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Quis custodiet ipsos custodes?

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peronospora
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A volte mi viene da pensare a quel tale che costrui la ruota.
Chissà quanti tromboni aveva in giro capaci solo di criticare


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Tonguessy
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tutta la mia solidarieta'
al forumista che si firma Mincuo,
fatto oggetto di aggressione
dal forumista che si firma Tonguessy.

Non te ne faccio una colpa, ovviamente, ma ti mancano dei dati. La cosa è iniziata nel dicembre 2011 in questa discussione dove, tanto per cambiare,
mincuo "analizzando" la versione della Treccani sui processi a Galileo mi apostrofa così:
"La definisco l'opera di un cialtrone analfabeta e disonesto come lei... IDIOTA."

http://www.appelloalpopolo.it/?p=5338

Mi ha fatto picere essere assimilato agli estensori della Treccani, ovviamente. Anche se generalmente non sono questi i toni usati.

Esiste quindi una certa consequenzialità. So adattarmi al tipo di discussione. Tutto qui. Forse è per questo che sono definito un sayanim?


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Tonguessy
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Quale credibilità può avere questa proposta? Altre persone hanno inquadrato ottimamante la questione. Desidero solo aggiungere altri tasselli.
La proposta arriva da chi si definisce estraneo all'universo del capitalismo parassitario (finanza)

Io non "rameno carte negli Universi finanziari." Questo è il linguaggio di Tonguessy. L'ho specificato più volte. Faccio Risk Management.

Leggo sul Sole 24 ore (noto covo di marxisti anticapitalisti) il seguente titolo:
Ecco perchè la speculazione attaccagli stati
Il risk management delle grandi banche obbliga la vendita dei titoli dei paesi ritenuti più rischiosi

, «Le grandi banche internazionali hanno ormai l'imperativo
categorico di non comprare titolidi stato del Sud Europa E questa
non è una decisione dei singoli operatori, ma dei gestori dei rischi
delle banche». Il trader di un istituto internazionale, anonimamen-
te, sembra quasi giustificarsi : non posso più aumentare la mia espo-
sizione sui titoli di stato spagnoli,greci, portoghesi e italiani - dice
in sostanza -, perché non me lo permettono i risk manager.
...quello che accade ora è diretta conseguenza di una "bolla" che nessu-
no ha mai notato mentre si gonfiava. Quella dei titoli di stato.

hmm...bolla..speculativa magari?

Secondo i calcoli di Rbs, oggi gli investitori internazionali han -
no in portafoglio 1.418 miliardi di titoli di Stato di Grecia, Spa-
gna, Portogallo, Irlanda e Italia .

«Io credo che sia partita prima la speculazione - spie-
ga l'ex numero uno europeo di Lehman Riccardo Banchetti» .
Il resto è cronaca attuale . I risk manager delle banche internazio-
nali hanno bloccato gli acquisti di titoli di stato e hanno ordinato
la copertura dei rischi sul mercato dei credit default swap.

Conclusioni:
Sarà un complotto, sarà panico, sarà specula-
zione : sta di fatto che i nodi di una bolla che nessuno voleva vedere
stanno venendo al pettine.
[email protected]

http://www.modena.legacoop.it/rassegna/2010/06/pressline20100605_179635.pdf

Chiaro, no? Bene, andiamo oltre. Esiste una scienza che studia i fenomeni sociali (rapporti sociali e come sono organizzati e interagiscono i vari gruppi sociali): la sociologia. Da molti anni Luciano Gallino, professore emerito a Torino, scrive saggi proprio sui rapporti tra lo strapotere delle elites (anche finanziarie) ed i cittadini, denunciando ad es. come "La speculazione sui futuri, che in prima battuta causa soltanto l'aumento del valore dei relativi contratti, provoca poi in rapida sequenza l'aumento del prezzo degli alimenti."
Questa è la democrazia, bellezza. Non vuote proposte, ma la possibilità di sostenere TUTTI i cittadini attraverso uno stato sociale e non arricchire le solite obese elites finanziarie. Quelle che beneficiano di ogni aumento o calo, pilotandolo.
Per avere analizzato le devastanti azioni del capitalismo parassitario frutto del neoliberismo, mincuo definisce Gallino "paraculo" e afferma: "Gallino è un manipolatore o è particolarmente ignorante o è un vigliacco o tutte assieme"
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&thold=-1&mode=flat&order=0&sid=10684#114203

Quale credibilità può vantare chi propone inutili sorteggi senza nemmeno rispettare chi da anni si batte per i diritti di tutta la cittadinanza e denuncia gli abusi delle lobbies capitaliste?

Incomprensibile poi è perchè si affanni a cercare una soluzione per il popolo, dato che "Io il pueblo unido che non sera mai vencido e la paccottiglia di propaganda di quella parte... me le attacco al cu..lo, buone solo per gli ebeti. "

Quindi sbagliato cercare coalizioni popolari per sconfiggere le elites. Una proposta e via, tutto si risolve, no? Ma chi sarebbero poi gli "ebeti"?
Secondo mincuo "Gli ebeti sono quelli che pensano che sia colpa "dei neo liberisti" (mai esistiti) che fanno pendant cogli ebeti che pensano sia colpa dei comunisti (mai esistiti). Poi ci sono anche gli ebeti "special" che pensano invece che sia colpa degli "speculatori".

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=comments&op=showreply&tid=114136&sid=10681&pid=114129&mode=&order=0&thold=0#114136

Quini inutile che i popoli si riuniscano per combattere le politiche neoliberiste (smantellamento dello stato sociale, privatizzazioni, dismissioni) dato che solo gli ebeti danno la colpa al modello neoliberista. Gli intelligenti invece sanno che non è così, e non serve neanche dimostrarlo tanto è palese.
Quindi se pensate che il neoliberismo (quello del fiscal compact e conseguente tagli a sanità, innalzamento età pensionabile, svendita di beni dello Stato a privato etc..) sia la vera causa del progressivo impoverimento della classe media e dello sprofondare nell'indigenza delle classi meno abbienti, siete ebeti.

Quale credibilità può mai pretendere una proposta che parte da tali premesse e arriva a concludere che un'estrazione a sorte sottrae alle lobbies il potere di condizionare le scelte di uno Stato?
Se le lobbies hanno avuto un'enorme potere prima dell'avvento del neoliberismo (che non esiste, dice mincuo), vedi caso Mattei, nel pieno del neoliberismo godono di poteri immensamente maggiori, frutto di tecniche affinate nel corso delgi ultimi decenni. Leggere Shock Economy di Naomi Klein per capire. Intere nazioni portate allo sbando per garantire guadagni stellari a quelle 50 famiglie che pure mincuo riconosce.
Cosa volete che cambi con l'elezione sorteggiata se i metodi di persuasione e di manipolazione dei mercati (risk menagement incluso) rimangono inalterati?

Molto meglio di me su questo ha scritto Giovanni, che saluto.

Più specificatamente: quale credibilità può avere una proposta di migliorare il funzionamento dello Stato quando arriva da chi vive nel Risk Menagement che specula sugli Stati obbligandoli a modificare le loro politiche a tutto favore delle elites parassitarie?


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Earth
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Quindi sbagliato cercare coalizioni popolari per sconfiggere le elites. Una proposta e via, tutto si risolve, no? Ma chi sarebbero poi gli "ebeti"?
Secondo mincuo "Gli ebeti sono quelli che pensano che sia colpa "dei neo liberisti" (mai esistiti) che fanno pendant cogli ebeti che pensano sia colpa dei comunisti (mai esistiti). Poi ci sono anche gli ebeti "special" che pensano invece che sia colpa degli "speculatori".

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=comments&op=showreply&tid=114136&sid=10681&pid=114129&mode=&order=0&thold=0#114136

Quini inutile che i popoli si riuniscano per combattere le politiche neoliberiste (smantellamento dello stato sociale, privatizzazioni, dismissioni) dato che solo gli ebeti danno la colpa al modello neoliberista. Gli intelligenti invece sanno che non è così, e non serve neanche dimostrarlo tanto è palese.
Quindi se pensate che il neoliberismo (quello del fiscal compact e conseguente tagli a sanità, innalzamento età pensionabile, svendita di beni dello Stato a privato etc..) sia la vera causa del progressivo impoverimento della classe media e dello sprofondare nell'indigenza delle classi meno abbienti, siete ebeti.

Ha ragione mincuo quando fai finta di non capire. Lo ha detto chiaramente e si e' capito immediatamente, non sono mai esistiti perche' dietro c'e' sempre stato un'oligarchia che ha manipolato l'andazzo.

Siete 3 pizzaioli, ognuno ha un suo tipo di ricetta e dice cosi' la pizza verra' piu' buona. Mettete la pizza in forno, ma il forno a vostra insaputa viene comandato da me, aumento o abbasso i gradi a mio piacimento. La pizza fara' sempre schifo perche' poco cotta o bruciata


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Georgejefferson
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La credibilita di Luciano Gallino

Ha senso, come alcuni fanno, auspicare il default o il ritorno alle monete nazionali?

Sarebbe una pura follia. In primo luogo il ritorno a diciassette monete diverse solleverebbe difficoltà tecniche assai complicate da superare, poiché l’integrazione economica, finanziaria e legislativa tra i rispettivi paesi ha fatto nel decennio e passa dell’euro molti passi avanti. Inoltre parecchi paesi avrebbero a che fare con tassi di scambio catastrofici. Tra di essi vi sarebbe sicuramente l’Italia. Il giorno dopo un eventuale ritorno alla lira ci ritroveremmo con il franco a 500 lire (era a 300 quando venne introdotto l’euro), il marco a 2.000 (era a 1.000) e la sterlina a oltre 3.000. A qualche imprenditore simili tassi possono far gola, poiché favoriscono le vendite all’estero; ma essendo quella italiana un’economia di trasformazione, che all’estero deve comprare tutto, dal gas ai rottami di ferro, il costo degli acquisti dall’estero le infliggerebbe un colpo insostenibile.

Da Bagnai

Nella precedente esperienza, quella del 1992, il cambio si mosse in linea con i fondamentali macroeconomici. L’ultimo riallineamento della lira si era avuto nel 1985 ( http://www.bis.org/about/chronology/1980-1989.htm). Dal 1986 al 1991 il differenziale di inflazione fra Germania e Italia era stato in media di 4 punti (World Economic Outlook Database, http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2011/02/weodata/download.aspx). E nel 1992 il cambio effettivo nominale dell’Italia si deprezzò di circa il 20%, recuperando i 6x4=24 punti di rivalutazione reale subiti (tenuto conto di due piccole rivalutazioni del marco intervenute nel frattempo; International Financial Statistics, Agosto 2010, serie136..NECZF... ). Il cambio nominale cioè si comportò come previsto dalla teoria della parità relativa dei poteri d’acquisto.

Dal 1993 al 2010 oggi il differenziale di inflazione con la Germania è stato in media di un punto l'anno. La perdita di competitività cumulata su questi 18 anni è stata quindi del 18% (sempre WEO database). Per riassorbirla basterebbe una svalutazione comparabile a quella del 1992, cioè del 20%, non del 100%. E quindi lo scenario di Gallino non è plausibile, come non è plausibile che entri l’uomo nero a portarsi via il bimbo recalcitrante. I mercati, che quando gli conviene ai fondamentali ci guardano, acquisterebbero immediatamente delle lire svalutate del 100%, perché saprebbero benissimo che a quel livello sarebbero sottovalutate, e il cambio, ove mai l’isteria del momento lo spingesse più in basso, recupererebbe. E del resto, perché non dovrebbe? Non solo la teoria della parità relativa dei poteri d’acquisto è generalmente verificata dai dati (Noman, 2008, Economics Bulletin), ma è anche (giusta o sbagliata che sia) quella cui fanno riferimento gli stessi mercati nel formulare le loro previsioni (Takizawa et al., 2011, “In Which Exchange Rate Models Do Forecasters Trust?” IMF Working Papers: 11/116).

Sembra invece plausibile l’argomento che siccome dipendiamo dall’estero per tante vie, una svalutazione ci sterminerebbe. Sembra, ma non lo è, perché è contrario all’evidenza disponibile e perché contiene un errore di ragionamento economico. L’errore consiste nel ritenere che se i prezzi dei beni esteri aumentassero, noi continueremmo comunque a comprarne. Non compriamo solo petrolio dall’estero, compriamo anche tante cose alle quali possiamo rinunciare o che potremmo ricominciare a produrre in Italia (prima che la nostra industria sia sterminata). E per quanto riguarda le fonti di energia, basta ricordare che dopo la svalutazione del 1992 la nostra bolletta energetica rimase sostanzialmente inalterata (i dati vengono dal database Chelem e qui trovate un grafico http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002468.html). Quindi o nel 1992 l’Italia era cosparsa di pozzi di petrolio, o Gallino non sa cos’è una curva di domanda. Fate voi.

Scusate se sono stato così pedante nell’indicare le mie fonti. Era solo per ristabilire un equilibrio. In democrazia l’informazione è importante, e la disinformazione è fascista. E adesso basta sparare sulle ambulanze: vado a cercare un forum di sociologi per spiegar loro cos’è l’”embeddedness”. Confesso di non saperne assolutamente nulla, ma mi sembra corretto ricambiare la visita di cortesia. E poi, magari loro non se ne accorgono. Ma qui ci sono dati, e coi dati, ahimè, non si scherza. Non fidatevi di chi ve li nasconde, e nemmeno di chi se li inventa.

http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/L-Europa-della-troika.-Intervista-a-Luciano-Gallino-10519#comments


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mincuo
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Mentre si capisce bene dove stia la malafede in questo Tonguessy, e pazienza, ma non si capisce davvero quanto ignorante sia. Io ho spiegato che faccio Risk Management (gestione del rischio) PER IMPRESE, per coprire i rischi della gestione caratteristica (produrre e vendere) da eventi (rischi) su tassi, cambi e materie prime.
Per quanto glielo spieghi non capisce una mazza.
Il risk management significa gestione del rischio. Lo fanno TUTTI Le banche e pure gli "speculatori" i gestori di patrimonio, le società di assicurazione, più TUTTE le imprese, da quello che fa le merendine a quello che fa le automobili.
E' uno strumento, complicato magari, ma è uno strumento. Come la bicicletta. Come la lavatrice. Tonguessy essendo proprio duro di comprendonio oltre che in malafede trova che un "cattivo" qualunque usa la bicicletta dal che arguisce che la bicicletta è cattiva e tutti quelli che vanno in bicicletta sono cattivi.
Non è nemmeno commentabile un livello simile.


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mincuo
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tutta la mia solidarieta'
al forumista che si firma Mincuo,
fatto oggetto di aggressione
dal forumista che si firma Tonguessy.

Non te ne faccio una colpa, ovviamente, ma ti mancano dei dati. La cosa è iniziata nel dicembre 2011 in questa discussione dove, tanto per cambiare,
mincuo "analizzando" la versione della Treccani sui processi a Galileo mi apostrofa così:
"La definisco l'opera di un cialtrone analfabeta e disonesto come lei... IDIOTA."

http://www.appelloalpopolo.it/?p=5338

Mi ha fatto picere essere assimilato agli estensori della Treccani, ovviamente. Anche se generalmente non sono questi i toni usati.

Esiste quindi una certa consequenzialità. So adattarmi al tipo di discussione. Tutto qui. Forse è per questo che sono definito un sayanim?

I dati si trovano: io infatti avevo commentato così questa frase di Tonguessy:
I Medici per sostenere Galileo nel migliore dei modi, gli affiancarono il più prestigioso diplomatico dell'epoca (l'ambasciatore Pietro Guicciardini) come consigliere nel processo che vede Bellarmino pubblico accusatore, evitando però accuratamente lo scontro frontale con il papato."

Commento mio:
"Roberto Bellarmino morì il 17 Settembre del 1621
Il Processo a Galileo iniziò il il 12 aprile 1633 e si concluse il 22 giugno 1633
Il Cardinal Bellarmino cioè era morto da 11 anni e mezzo.
Questo solo per dare un'idea del valore dell'articolo."

Di processi Galileo ne EBBE UNO SOLO e si trova agli Archivi Vaticani.
Quando ho commentato questo Tonguessy ha scritto che lui parlava del PRIMO processo, non del SECONDO. Ma ce ne è stato UNO SOLO di processo. Processo vuol dire PROCESSO e infatti nel suo pezzo lo specifica bene che è un PROCESSO e scrive "nel processo che vede Bellarmino pubblico accusatore" Quindi un PUBBLICO ACCUSATORE IN UN PROCESSO. Ma il Cardinal Bellarmino era morto da 11 anni e mezzo E I MORTI non fanno i pubblici accusatori.Dopodichè uno può seguire tutta la discussione sul link messo da lui.
La malafede è identica. Infatti come ho detto è costitutiva.
N.B. Non so se la Treccani abbia mai scritto questa poponata. So invece che La Repubblica e Gad Lerner poi erano usciti con la stessa popanota. Gad Lerner diceva di essere andato aun Covegno di Studi Galileiani (a Torino) e io dissi a lui "impossibile che abbiano detto questa fregnaccia" e lui ammise (sta nel suo blog) che non c'era andato ma aveva ricopiato l'articolo del giornalista di La Repubblica, che evidentemente s'era inventato questa cosa di sana pianta. E probabilmente non la Treccani, ma La Repubblica è la fonte pure di Tonguessy.


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Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
 

Il thread chiude qui.
Per ora facciamo a meno delle polemiche personali nate su http://www.appelloalpopolo.it/
Grazie
La redazione


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