’ONF non è un partito politico, almeno non ufficialmente, ma un movimento di “forze politiche che la pensano allo stesso modo”. Tuttavia, Putin è il leader ufficiale dell’ONF. Il suo co-presidente e, direi, leader facente funzione, è Stanislav Govorukhin, un esperto e popolare regista cinematografico che, ideologicamente, è molto vicino a Putin (e aggiungerei anche al defunto Alexander Solzhenitsyn). L’ONF è un’immensa costellazione di individui, organizzazioni sociali e politiche, intere corporations, sindacati, clubs, agenzie governative (come Il Servizio Postale Russo e le Ferrovie dello Stato) e molte altre entità. Ufficialmente, l’ONF condivide gli obbiettivi strategici e tattici del partito del Presidente “Russia Unita”, e questo porta alla domanda: ma qual’è la differenza principale fra i due?

La risposta è semplice: Russia Unita è stata fondata da un gruppo di persone che comprendeva Sergei Shoigu, ma anche il defunto Boris Berezovskii, e lo scopo era quello di spingere il tandem Putin-Medvedev. L’ONF è sta creata da Putin in persona. Potreste dire che l’ONF è la “guardia pretoriana politica” personale di Putin senza timore di sbagliare. Infatti, l’ONF assolve un certo numero di compiti politici molto importanti per Putin:

1) Questo è il principale “strumento organizzativo” non-governativo a disposizione di Putin per avere il polso di quello che sta veramente succedendo nella nazione. L’ONF è sempre in prima linea in tutte le denunce di corruzione, nepotismo, abusi burocratici, incompetenze amministrative, ecc. L’ONF crea speciali gruppi investigativi che mettono molto impegno nello scoprire e riferire come vanno veramente le cose in tutto il paese. Recentemente, gli attivisti dell’ONF hanno portato a termine un’indagine sulle condizioni di oltre 65.000 km. di strade in tutta la Russia e hanno riportato al Presidente e al pubblico in generale il “punteggio” per ciascuna di queste vie di comunicazione, esponendo così alle critiche pubbliche i governi, i paesi e le città che avevano contribuito al deterioramento di queste infrastrutture stradali. Di fatto, in Russia l’ONF ha il ruolo di “cane da guardia per il Presidente” e appare regolarmente alla TV russa e i suoi leaders sono spesso ospiti dei talk-show russi.

2) L’ONF rende anche possibile a Putin bypassare completamente l’apparato del partito Russia Unita e trattare direttamente con il pubblico russo. Cosa ancora più importante, l’ONF può essere trasformato in un “normale” partito politico, letteralmente da un giorno all’altro. Perciò, se all’interno del partito Russia Unita ci fosse un tentativo per indebolire in qualche modo Putin, oppure intraprendere qualche azione contro di lui, Putin avrebbe la possibilità di creare quasi istantaneamente un “Partito di Putin” di rilevanza nazionale.

3) L’ONF è estremamente pericoloso per i malavitosi locali e per i politici corrotti che non possono usare le loro normali tattiche intimidatorie contro l’ONF, salvo poi ricevere una visita degli SWAT team del FSB, che si muovono sotto il comando del Presidente dell’ONF, lo stesso Vladimir Putin. Proprio perché l’ONF è chiaramente una creazione personale e molto amata di Putin, nessuno, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, si sognerebbe di sfidarlo o, ancora peggio, di minacciarlo.

4) L’ONF è una grossa spina nel fianco per tutte quelle agenzie governative che dovrebbero occuparsi del monitoraggio della situazione all’interno della Russia. Quando l’ONF porta alla luce un caso di corruzione di un governatore locale o la situazione critica degli operai di una fabbrica che non ricevono il salario da mesi, tutto questo porta a chiedersi che cosa stiano facendo le agenzie governative responsabili, pagate per tenere sotto controllo situazioni del genere. Ogni agenzia governativa e ogni ministero sa di essere in competizione diretta con l’ONF. Peggio ancora, l’ONF potrebbe anche iniziare ad indagare su di loro. Una prospettiva abbastanza terrificante.

Mettendo tutto insieme

Adesso uniamo il tutto. Più peggiora la situazione economica in Russia, più Putin si rafforza e più deboli diventano gli Integrazionisti Atlantici. Perciò, ben lontani dal cercare di nascondere i problemi economici della Russia, Putin e i suoi sostenitori ne parlano continuamente in pubblico. Putin sta ora chiaramente utilizzando l’ONF come uno strumento per passare all’azione contro le autorità locali corrotte. Inoltre, Putin sta usando l’ONF anche per denunciare le varie forme di sabotaggio portate a termine dai rappresentanti della 5° colonna, sviando allo stesso tempo tutte le critiche verso di lui. Contemporaneamente è in atto una massiccia campagna mediatica di pubbliche relazioni direttamente contro “il blocco economico” governativo che, guarda caso, è composto solo da “Integrazionisti Atlantici” e da alleati di Medvedev. E per essere sicuro di averle pensate tutte, Putin si è portato nel Consiglio di Sicurezza un alleato con un sacco di “muscoli”.

Questo significa che Putin sta preparando una purga per la 5° colonna?

Non sono né un profeta, né un sensitivo. Non posso dire che cosa stia pianificando Putin o che cosa ci riservi il futuro. Ma penso che, se guardiamo a tutti i fatti sopra riportati, possiamo dire che essi sembrano sicuramente puntare in quella direzione. E se guardiamo a come Putin ha gestito in passato sfide simili, allora possiamo intravedere uno schema.

Putin ha l’abitudine di lasciare deliberatamente peggiorare una situazione, prima di passare all’azione.

Nel 1999 Putin aveva atteso l’invasione del Dagestan e gli attentati dinamitardi di Mosca, prima di ordinare un contrattacco russo che si è evoluto poi in quella che è conosciuta come la 2° Guerra Cecena.

In Ucraina Putin ha lasciato che gli Ukronazi effettuassero un massiccio attacco contro la Novorussia non una, ma due volte, prima di permettere ai Novorussi di contrattaccare con successo e costringere la giunta a firmare gli accordi di Minsk-1 e Minsk-2.

In Siria Putin ha aspettato fino a quando il Daesh stava minacciando Damasco, prima di ordinare un intervento militare russo, molto limitato ma molto efficace.

Gli anti-putiniani diranno che l’uomo è debole e indeciso e, in ognuna di queste situazioni, avrebbe dovuto passare all’azione molto prima. Può darsi. Ma ho la sensazione che a Putin piaccia agire solo dopo aver lasciato peggiorare una situazione al punto che, la sua azione sembra quasi un miracolo che avviene contro ogni speranza. Questo genere di “preparazione psicologica del campo di battaglia” è, credo, tipica proprio del modus operandi dei servizi segreti russi. Penso anche che questo tipo di approccio sia la chiave dell’intera politica russa nei confronti di quello che rimane oggi dell’Ucraina.

In teoria, invece di Putin, potrebbe anche esserci un “addetto ai lavori ben introdotto”, come Sergei Ivanov, Capo dell’Amministrazione Presidenziale della Russia, che potrebbe coordinare una tale campagna pre-purga, specialmente se ci sono ragioni per evitare il coinvolgimento di membri non fidati del Consiglio di Sicurezza. Ma la mia sensazione è che a Putin piaccia controllare gli eventi, sopratutto nel caso di sviluppi importanti
.

Qualunque sia lo scopo finale di Putin, quello che è certo è che nessun governo può sopravvivere indefinitamente a quel continuo randellamento politico di cui il governo Medvedev è sempre più spesso oggetto da parte dei media russi. Ancora una volta, devo sottolineare che non stiamo parlando di una situazione dove i media criticano “il governo”, inteso come “quelli che sono al potere”. Nel caso della Russia, i media ricoprono di lodi il Presidente e i ministri a lui associati, mentre attaccano deliberatamente il cosiddetto “blocco economico” governativo (in contrapposizione all’Amministrazione Presidenziale). E’ tutto ben calibrato.

D’altro canto, il 2016 sarà un anno di importanti elezioni, con cui il popolo russo eleggerà il nuovo Parlamento. Inoltre è molto realistico il rischio di un altro, disperato attacco Ukonazista alla Novorussia, se non altro per distogliere la pubblica opinione dall’apocalittica situazione interna in Ucraina. Inoltre, l’economia russa potrebbe essere sul punto di uscire dalla sua lieve ma reale recessione e i dati sull’inflazione stanno costantemente migliorando. E’ questo il momento giusto per dare il via alle purghe governative? Può essere.

Un possibile scenario potrebbe essere che i partiti di opposizione ( i Comunisti, i Liberal-Democratici di Zhirinovsky e Russia Giusta) facciano meglio del previsto alle prossime elezioni. Questo potrebbe dare a Putin il pretesto per liberarsi del “blocco economico” e rimpiazzare quei ministri con membri del Partito Comunista (credeteci o no, anche se Ziuganov sembra una figura dei tempi di Breznev, nel PC ci sono un bel po’ di leaders interessanti (più) giovani). In un modo o nell’altro, ho la netta sensazione che il “blocco economico” del governo Medvedev non arriverà alla fine dell’anno.

The Saker

http://sakeritalia.it/sfera-di-civilta-russa/putin-sta-preparando-una-purga-di-governo/


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Articolo di Saker.

Putin sta preparando una purga di governo?

Come tutti gli anni, la settimana scorsa il Presidente Putin ha passato tre ore e mezza a rispondere ad 80 domande, fra gli oltre tre milioni ricevute. Lo spettacolo, che è stato trasmesso il diretta dalle stazione televisive Canale Uno, Rossiya-1 e Rossiya-2 e da Mayak, Vesti FM e Radio Rossii, è stato un successo senza precedenti, che è stato visto e commentato da milioni di Russi. Potete leggere la trascrizione completa dello show cliccando qui, e qui la trascrizione dell’incontro di Putin con i giornalisti dopo lo spettacolo.

Il principale canale televisivo russo, Rossiya-1 ha mandato in onda anche due speciali talk-show (vedere qui e qui) dedicati unicamente al commento della performance di Putin. Uno di questi talk-show era il famoso “Una serata con Vladimir Soloviev”, sicuramente lo spettacolo con i più alti indici di ascolto di tutta la TV russa. Per inciso, Rossiya-1 è il gioiello della corona della multinazionale mediatica VGTRK (Società statale di televisione e di radiodiffusione di tutta la Russia). Fra lo show con le domande a Putin (3 ore e 40 minuti), il primo talk-show (2 ore e 12 minuti) e il secondo talk-show (1 ora e 44 minuti), il pubblico russo si è sorbito qualcosa come sette ore e mezza di discussione. Qualcuno la chiamerà “propaganda” e la cosa può essere considerata positiva o negativa, ma questo non cambia i fatti. Il punto è che che questa è stata una grossa, enorme operazione di pubbliche relazioni. E qual’era allora il messaggio inviato? Lasciate che ve lo sintetizzi.

In primo luogo, Putin è il leader amato e incontrastato di tutto il popolo russo, è un manager di grandi capacità, il difensore della gente comune russa, ovunque, ed è l’ultima speranza per tutti quelli che hanno subito dei torti da parte delle autorità. Lasciatemi dire che tutti i capi dei partiti di opposizione concordano pienamente. In questo momento, in Russia nessuno osa criticare personalmente Putin, non perché di notte potrebbero arrivare gli sgherri del KGB e trascinarvi in qualche campo di concentramento, neanche per sogno; ma perché parlar male di Putin equivale ora ad un suicidio politico. Anche alcuni membri dell’opposizione politica non di sistema (altrimenti detta 5^ colonna) cominciano a capirlo.

In secondo luogo, un sacco di russi stanno soffrendo, molto. Non a causa delle sanzioni o per la diminuzione del prezzo dei carburanti, ma per la corruzione, l’incompetenza e la cecità ideologica del “blocco economico del governo russo“. L’economia è un disastro a causa di governatori corrotti, burocrati statali che battono la fiacca, e un vero e proprio sabotaggio da parte del quasi universalmente detestato “blocco economico governativo”. Le sanzioni (sopratutto il mancato accesso al credito) e la caduta del prezzo del petrolio hanno peggiorato le cose, ma non sono il vero problema e neanche la sua parte principale.

Terzo, gli individui responsabili di questo caos vengono regolarmente citati per nome. L’odio verso il “blocco economico governativo” non è mai incoraggiato apertamente dallo stesso Putin che, a domanda diretta, loda sempre l’operato dei ministri di governo. Tutti gli altri però, compresi i rappresentanti dell’opposizione ed anche il conduttore Vladimir Soloviev, stanno chiedendo apertamente non solo le dimissioni, ma anche il carcere per i governatori o anche i ministri colpevoli. Mentre lo stesso Medvedev è di rado il bersaglio personale di tali accuse, Arkadii Dvorkovich (Vice Primo Ministro), Igor Shuvalov (Primo Vice-Presidente della Federazione Russa), Alexei Uliukaev (Ministro dello Sviluppo Economico) e Anton Siluanov (Ministro delle Finanze) sono odiati “apertamente” nella televisione russa.

Per esempio, quando una donna chiama per denunciare le terribili condizioni della via principale della sua città e Putin promette di fare qualcosa, tutti i commentatori sono d’accordo che è un’infamia e una disgrazia che solo il Presidente sia disposto ad ascoltare questi problemi, mentre tutti i diretti responsabili della cosa sono indifferenti, non fanno nulla, o peggio, sono corrotti fino al midollo. Un altro esempio: alcuni lavoratori, trattati come schiavi da una banda di delinquenti in un’isola dell’estremo oriente della Russia, avevano denunciato la cosa alla polizia e al procuratore locale, ma erano stati completamente ignorati. Una telefonata al Presidente e il Comitato Investigativo Russo (più o meno l’equivalente dell’FBI americano) ora indagherà, non solo sui malavitosi coinvolti, ma anche sulle forze di polizia locali e sullo stesso procuratore regionale. Per quanto riguarda Putin, lui si è personalmente scusato con questi lavoratori a nome dell’intero governo russo. A proposito, in Russia si sa benissimo che i burocrati locali sono assolutamente terrorizzati da questi show a chiamata con il Presidente, perché non si può mai sapere chi potrebbe farsi vivo. Quello che sanno è che le indagini e le sanzioni “dall’alto” sarebbero fulminee e senza pietà. Per quanto riguarda poi la gente comune russa, tutto questo lo adora.

Tuttavia, c’è la forte sensazione che, una volta terminato lo spettacolo, tutti quelli a cui questa volta è andata bene, tirino un gran sospiro di sollievo e ritornino immediatamente alle loro (cattive) abitudini. La verità è che quel poco che si riesce a fare, lo si fa solo con eventi del genere ed è, purtroppo, nella stessa mentalità russa sperare che, “magari” (авось), la prossima volta “prenderanno qualcun altro, non me”. E così, in realtà, non cambia quasi niente.

Devo aggiungere che alcuni ministri ricevono grandi elogi alla TV russa. Questi sono il Ministro degli Esteri Lavrov, il Ministro della Difesa Shoigu, il Tenente-Generale Vladimir Puchkov (Ministro per le Situazioni di Emergenza), Dmitri Rogozin (Vice Primo Ministro di Russia, al vertice delle industrie per la Difesa, un incarico di livello ministeriale) e pochi altri. Notate una trama interessante qui?

Tutti gli “alleati di Putin” (li chiamo i “Sovranisti euroasiatici”) riscuotono le lodi. Tutti gli “alleati di Medvedev” (che io chiamo “Integrazionisti Atlantici”) si prendono i rimproveri. Non solo, ma più l’economia peggiora, più Putin e i “suoi” fanno bella figura e più gli “occidentalisti” al potere sono malvisti. Infatti, a questi ultimi si dà ora apertamente la colpa di tutto.

Credetemi, sette ore e mezza di flagellazione degli Integrazionisti Atlantici sulla TV russa non sono “avvenute” solo per una pura coincidenza. Vorrei aggiungere, alla maniera russa, che Putin sta chiaramente “scavando sotto” (si potrebbe anche dire “tramando contro”) la 5° colonna al potere.

E adesso diamo un’altra occhiata alla nomina di Viktor Zolotov a nuovo Comandante in Capo della Guardia Nazionale Russa. Come ho già scritto nel mio primo commento riguardo, non credo che Putin abbia bisogno di una Guardia Pretoriana per proteggere la sua persona, non con l’esercito e i Servizi Speciali che lo appoggiano, per non parlare dell’85% e più di consenso popolare. Penso che la posizione di Comandante in Capo sia abbastanza importante, tanto da rendere chi la ricopre anche membro del Consiglio di Sicurezza Russo. E infatti Putin ha inserito Zolotov in questo organismo, cosa che assicura allo “schieramento Putin” un alleato molto potente in una posizione chiave. Vero è che Putin ha rimosso dal Consiglio di Sicurezza russo un altro suo potente alleato, Boris Gryzlov, Portavoce della Duma, il Parlamento russo, e Capo del Consiglio Supremo del Partito Russia Unita, ma solo per renderlo responsabile della “politica ucraina” della Russia (Gryzlov rappresenterà ora la Russia al Gruppo di Contatto sull’Ucraina). Questo per Putin è uno scambio favorevole perché, anche se Gryzlov e Zolotov so
no entrambi ugualmente leali verso di lui, Zolotov porta al tavolo molti più “muscoli”. Inoltre, con l’Ucraina ora palesemente in agonia, bisogna che a capo della situazione ci sia un vero uomo di Putin, dal momento che le cose, laggiù, stanno per farsi veramente serie.

C’è anche un altro sviluppo assai interessante che sta avendo luogo: l’ascesa stratosferica del “Fronte Popolare di Tutta la Russia” di Putin o “ONF” che, già di per sé stessa, è un’organizzazione abbastanza sorprendente. Diamo un’occhiata a questo fenomeno unico nel suo genere.

L’ONF e il suo ruolo nella politica russa.

l’ONF non è un partito politico, almeno non ufficialmente, ma un movimento di “forze politiche che la pensano allo stesso modo”. Tuttavia, Putin è il leader ufficiale dell’ONF. Il suo co-presidente e, direi, leader facente funzione, è Stanislav Govorukhin, un esperto e popolare regista cinematografico che, ideologicamente, è molto vicino a Putin (e aggiungerei anche al defunto Alexander Solzhenitsyn). L’ONF è un’immensa costellazione di individui, organizzazioni sociali e politiche, intere corporations, sindacati, clubs, agenzie governative (come Il Servizio Postale Russo e le Ferrovie dello Stato) e molte altre entità. Ufficialmente, l’ONF condivide gli obbiettivi strategici e tattici del partito del Presidente “Russia Unita”, e questo porta alla domanda: ma qual’è la differenza principale fra i due?

La risposta è semplice: Russia Unita è stata fondata da un gruppo di persone che comprendeva Sergei Shoigu, ma anche il defunto Boris Berezovskii, e lo scopo era quello di spingere il tandem Putin-Medvedev. L’ONF è sta creata da Putin in persona. Potreste dire che l’ONF è la “guardia pretoriana politica” personale di Putin senza timore di sbagliare. Infatti, l’ONF assolve un certo numero di compiti politici molto importanti per Putin:

1) Questo è il principale “strumento organizzativo” non-governativo a disposizione di Putin per avere il polso di quello che sta veramente succedendo nella nazione. L’ONF è sempre in prima linea in tutte le denunce di corruzione, nepotismo, abusi burocratici, incompetenze amministrative, ecc. L’ONF crea speciali gruppi investigativi che mettono molto impegno nello scoprire e riferire come vanno veramente le cose in tutto il paese. Recentemente, gli attivisti dell’ONF hanno portato a termine un’indagine sulle condizioni di oltre 65.000 km. di strade in tutta la Russia e hanno riportato al Presidente e al pubblico in generale il “punteggio” per ciascuna di queste vie di comunicazione, esponendo così alle critiche pubbliche i governi, i paesi e le città che avevano contribuito al deterioramento di queste infrastrutture stradali. Di fatto, in Russia l’ONF ha il ruolo di “cane da guardia per il Presidente” e appare regolarmente alla TV russa e i suoi leaders sono spesso ospiti dei talk-show russi.

2) L’ONF rende anche possibile a Putin bypassare completamente l’apparato del partito Russia Unita e trattare direttamente con il pubblico russo. Cosa ancora più importante, l’ONF può essere trasformato in un “normale” partito politico, letteralmente da un giorno all’altro. Perciò, se all’interno del partito Russia Unita ci fosse un tentativo per indebolire in qualche modo Putin, oppure intraprendere qualche azione contro di lui, Putin avrebbe la possibilità di creare quasi istantaneamente un “Partito di Putin” di rilevanza nazionale.

3) L’ONF è estremamente pericoloso per i malavitosi locali e per i politici corrotti che non possono usare le loro normali tattiche intimidatorie contro l’ONF, salvo poi ricevere una visita degli SWAT team del FSB, che si muovono sotto il comando del Presidente dell’ONF, lo stesso Vladimir Putin. Proprio perché l’ONF è chiaramente una creazione personale e molto amata di Putin, nessuno, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, si sognerebbe di sfidarlo o, ancora peggio, di minacciarlo.

4) L’ONF è una grossa spina nel fianco per tutte quelle agenzie governative che dovrebbero occuparsi del monitoraggio della situazione all’interno della Russia. Quando l’ONF porta alla luce un caso di corruzione di un governatore locale o la situazione critica degli operai di una fabbrica che non ricevono il salario da mesi, tutto questo porta a chiedersi che cosa stiano facendo le agenzie governative responsabili, pagate per tenere sotto controllo situazioni del genere. Ogni agenzia governativa e ogni ministero sa di essere in competizione diretta con l’ONF. Peggio ancora, l’ONF potrebbe anche iniziare ad indagare su di loro. Una prospettiva abbastanza terrificante.

Mettendo tutto insieme

Adesso uniamo il tutto. Più peggiora la situazione economica in Russia, più Putin si rafforza e più deboli diventano gli Integrazionisti Atlantici. Perciò, ben lontani dal cercare di nascondere i problemi economici della Russia, Putin e i suoi sostenitori ne parlano continuamente in pubblico. Putin sta ora chiaramente utilizzando l’ONF come uno strumento per passare all’azione contro le autorità locali corrotte. Inoltre, Putin sta usando l’ONF anche per denunciare le varie forme di sabotaggio portate a termine dai rappresentanti della 5° colonna, sviando allo stesso tempo tutte le critiche verso di lui. Contemporaneamente è in atto una massiccia campagna mediatica di pubbliche relazioni direttamente contro “il blocco economico” governativo che, guarda caso, è composto solo da “Integrazionisti Atlantici” e da alleati di Medvedev. E per essere sicuro di averle pensate tutte, Putin si è portato nel Consiglio di Sicurezza un alleato con un sacco di “muscoli”.

Questo significa che Putin sta preparando una purga per la 5° colonna?

Non sono né un profeta, né un sensitivo. Non posso dire che cosa stia pianificando Putin o che cosa ci riservi il futuro. Ma penso che, se guardiamo a tutti i fatti sopra riportati, possiamo dire che essi sembrano sicuramente puntare in quella direzione. E se guardiamo a come Putin ha gestito in passato sfide simili, allora possiamo intravedere uno schema.

Putin ha l’abitudine di lasciare deliberatamente peggiorare una situazione, prima di passare all’azione.

Nel 1999 Putin aveva atteso l’invasione del Dagestan e gli attentati dinamitardi di Mosca, prima di ordinare un contrattacco russo che si è evoluto poi in quella che è conosciuta come la 2° Guerra Cecena.

In Ucraina Putin ha lasciato che gli Ukronazi effettuassero un massiccio attacco contro la Novorussia non una, ma due volte, prima di permettere ai Novorussi di contrattaccare con successo e costringere la giunta a firmare gli accordi di Minsk-1 e Minsk-2.

In Siria Putin ha aspettato fino a quando il Daesh stava minacciando Damasco, prima di ordinare un intervento militare russo, molto limitato ma molto efficace.

Gli anti-putiniani diranno che l’uomo è debole e indeciso e, in ognuna di queste situazioni, avrebbe dovuto passare all’azione molto prima. Può darsi. Ma ho la sensazione che a Putin piaccia agire solo dopo aver lasciato peggiorare una situazione al punto che, la sua azione sembra quasi un miracolo che avviene contro ogni speranza. Questo genere di “preparazione psicologica del campo di battaglia” è, credo, tipica proprio del modus operandi dei servizi segreti russi. Penso anche che questo tipo di approccio sia la chiave dell’intera politica russa nei confronti di quello che rimane oggi dell’Ucraina.

In teoria, invece di Putin, potrebbe anche esserci un “addetto ai lavori ben introdotto”, come Sergei Ivanov, Capo dell’Amministrazione Presidenziale della Russia, che potrebbe coordinare una tale campagna pre-purga, specialmente se ci sono ragioni per evitare il coinvolgimento di membri non fidati del Consiglio di Sicurezza. Ma la mia sensazione è che a Putin piaccia controllare gli eventi, sopratutto nel caso di svilupp
i importanti.

Qualunque sia lo scopo finale di Putin, quello che è certo è che nessun governo può sopravvivere indefinitamente a quel continuo randellamento politico di cui il governo Medvedev è sempre più spesso oggetto da parte dei media russi. Ancora una volta, devo sottolineare che non stiamo parlando di una situazione dove i media criticano “il governo”, inteso come “quelli che sono al potere”. Nel caso della Russia, i media ricoprono di lodi il Presidente e i ministri a lui associati, mentre attaccano deliberatamente il cosiddetto “blocco economico” governativo (in contrapposizione all’Amministrazione Presidenziale). E’ tutto ben calibrato.

D’altro canto, il 2016 sarà un anno di importanti elezioni, con cui il popolo russo eleggerà il nuovo Parlamento. Inoltre è molto realistico il rischio di un altro, disperato attacco Ukonazista alla Novorussia, se non altro per distogliere la pubblica opinione dall’apocalittica situazione interna in Ucraina. Inoltre, l’economia russa potrebbe essere sul punto di uscire dalla sua lieve ma reale recessione e i dati sull’inflazione stanno costantemente migliorando. E’ questo il momento giusto per dare il via alle purghe governative? Può essere.

Un possibile scenario potrebbe essere che i partiti di opposizione ( i Comunisti, i Liberal-Democratici di Zhirinovsky e Russia Giusta) facciano meglio del previsto alle prossime elezioni. Questo potrebbe dare a Putin il pretesto per liberarsi del “blocco economico” e rimpiazzare quei ministri con membri del Partito Comunista (credeteci o no, anche se Ziuganov sembra una figura dei tempi di Breznev, nel PC ci sono un bel po’ di leaders interessanti (più) giovani). In un modo o nell’altro, ho la netta sensazione che il “blocco economico” del governo Medvedev non arriverà alla fine dell’anno.

The Saker

http://sakeritalia.it/sfera-di-civilta-russa/putin-sta-preparando-una-purga-di-governo/

Me lo auguro e glielo auguro.

😉


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Sahaquiel
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Se uniamo quello che dice Saker a questo http://it.sputniknews.com/mondo/20160424/2542448/russia-sicurezza-internet-bitcoin-criptovaluta-migranti.html

Allora si che si prepara un bel scenario


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Matt-e-Tatty
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Io ad esprimere giudizi su questa cosa aspetto perché mi inquieta, da una parte la Russia è sotto attacco e vista la piega che aveva preso da Eltsin in avanti considero Putin un'ancora di salvezza per loro, ma dall'altra l'accentramento di potere nelle mani di una sola persona ha i suoi pericoli, e non si sa cosa può succedere nel caso venga a mancare.

Chi vivrà vedrà, e speriamo di non prendere la tintarella.


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omega86
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Io ad esprimere giudizi su questa cosa aspetto perché mi inquieta, da una parte la Russia è sotto attacco e vista la piega che aveva preso da Eltsin in avanti considero Putin un'ancora di salvezza per loro, ma dall'altra l'accentramento di potere nelle mani di una sola persona ha i suoi pericoli, e non si sa cosa può succedere nel caso venga a mancare.

Chi vivrà vedrà, e speriamo di non prendere la tintarella.

Non prenderla come una critica personale perchè non vuole esserla, ma trovo curioso che l'accentramento di potere (finora gestito magistralmente) sia un problema, le persone che votano in base a promesse non realizzabili invece no.
Il potere è uno strumento, l'importante è l'uso che se ne fa e finora, Putin ha dimostrato di saperlo maneggiare molto meglio di noi gente dell'ovest


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Matt-e-Tatty
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Io ad esprimere giudizi su questa cosa aspetto perché mi inquieta, da una parte la Russia è sotto attacco e vista la piega che aveva preso da Eltsin in avanti considero Putin un'ancora di salvezza per loro, ma dall'altra l'accentramento di potere nelle mani di una sola persona ha i suoi pericoli, e non si sa cosa può succedere nel caso venga a mancare.

Chi vivrà vedrà, e speriamo di non prendere la tintarella.

Non prenderla come una critica personale perchè non vuole esserla, ma trovo curioso che l'accentramento di potere (finora gestito magistralmente) sia un problema, le persone che votano in base a promesse non realizzabili invece no.
Il potere è uno strumento, l'importante è l'uso che se ne fa e finora, Putin ha dimostrato di saperlo maneggiare molto meglio di noi gente dell'ovest

Figurati se me la prendo, siamo in area Opinioni. Forse non è ben chiaro ciò che ho scritto e provo ad esporre meglio.
Come fai notare, Putin ha dimostrato per ora di saperne far buon uso, specialmente per i russi. Ma nel momento in cui crei una struttura che accentra il potere nelle mani di un singolo, poi morto il singolo rimane la struttura, e non sai mai il "posto libero" da chi viene occupato in seguito.

Inoltre ci sono altri rischi quando è un singolo a decidere indisturbato.
Provo a fare un altro esempio: quando scoppiò la seconda guerra mondiale in Italia c'era Mussolini con poteri quasi assoluti.
Aveva dei consiglieri che, chi più chi meno, sconsigliarono caldamente l'entrata in guerra dell'Italia, alla luce dei mezzi che non aveva l'Italia dell'epoca. Nell'agosto del 39 Mussolini scrisse a Hitler una lettera con le richieste di materiali, armamenti, materie prime, di cui abbisognava l'italia per poter entrare in guerra, milioni di tonnellate di roba che nessuno poteva fornire in tempi brevi, specialmente una Germania in guerra, Mussolini era quindi cosciente che l'Italia la guerra non se la poteva permettere.
Ma a decidere era lui, e come andò a finire lo sai. Lo stiamo ancora pagando quel suo "errore".


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