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Quis custodiet ipsos custodes?

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Affus
Famed Member
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La gente dovrebbe sospendere per un quarto d'ora (poi ricomincia, niente paura) le proprie convinzioni ideologiche e soprattutto le etichette appiccicate (capitalismo, liberismo, comunismo, socialismo) che sono teorie entrambe più o meno valide ma le cui applicazioni reali non hanno avuto mai niente a che vedere con quelle e sono state invece univocamente delle oligarchie più o meno mascherate. Liberismo? mai esistito, il monopolismo c'è. Comunismo? Mai esistito, è esistito bolscevismo, leninismo, stalinismo, cioè delle oligarchie con un paravento di stato.
Riflettete sui fatti.

Proviamo il liberismo, che risultati abbiamo?

Vuoi il Paese della "libertà" e dei "diritti umani"? PRONTI, hai gli USA. Puoi anche scegliere lì chi votare, invece del cattivo Bush hai il buon Obama, "Yes we can". "Peace" Primo provvedimento 750 mld alle banche, il secondo: raddoppio del budget militare. Si è messo a fare guerre ovunque e gli hanno dato il Nobel per la pace. "Peace". Libertà? Un Paese con 8 milioni di carcerati o sotto tutela, al 2011, cioè un Paese che ha il 4% della popolazione mondiale e quasi il 30% dei carcerati mondiali. Quando cadrà il primo emendamento già attaccato a più riprese si avrà una satrapia completa. Leggi che permettono arresti indiscriminati sono già in vigore.
Benessere? Un Paese con 50 milioni di persone, 1 su 6, che oggi vivono coi food stamps (tessere di assistenza, cibo...).
Colpa solo della crisi?

Alla gente gli hanno appena detto (troppa grazia) che l'1% ha in mano il 50% di risorse, ma in realtà i 9/10 di quel 50% lo fanno 60 famiglie.
Cosa ha che vedere con i Padri Costituenti questo? E cosa col liberalismo? Niente. E' un'oligarchia. E col libero mercato? Niente, ci sono solo monopoli e cartelli al mondo, in tutti i settori. Il libero mercato è per quel che avanza, per la gente comune, che si scannino su quel che avanza, a sempre minori costi e tutele.
Non vi va bene il finto liberismo USA? PRONTI, abbiamo subito l'alternativa che fa per voi. Il finto Comunismo o Socialismo (mai visto in realtà) COLLAUDATO. Partito unico, così non si fa nemmeno fatica a votare un falsa sx o una falsa dx o un falso centro.

Vuoi la Cina? Ottimo, una cleptocrazia con ancor meno famiglie di satrapi che si mangiano le risorse, perchè quello non cambia mai. Welfare mai visto, pensioni non se ne parla, ma tutto viene dipinto a beneficio del mitico popolo. Andiamo indietro, hai l'URSS, dove tra i primi provvedimenti ci fu l'abolizione del diritto di sciopero, subito fin dagli anni '20, sempre per il bene del popolo, si intende. Sfasciato poi l'URSS dopo 70 anni, sono comparsi 7 Oligarchi, chi aveva tutto il gas, chi l'acciaio, chi i fosfati ecc...
La gente è stata abituata ai film, a Harry Potter, e se anche l'ha saputo degli Oligarchi è disposta a credere che nella realtà accada così, che uno possa sbucare dal nulla e sedersi sopra ad esempio a 166 società così dall'oggi al domani. E che prima invece fosse tutto "del popolo".

La gente viene tenuta divisa da sempre: o la padella o la brace e così litigheranno in eterno, su due sistemi che in realtà non ci sono mai stati, ma sono state solo delle oligarchie.
Il controllo del popolo infatti è sempre stato ZERO in entrambi i casi, questo è il problema ed anche il trucco. Per cui al popolo, "liberisti o socialisti" non gli resta che sperare nel satrapo più buono invece che nel satrapo più cattivo. Ma sperare e basta non è una buona cosa.
Gli viene poi costantemente inculcato che è colpa del "sistema" come se un'economia completamente privata, scuole e servizi compresi, non potesse funzionare benissimo, e una completamente statale altrettanto, e una mista meglio ancora. Così passerà da uno all'altro, magari anche a prezzo di sangue e sofferenze. E non cambierà nulla, o magari sarà anche peggio di prima se la nuova oligarchia sarà peggio di prima.

Cosa dovrebbe fare la gente che viene sballottata da decenni con "colpa del liberismo", no "colpa del comunismo" ecc.. ma poi qualunque cosa abbia NON HA MAI CONTROLLO, e quello va sempre a pochi, che siano Gruppi Privati o Gerarchi di Partito con dietro interessi privati, non cambia.
La gente dovrebbe fissarsi su quello come obiettivo e basta, cioè sul CONTROLLO. Poi il sistema migliore verrà dopo, ha tempo dopo per litigare su quello, (e mi creda non cambia poi molto se non è una rapina come è ora), ma intanto qualunque poi sarà il sistema scelto il controllo deve cercare di ottenerlo prima. Se no non serve a nulla.
Sono due le cose principali.

La prima è l'informazione (in senso ampio, cioè anche educazione, scuola, programmi). Perchè quella manipola le coscienze come vuole.
Controllo non vuol dire proprietà ma lottare per acquisire il diritto a controllare e ispezionare e avere dei canali dedicati, cioè poter dare pubblicità alle cose.

La seconda è l'operato dei Governanti. Anche qui non vuol dire gestione, vuol dire controllo e pubblicità.

Chi dovrebbe farlo?
La gente comune. Che deve avere solo le competenze necessarie, ma ce ne è tanta.

Ma come?

Normalmente si pensa che basta ed è normale eleggere qualcuno. Ma se fosse così allora anche quelli che abbiamo sempre eletto farebbero e avrebbero fatto l'interesse nostro, ma non è così. Chiunque non sia cieco ha visto che ben che vada hanno fatto e fanno parzialmente l'interesse nostro, ma molto più quello delle elites. E' vero che ci resta qualche potere di decidere, ma su cose minori, e giusto per farti credere che sei in democrazia. Ad esempio su trattato di Lisbona, su EUR, su provvedimenti pesanti fiscalmente, su tagli, su svendite di pezzi interi di Stato ecc. non decide mai nulla la gente e sx o dx votano compatti, o semmai mettono in pista qualche farsa. E gli interessi è arduo dire che siano coincidenti con quelli del popolo. E se uno è onesto non era la destra o la sinistra, erano entrambi, su queste cose.

La questione di fondo è che chi eleggi poi fatalmente diventa più vicino a un'elite, e ai suoi interessi, alle sue lusinghe, che sono molto appetibili, ed anche talvolta già se emerge qualcuno come candidato, è perchè è spinto da giornali e TV ecc...e cioè non è sempre per caso, o per qualità.
Quindi, come per chi abbiamo eletto nei Parlamenti, anche chi eventualmente il popolo eleggesse per controllare è possibile che sia a sua volta colluso o lusingato o in conflitto di interesse. E' umano poi, non è così da stupirsi, e indignarsi ma non poter far nulla non serve a niente.
E' giusto credere nella buona fede e nell'onestà, ma è bene cercare di avere delle cautele.

La soluzione migliore è duplice. Da una parte sono le cariche brevi, ma non è sufficiente. (E' quello che si fa anche nelle banche del resto, per certi incarichi, e loro su queste cose la sanno lunga).
Dall'altra che questi controllori popolari non siano eletti.
Ma sorteggiati. Oooooh!!! Fa impressione detta così, perchè uno ha un pò questo sacro fuoco che lui elegge sempre, che è democratico ecc... Ma la cosa migliore è avere una lista molto molto ampia di persone (di tutti i settori, che siano di qualità) disponibili ad assumersi un incarico. E sorteggiarne uno o più per ogni comparto (consulenti, mondo del lavoro, ecc...). In carica 2 anni, non di più, per evitare che si formino interessi stabili. Non avrai sempre il migliore? Può darsi ma sei più garantito che non sia di parte, o già comprato.

Certo farà impressione e poi soprattutto state sicuri di questo: se qualcuno porta avanti un'idea fattibile (ma anche perfezionabile) di controllo popolare e un metodo che eviti collusioni, troverà improvvisi "difensori di libertà" che sbucano ovunque e che si scaglieranno contro. Questo
è certo.
Vi riporteranno al solito schema, vuoi la destra o la sinistra? il finto liberismo o il finto socialismo? E che ti importa di controllare, sono o non sono il tuo paladino io? Fidati, io faccio tutto per il tuo bene.

controllare , controllare ..... ma chi controlla i controllati ? Il popolo è in grado di capire che tipo di controllori eleggere ? Ma il politico deve essere uno che controlla allora ? non uno che opera razionalmente con giustizia ?
Le cariche brevi ,poi, portano l'eletto ad accellerare il furto perchè le opportunità sono più brevi per lui . Per me i problemi non li risolvi a sta maniera , sei completamente fuori, anche se hai sviluppato un buon senso critico nei confronti della politica e dei mass media . Al centro di tutto va messo non la lotta di classe ,non 'l odio al capitalismo, non il liberismo temperato, che sono solo mezzi ed espressioni di un' organizazione politica. Al centro di tutto va messo L'ETICA ,la quale non condanna solo il furto ma organizza la società dalla base , la famiglia, fino alla tomba . Tutti debbono misurarsi con l'etica , con la morale, sia il popolo bifolco e sia il politicante di turno .

Per me un vecchio può stare anche un secolo al potere se riesce a dare la giustizia a tutti . Questo è l importante non il resto .


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peronospora
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E ti pareva che non arrivava l'inquisitore con le storielle incise nella pietra sulla famiglia.........

Povero Mincuo..........


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mincuo
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Alfus, se leggi con attenzione, io non propongo di eleggere. Ma di sorteggiare. Tra un ampia scelta di persone della società civile, disponibili e competenti nei vari settori. E non per governare, ma per attuare un controllo popolare su chi governa e su informazione. Ciò che dico non è legato a uno o l'altro tipo di sistema (liberista o socialista, su cui non intendevo esprimere un parere) ma è valido per entrambi, come controllo popolare. Perchè ogni sistema può (anzi se studi Pareto o Michels o Mosca ecc.. lo fa regolarmente) degenerare in oligarchia, se non ha controllo.
Dico sorteggiare, e non eleggere, proprio perchè le stesse elezioni non sono sempre così come pensa la maggior parte delle persone, e possono dipendere dai mezzi che ha un candidato o l'altro, dall'appoggio dei media o no ecc...L'etica, a cui accenni, è sicuramente una cosa importantissima, se non la più importante, ma se è degenerata bisogna anche prenderne atto, e la mancanza di controllo è non la sola, ma una delle ragioni per cui è potuta degenerare così. E d'altronde se una persona, un politico o amministratore o giornalista, si comporta eticamente, non solo non è infastidito di avere un controllo, ma ci tiene proprio ad averlo, perchè è una ulteriore certificazione del suo buon operare, e perchè lo distingue da chi opera male o scorrettamente. E' piuttosto chi non si comporta bene che non li vuole..... Comunque grazie del tuo commento.


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Fabriizio
Eminent Member
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tutta la mia solidarieta'
al forumista che si firma Mincuo,
fatto oggetto di aggressione
dal forumista che si firma Tonguessy.


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Kerkyreo
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Ho l'impressione che "Come don Chisciotte" sia rimasto impantanato in una qualita' mediocre e non riesca ad offrire spunti di riflessione migliori.
Il post e veramente banale e non aggiunge niente di utile. Anzi direi una perdita di tempo.
Mincuo mettiamo che domani applichiamo le tue " teorie" e tu ne diventi a tutti gli effetti il padre fondatore!!! Io ti seguo a ruota, ma tu
Sei pronto a prenderti una pallottola in testa come sacrificio per le tue idee?
Ragazzo nella realta' non si scherza! Costoro non guardano in faccia a nessuno, non chiedono permesso a nessuno. Tu vuoi togliere il potere a qualcuno che il potere ce l'ha da secoli nelle mani. Da generazioni!! Sei completamente disconnesso dal mondo reale! Ma dove vivi! Ti rendi conto della differenza tra internet e realta'! Finche le cose che dici le digiti sulla tastiera e' facile, ma quando le devi decodificare in "realta' dei fatti" allora devi essere disposto a mettere sul piatto la tua vita, altrimenti il tuo movimento rivoluzionario dei nuovi intellettuali cibernetici della mia cippazza contera meno di Margioglio. Cioe' nulla! Forse non ti rendi conto del vero significato della parola elite! Comunque non importa, ora mi gusto una bella birra doppio malto! Alla salute !

http://www.youtube.com/watch?v=6bjQOwXMoPk


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giovanni
Estimable Member
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Post: 168
 

Non capisco come possa quest'articolo meritare la visibilità dell'home page.
Rispetto le considerazioni dell'autore, ma l'impressione è che si tratti di un'ingenua serie di luoghi comuni.

Le riflessioni di Mincuo sono ovviamente legittime, ma la proposta di sorteggiare (e tra quanti individui poi... 1000, 10000?) chi ci governa
non è originale, nè mantiene quel che sembra promettere.

Non è originale in quanto esiste già. L'ipotesi si chiama Demarchia ( http://it.wikipedia.org/wiki/Demarchia).
Esiste un numero infinito di siti web ad essa dedicati.
Oltretutto, già nell'antica Grecia (dal 508 a.C.), alcuni ruoli di funzionario pubblico venivano assegnati mediante sorteggio
(anche se schiavi, donne e stranieri ne erano esclusi) ed era previsto un meccanismo che oggi chiameremmo di "accountability".
Basta cercare su google il consiglio dei Buleuti (la Bulè, organo di magistratura), 500 membri appunto sorteggiati, che sacrificavano
un anno (forse mi sbaglio...) della loro attività privata per rivestire un ruolo pubblico.

Attribuirsi (anche se inconsapevolmente) la paternità di una cosa ben nota non mi pare quindi una pratica corretta.
Il rispetto per il lettore dovrebbe stimolare al lavoro di verifica di quello che si scrive.

In ogni caso la proposta di Demarchia non mantiene l'aspettativa che sembra promettere.
Sembra aggirare, ma non risolve minimamente il problema delle decine di migliaia di lobbisti (di casa a Bruxelles) che suggeriscono
(con fondi "illimitati") le politiche da adottare ai "sorteggiati" di turno.
Non garantisce niente neppure l'opzione di sorteggiare all'interno di un bacino di "esperti" anzichè dell'intero insieme dei privati cittadini;
anche Monti è esperto bocconiano (Mincuo parlava di "ordini professionali"!), ed applica le terapie neoliberiste descritte in "Shock Economy".

Credo che la strada da seguire sia (come anche Mincuo sottolinea) quella dell'informazione, la solita battaglia per limitare
al massimo la marginalizzazione dei cittadini, di cui la democrazia inautentica necessita per poter "funzionare" come velo apparente.

Sulle critiche alla democrazia intesa come oligarchia mascherata non si può non concordare.
"La democrazia elettorale (odierna) è rappresentativa solo nella misura in cui essa è innanzitutto rappresentazione del consenso
nei confronti dell'economia di mercato
. Questa è la sua corruzione di principio"
(Alan Badiou).

"Le elezioni democratiche non sono in sè indicazione della Verità; al contrario tendono di norma a riflettere la doxa dominante,
predeterminata dall'ideologia egemonica. Nello stesso modo in cui la libertà di mercato è mancanza di libertà per coloro
che vendono la loro forza-lavoro, la democrazia si traduce in "passivizzazione" della larga maggioranza"
(Slavoj Zizek).


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Georgejefferson
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DA ANONIMO

La cultura, la civilta’, gli ideali sono avvenimenti purtroppo recenti.
La necessita’/possibilita’ di formazione di gruppi di individui con piu’ di qualche decina di elementi, in cui le persone non sono legate da diretti vincoli di parentela e/o mutua dipendenza, ma da piu’ astratti obblighi sociali-economici sembra risalga alla scoperta dell’agricoltura,10000 anni fa. Il superamento del concetto di citta’ stato e la formazione di un abbozzo di identita’ nazionale sembra risalga al massimo a 5000 anni fa.
Tutto questo a fronte di istinti di individualita’, prevaricazione, aggressivita’ che si sono sviluppati nel corso di centinaia di milioni di anni di evoluzione biologica. E soprattuto, cosa fondamentale, questi istinti si sono sviluppati perche’ davano un vantaggio nella lotta alla sopravvivenza. E quindi erano ‘buoni’.
“Improvvisamente” questi sono diventati “cattivi”.
Trovare il giusto bilancio tra l’esigenze degli individui,
della societa’ e della specie e’ un’impresa ardua.
C'e' una forte sfiducia nel rinnovamento dal basso a breve, appunto perche’ richiede di vincere istinti innati, che riguardano il “qui e ora”, a favore di una razionalita’ che guarda al lungo termine .


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mincuo
Illustrious Member
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Non capisco come possa quest'articolo meritare la visibilità dell'home page.
Rispetto le considerazioni dell'autore, ma l'impressione è che si tratti di un'ingenua serie di luoghi comuni.

Le riflessioni di Mincuo sono ovviamente legittime, ma la proposta di sorteggiare (e tra quanti individui poi... 1000, 10000?) chi ci governa
non è originale, nè mantiene quel che sembra promettere.

Non è originale in quanto esiste già. L'ipotesi si chiama Demarchia ( http://it.wikipedia.org/wiki/Demarchia).
Esiste un numero infinito di siti web ad essa dedicati.
Oltretutto, già nell'antica Grecia (dal 508 a.C.), alcuni ruoli di funzionario pubblico venivano assegnati mediante sorteggio
(anche se schiavi, donne e stranieri ne erano esclusi) ed era previsto un meccanismo che oggi chiameremmo di "accountability".
Basta cercare su google il consiglio dei Buleuti (la Bulè, organo di magistratura), 500 membri appunto sorteggiati, che sacrificavano
un anno (forse mi sbaglio...) della loro attività privata per rivestire un ruolo pubblico.

Attribuirsi (anche se inconsapevolmente) la paternità di una cosa ben nota non mi pare quindi una pratica corretta.
Il rispetto per il lettore dovrebbe stimolare al lavoro di verifica di quello che si scrive.

In ogni caso la proposta di Demarchia non mantiene l'aspettativa che sembra promettere.
Sembra aggirare, ma non risolve minimamente il problema delle decine di migliaia di lobbisti (di casa a Bruxelles) che suggeriscono
(con fondi "illimitati") le politiche da adottare ai "sorteggiati" di turno.
Non garantisce niente neppure l'opzione di sorteggiare all'interno di un bacino di "esperti" anzichè dell'intero insieme dei privati cittadini;
anche Monti è esperto bocconiano (Mincuo parlava di "ordini professionali"!), ed applica le terapie neoliberiste descritte in "Shock Economy".

Credo che la strada da seguire sia (come anche Mincuo sottolinea) quella dell'informazione, la solita battaglia per limitare
al massimo la marginalizzazione dei cittadini, di cui la democrazia inautentica necessita per poter "funzionare" come velo apparente.

Sulle critiche alla democrazia intesa come oligarchia mascherata non si può non concordare.
"La democrazia elettorale (odierna) è rappresentativa solo nella misura in cui essa è innanzitutto rappresentazione del consenso
nei confronti dell'economia di mercato
. Questa è la sua corruzione di principio"
(Alan Badiou).

"Le elezioni democratiche non sono in sè indicazione della Verità; al contrario tendono di norma a riflettere la doxa dominante,
predeterminata dall'ideologia egemonica. Nello stesso modo in cui la libertà di mercato è mancanza di libertà per coloro
che vendono la loro forza-lavoro, la democrazia si traduce in "passivizzazione" della larga maggioranza"
(Slavoj Zizek).

Forse è bene fare chiarezza: io non parlo di governare, parlo di controllo, un'altra cosa, successiva. Un sistema di controllo popolare. Quello che ho scritto deriva da uno studio fatto, che individua in questo sistema (numero ampio di persone e sorteggio + carica breve) il miglior modo di evitare collusioni. Tutto qui. Ce ne possono essere altri. Ma di controllo si parla. Che non c'è attualmente, o quando c'è (Authority, Associazioni, Commissioni ecc..) queste sono nominate di fatto dal potere.
Non so che "Paternità" io mi sia mai attribuito. Ho detto una mia opinione che si può riassumere così: la politica si concentra sull'elezione di un potere. Fatto quello finito tutto. Io non voglio modificare NULLA di tutto questo.
Mi concentro su una cosa successiva: la possibilità di controllo, e che questo sia il più possibile distinta dal potere, cioè il più possibile indipendente.
Che oggi la carenza di controllo sia un fattore cruciale, e che le nomine delle eventuali strutture "indipendenti" di controllo siano di fatto demandate allo stesso potere spesso in palese conflitto di interesse, quello è indiscutibile.
Se poi la proposta non è buona o ce ne sono di migliori, questo non è un problema per me. Dire invece che non c'è un problema di controllo, su informazione e operato di Governo, quello invece per me non è accettabile.


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mincuo
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A chi commenta vorrei fare queste precisazioni:
1) Non ho discusso la bontà di un sistema politico o l'altro, ho inteso dire che ci sono esempi evidenti che uno o l'altro hanno portato ad oligarchie. Si può approfondire se uno ha dubbi.
2) Sono due i momenti: il primo quando si elegge un potere e il secondo che si chiama controllo. Io non ho inteso nulla che coinvolga, modifichi, sostituisca un'elezione e un sistema di Governo. E nemmeno mi sono posto il problema se il sistema è socialista o liberista, dato che ritengo che in entrambi i casi sempre una forma di controllo popolare sia SUCCESSIVAMENTE necessaria.
3) Io ho inteso far rilevare che la mancanza di un controllo indipendente dal potere precedentemente eletto e il fatto che quelle strutture di controllo eventualmente presenti oggi sono elette dal potere stesso è o può essere una causa di degenerazione di un sistema verso forme oligarchiche.
4) Ho proposto una cosa, discutibile, più o meno interessante, che individua la possibilità di un controllo popolare, indipendente, nei due settori chiave e cioè informazione e operato delle principali strutture di Governo. La peculiarità consiste nella storia del sorteggio, che ha una sua logica e preferenza rispetto a un'elezione in quanto un'elezione può, soprattutto in tempi più recenti, essere influenzata essa stessa da cooptazione del potere (denaro e media). Nient'altro.


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mincuo
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Ho l'impressione che "Come don Chisciotte" sia rimasto impantanato in una qualita' mediocre e non riesca ad offrire spunti di riflessione migliori.
Il post e veramente banale e non aggiunge niente di utile. Anzi direi una perdita di tempo.
Mincuo mettiamo che domani applichiamo le tue " teorie" e tu ne diventi a tutti gli effetti il padre fondatore!!! Io ti seguo a ruota, ma tu
Sei pronto a prenderti una pallottola in testa come sacrificio per le tue idee?
Ragazzo nella realta' non si scherza! Costoro non guardano in faccia a nessuno, non chiedono permesso a nessuno. Tu vuoi togliere il potere a qualcuno che il potere ce l'ha da secoli nelle mani. Da generazioni!! Sei completamente disconnesso dal mondo reale! Ma dove vivi! Ti rendi conto della differenza tra internet e realta'! Finche le cose che dici le digiti sulla tastiera e' facile, ma quando le devi decodificare in "realta' dei fatti" allora devi essere disposto a mettere sul piatto la tua vita, altrimenti il tuo movimento rivoluzionario dei nuovi intellettuali cibernetici della mia cippazza contera meno di Margioglio. Cioe' nulla! Forse non ti rendi conto del vero significato della parola elite! Comunque non importa, ora mi gusto una bella birra doppio malto! Alla salute !

http://www.youtube.com/watch?v=6bjQOwXMoPk

Francamente sono un pò stupito. Forse il mio post non è chiaro. Io non ho inteso fare nessuna rivoluzione cibernetica o meno. Nè nulla di trascendentale. Solo invitare le persone a riflettere che si parla moltissimo di "chi eleggere" e io non inendo modificare nulla, ma poco di che strumenti hanno le persone comuni per controllare SUCCESSIVAMENTE l'operato di chi si è eletto. Proviamo a metterla semplice con un paragone. E' come dire: do in mano la gestione di un negozio a una persona (di cui ho fiducia) però poi non pretendo minamente di fare nessun controllo sui conti. E anzi chi controlla quello lo elegge lui. E' quel che facciamo normalmente. Pensavo di sensibilizzare su questo problema, e ho fatto una modesta proposta. Tutto qui, nessun assalto della Bastiglia.


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giovanni
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Nessun equivoco. Ti ho risposto citando, tra l'altro, l'esempio greco (una magistratura con funzione di controllo selezionata attraverso il sorteggio).
Non capisco con che autorevolezza si espongano come proprie, delle idee già note, rintracciabili da chiunque con due o tre clic del mouse.
L'approssimazione da parte di chi si propone come autore di un qualche articolo è sempre offensiva. Il senso del mio commento si esaurisce qui.

Riguardo alla "tua" proprosta, sei padronissimo di scrivere cosa e come preferisci, allo stesso modo ho il diritto di constatare quanto il tuo elaborato
abbondi di retorica comune, ma senza precisazioni o dettagli.
Ripeto che la lotta tra le elites ed il popolo si gioca sul terreno della marginalizzazione di quest'ultimo.
L'idea che una "giuria" di privati cittadini (scelti tra "esperti" che si "offrono") garantisca di esercitare un controllo (di che tipo poi?! Sono previsti veti o sanzioni?)
"dalla parte dei cittadini" (di quali cittadini poi, e di quali tra i molteplici interessi, e individuati con quali strumenti...) mi appare decisamente ingenua.

I cittadini non hanno identità di interessi, non hanno (nel bene e nel male) un punto di vista omnicomprensivo che sia comune.
Chi spiegherà alle persone che possono abbandonare le loro idee (obsolete), chi (e a che titolo) individuerà i veri bisogni del popolo su cui formattarsi,
garantiti (ci mancherebbe!) dai controllori estratti a sorte?
In altre parole: le authorities (che lo facciano o meno) sono concepite per garantire il rispetto di regolamenti condivisi e codificati.
Come gli arbitri che dovrebbero garantire il rispetto delle regole di un qualunque sport.
Considerata la pluralità di interessi, attraverso quale categoria di questi si intende esercitare il presunto controllo?

In ultima analisi, ciò che è primariamente influenzato "dai media e dal denaro", è la percezione che i cittadini hanno di se stessi e della realtà.
Il potere è tale in quanto potere sulle idee, sulle opinioni, sui convincimenti.
Decide qual'è lo spettro di opinioni consentite e circoscrive il dibattito.
E' su questo frame, unica lente offerta al popolo per interpretare la realtà, che c'è bisogno di intervenire.

P.S.: il controllo continuo degli elettori sulle politiche intraprese dagli eletti si chiamerebbe in realtà: "mandato imperativo".
La costituzione lo vieta all'art.67: "Ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".


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Affus
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A chi commenta vorrei fare queste precisazioni:
1) Non ho discusso la bontà di un sistema politico o l'altro, ho inteso dire che ci sono esempi evidenti che uno o l'altro hanno portato ad oligarchie. Si può approfondire se uno ha dubbi.
2) Sono due i momenti: il primo quando si elegge un potere e il secondo che si chiama controllo. Io non ho inteso nulla che coinvolga, modifichi, sostituisca un'elezione e un sistema di Governo. E nemmeno mi sono posto il problema se il sistema è socialista o liberista, dato che ritengo che in entrambi i casi sempre una forma di controllo popolare sia SUCCESSIVAMENTE necessaria.
3) Io ho inteso far rilevare che la mancanza di un controllo indipendente dal potere precedentemente eletto e il fatto che quelle strutture di controllo eventualmente presenti oggi sono elette dal potere stesso è o può essere una causa di degenerazione di un sistema verso forme oligarchiche.
4) Ho proposto una cosa, discutibile, più o meno interessante, che individua la possibilità di un controllo popolare, indipendente, nei due settori chiave e cioè informazione e operato delle principali strutture di Governo. La peculiarità consiste nella storia del sorteggio, che ha una sua logica e preferenza rispetto a un'elezione in quanto un'elezione può, soprattutto in tempi più recenti, essere influenzata essa stessa da cooptazione del potere (denaro e media). Nient'altro.

nella mia Nuova Costituzione dello Stato Italiano che è di 5 o 6 anni fa , si trova ancora su internet, l'ho pubblicata anche qui ma due mesi fa feci variazioni , si afferma che i candidati sindaci vengono estratti a sorte .
Io proporrei che alcuni cittadini vadano ogni 5 anni a dare la propria disponbilita in un albo comunale . Tra questi poi si estrae a sorte ... quindi abolire completamemte le votazioni nelle scelta delle persone , ma lasciarle solo per fare progetti di intervento concreto nei vari programmi .

comuque tutto che ciò che hai detto e che diciamo qui , è pura utopia finchè ci saranno i partiti che non erano previsti dalla costituzione italiana ,infatti vengono molto dopo. Se non togli di mezzo i partiti, passando per un antidemocratico, non potrai mai cambiare nulla in italia perchè i partiti, di destra o sinistra , sono la mafia !!|

e ci tengo a dire che io per queste idee sono pronto a rischiare non solo una pallottola ,ma una sdecina !


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Affus
Famed Member
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ELEMENTI BASE DELLA NUOVA COSTITUZIONE ITALIANA ED EUROPEA
Premessa.
L’ essere umano essendo di natura sociale, nato dall’ unione di due esseri : uomo e donna, ha bisogno di un programma generale legislativo che permette di associarsi secondo un bene comune per sviluppare i suoi fini , convivere e formare una famiglia o un gruppo sociale, un clan ,una stirpe, una nazione, un popolo con le stesse caratteristiche . Questo programma legislativo generale dell’ uomo che chiameremo COSTITUZIONE GENERALE deve essere ispirato a una giustizia e adeguarsi ad essa in ogni momento storico del sistema sociale per il bene della sua stessa vita . Da questa COSTITUZIONE BASE hanno inizio le legislazioni particolari dei vari popoli che fissano delle norme di vita individuale e associativa, comuni a tutti gli individui che perseguono le finalità della loro esistenza sociale e particolare. Popoli e gruppi che hanno le stesse caratteristiche sono agevolati da elementi comuni .
Gli uomini nascendo, non sono gli artefici e gli arbitri delle leggi fisiche e scientifiche del creato e della loro stessa esistenza e nemmeno di ciò che possiamo definire bene o male, giusto o ingiusto, perché essi sono entità pensanti, condizionati dalla legge di natura generale che non hanno fatto loro e non possono cambiare essendo legge costitutiva . Gli uomini nascono in un universo che già è inserito in un ordine di leggi fisiche,scientifiche ed economiche, spesso a lui sconosciute, se non nelle sue linee generali a lui note . Oltre alle leggi fisiche alle quali si adegua per forza la loro natura fin dalla nascita,scopre che ci sono leggi di natura morali, razionali, riguardanti il bene e il male, inerenti la giustizia sociale e che regolano i loro rapporti stessi. Sono leggi non di natura fisica ma di natura etica oggettivi : non rubare, non uccidere ….
Queste sono leggi fondamentali che possiamo definire “naturali,” secondo la natura propria della specie umana capace di discernere e seguono dei principi generali che sono sempre razionali ,universali e immutabili nella sostanza . Quindi l’uomo trova leggi fisiche già costituite e leggi che possiamo definire morali che regolano i rapporti fra loro e il singolo o la società di appartenenza . Tutte le leggi di natura morale si rifanno a poche leggi generali razionali, ovvero giuste, che regolano i reciprochi rapporti e trovano spazio nell’ ambito delle loro legislazioni particolari .

Art.1- LA COSTITUZIONE ITALIANA ED EUROPEA NEI SUOI PRINCIPI SUPERIORI SI FONDA SULLA GIUSTIZIA DEL DIRITTO NATURALE CHE HA COME FINE IL BENE COMUNE DEL POPOLO E SI ADEGUA ALLA RAGIONEVOLEZZA DI UNA LEGGE MORALE SUPERIORE NELLE LINEE GENERALI . NON SI FONDA NE' SU MAGGIORANZE E NE' SU MINORANZE DI ASSEMBLE DEMOCRATICHE, DI FAZIONI,DI CLASSI SOCIALI O DI PARTITI LEGALMENTE RICONOSCIUTI. UN SINGOLO UOMO E UNA DONNA INIZIANO LA VITA SOCIALE DAVANTI ALLO STATO CON UN PATTO TRA LORO RICONOSCIUTO E COL QUALE FONDANO UN NUCLEO FAMIGLIARE .

Art.2- IL POPOLO CHE E’ L’ASSOCIAZIONE DEI NUCLEI FAMILIARI, ESSENDO LA RADICE DELL’ AUTORITA’,COSTITUISCE MEDIANTE ELEZIONI ALCUNE AUTORITA’ SUPERIORI MEDIANTE L’ELEZIONE DI ALCUNI DI LORO CHE LI RAPPRESENTINO TUTTI E NE AGEVOLINO IL GOVERNO . QUESTE AUTORITA’ SONO L’ESPRESSIONE PIU’ GENERALE ,PER GRADI SUPERIORI,DELLA SOVRANITA’ DEL POPOLO .

Art.3 – LA COSTITUZIONE ITALIANA ED EUROPEA NON RICONOSCE DIRITTI INVIOLABILI DELL’UOMO CHE SI OPPONESSERO AL DIRITTO NATURALE UNIVERSALE ,MA RICONOSCE SOLO QUEI DIRITTI GIA’ INSITI NELLA SUA NATURA,DOVE NON ALBERGA NESSUNA LIBERTA’ ASSOLUTA E ANARCHICA,NE’ RICONOSCE LIBERTA’INDIVIDUALI RISPETTO ALL’ORDINAMENTO SOCIALE E ALL’AUTORITA’ GARANTE SU ESSA COSTITUITA. IL DIRITTO DEI SINGOLI NON DEVE MAI INFICIARE IL DIRITTO DEI NUCLEI FAMILIARI E NATURALI LIBERAMENTE ASSOCIATI CHE FORMANO IL POPOLO .

Art.4 - NON TUTTI I DIRITTI SONO UGUALI MA TUTTI GLI INDIVIDUI SONO UGUALI DAVANTI ALLA GIUSTIZIA DELLA LEGGE, LA QUALE NON GUARDA IN FACCIA NE’ A UNA MAGGIORANZA, NE’ A UNA MINORANZA, NE’ AL RICCO,NE’ AL POVERO,NE’ A UNA LOBBY ECONOMICA ASSOCIATA, MA TUTTI SONO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE CHE E’ SEMPRE UNA PROMANAZIONE TEMPORALE E PARTICOLARE DI UNA NORMA UNIVERSALE . LA LEGGE ITALIANA ED EUROPEA E’ QUINDI UNA CODIFICAZIONE TEMPORALE DI NORME UNIVERSALI DEL CODICE UMANO, NON E’ LEGATA A NESSUN INTERESSE PARTICOLARE DI CLASSE ,NE’ ESPRESSIONE DI OPINIONI UMANE, NE’ DI UN IDEOLOGIA FILOSOFICA O UTOPICA, NE’ FRUTTO DI INTERESSI DI UNA CASTA O PARTITO.
Art. 5- LO STATO, CIOE’ L’AUTORITA’ CHE E’ LA PROMANAZIONE RAPPRESENTANTE MILIONI DI FAMIGLIE DI UN TERRITORIO GEOGRAFICO, PROMUOVE TUTTI QUEI SERVIZI CHE AIUTINO LE ATTIVITA’ DI LAVORO CREANDO LE CONDIZIONI E VALORIZZANDO LE CAPACITA’ DEI SOGGETTI, AIUTANDO LE FAMIGLIE IN TUTTO CIO’ CHE E’ LORO PERTINENTE, NON RICONOSCENDO A NESSUNO PERO’ DEI DIRITTI SOCIALI ACQUISITI E INNATI,ANZI UN SOGGETTO PERDE SUBITO LA SUA DIGNITA’ E UGUAGLIANZA DI TRATTAMENTO NON APPENA DELINQUESSE E VIVESSE IN CONTRASTO CON LE LEGGI MORALI STABILITE PER TUTTI.
Art.6 – OGNI SINGOLO UOMO,OGNI FAMIGLIA,PROVVEDE A SE STESSA INSERENDOSI NEL TESSUTO SOCIALE CON IL LAVORO ; I GENITORI EDUCANDO LA PROLE E AIUTANDOLA A DIVENTARE AUTONOMA PER LA CREAZIONE DI NUOVI NUCLEI FAMILIARI, LO STATO PROMUOVENDO I SERVIZI PER IL BENE COMUNE . CHI NON PUO’ COOPERARE PER MOTIVI FISICI O PSICHICI CON LA FORMAZIONE DI UNA FAMIGLIA O CON UN’ ATIVITA’ DI LAVORO SECONDO LE SUE CAPACITA’, VIENE ESENTATO E MANTENUTO DALLA COLLETTIVITA’.

Art.7 ¬– LO STATO ITALIANO ED EUROPEO,UNO E INDIVISIBILE,RICONOSCE LE MINORANZE LINGUISTICHE PUR SAPENDO CHE POSSONO OSTACOLARE L’UNITA’, RICONOSCE LE GIUSTE AUTONOMIE LOCALI O FEDERATIVE,LE SITUAZIONI GEOGRAFICHE PARTICOLARI E , PER I PROPRI BISOGNI ISTITUZIONALI, ESERCITA UN PRELIEVO MAI SUPERIORE AL 10% DEL REDDITO DEGLI EFFETTIVI GUADAGNI DEI CITTADINI E DELLE FAMIGLIE E, AFFINCHE’ LE FAMIGLIE NON CADANO VITTIME DELL’USURA O LOBBY DELLA FINANZA , NAZIONALIZZA LE BANCHE, PROTEGGE I RISPARMI, EMETTE MONETA E ASSICURA A TUTTI I SERVIZI ESSENZIALI PUBBLICI COME LA SCUOLA,LE STRADE, I TRASPORTI ,COMUNICAZIONI, SANITA’ PUBBLICA,ACQUA ,IGIENE PUBBLICA,AZIENDE PUBBLICHE INERENTI IL BENE COMUNE .
ART. 8 - LO STATO ITALIANO NEI GIUSTI LIMITI ACCOGLIE GLI STRANIERI DI QUALSIASI RAZZA AIUTANDOLI E INTEGRANDOLI NEL PROPRIO TESSUTO SOCIALE A PATTO CHE QUESTI ACCETTINO LE SUE LEGGI,LA NOSTRA LINGUA,LA NOSTRA RELIGIONE ,LE NOSTRE TRADIZIONI,LA CULTURA CHE RENDE UNITI, MA SENZA QUESTE CONDIZIONI NECESSARIE, VEDRA’ LA LORO PRESENZA SOLO COME UNA MINACCIA ALLA PROPRIA IDENTITA’ E ALL’ORDINE SCELTO DALLE FAMIGLIE CHE LO STATO PROTEGGE .
Art.10- LO STATO ITALIANO ED EUROPEO RICONOSCE UNA E UNA SOLA CONFESSIONE RELIGIOSA ,QUELLA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA MA DISCONOSCE OGNI PARTITO POLITICO, OGNI MOVIMENTO O FAZIONE CULTURALE FINALIZZATA ALLA SALVAGUARDIA DEGLI INTERESSI DI POCHI .
Art.11- LO STATO ITALIANO ED EUROPEO NON RICONOSCE NESSUN VALORE GIURIDICO A QUALSIASI TRATTATO INTERNAZIONALE CHE NON RISPETTI I FONDAMENTI CULTURALI DEI POPOLI OPPURE CHE INFICI L’ORDINE GIURIDICO E ASSOCIATIVO DELLO STATO CON LE SUE LEGGI BASATE SUL DIRITTO UNIVERSALE .
Art. 12 - LO STATO ITALIANO ED EUROPEO RIPUDIA LA GUERRA COME MEZZO DI RISOLUZIONE DEI PROBLEMI INTERNAZIONALI MA COOPERA CON LE PROPRIE FORZE ARMATE E FORZE DELL’ORDINE PUBBLICO
AD ADDESTRARE LE NAZIONI CHE NECESSITASSERO DI AIUTO E DI PACE PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO , IN CUI NON FOSSE GARANTITO L’ORDINE NAZIONALE E MONDIALE . QUINDI PRODUCE MEZZI SOFISTICATI DELLA TECNICA PER ATTUARE TALE CONTROLLO E PRESERVARE IVI LA PACE .
INOLTRE ESSO HA DEI SIMBOLI E DEI SEGNI LEGATI ALLA SUA SPECIFICA TRADIZIONE CHE LO INDENTIFICHINO IN MEZZO ALLE ALTRE ENTITA’ NAZIONALI .
Art. 13 – SONO PROIBITE,TUTTE E INDISTINTAMENTE ,LE MANIFESTAZIONI POLITICHE E SINDACALI,ABOLITO OGNI PARTITO SEGNO DI FRATELLANZA E MAS
SONERIA AL DI FUORI DEI CORPI ISTITUZIONALI RICONOSCIUTI DALLO STATO E ATTI RISOLVERE I PROBLEMI DEL POPOLO . E’ QUINDI PROIBITA E PERSEGUITATA OGNI ORGANIZZAZIONE SEGRETA CHE ABBIA LE CARATTERISTICHE DI SETTA E DI AIUTO RECIPROCO O DI DOMINIO SULLA SOCIETA’ E LO STATO .
Art.14 - SONO AMMESSE SOLO LE ASSEMBLEE E MANIFESTAZIONI CIVILI, RELIGIOSE, ECONOMICHE, MILITARI,SPORTIVE,ARTISTICHE O SCOLASTICHE ISPIRATE AL BUON FUNZIONAMENTO DELLO STATO SOCIALE .
Art. 15 – CHIUNQUE VUOLE PROPORSI ALLA GUIDA AMMINISTRATIVA DI UNA CITTA’ DICHIARA IL SUO NOME IN UN ALBO COMUNALE PUBBLICO CHE POTRA’ RACCOGLIERE NON PIU’ DI 13 NOMI , QUANDO IL NUMERO E’ IN ECCESSO SARA’ TIRATO A SORTE PER STABILIRE SOLO IL NUMERO DI 13 ELEGENDI . QUINDI I CAPIFAMIGLIA GLI DARANNO IL PROPRIO VOTO OGNI 5 ANNI . IL CAPO POI SCEGLIE I SUOI CONSIGLIERI IN PARTE TRA I VOTATI (70%) E IN PARTE TRA CONOSCENTI ESPERTI .
Art.16 – OGNUNO E’ RESPONSABILE DEI PROPRI ATTI COMPROVATI E TESTIMONIATI ,SALVO L’ADESIONE AD ASSOCIAZIONI ATTE A DELINQUERE ,PERCIO’ LO STATO TRAMITE L’ISTITUZIONE PENITENZIARIA NON E’ DEPUTATA A REDIMERE MA A PUNIRE E FAR ESPIARE LA COLPA COMMESSA TRAMITE LIMITAZIONE DELLA LIBERTA’ PERSONALE, OPPURE OBBLIGANDO A UN LAVORO DI PUBBLICA UTILITA’SEMPRE NEL RISPETTO DELLA DIGNITA’ UMANA DI CHI DELINQUE . CHI DELINQUESSE CON ATTI CRIMINOSI ACCERTATI E PARTICOLARMENTE GRAVI, ANCHE SE “MALATO” O INVALIDO O MINORENNE , VIENE ELIMINATO CON PENA CAPITALE .
Art.17 LO STATO RICONOSCE COME UTILI E IDONEI QUEGLI ENTI CHE ABBIANO UNA FUNZIONE PUBBLICA UTILE,SOCIALE E MORALE ; LI FAVORISCE E LI PROTEGGE ,QUINDI PROMUOVE SOLO IL MOLTEPLICE PROGRESSO DELLA TECNICA E NON MAI DELLA SCIENZA IDEOLOGICA PER UN PROGRESSO CIVILE ORDINATO UMANO E SOCIALE . OBBLIGA OGNI EDIFICIO E LUOGO PUBBLICO AD AVERE UN CROCIFISSO COME SIMBOLO DELLA LEGGE E DELLA RELIGIONE TRADIZIONALE E CULTURALE DELLO STATO .

Art .18 - LO STATO VIETA L’INSEGNAMENTO DELLA FEDE RELIGIOSA NELLE PROPRIE SCUOLE E ISTITUTI DI ISTRUZIONE E DI EDUCAZIONE,MA OBBLIGA CON UN ORARIO MAGGIORITARIO ALL’INSEGNAMENTO DI ALCUNE MATERIE DEL DIRITTO ETICO E MORALE NATURALE, OBBLIGA ALL’ INSEGNAMENTO BIBLICO COME TRADIZIONE CULTURALE IN OGNI BRANCA DEL SAPERE ,DALL’IGIENE PUBBLICA ALLA MORALE STRADALE, PERCHE’ E’ ALLA BASE DELLA PROPRIA CONVIVENZA E TRADIZIONE POPOLARE.

Art. 19 - LO STATO STABILISCE CHE I GIORNI LAVORATIVI DELLA SETTIMANA SIANO SEI E IL SETTIMO SIA DI RIPOSO DAL LAVORO MATERIALE ,QUINDI STABILISCE ALTRE FESTE CELEBRATIVE DELLA PROPRIA TRADIZIONE SECONDO LA NECESSITA’, STABILENDO DEROGHE PER QUEI LAVORI DI FINALITA’ PUBBLICA , UTILI E BENEFICI ALLA STESSA FESTIVITA’ COLLETTIVA .
Art. 21 – LO STATO STABILISCE CHE HANNO DIRITTO DI VOTO A LIVELLO TERRITORIALE SOLO E SOLTANTO I CAPI DEL NUCLEO FAMILIARE , INOLTRE ANCHE QUEI SOGGETTI
CHE DICHIARASSERO E ASSUMESSERO UNA PROPRIA SITUAZIONE SOCIALE DI PUBBLICA UTILITA’ PURCHE’ SEMPRE MINORITARI RISPETTO AI CAPI FAMIGLIA . E’ VIETATO INVECE IL VOTO ALLE RELIGIOSE E RELIGIOSI CHE ABBIANO SCELTO UN DIVERSO STATO SOCIALE LEGATO AL DIRITTO CANONICO ECCLESIALE . AI SACERDOTI E RELIGIOSI INOLTRE E’ VIETATO OGNI DISCORSO PRETTAMENTE POLITICO PUBBLICO . QUESTI CAPI DI CITTA’ POI ELEGGERANNO 120 SENATORI CHE LEGIFERERANNO E QUESTI UN CAPO DELLO STATO .
Art. 22- I SENATORI ELEGGERANNO UN NUMERO DI 67+3 (=70) SAGGI ELETTI DAL CAPO DELLO STATO , SCELTI PER LO PIU’ TRA L’ORDINE GIUDIZIARIO MASCHILE E FEMMINILE CHE AVRANNO POTERE DI VIGILANZA SULL’ORDINE GIUDIZIARIO STESSO E NEL CODIFICARE LE PROPOSTE DI LEGGE .QUINDI IL CAPO DELLO STATO IN CARICA PER SEI ANNI SCEGLIERA’ TRA TUTTI GLI ELETTI VOTATI IL PROPRIO GOVERNO E I MINISTRI IDONEI AL POPOLO ITALIANO . NON E’ PREVISTA ALCUNA CORTE COSTITUZIONALE .

CONCORDATO :
Art.23 - LO STATO ITALIANO PROVVEDE AL BENE COMUNE DEI CITTADINI SEGUENDO ED ATTUANDO IL DIRITTO NATURALE ,LA CHIESA SI OCCUPA DELLA SALVEZZA ,BASANDOSI AL SUO INTERNO SULL’EGUALITARISMO DEL VANGELO E DELLA FEDE. OGNI COMMISTIONE, FUSIONE ,SCAMBIO DI FINI ,COMPROMESSO DI UTOPIA POLITICA E DEVIAZIONE DAI FINI RECIPROCI DELLE DUE SOCIETA’E DI COOPERAZIONE A LORO ASSEGNATI, VANNO DURAMENTE PUNITI E IMPEDITI . L’UTOPIA SOSTITUITA AL DIRITTO NATURALE DOVRA’ ESSERE DURAMENTE COLPITA NEI SUI RAPPRESENTATI E PROMOTORI.
Pubblicato da maria a 10:28


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mincuo
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Nessun equivoco. Ti ho risposto citando, tra l'altro, l'esempio greco (una magistratura con funzione di controllo selezionata attraverso il sorteggio).
Non capisco con che autorevolezza si espongano come proprie, delle idee già note, rintracciabili da chiunque con due o tre clic del mouse.
L'approssimazione da parte di chi si propone come autore di un qualche articolo è sempre offensiva. Il senso del mio commento si esaurisce qui.

Riguardo alla "tua" proprosta, sei padronissimo di scrivere cosa e come preferisci, allo stesso modo ho il diritto di constatare quanto il tuo elaborato
abbondi di retorica comune, ma senza precisazioni o dettagli.
Ripeto che la lotta tra le elites ed il popolo si gioca sul terreno della marginalizzazione di quest'ultimo.
L'idea che una "giuria" di privati cittadini (scelti tra "esperti" che si "offrono") garantisca di esercitare un controllo (di che tipo poi?! Sono previsti veti o sanzioni?)
"dalla parte dei cittadini" (di quali cittadini poi, e di quali tra i molteplici interessi, e individuati con quali strumenti...) mi appare decisamente ingenua.

I cittadini non hanno identità di interessi, non hanno (nel bene e nel male) un punto di vista omnicomprensivo che sia comune.
Chi spiegherà alle persone che possono abbandonare le loro idee (obsolete), chi (e a che titolo) individuerà i veri bisogni del popolo su cui formattarsi,
garantiti (ci mancherebbe!) dai controllori estratti a sorte?
In altre parole: le authorities (che lo facciano o meno) sono concepite per garantire il rispetto di regolamenti condivisi e codificati.
Come gli arbitri che dovrebbero garantire il rispetto delle regole di un qualunque sport.
Considerata la pluralità di interessi, attraverso quale categoria di questi si intende esercitare il presunto controllo?

In ultima analisi, ciò che è primariamente influenzato "dai media e dal denaro", è la percezione che i cittadini hanno di se stessi e della realtà.
Il potere è tale in quanto potere sulle idee, sulle opinioni, sui convincimenti.
Decide qual'è lo spettro di opinioni consentite e circoscrive il dibattito.
E' su questo frame, unica lente offerta al popolo per interpretare la realtà, che c'è bisogno di intervenire.

P.S.: il controllo continuo degli elettori sulle politiche intraprese dagli eletti si chiamerebbe in realtà: "mandato imperativo".
La costituzione lo vieta all'art.67: "Ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".

Non so cosa sia questa cosa del copyright. Io ho un'idea mia sulla questione, e dei tuoi click non so che dirti. Ad esempio professionalmente io sono uno specialista in opzioni, ma se ho un'opinione mia, non ti faccio la storia partendo dal teorema di Black Scholes se devo parlarne, soprattutto in un forum generico, o devo citare una bibliografia completa per parlarne su un forum. E se avessi idee comuniste non è che devo dire che le aveva avute Marx, non per questo mi approprio di Marx, nè lui ogni volta doveva ribadire che aveva preso spunto in buona parte da quelle di Moses Hess.
Ho scritto una cosa veloce su un forum, non ho scritto un trattato, e nemmeno ne avrei la competenza. Una cosa semplice il cui succo è: una forma di controllo popolare successivo alle elezioni. Perchè il controllo è un problema, secondo me (pardon, mi sono appropriato di tanti altri che ne hanno scritto), e ci tenevo a sensibilizzare la gente su questo problema che non è mai molto evidenziato.
Poi ho fatto una proposta generica di metodo. Non ho fatto una trattazione. Se vuoi, dal punto di vista teorico, io ho studiato questo (il metodo, anzi i metodi del sorteggio) come tante altre questioni attinenti a sistemi complessi, ma questo è un altro discorso, e ha a che vedere con probabilità e giochi equi, ecc...che è il mio campo. Quindi dal mio punto di vista se una forma di controllo popolare fosse possibile, allora l'elezione, come metodo, è sempre inferiore a un sorteggio. E si può dimostrare.
Non capisco che vuoi da me. Scrivi quel che ti pare. Non è che personalmente io trovo quel che scrivi molto interessante, a dire il vero, ma non per questo ti dico "con quale autorevolezza tu.." e nemmeno ti dico che ti appropri di due acche che con un click o due trovavi anche su Google, come potrei peraltro. Non vedo che c'entri. Nemmeno sarei d'accordo con alcune definizioni, messe lì in grassetto, ma non mi interessa discutere di quelle con Giovanni.
Poi rispetto alla domanda chi, come, dove, quando, perchè e a che titolo ecc....bisognerebbe nel caso approfondire ovviamente e sotto tanti profili, ma a parte che non ne avrei competenza, e non credo nemmeno l'avrebbe una singola persona, non avevo queste pretese. Ma per rispondere, dal mio punto di vista non è che bisogna fare un controllo su ogni cosa, ma ad esempio su informazione non vedrei una complicazione enorme attuare un osservatorio. Nemmeno vedrei difficile la formazione di uno staff che abbia accesso al controllo sui disaggregati della Ragioneria Generale. Già sono due cose non da poco. Per altre poi esistono già gli organismi di controllo, e io chiederei di avere accesso a quelli, ad esempio Consob, con potere di controllo (ispezione) sul loro operato. Non è che faccio delle strutture nuove.
Devo anche dire che io non prefiguro poteri eccezionali o sanzionatori ecc.., semmai sono interessato al collegamento con informazione. Faccio tre esempi: Banca d'Italia oggi controlla le banche, ma le banche sono le azioniste di Banca d'Italia. E' un conflitto di interesse gigantesco. La gente però non è consapevole. Consob peggio ancora. Infine il Tesoro come ho detto ha pagato a Morgan Stanley 3,5 miliardi di EUR di perdite derivati, ma non ha poi voluto mostrare le carte, ne dire se ce ne sono altre, e nessuno ha poi insistito. E' denaro pubblico. Nell'ambiente mio (pur se non c'è certezza) si conosce sia all'incirca l'operazione sia che ce ne sono delle altre.
I giornali e le TV muti. Forse, esistendo una forma di controllo e di pubblicità non sarebbe stato quello l'esito. E sono solo 3 tra i tanti esempi possibili.

Il mandato imperativo non c'entra molto con quel che dico io.

E per ultimo a me sembra auspicabile una forma di controllo, a un altro no. Bene. Un altro la trova impossibile. Bene. Un altro nefasta. Bene. Quel che mi interessava è che "controllo" non appare mai come tema. Ora magari qualcuno ci pensa, o ne parla. Quello volevo.


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Anonymous
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Forse è apprezzabile lo sforzo di Mincuo di cercare una qualche soluzione alla degenerazione oligarchica del potere anche quando fosse democraticamente eletto ma, francamente, le sue soluzioni mi sembrano del tutto inconsistenti:
1) perché, ad es, non spiega che razza di “controllo” dovrebbero mai svolgere quegli ipotetici “controllori” da lui pensati e proposti (anche se estratti a sorte e non nominati a loro volta dal potere). Tanto per fare un esempio, se un governo tipo quello di Monti o di bersani decidesse di allungare fino alla morte l’età lavorativa, che potere di “controllo” avrebbero i supposti controllori su una decisione del genere?
2) Pretende di sorteggiare i “controllori” all’interno di alcuni ordini “professionali” come se questi ordini fossero in tutto o, almeno, in gran parte ordini professionali fatti da persone integerrime! Ma figuriamoci! Vi risulta che avvocati, notai, ingegneri … e via dicendo siano associazioni di persone per bene? A parte le dovute eccezioni, avvocati, notai, ingegneri e quant’altri sono i peggiori ladri ed evasori fiscali!
3) Pretende di controllare “potere politico” e “informazione” ma tace completamente riguardo al potere “economico” che non direi che sia proprio una quisquiglia nell’ambito dei vari poteri decisionali. E non parlo della piccola o media impresa ma di poteri finanziari e industriali che spesso hanno i loro tentacoli sparsi nel mondo intero! Forse il primo “controllo” sarebbe da esercitare proprio su questi e anzitutto su questi visto che un qualsiasi AD di una di queste imprese ha il potere di decidere della sorte di migliaia se non di milioni di persone!
Posso avanzare una proposta anch’io a proposito, in particolare, di questo che è uno dei principali centri di potere reale? Sarebbe necessario che almeno gli AD delle grandi aziende fossero “eletti” da tutto il popolo. Naturalmente in questo termine di “popolo” non includo né la minoranza di coloro (chiamiamola “borghesia” o in qualsiasi altro modo) che hanno finora la gestione assoluta del potere né di tutti quelli che in un’eventuale lotta rivoluzionaria (perché è stupido illudersi che tutta la merda attuale possa cambiare senza rivoluzione) si saranno schierati con loro … fossero anche settori operai o genericamente popolari.


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