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8 Ottobre 2016 13:50
Hai talento, fai ridere come nessuno e non hai paura di essere scorretto. Poi cresci, ti ammorbidisci, cambi la storia e sostituisci i russi con gli americani, altrimenti l’Oscar non te lo danno mica. Quindi, esaurita la vena, ti reinventi cantore dell’amore, celebrando la Costituzione più bella del mondo ma solo quando al potere c’è Berlusconi, che è brutto sporco e cattivo non per quello che fa ma perché non è iscritto al partito che voti.
Infine passi dal voler bene a Berlinguer al venerare il nuovo Silvio, ovvero Renzi, uno che a vent’anni avresti preso per il culo fino a sfinirlo. “Se vince il No è peggio della Brexit“, dici adesso. E magari, se vince il Sì, ti regalano pure un’altra serata su RaiUno e un’altra bella vagonata di soldi (anche nostri). Da saltimbanco a rondolino: vamos.
Ormai, caro Benigni, ho finito anche gli insulti. Siamo al vilipendio di cadavere del povero Cioni Mario. Peccato, una volta eri bravo. Ma il Monni, a noi toscani, ce lo aveva detto chi eri davvero. E il Monni non sbagliava mai.
Andrea Scanzi
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/05/storia-breve-del-fu-benigni/3077227/
5.10.2016
8 Ottobre 2016 13:58
~certevolteilsolebatteanchesulculodiuncane~
8 Ottobre 2016 15:29
Doveva continuare a leggere Dante. Avrebbe fatto qualcosa di utile.
8 Ottobre 2016 18:30
Nulla da aggiungere a quanto scrive Scanzi.
8 Ottobre 2016 19:32
Ho visto poche settimane fa solo la prima parte dello spettacolo in cui commenta la "più bella costituzione del mondo" smettendo infastidito da quella che mi sembrava una "marchetta" a favore del padrone attuale.
In seguito ho saputo che la recita era del 2013 e sono rimasto colpito dalla "preveggenza" del comico.