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Severgnini, Bin Laden e il Ministero della Verità


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Beppe Severgnini, professione: gatekeeper.

Beppe Severgnini cerca di far rientrare le pecorelle all’ovile. Disperato per come persino tra i suoi borghesi e politicamente corretti lettori si avanzassero dubbi circa l’autenticità della “notizia bomba” della morte di Bin Laden, ecco il Nostro, acclamato giornalista d’assalto con all’attivo memorabili pezzi sulla sua passione per la Pazza Inter di Mourinho, lanciarsi in una operazione di gatekeeping sul suo frequentatissimo blog/forum su Corriere.it, Italians.

Rispondendo ad una domanda di un lettore, il Beppe nazionale, noto per il curatissimo ciuffone glamour e la mascella pronunciata, fa quel che può per ridicolizzare coloro che osano non credere alle barzellette raccontate in queste ore a reti unificate, ma finisce per rendersi più ridicolo di coloro che ridicolizza.

Gli argomenti più forti portati a sostegno della “Verità Ufficiale“, i cui spacciatori gli pagano anche lo stipendio, sono i seguenti:

- “Siamo di fronte a un fenomeno nuovo, a un negazionismo eccitato, a una balorda teoria cospiratoria per cui le democrazie raccontano sempre bugie. Mentre i nostri nemici, chissà perché, sono più affidabili”: insomma, se osi mettere in dubbio la veridicità delle affermazioni di un personaggio che a distanza di 2 anni dalla propria elezione alla Presidenza degli Stati Uniti non è neanche riuscito a fornire una prova credibile della sua effettiva nascita sul suolo americano, sei un “negazionista eccitato”, un po’ balordo, e naturalmente al soldo del nemico;

- Non poteva mancare un richiamo denigratorio al “complottismo classico”, quello che osa mettere in discussione la tesi ufficiale circa l’11/9: «Le Torri gemelle? Non può essere lo schianto di un paio di aerei per semplici motivi fisici?». Ecco tutto ciò che ha da dire il Nostro Eroe su un decennio di studi e perizie circa gli eventi dell’11/9. Dopotutto se lui crede che in un buchetto di pochi centimetri al Pentagono sia passato un intero aereo di linea, va da sè che siamo noi i pazzi che osano non crederci;

- “Gli antiamericani in servizio permanente effettivo sono numerosi”: così come se critichi Israele sei antisemita (accusa ovviamente rivolta anche al povero Vittorio Arrigoni), se osi criticare chi paga lo stipendio di Severgnini sei “antiamericano”. Quanti dogmi per una società che si dice libera!

- Rispondendo al lettore, che si pone legittime domande aggiungendo comunque di essere “americanista convinto”, Mr. Beppe replica “se questo sono gli americanisti, ridate un microfono a Fidel Castro e aprite un blog per Hamas”. Capito? Se osi mettere in discussione i dispacci del Ministero per la Verità, potresti trovarti inserito nella lista dei “Nemici dell’Occidente”, e finire in vacanza-premio a Cuba, lato Guantanamo!

- “Le democrazie sbagliano, le democrazie si correggono. Dobbiamo credere al potere con il beneficio d’inventario? D’accordo. Ma c’è chi non crede per principio; e finisce per fornire alibi, in questo modo, ai nemici della democrazia”. Capito? Fomenti i nemici della democrazia, tu! Sì, proprio tu che osi non credere che un barbuto beduino sia sfuggito per 10 anni ai più grandi eserciti della Terra nascondendosi tra le montagne afghano-pakistane tra pecore e pecorari, senza telefoni ed internet, ma riuscendo ugualmente a dirigere la più formidabile macchina del terrore che la storia ricordi!

- “L’idea che un uomo come Barack Obama possa avallare bufale di queste proporzioni è assurda”. E basta. Ve lo dice Beppe. Dopotutto non è mica quel cattivone di Bush no? Lui sì che avrebbe fatto una cosa del genere. Obama è pur sempre il Premio Nobel per la Pace! E dev’essere di sicuro un’ennesima balla dei complottisti quella per cui “un uomo come Barack Obama” ha rinnovato il Patriot Act che diceva di voler abolire, ha tenuto aperta la base di Guantanamo nonostante dicesse di volerla chiudere, ha bombardato il Pakistan coi droni nella stessa settimana in cui ha ricevuto il Nobel per la Pace, ha avvallato i body-scanners, ha rinnovato il programma delle renditions;

- “La calunnia, che ai tempi delle romanze era un venticello, nei tempi della banda larga è diventata un tornado”: il finale strappalacrime, con una prosa che sfiora la poesia, non poteva mancare. Dopotutto, nonostante sia impegnato a fare il manovale della Verità Ufficiale, è pur sempre stato eletto Miglior Giornalista Europeo il nostro Beppe, che diamine!

Insomma, secondo Beppe Severgnini ed il Corriere della Sera (che riporta il link all’illuminante articolo in homepage sul proprio sito), non siamo altro che una banda di mentecatti paranoici, ignoranti calunniatori, nemici della democrazia ed al soldo del nemico. Perchè? Perchè il Ministero della Verità non si discute, si ama.

Salvatore Ioppolo
Fonte: http://freeyourmindfym.wordpress.com
Link: http://freeyourmindfym.wordpress.com/2011/05/03/severgnini-bin-laden-e-il-ministero-della-verita/
4.05.2011


Citazione
buran
Reputable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 301
 

Sarebbe interessante ottenere da Servegnini un commento di quest'immagine, alla luce di quello che è successo dopo.


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