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RITORNO AL FUTURO


mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Topic starter  

Nel celebre film “Ritorno al Futuro”, Marty un adolescente californiano alle prese con uno scienziato carismatico e un po’ strampalato scopre nel corso di un esperimento pseudo-scientifico una macchina del tempo, costruita all’interno di una DeLorean modificata. Lo scienziato rivela che la macchina è alimentata a plutonio e confessa di aver rubato il prezioso elemento ai terroristi libici.

Sopraggiungono inaspettatamente i terroristi, i quali sparano allo scienziato. Marty si rifugia dentro la DeLorean e inavvertitamente ne attiva i comandi, e così viaggia indietro nel tempo, fino al 1955. Qui il ragazzo scopre di non avere plutonio a sufficienza per tornare indietro. Così si mette alla ricerca del giovane Doc, l’unico che possa aiutarlo.

Strada facendo incontra George, suo futuro padre, e, nel seguirlo, finisce con l'intromettersi nel suo passato. Infatti, Lorraine si invaghisce di Marty, innescando un paradosso temporale pericolosissimo, dal momento che la ragazza è la sua futura madre.

Una volta rintracciato Doc, lo scienziato si mette all’opera per escogitare un piano per riportare Marty “indietro” nel futuro e mette in guardia il ragazzo: dovrà necessariamente fare in modo che i suoi genitori si innamorino quella notte stessa, o verrà cancellato dalla faccia della terra.

Quale dovrebbe essere il “ritorno al futuro” dell’Italia, dal momento che l’attuale classe politica (tutta, nessuno escluso) ci lascia senza un passato e privi di speranze per il presente?

Non ci sono dubbi, è un RITORNO AL FUTURO. Un ritorno a un nazionalismo puro e semplice, senza aggettivi qualificativi e compromessi, all’ungherese per intenderci.

Un nazionalismo puro e semplice, un ritorno all’amore per la patria e per la nazione, per una nazione libera e sovrana, sovrana in tutti i sensi, nel senso politico, economico e sociale, senza padroni che ci comandano in casa e ci dicano quel che dobbiamo fare o non fare. Per secoli abbiamo fatto tutto da soli, quando diventammo una nazione unita e anche quando eravamo divisi in stati, non dico che facevamo tutto bene, abbiamo anche commesso i nostri errori, ma quando sbagliavamo, sbagliavamo da soli e quando facevamo bene, il merito era solo e soltanto nostro.

E non parlo di fascismo, sia ben chiaro, non sto pensando né al fascismo né al comunismo, ma a un sistema politico che rispetti i diritti e i doveri fondamentali dell’uomo, così come ce li insegnò il buon Mazzini, grande legislatore e patriota davvero italiano che abbiamo troppo facilmente dimenticato vendendo la nostra anima e consegnando le nostre risorse a chi vuole semplicemente approfittare delle nostre tradizioni, della nostra particolare posizione geografica e delle nostre capacità più volte attestate ed elogiate nel mondo intero.

Un tempo eravamo considerati un “popolo di santi, di poeti e di navigatori”, oggi siamo un popolo di peccatori, di parolieri di canzoni (molte volte brutte), e di pessimi internauti.

Ebbene, se non reinventiamo le nostre vere e antiche qualità, l’attuale dipendenza dalla droghe esterofile non finiranno mai e il nostro popolo perpetuerà all’infinito la più amara schiavitù mai vista e provata.

 

 


Citazione
Individualista
New Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2
 

Onesto? Sei fuori di testa! Abbiamo fatto tutto da soli e tutto bene? Come la famosa unità che altro non fu che un'azione protonazista e criminale ordita in ambienti sovranazionali e messa praticamente in atto dagli Inglesi e Francesi? Che altro abbiamo fatto di così bene? Ah, sì, per esempio partecipammo alla repressione dei boxer in Cina, assieme agli altri occidentali, distinguendoci per brutalità e crudeltà. Mi fermo qua, non mi va di infierire. 


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