Tempo e Modernità A...
 
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Tempo e Modernità Apocalittica


GioCo
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Quel che segue (più sotto) potrebbe essere letto come un insieme abbastanza eterogeno di fonti e argomenti che in verità cito per cercare di portare attenzione su una tesi, per altro non nuova, ma che potremmo considerare interessante, perché trasforma in modo radicale il modo di vedere gli stessi dati, gli stessi eventi che oggi infestano i network dell'opinionismo globalista.
Consideratelo un esercizio utile per ottere qualche piccolo strumento in più, del tutto lecito, per criticare costruttivamente lo tsunami di brodaglia caotica che ci sta investendo.

Il primo punto: non considerare le notizie notizie, ma strumenti utili a manipolare l'opinione ottenute con l'ingegneria del consenso. Pensare diversamente nell'era imperiale delle pubblicità e delle corporatocrazie, secondo me rimane un atto di ingenuo autolesionismo oppure proprio di una coscienza poco pulita. Questo non perché ci sia una coscienza unica e oscura che pianifica dietro le quinte chissà quale trama mefistofelica, ma molto banalmente perché ognuno di noi vuole convincere gli altri di qualcosa e oggi la differenza sta solo nella conoscenza degli strumenti utili allo scopo. Va da se che alcuni hanno dominio sull'argomento ben più di altri. Tutto qui.

Secondo punto: sfortunatamente niente ci dice che il pensiero che domina sia utile, sensato, migliore o persino anche solo "dominio della fonte" da cui pare provenire. In queste condizioni è abbastanza facile che abbiano successo (per parafrasare Fantozzi) in prevalenza "cagate pazzesche". Non tanto per seguire un ottusa volontà di dominio globale, una qualche agenda sotterranea di politica imperialista, ma banalmente perché è difficile sapere banalmente di chi ti devi fidare. Non si può "fidarsi di nessuno", sennò si coltiva l'orticello delle paranoie o delle noie, no?

Questa premessa era necessaria per alcune riflessioni circa il dogma della scienza. La "scienza", quella cosa ridicola che parte con lo studio della Gravità e da allora non sa dirci cos'è ma solo "forse" come funziona. Ma si arroga il diritto di saperci guidare da qualche parte nella comprensione della verità, con la stessa sicurezza ottusa di un rabdomante ubriaco o della chiesa del 1400 e non ce lo nasconde neppure. Lo dichiara con fierezza apollinea.
Non sono necessariamente contro la scienza, ma i dogmi di qualunque colore e significato tendono a darmi l'orticaria. Non so voi.

La scienza, tramite una delle sue due correnti più rappresentative, la fisica, ci dice cos'è la realtà. Noi dicano oggi che la "realtà è fisica". Pare un ossimoro, come fa ad essere "corpo del Re" l'Universo? Ma procediamo, che se no si "perde Tempo". Già, il Tempo, quella cosa indistricabilmente mescolata allo spazio e che ci ha dato i segnatempo, ultimo dei quali l'orologio, cioè quella cosa meccanica che divide il giorno in 24 cadenze regolari raggruppate in 2 moti circolari da 12 angoli. Sapevate che un ora copre un angolo di 30°? Che due triangoli equilateri fanno nella somma 360° oltre a tracciare un esagono? Ma non esoterizziamo troppo.
Oggi il tempo immaginario è per tutti simbolicamente una unità regolare angolare. Un momento, chi ha scritto che i demoni stavano negli angoli? Ah si, Frank Belknap Long, uno dei pupilli di Lovecraft, colui che trae spunto per le sue fantasie horror non meno che da Jhon Dee e le tavolette di Kutu. Mi sono sempre chiesto perché coloro che si sperticano ad assicurare che Lovecraft si sia inventato il Necronomicon, stanno attenti a non citare le tavolette Sumere di Kutu che oltre a provare che i “Grandi Antichi" non sono sue invenzioni, rovesciano in negativo la Storia di Ea, Primo tra gli Annunaki che diventa così il Signore degli Inganni, là dove la storia ce lo consegna come Primo Signore degli Dei (dei cieli e dei fulmini).

Ma torniamo all'orologio e al tempo che pretende di misurare, cioè quella cosa che definisce l'energia, la realtà e la fisica. Come la gravità lo misuriamo senza sapere nulla della sua natura, peccato che il mezzo con cui lo misuriamo è definito da ciò che vuole misurare. Vagamente arrogante, no? Vediamo allora qualche cenno della sua genesi concettuale.


[...]
«La meridiana, lo gnomone e la suddivisione della giornata in dodici parti, i Greci li hanno appresi invece dai Babilonesi.»
[...]
L’astrologo romano Marco Manilio nel suo poema Astronomicon, scritto nei primi decenni dopo Cristo, riferisce che:
«Il primo (cardine della volta celeste o «Medio Cielo») in potenza è quello che regna alla sommità dei cieli e che con linea impercettibile divide a mezzo il mondo: esso infatti è il più nobile, a cagione dell’elevata sede che occupa.»
Successivamente Raimondo Lullo (detto anche Doctor Illuminatus) riprenderà l’argomento:
«L’influenza diretta e verticale della costellazione sarà sempre più forte delle influenze indirette ed oblique: tale è il caso del Sole che dispensa un calore maggiore a mezzodì che in altre ore del giorno.» (Tractatus novus de Astronomia - 1274 d.C.)
[...]
Certamente a molti non sarà sfuggito che il caldo «astro del giorno» descrive continuamente nel cielo, a causa del moto di rotazione compiuto dalla Terra su se stessa, una circonferenza. Questo circolo, che è il percorso solare apparente, si estende solo in parte sopra l’orizzonte, ma ci si può figurare il suo continuum sotto la linea del tramonto.
Quindi giorno dopo giorno, il Sole descrive dei circoli nel cielo di posizione variabile a causa dell’alternarsi delle stagioni.
Ora, da questi circoli virtuali ad immaginarsi le spire concentriche di un serpente il passo è assai breve, specialmente se si considerano gli occhi pieni d’attenzione vivida e la fruttuosa immaginazione dei nostri antenati.

[...]
Dipoi, nell’antico Egitto, il serpente cosmico appare anche come Sata, termine che vuol dire «figlio della terra», che é ritratto con molte spire o con una coda in bocca.
[...]
Inoltre appare altrettanto chiaro che questo serpente è sicuramente l’antenato più accreditato del celebre Ouroboros, ossia di quel Dragone che si morde la coda disegnando un cerchio che fu il simbolo della manifestazione intera, emblema assai caro all’Alchimia.
[...]
[fonte]

Eh, ma l'oroboro è Tiamat o Ereskigal, la generatrice degli Dei per i Sumeri. Quindi la "scienza" del tempo ha radici esoteriche e magiche molto profonde, tanto che volerle rigidamente "scientifiche" è quantomeno asinino. Eppure il mito di Star Wars (“tanto tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana”) è tale oggi che difficilmente si evita l'anatema per chi tocca questi argomenti senza piegarsi al dogma della "sacra verità scientifica". La scienza per bocca dei suoi pontefici decide chi dice sciocchezze e chi invece possiede senno, per ciò anche se le voci discordanti non mancano, vengono emarginate, tenute ai bordi dei riflettori. Dal medioevo, questo non ci racconta niente di nuovo: cambiano i pontefici e i mezzi, non la sostanza. Oggi quindi come ieri, il dogma si impone, con la riduzione al silenzio.

Per sfiorare come i pensieri possono divergere dal dogma ricorrente che l'abitudine ci costringe a considerare "normale", con un po di sforzo che ci occorre per non ridere, possiamo ascoltare gli eretici, come Giuliana Conforto, che ci parla in termini scientifici di un tempo elastico o il Time Travel Institute che ci parla (per bocca di un controverso quanto enigmatico "John Titor", sedicente "viaggiatore del tempo" di passaggio qui nel 2001) di un multiverso definito da tutti gli accadimenti possibili per ogni "linea temporale" possibile, perfettamente leciti e coesistenti nello stesso identico spazio, già definito da un fisico teorico, Hugh Everett III,
e con supporto matematico tale da inibire la possibilità di qualsivoglia paradosso temporale.

Questi personaggi (ne potrei citare a dozzine) fanno ragionamenti molto concreti, solidi, di sicuro non si può etichettarli stupidi. Ma gravitano nelle orbite delle nostre esistenze come coincidenti, cioè alla stregua delle comete, facendo così spettacolo ma per un breve tempo e lasciandoci poi attoniti, a chiederci se il loro passaggio nei cieli dei nostri destini, abbia realmente il senso di un qualche presagio, ci dica qualcosa di utile ... o sia soltanto come molte altre storie, la loro da ascoltare come si fa con le favole per i bambini.

Dimenticavo, tra le tante date di questo Tempo a scandeze irregolari, che spacciano la solita "apocalisse" del mondo, forse vi siete persi quella di Chico Xavier, altro eretico che ci piazza questa sua "ultima data limite": 20 luglio 2019, anniversario dello sbarco di Apollo 11 sulla Luna.

fonti:
web.tiscali.it/azhatoth/old/Download/Kutu%20tables.doc
777-lucyfer777.blogspot.it/2013/12/necronomicon.html
www.youtube.com/watch?v=UWgX-8cDZS4&list=PL8E4C903A4878D6D1&index=1
www.anticorpi.info/2011/04/john-titor-e-la-creazione-del-futuro.html
http://www.cronacheesoteriche.com/CronacheEsoteriche/alchimia_orologio.jsp
https://it.wikipedia.org/wiki/Ti%C4%81mat
https://www.youtube.com/watch?v=iycuHptfqKU


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Il primo punto: non considerare le notizie notizie, ma strumenti utili a manipolare l'opinione ottenute con l'ingegneria del consenso. Pensare diversamente nell'era imperiale delle pubblicità e delle corporatocrazie, secondo me rimane un atto di ingenuo autolesionismo oppure proprio di una coscienza poco pulita. Questo non perché ci sia una coscienza unica e oscura che pianifica dietro le quinte chissà quale trama mefistofelica, ma molto banalmente perché ognuno di noi vuole convincere gli altri di qualcosa e oggi la differenza sta solo nella conoscenza degli strumenti utili allo scopo. Va da se che alcuni hanno dominio sull'argomento ben più di altri. Tutto qui.

Nooo! Questo passaggio me lo deve proprio spiegare dettagliatamente.
Ho messo il cervello nel mortaio e dopo averlo ridotto in poltiglia non sono riuscita a digerirlo, 🙁 😥 🙄 👿

Secondo punto: sfortunatamente niente ci dice che il pensiero che domina sia utile, sensato, migliore o persino anche solo "dominio della fonte" da cui pare provenire. In queste condizioni è abbastanza facile che abbiano successo (per parafrasare Fantozzi) in prevalenza "cagate pazzesche".

Vox populi, vox dei. 😉Il restante del post mi sembra scritto da Maurizio Crozza quando imita Zichichi.


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PietroGE
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Queste sono elucubrazioni astruse e assurde, basate su una concezione caricaturale e totalmente sbagliata della scienza.

1.La scienza non è un concetto filosofico o teologico, è un metodo.
2.La verità che produce è una verità scientifica. Non ha niente a che fare con la Verità delle religioni o della filosofia.
3. Non è possibile chiedere di che cosa sono fatti (che cosa sono) gli elementi fondamentali della Fisica perché una risposta implicherebbe che non sono fondamentali.
4.I dogmi sono estranei alla scienza. Appartengono alla religione.
5.Si può dire che cosa sono il tempo è lo spazio solo se sono concetti "emergenti" da una realtà più elementare (vedi punto 3).
6.L'energia non è definita perché è il costituente fondamentale dell'universo.
7.La gravità, secondo la teoria della relatività generale è la curvatura dello spazio/tempo creata dalla massa.

Le concezioni antiche della natura: tipo acqua, terra, aria fuoco, appartengono alla filosofia o alla religione. Con l'introduzione del metodo scientifico c'è stato un distacco netto con la mitologia, per cui ogni raffronto lascia il tempo che trova.


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Le concezioni antiche della natura: tipo acqua, terra, aria fuoco, appartengono alla filosofia o alla religione. Con l'introduzione del metodo scientifico c'è stato un distacco netto con la mitologia, per cui ogni raffronto lascia il tempo che trova.

Non sono d'accordo! Lei conosce cose più tangibili degli elementi da lei indicati? La natura non è ne antica ne moderna: semplicemente è.


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PietroGE
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Le concezioni antiche della natura: tipo acqua, terra, aria fuoco, appartengono alla filosofia o alla religione. Con l'introduzione del metodo scientifico c'è stato un distacco netto con la mitologia, per cui ogni raffronto lascia il tempo che trova.

Non sono d'accordo! Lei conosce cose più tangibili degli elementi da lei indicati? La natura non è ne antica ne moderna: semplicemente è.

Non ho detto che la natura è antica, ho detto che le concezioni antiche della natura sono totalmente diverse da quelle ottenute con il metodo scientifico, anche se a volte risultano apparentemente eguali, vedere ad esempio la teoria degli atomi di Democrito.
Non si tratta di conoscere cose tangibili o meno si tratta di applicare un metodo diverso e di giungere ad una verità, limitata e provvisoria, ma sostanzialmente differente da quella intuitiva della speculazione filosofica antica e moderna.


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PietroGe
non si perdi in sottigliezze!
Gli elementi sono immanenti, non hanno un tempo che è una nostra necessità.
La scienza è fallace vada a leggersi l'esempio che ho proposto a GioCo circa le pulsazioni del cuore. Quando si parla d'individui nulla è ripetibile, quindi la scienza?.... 🙄


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GioCo
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1.La scienza non è un concetto filosofico o teologico, è un metodo.
2.La verità che produce è una verità scientifica. Non ha niente a che fare con la Verità delle religioni o della filosofia.
3. Non è possibile chiedere di che cosa sono fatti (che cosa sono) gli elementi fondamentali della Fisica perché una risposta implicherebbe che non sono fondamentali.
4.I dogmi sono estranei alla scienza. Appartengono alla religione.
5.Si può dire che cosa sono il tempo è lo spazio solo se sono concetti "emergenti" da una realtà più elementare (vedi punto 3).
6.L'energia non è definita perché è il costituente fondamentale dell'universo.
7.La gravità, secondo la teoria della relatività generale è la curvatura dello spazio/tempo creata dalla massa.

Facile ribattere.
1. Quindi la filosofia non ha un metodo e nemmeno la religione ma unicamente "concetti"? Quindi la scienza non inventa teorie basate sul nulla cosmico? Quindi l'empirismo e il razionalismo sono la stessa cosa?
2 La scienza è concettualmente giovane, religione e filosofia hanno fatto lo stesso cammino: all'inizio non avevano dogmi ma solo tanti racconti (teorie) sull'origine e sul destino dell'uomo, già Aristotele metteva sul cammino del metodo pragmatico e logico. La verità è stata definita come la ricerca fondante dell'uomo. Ma la mente si fissa su tutto e la scienza non è stata meno prolifica di assurdità, sviluppate persino più in fretta, proprio perché nasce come fusione tra filosofia (umanesimo) e religione (fede). La di vuole distinta per fede, ma una nuova fede funziona esattamente così, vive sul sacrificio dei genitori, parassidandoli. La verità è che la religione è anche un po' scienza e filosofia, la filosofia è anche un po' religione e scienza, e la scienza è anche un po' filosofia e religione. Non può essere diverso da così. Oppure Einstein ce lo giochiamo a dadi, eh?
3 Questo è un paradosso in termini che non ho sottolineato io, ma proprio i ricercatori che si sono trovati nella necessità di studiare cose come i principi della fisica. In effetti il problema che si pone non è che sia o meno possibile, il problema è che è ineluttabile. Se non sai qual'è la natura della Gravità non la puoi definire il relazione di un tubazzo: dire che è una forza è un trucco. Sennò (e 2) Einstein cosa se perticato a fare per spiegare la relatività? Come avrebbe potuto anche solo pretendere di unificare la forze tra loro, senza definirne la natura? Ci ha provato e a tutt'oggi le sue sono le teorie più plausibili che abbiamo.
4. Aah, ma per piacere. Si legga la Treccani e poi ricominciamo da capo, eh? dogma /'dɔgma/ (non com. domma) s. m. [dal lat. dogma -ătis, gr. dógma -atos "decreto, decisione"] (pl. -i). - 1. principio fondamentale e indiscutibile o affermato come tale: i d. della scienza.
5. Quindi? Come sopra.
6. Ma se si misura come emissione elettromagnetica? L'ammissione implicita è che l'elettromagnetismo sia il collante universale. Certo che è definita: si identifica con la capacità di compiere il lavoro richiesto per modificare lo stato di un sistema fisico. Non potrebbe essere altimenti. Peccato che sia anche un carico di informazioni e queste non compiono lavoro ma definiscono l'energia misurata. Quindi?
7. Come sopra. Ma vede che il suo è un costrutto autogiustificativo? Da una parte insiste che non si può definire un principio e poi subito dopo ammette che c'è la teoria per definirlo. Se poi una scienza è basata su teoria, che scienza è se non dogmatica? Come posso giustificare senza dogma una cattedrale come l'acceleratore del CERN ammettendo che serve a cercare qualcosa che forse non esiste? Questo non significa che l'acceleratore non serve, che la scienza è inutile, o che è malvagia. Solo che ha lo stesso identico DNA della filosofia e della religione, ma con sue proprie peculiarità d'utilizzo, di cui la matematica non è una di queste: prima è servita ai cattolici per fare chiese e monumenti, prima ancora per definire il concetto di proporzione e perfezione nella filosofia classica. Fini e funzioni differenti ma non meno nobili, no? Adesso serve per produrre gingilli con l'ideale di moltiplicale le potenzialità di intervento umano. Tuttavia, non l'ho detto io, ma i maghi moderni come il progettista e ingegnere areonautico Jack Parsons, scienza e magia sono esattamente la stessa identica cosa.
Ci rifletta.


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GioCo
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Il primo punto: non considerare le notizie notizie, ma strumenti utili a manipolare l'opinione ottenute con l'ingegneria del consenso. Pensare diversamente nell'era imperiale delle pubblicità e delle corporatocrazie, secondo me rimane un atto di ingenuo autolesionismo oppure proprio di una coscienza poco pulita. Questo non perché ci sia una coscienza unica e oscura che pianifica dietro le quinte chissà quale trama mefistofelica, ma molto banalmente perché ognuno di noi vuole convincere gli altri di qualcosa e oggi la differenza sta solo nella conoscenza degli strumenti utili allo scopo. Va da se che alcuni hanno dominio sull'argomento ben più di altri. Tutto qui.

Nooo! Questo passaggio me lo deve proprio spiegare dettagliatamente.
Ho messo il cervello nel mortaio e dopo averlo ridotto in poltiglia non sono riuscita a digerirlo, 🙁 😥 🙄 👿

Ci provo. Vale comunque quello che ci siamo già detti in altri post: procedo cercando di indovinare cosa non è chiaro.
Mettiamo che tu non guardi la TV. Ma a meno che non vivi su un altro pianeta o non sei un protozoo, avrai scambi umani e definiti entro termini umani, cioè propri della tua cultura dominante. Che non ci importa adesso sapere a quale etnia specifica appartenga (dato che "italica" è un po' generica). Finda quanto l'uomo esiste si è misurato con la necessità di convincere e/o soggiogare il prossimo per fini individuali e prosaici (cioè anche del tutto accettabili). In altre parole si è sperticato per trovare metodi più o meno drastici per scaricare gli oneri e percepire gli onori. Abbiamo chiamato questo "dominio" o "governo" quando girato sulla massa, in passato nelle forme estreme "tirannie", ma il concetto soggiacente non cambia. Pensiamo a un figlio che "ordina la cena" alla madre, dando per scontato che lei abbia quel compito e brontola se si sente rispondere "non sono la tua serva". Al rapporto tra coniugi. Quello in "amicizia". Cioè dove lo scambio non è regolamentato da un contratto più o meno esplicito: è chiaro cosa chiedi ma non cosa offri. Nel momento in cui nel rapporto pesa la "fiducia" e "l'amore", più che gli accordi. Dato poi che per agire la chiarezza è obbligatoria, siamo costretti a un continuo "tiro alla fune" per decidere chi farà cosa. Tutto ok? Si, se non fosse che oggi dobbiamo spendere "fiducia" e "amore" in relazioni pesantemente inquinate da strumenti di persuasione scientifica. Magari assorbita senza coscienza, ma la mente è tremenda: se sappiamo che una cosa funziona, siamo come i bambini, non aspettiamo a usarla, la usiamo e basta. "Monkey see, monkey do" dicono gli inglesi e hanno perfettamente ragione, la propaganda l'hanno inventata loro. L'ingegneria della persuasione è spettacolarmente efficace. Quindi? Quindi non ci limitiamo usarla, ne facciamo continuo abuso, spesso incosciente. Con effetti abbastanza disastrosi e con appendici anche più grottesche, tipo "io so quel che dico" oppure "io controllo il mio pensiero", e giù di li con autogiustifiche abbastanza ridicole. La verità è che nessuno si può dire meno che impregnato di propaganda, l'ammissione sarebbe già un mezzo passo verso un miglioramento, ma non si può pretendere ne imporre.


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Finda quanto l'uomo esiste si è misurato con la necessità di convincere e/o soggiogare il prossimo per fini individuali e prosaici (cioè anche del tutto accettabili). In altre parole si è sperticato per trovare metodi più o meno drastici per scaricare gli oneri e percepire gli onori.

Quella sopra è il non plus ultra.
Il resto mi ha scaraventato nell'abisso.


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PietroGE
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@GioCo

-No, la filosofia e la religione, così come la letteratura e l'arte non hanno un 'metodo', e è proprio l'assenza di questa caratteristica li rende più interessanti e più accessibili al pubblico. Nietsche , Kant, Platone scrivono quello che vogliono, non devono verificare se le loro concezioni sono in accordo con gli esperimenti, e uno può credere ad una filosofo e non ad un altro a seconda dei gusti o delle convinzioni.
Quando si dice che esiste una forza che attrae verso il basso non è possibile dire io non ci credo perché la verifica sperimentale mette d'accordo tutti.

-Fare un minestrone di filosofia, religione, scienza e quant'altro significa solo generare confusione. La verità scientifica non ha niente a che vedere con quella filosofica e con quella religiosa. È una verità specifica, provvisoria, soggetta a cambiamenti che ha svantaggi e vantaggi, non è assoluta ma è accettata da tutti.
Questo non vuol dire che sui principi primi e sulle teorie che non sono state ancora testate non ci possa essere una discussione, a volte molto aspra. Le teorie devono solo essere autoconsistenti, cioè non avere contraddizioni (logiche o matematiche) interne. Una volta che la teoria non passa il test degli esperimenti, la si getta via. Nota la differenza con la filosofia o la speculazione senza metodo.

-Non esiste dogma nella scienza, è lecito mettere in discussione tutto, anche quello che sembrava accertato senza ombra di dubbio. Esiste anche una teoria che per spiegare il moto della stelle nelle galassie ha proposto una revisione della legge di gravitazione universale su grandi distanze. Esistono teorie alternativa a quella della relatività generale di Einstein oppure all'interpretazione canonica della meccanica quantistica.


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GioCo
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@GioCo

-No, la filosofia e la religione, così come la letteratura e l'arte non hanno un 'metodo' [...]

-Fare un minestrone di filosofia, religione, scienza e quant'altro significa solo generare confusione. [...]

-Non esiste dogma nella scienza, è lecito mettere in discussione tutto, anche quello che sembrava accertato senza ombra di dubbio. [...]

Abbia pazienza PietroGE, ma se continua a rispondere senza riferimenti e ignorando sistematicamene i miei, facciamo un po' fatica a discutere, no?
In un certo senso, io non porto "pareri", le mie vogliono essere conclusioni che accetto sulla base di osservazioni del materiale indicato (che mi permetta ma è discretamente abbondante), non mantra ripetuti con la tecnica di Goebbles tanto "perchè si". Le mie sono "fatiche", fatte da dozzine di ricerche che agiscono come una combinazione tra il "rasoio di Occam" (="A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire") e la famosa frase di Doyle ne "il segno dei quattro" ("Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità") a cui ho messo un po' del mio. Nel senso che non considero la verità raggiungibile. Considero raggiunta solo l'apparenza.
Quindi se lei mi porta qualcosa di più solido di una mera posizione personale, "tanto perché si", me la motiva, ci si affonda con "metodo" e senso critico con materiale su cui ragionare e senza timore di mettere in discussione ciò che afferma o di cambiare opinione (con motivo ragionevole per farlo, ovviamente) allora potremo dirci qualcosa di interessante. Se no lei afferma una cosa (la scienza non è un dogma) e nel concreto insistendo, dimostra d'essere l'antitesi incarnata di quello che sta affermando (portatore di un dogma). Oltre ogni ragionevole evidenza.
In quanto alla confusione, bisogna capirci. Un conto è la volontà di separare, come i nazisti, il buono dal cattivo ad ogni costo, giustificando i mezzi con i fini, che è proprio di un esigenza rigida di ordine, politico e sociale e che discende dal desiderio di giustizia, pulizia e di affermazione di una individualità (io sono questo e quello) tipica di chi "avverte l'inquinamento della confusione" e cerca di opporsi come può, un altro è dire che le cose sono tra loro connesse e volerle separate a tutti i costi è sciocco. Significa solo diventare ciechi all'evidenza.
Quella che insiste a volere vedere come confusione è solo l'evidenza dei fatti che porto alla sua attenzione. Quindi lei non combatte con un mio parere, ma con la realtà che la circonda. Più chiaro?


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GioCo
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Finda quanto l'uomo esiste si è misurato con la necessità di convincere e/o soggiogare il prossimo per fini individuali e prosaici (cioè anche del tutto accettabili). In altre parole si è sperticato per trovare metodi più o meno drastici per scaricare gli oneri e percepire gli onori.

Quella sopra è il non plus ultra.
Il resto mi ha scaraventato nell'abisso.

Benvenuta, almeno non siamo soli e c'è spazio per tutti. 🙄
Comunque non vorrei che isolata così sia letta come l'intenzione di volere vedere in negativo l'individuo. L'egoismo è strettamente legato a una necessità umana. Il bambino non può crescere sano senza egoismo, altrimenti come può pretendere di imparare le autonomie di base? Chiaro che deve essere completamente assorbito da se stesso. Non c'è un altra strada per crescere assieme a questo corpo. Quindi da sempre primeggia chi è più bravino a scovare le strategie per concentrarsi su di sé ... a scapito di chi lo assiste. Re e Regine in testa, ma non solo. Non è un caso che la storia ci abbia consegnato come vincente sempre la struttura di gonverno piramidale che si ripete geometricamente in tutte le nostre relazioni vicine e lontane. In parte è un modo di vedere le cose che ci è proprio, cresciamo con questo modello, assieme a questo modello, per virtù di esso. In parte è falso perché le relazioni a un esame più attendo tendono a essere circolari più che angolari-piramidali. Qualsiasi padrone dipende dai sui schiavi, qualsiasi madre è tale quando ha dei figli da allevare. Il vantaggio quindi è reciproco e sta in piedi in quanto (e se rimane) reciproco.
Quello che osservo, è che oggi si cerca (spesso in modo incosciente) di forzare il rapporto angolare senza ricadere in quello circolare. Cioè si cerca di imporre un modello piramidale, senza però che ogni parte in causa si senta in dovere di mantere i patti di reciprocità. Funziona così (faccio un esempio pubblico perchè più immediato, ma va poi declinato in tutti i rapporti personali): come politico affermato, ti prometto il welfare (ad esempio la pensione) in cambio di prelievi (ad esempio recupero crediti "da furbi" che non pagano le tasse) e dopo te li tolgo (con le finanziarie) per farci altro (salvare interessi privati e collusioni poco pulite di cordate di potere) minacciando un giorno si e l'altro pure di collasso sistemico, dividendo il debole dal debole, per esempio il pensionato dal giovane che non trova lavoro, esternalizzando responsabilità che solo io nel mio ruolo posso gestire. Quindi si ricomincia da capo con le promesse.


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PietroGE
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Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile[2] e condivisibile. Esso consiste, da una parte, nella raccolta di dati empirici sotto la guida delle ipotesi e teorie da vagliare; dall'altra, nell'analisi matematica e rigorosa di questi dati, associando cioè, come enunciato per la prima volta da Galileo Galilei, le «sensate esperienze» alle «dimostrazioni necessarie», ossia la sperimentazione alla matematica.

https://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_scientifico

Non c'è bisogno di grandi discussioni per vedere che siamo su un terreno qualitativamente diverso dalla filosofia e dalla religione. Fare un paragone tra scienza da un parte e filosofia e religione dall'altra è come paragonare mele e arance, sono cose che hanno una qualità differente.


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GioCo
mi son sempre dichiarata anarchica, più egoista di così!
Sono le menti sottili della sinistra (in Italia praticamente tutti) che hanno fagocitato (è loro abitudine) l'anarchia, compiendo così un sacrilegio.


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GioCo
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Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile[2] e condivisibile. Esso consiste, da una parte, nella raccolta di dati empirici sotto la guida delle ipotesi e teorie da vagliare; dall'altra, nell'analisi matematica e rigorosa di questi dati, associando cioè, come enunciato per la prima volta da Galileo Galilei, le «sensate esperienze» alle «dimostrazioni necessarie», ossia la sperimentazione alla matematica.

https://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_scientifico

Non c'è bisogno di grandi discussioni per vedere che siamo su un terreno qualitativamente diverso dalla filosofia e dalla religione. Fare un paragone tra scienza da un parte e filosofia e religione dall'altra è come paragonare mele e arance, sono cose che hanno una qualità differente.

Non credo proprio sia una questione di qualità, ma di semplice coscienza. Lei accetta una sola versione, io accetto la sua stranota, ma non nego per questo la potenziale validità delle altre.
Basta cercare le critiche e già si capisce quanto "il metodo scientifico" sia carente sotto ogni punto di vista.

http://www.experiences.it/minisito_primopiano/galileo_galilei_2012/pagine_galilei_13_2012.htm
http://www.enzopennetta.it/2012/10/la-scienza-figlia-del-cristianesimo/
http://ita.anarchopedia.org/Paul_Feyerabend
http://www.mat.uniroma2.it/mep/Articoli/Lucio/Lucio.html

E questo materiale gratta solo la superficie.


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