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Quando ti ammazzano un figlio in galera


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Marcello Lonzi, 29 anni, muore nel carcere di Livorno. Secondo l’autopsia la morte sarebbe avvenuta per cause naturali (arresto cardiaco). Ma Maria Ciuffi, madre di Marcello, ritiene sia conseguente ad un violento pestaggio, presenta una denuncia e il pm Roberto Pennisi apre un fascicolo, contro ignoti, per omicidio.

Questa è la foto di Marcello morto per infarto

Cara..., ci siamo sentite ieri pomeriggio quando mi hai dato la brutta notizia che dei ragazzi erano stati denunciati riguardo alla manifestazione di Livorno. Come ti avevo già accennato non è che non volevo scrivere ai carcerati ma proprio non ci stavo con la testa perché ultimamente ne ho dovuto subire di cose poco belle,
ma ora sono le sei del mattino e sono qui a pensare a te, a tutti voi che avete fatto tanto per me, dirvi grazie per me è poco, quasi niente, vorrei abbracciarvi e conoscervi uno per uno, guardarvi negli occhi e dirvi (ecco ci siamo, dopo quasi sette anni, i primi giorni della settimana prossima la Procura di Livorno chiuderà il caso di mio figlio) avete com- battuto al mio fianco, senza conoscermi, avete creduto nella mia battaglia offrendomi il vostro sostegno, aiutandomi a pagare il medico legale e la vostra solidarietà, ma quel- lo che più mi resterà nel cuore è la bella manifestazione che abbiamo fatto a Livorno, sia io che le altre mamme non vi scorderemo mai. Ma in compenso delle denunce! Perché mi chiedo se tutto è andato bene? Purtroppo io ho 57 anni e mi sono resa conto che intorno in questo mondo, c'è tanta merda ed io non ci sto, perché non è il mio mondo, come ti ho già detto, pensavo a voi ma anche a me. Per un attimo ho rivisto passarmi davanti tutta la mia vita, le cose belle di quando Marcello era con me, fino alla sua sepoltura. Mi sono resa conto, in questi sette anni, che ho versato tante lacrime, che ho avuto tanti pensieri, che dovevo combattere con una cosa più grande di me, ma ho tirato avanti, perché al mio fianco ci stavano persone come voi, penso ai ragazzi di Pisa, ma a tutti a tutti, sola non so se ce l'avrei fatta. Ora che il momento è arrivato mi sto chiedendo, tutto dipende da un solo uomo! La verità perché venga fuori, il dolore che ho subito, la rabbia che ho portato, insomma tutta la mia vita dipende da lui, il PM Antonio Giaconi. E' giusto tutto questo? Credo proprio di no. Perché mio figlio non me lo ridà nessuno, però non c'è più, qualcuno lo ha ucciso ed io non sento più la sua voce che mi chiama mamma, i suoi baci e le sue risate, non sono più li quando aveva biso- gno di me, cosa faccio ora!! Aspetto chi? Che un uomo decida sulla vita di mio figlio. Lui che non lo conosceva neppure! Non lo so ma questo è un sistema che a me non piace. Ho scritto mettendo il tuo nome ma hai capito che è per tutte le persone che sono li in questo momento perché so che la leggerai, voglio ribadire ancora una volta grazie a tutti voi dal profondo del cuore e speriamo che questa nostra battaglia che abbiamo fatto insieme, porti qualcosa, anche se come ho già detto non credo nella giustizia, ma che si possa dire Marcello è stato ucciso.

http://misfuggeilsenso.blogspot.com/


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