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Stiamo Rinnegando


edo
 edo
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Qualcuno tra i lettori meno giovani avrà notato analogie tra il trattamento subito dalla Libia e quello subito dall’Italia ai suoi tempi.
In entrambe le situazioni, c’era una dittatura lastricata di buone intenzioni, perse per strada, appoggiata da una frazione di popolazione (in genere la sociologia dice che sono 5% a favore, 5% contro e il resto della popolazione si estranea).
In entrambi i casi c’era un capo con uniformi da operetta

contornato da una serie di magnaccia, pochissimi oppositori a viso aperto e buone prospettive di sviluppo del paese.
L’ aggravante provinciale italiana e’ che fummo noi a dichiarare guerra – sia all’Inghilterra che agli USA – mentre Gheddafi ha avuto l’intelligenza di starne fuori, anche se non gli e’ bastato per salvarsi.
Entrambi morirono abbandonati dai seguaci e dai figli.
In entrambi i casi, si e’ bombardata una popolazione innocente (sessantamila i morti civili italiani per bombardamenti. Lo ha detto, documentandolo, la Rai TV nei servizi culturali del prof Parascandolo nella trasmissione ”Bombardamenti” a cura di Giano Accame) e si e’ preferito uccidere il dittatore piuttosto che sottoporlo a un imbarazzante giudizio.
Anche in questi due casi, si dato poi vita a un governo fantoccio per introdurre il popolo alla liberta’ e alla Democrazia.
Abbiamo avuto libertà ma non democrazia, non quella vera, se esiste.
Viste le numerose analogie – e qui mi fermo, ma e’ un gioco che potrebbe continuare- mi sono trovato a pensare se ciò che ci e’ stato inculcato in testa a forza di bombe abbia avuto un valore intrinseco e duraturo e sopratutto se gli educatori siano poi rimasti saldi nei convincimenti che
diffusero ieri in Italia e oggi in Libia, Afganistan, Irak.
Le affermazioni valoriali sono le stesse e le critiche al regime dittatoriale dei due paesi, identiche.
La strategia e la tattica politica sono una riedizione, anche se nella replica l’ampiezza delle alleanze non ha raggiunto i cinquantadue paesi della prima versione.
La parte reale e costruttiva, quella per la quale si e’ disposti a combattere e a morire, quella dei film di Frank Capra, e’ invece scomparsa o se coesiste con le inquietanti ombre che vediamo, non si fa notare. Forse e’ ora di ricordare le promesse di sessanta anni fa.
Il suffragio universale e’ ormai condizionato dai media e da una ristretta élite di miliardari che hanno sostituito e snaturato il sogno americano. Le nostre primarie sono uno sfotto’.
La giustizia USA ha in pratica abolito l’ habeas corpus e in queste ore passa una legge che consente l’arresto e la detenzione a tempo indeterminato di un cittadino anche in assenza di una precisa imputazione.
Alcuni americani convertiti all’islam e simpatizzanti di Ben Laden, sono stati addirittura uccisi da Drone (gli aerei armati senza pilota) con omicidi mirati.
Il principio di non interferenza negli affari interni di un paese, riconosciuto da tutte le assise internazionali, dal Congresso di Vienna (1815) in poi, non viene più considerato valido.
Le truppe americane, in tutto il mondo sono state dichiarate improcessabili.
L’impegno a garantire la stabilita’ del mondo – anche con l’accordo di Bretton Woods che prometteva l’oro a 35 dollari l’oncia – e’ stato bellamente disatteso.
Oggi l’ancoraggio all’oro e’ scomparso e gli Usa hanno trasformato la loro moneta in UN PRODOTTO CHE SIAMO OBBLIGATI A COMPRARE.
Producono i biglietti di banca a 4 centesimi l’uno e li vendono a un dollaro.
Chi non li compra rischia di trovarsi in seria difficolta’.
Gli Stati Uniti d’America non considerano più gli uomini tutti nati uguali nei diritti : gli arabi sono meno uguali degli altri. In dieci anni ne sono stati uccisi direttamente oltre centoventimila per eliminare due dittatori due.
Erano i paladini del libero commercio ed ora hanno creato il WTO (World trade organisation) che di fatto e’ un oligopolio dei paesi più ricchi) e chi tocca il petrolio (o l’oro, o il rame) muore.
Ci hanno portato la Repubblica e poi abbiamo visto monarchie dinastiche Made in USA come i fratelli Kennedy, fermati col tirannicidio, le dinastia Bush, la dinastia Clinton. Negli anni cinquanta, il solo governatore segregazionista dell’ Alabama, George Wallace, fu crocifisso per aver osato candidare la moglie a governatore.
Hanno annunziato la libertà di religione e ora vanno a braccetto, non solo – e basterebbe – coi fratelli mussulmani e con gli ebrei ultra ortodossi, ma siamo arrivati ai Talebani visti come puritani degni di navigare sul Mayflower.
Hanno predicato la libertà di ricerca scientifica, ed ora proibiscono di spiegare Darwin nelle scuole e lo tolgono dalle biblioteche pubbliche.
Hanno celebrato la libertà sessuale e ci sono Stati dell’Unione dove per un pompino, anche tra coniugi, si danno dieci anni di galera.
Hanno annunziato la libertà per gli omosessuali. Vedrete che tra poco diventerà obbligatoria.

corrieredellacollera.com


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