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Sapelli su Draghi


Primadellesabbie
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Ancora una versione per l'avvento di Draghi, in questa intervista a Giulio Sapelli che trovo su 'Dagospia', in origine su 'Libero Quotidiano', ce n'é abbastanza per accendere gli animi su CdC:
 
 

Professore come giudica l'arrivo di Draghi a Palazzo Chigi?

«Una notizia molto positiva. Un po' come Martin Guzman che da ministro dell' Economia argentino sta trattando la ristrutturazione del debito con il Fondo Monetario. Anche lui come Draghi non c'entra niente con la maggioranza che esprime il governo. Entrambi hanno messo le loro competenze al servizio del Paese»

L'Argentina sempre nel cuore come tempi in cui insegnava a Buenos Aires.

«L'Argentina è stato uno dei Paesi più ricchi del mondo. I populisti l'hanno portata al fallimento. Il compito di Draghi è quello di evitare all'Italia lo stesso destino».

Lo conosce bene?

«Eravamo entrambi nel consiglio d'amministrazione dell' Eni. Nei suoi interventi era sempre affabile, garbato, puntuale. Visto che non riuscivo a dimagrire mi mandava i biglietti con le diete. Ora dovrà mettere in riga l'Italia.

Draghi come Monti?

«Chi lo dice non ha capito proprio niente»

Monti doveva tagliare mentre Draghi dovrà spendere Tutto qui?

«La differenza viene dalla diversa formazione»

Draghi ha studiato con Federico Caffè economista keynesiano e Monti alla Bocconi. Entrambi però espressione delle élite globaliste oggi sotto accusa.

«La diversità nasce da più lontano. Entrambi hanno frequentato i gesuiti: Draghi al Massimo di Roma e Monti al Leone XIII di Milano. I primi insegnavano il cosmopolitismo e nel loro album c'è l'evangelizzazione del Sudamerica. Bergoglio incarna perfettamente quella tradizione. L'omaggio che gli ha riservato Draghi in Parlamento è il riconoscimento della missione sociale di questo Papa. I gesuiti di Monti erano giansenisti che coprivano con una preghiera gli errori del capitalismo».

Professore ci siamo spinti molto indietro. Guardiamo al futuro: che cosa farà il governo Draghi?

«Non era una digressione. E' la cultura a fare gli uomini. Draghi è un servitore dello Stato. Trent'anni fa le privatizzazioni servirono a evitare il fallimento. Oggi bisogna ripristinare la crescita»

 

Il dibattito indugia sulla definizione del governo: tecnico o politico?

«Politico. Draghi è un uomo della Prima Repubblica. Cerca il consenso non lo scontro. Conte era divisivo. Draghi unisce . Coltiva l' arte del compromesso. Mattarella , altro esponente della Prima Repubblica non ha avuto esitazioni a cancellare l' avvocato del popolo».

Allora è vero che moriremo tutti democristiani

«Definirei Draghi un socialdemocratico con molti riferimenti nel mondo cattolico. Un riformista. In Banca d'Italia e poi al Tesoro ha lavorato con Ciampi che da capo del governo, l'ultimo della Prima Repubblica, ha consacrato il metodo della concertazione come stile di comando. Difficile dire che Ciampi fosse democristiano».

Da poco è in libreria il suo ultimo lavoro ( "Nella storia mondiale. Stati, mercati, guerre"). Accusa i partiti italiani d'ignoranza "perché per spiegare la nostra vita nazionale bisogna capire prima come si muove il mondo". Che cosa vuol dire?

«Volevo dire che quelli di prima non avevano capito nulla. A cominciare da Conte. Spuntato dal nulla. Frutto della mucillagine che avvolge i palazzi romani. Coltivava l'amicizia con i cinesi di Xi. Flirtava con Putin. I soldati russi a Bergamo come "sanificatori" non credo siano piaciuti. I nostri servizi segreti incaricati di coprire i traffici fra Mosca e Trump. Ad abbattere il governo Conte è stato Renzi. Ma l' onda è partita da molto più lontano».

Il nuovo governo infatti è atlantista ed europeista.

«Draghi è un uomo potente. Apprezzato negli Usa. Temuto in Germania».

Come fa a dirlo?

«L'ex segretario al Tesoro, Timothy Geithner, nell'autobiografia racconta di essere stato incaricato da Obama di negoziare con Berlino la nomina di Draghi alla Bce».

Perchè?

«Era l'argine all'egemonia tedesca. Ancora una volta il capitalismo nordamericano ha vinto sull'ordo-liberism o teutonico»

Alla fine, però la Merkel non solo ha accettato ma ha anche fatto da sponda contro la Bundesbank e la Corte Costituzionale tedesca che non vedevano l'ora di sbarazzarsi di Draghi.

«La politica doveva salvare la catena del valore che unisce l'industria tedesca a quella italiana. Hanno provato a sostiturci con la Cina ma hanno rinunciato. Troppo alto il divario di qualità. E poi non tira bella aria da quando il regime di Xi Jinping si è messo a giustiziare i capitalisti, i tycoon e persino le mogli, accusate di adulterio».

Finito a Palazzo Chigi Draghi andrà al Quirinale?

«Tornerà a casa. Potrebbe tentarlo solo un altro incarico in Europa».

Che cosa potrebbe esserci in Europa di più importante dopo la Bce?

«Amico mio, dopo il Recovery Fund non si torna più indietro. L'Europa avrà una costituzione. Bisogna solo decidere se confederale o, come piace a me, federale sul modello Usa. A un impegno del genere Draghi non potrà sottrarsi. Soprattutto se, dopo aver salvato l'euro, avrà tirato l'Italia fuori dai guai».


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oriundo2006
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Elogi su elogi. Insomma, che credibilita' dare all'agiografia anticipata di Sapelli ? Si dimostra che la forma mentis cattolica appartiene davvero ai tratti fondamentali della psiche italica, ad onta di quella ventata di 'modernita' rappresentata negli ultimi anni dall' immigrazione di tante razze e popoli, evento che l' ha stemperata ma solo nella superficie.

Nelle elites tutto prosegue stile Costantino. Si esalta il nostro perche', a differenza di Monti, esser stato dai gesuiti a Roma indica una ( eventuale ) 'omousia' in quanto ''..nel loro album c'è l'evangelizzazione del Sudamerica. Bergoglio incarna perfettamente quella tradizione..''. 

Del resto, a conferma di tali affinita' evangeliche, Bergoglio ha elevato Draghi con incarichi prestigiosi nella pontificia accademia delle scienze.

Ah, dimenticavo. Un cristiano memento a Videla: mi raccomando una messa in suo onore.


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Primadellesabbie
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@oriundo2006

Nella realtà l'orizzonte non é piano e sgombro da ostacoli.


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mingo
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Ma questo beve forte . Mi sa tanto che il troppo Atlantismo e  Euperismo  gli hanno dato alla testa al signore .

E' vero che fino  a prova contraria può aver ragione anche lui , ma Draghi per storia è un "globalista puro " oltre che "liberista puro" e da queste idee non viene mai un gran che di buono.


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GioCo
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Postato da: @primadellesabbie
Ancora una versione per l'avvento di Draghi, in questa intervista a Giulio Sapelli che trovo su 'Dagospia', in origine su 'Libero Quotidiano', ce n'é abbastanza per accendere gli animi su CdC:
 

[...]

Odio sparare sulla crocerossa. Sorvolando sul fatto che Sapelli è un docente, storico ed economista dei miei stivali (a meno che uno non possa insegnare, dirigere una banca e fare ricerca storica tutto insieme "seriamente" come ci suggerisce wikicopiedi - manco pico de paperis) e ritenendolo l'ennesima sacra reliquia vivente da venerare "obtorto collo" (se no non capisci niente) e perché sui contenuti non si riesce proprio a stare, il problema si scioglie in 5 righe.

Draghi è arrivato al governo grazie a Renzi. Ora, se chiunque, da Sapelli ai movimenti (di pancia) Roosvelt parcheggiati in zona massonica, mi dicono che dobbiamo "stare sereni" perché ci ha pensato Renzi, posso accettarlo. Poi però faticherei a guardarmi allo specchio e non oserei nemmeno chiedere a mia madre se mi ritiene ancora intelligente.

Noi oltre ogni evidenza evidente siamo in mano adesso alle forze più straordinariamente capaci nel manipolare il consenso (emotivamente). Hanno avuto duemila anni per prepararsi. I Catto-Gesuiti. Un movimento che da solo è riuscito a farsi odiare dalla chiesa e da se stesso, farsi espellere, farsi riaccettare, creare faide interne, arrivare al soglio pontificio sfindando i massimi organi di potere vaticano più volte nei secoli e coronare il sogno del soglio pontificio in stereo surround e (poco dopo) in America la presidenza.

Però Draghi (che gli deve la carriera) si è ravveduto, adesso è un bravo ragazzo e ci salverà.

Bhé, che dire? Ecco che dire: è difficile guardare in faccia sto schifo. Sono veramente molto pochi quelli che si possono permettere questo lusso. Tutti gli altri hanno bisogno di credere per non morire (dentro). Per questo non si può nonostante tutto smettere di amare il prossimo.

Ora, sapendo questo cosa accadrà? Perché la storia è il solo giudice imparziale (e impietoso) a cui possiamo appellarci. Draghi secondo me punta alla presidenza della repubblica. A febbraio 2022 scade il mandato Mattarella. Non mi sembra un caso che Draghi salga proprio adesso al soglio della presidenza del consiglio. Questo significa che avremo circa 8-9 mesi di governo, poi immagino ci sarà una crisi forse innescata proprio da quello scomodo alleato voluto dallo stesso Draghi. Quindi si può pensare che avremo una diminuzione dell'emergenza Vidocq (che sta sul ca%%o a troppa gente e per incensare il papa Drago non va bene inimicarsi la massa) e infatti già vedo la gente che si rilassa. Oggi è la decima persona che vedo girare tranquillmente senza mascherina. Questo non vuol dire che andremo in zona bianca ma che le zone rosse diventeranno puntini sulla mappa, come la varicella, spegnendosi e accendendosi come le lucette di Natale. Così nessuno cacherà il ca%%o per qualche tempo e si potrà comunuque conservare continuità con la propaganda emergenziale sanitaria riprendendola a tempo debito uguale a prima. Però avremo un accellerazione del comparto tecnologico (5g) che deve tornare in mano NATO e quindi (penso) vedremo una lenta epurazione della intromissione cinese, non so fino a che punto avrà efficacia, ma dovrebbe essere una tendenza spiccata, dato che Draghi come Biden è della fazione gesuita atlantista. Poi accellerazione di progetti come il TAP e 5g. Le antenne prolifereranno come funghi e in luoghi lasciati fuori fino adesso. Aumenteranno i cantieri che lavorearanno alacremente tutta l'estate per i lavori pubblici stradali e ferroviari. Avremo un miglioramento deciso dell'economia, ma tutto sarà portato avanti con il pretesto dell'adeguamento ecologico, un altro tipo di disastro. Come creare cattedrali nel deserto, finché lavori e ti pagano tutto bene, poi finisce e capisci quale ciclopica stronzata hai fatto. La campagna di vaccinazioni andrà avanti moltiplicando l'offerta per ridurre la resistenza (e l'effetto anti-propagandistico delle reazioni avverse) dal momento che sono riusciti ad ottenere che non ci sia dissenso sull'uso vaccinale di massa obbligatorio contro pandemie simil-influenzali. Ci sarà un aumento dell'offerta di lavoro ma per lo più per smart-working dato che il timore di lockdown futuri spingera molti (giovani) a cercare lavori da casa che non richiedano spostamento. Inizierà presto la campagna di boicottaggio dei combustibili fossili. Dovrebbe aumentare la bolletta della luce e siccome dobbiamo convertirci alle energie rinnovabili, avremo sempre più difficoltà ad alimentare la rete le cui esigenze con il 5g e lo smart-working, le auto-elettriche, etc. etc. aumenta, ma che sarà sempre più difficile continuare a garantire come in passato. Quindi pagheremo più salato un servizio decisamente più scadente.

Prima di ottobre dovremmo avere la crisi. Magari Salvini per la questione dei migranti che vedremo "magicamente" diventare endemica e incontrollabile (come se adesso invece...) o qualche altra scusa che sia plausibile mandi il carroccio in botta. Tanto l'ha già fatto, ha promesso che potrebbe rifarlo e siccome "c'è Bagnai e Borghi che sorvegliano l'intellighenzia leghista" possiamo "stare tranquilli" che non avranno problemi a rifarlo. Quindi Draghi esce di scena insieme a Mattarella, lo sostituisce e al governo ritorna Conte, salutato da folle festanti perché ricomincia il lockdown duro che serve a gestire la nuova "emergenza imprevista" preordinata.

Tombola!

(Come sempre spero ardentemente di sbagliare solo TUTTO)


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