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TI - comitato interpartitico, sì alla riforma III delle imprese


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Riforma III, "Un compromesso equo"
Un comitato interpartitico ha presentato stamane i suoi argomenti: "Il no non è una soluzione"

Redazione - 23 gennaio 2017

"Per una Svizzera competitiva e per i nostri impieghi": con questo slogan il comitato interpartitico cantonale “SÌ alla riforma fiscale” costituito da rappresentanti del PLR, della Lega, del PPD, dell’UDC e dei Verdi liberali ha presentato oggi a Bellinzona gli argomenti a favore della riforma. Secondo i sostenitori, "la riforma fiscale mira a preservare l’attrattività e la competitività della piazza economica svizzera, garantendo posti di lavoro, entrate fiscali e investimenti nella ricerca e sviluppo" ed è quindi un "compromesso equo ed equilibrato".

"In Svizzera - si legge in un comunicato diffuso ai media - 150'000 persone hanno un lavoro grazie alle 24'000 imprese attive a livello internazionale che beneficiano di uno statuto fiscale speciale. Queste società generano oltre 5 miliardi di franchi di entrate fiscali per la Confederazione. Affinché la Svizzera possa rimanere attrattiva anche in futuro, la Confederazione, il Parlamento, l’economia, i Cantoni e i rappresentanti di PLR, Lega, PPD, UDC e Verdi liberali sostengono questa riforma equa ed equilibrata contro la quale è stato lanciato un referendum da parte della sinistra."

Quattro le argomentazioni presentate dal comitato, capitanato da Fabio Regazzi (PPD), Roberta Pantani (Lega), Marco Chiesa (UDC) e Natalia Ferrara (PLR), che vi riportiamo di seguito:

Per garantire posti di lavoro ed entrate fiscali
"La riforma fiscale è essenziale per garantire gli impieghi e crearne di nuovi. Un paese come la Svizzera, nel quale l’economia si fonda sulla fruttuosa collaborazione tra piccole e medie imprese (PMI) e grandi imprese ha bisogno di una piazza economica forte e competitiva. Una bocciatura della Riforma III delle imprese metterebbe a rischio oltre 150'000 impieghi e oltre 5 miliardi di entrate fiscali. A livello cantonale si parla di oltre 3'000 impieghi, 180 milioni di gettito fiscale e il 7,7% del PIL a rischio. La riforma fiscale stabilisce un’imposizione uniforme di tutte le imprese e abolisce i privilegi concessi attualmente ad alcuni gruppi di esse. Le PMI in particolare potranno approfittarne, grazie a tassi di imposizione minori rispetto ad oggi. Questa riforma rende la nostra economia più competitiva."

I Comuni e le città sostengono la Riforma III delle imprese
"L’Associazione dei Comuni svizzeri (ACS) è favorevole alla riforma. Negli scorsi giorni, il Municipio di Lugano ha preso ufficialmente posizione a favore della Riforma III dell’imposizione delle imprese, fiducioso che questa contribuirà a mantenere sul territorio importanti realtà internazionali e a promuovere innovazione e sviluppo."

Il NO non è una soluzione, non esiste un piano B
"I Socialisti hanno lanciato il referendum senza tuttavia offrire alcuna alternativa. Se dovessero mancare le entrate fiscali delle imprese internazionali, il PS sarebbe il primo a chiedere degli aumenti d’imposta, a meno che la Confederazione e i Cantoni prevedano nuovi programmi di risparmio. Programmi che colpirebbero duramente sia i privati che le PMI. In caso di bocciatura, gli statuti speciali dovranno comunque essere aboliti. Per questa ragione i Cantoni ci mettono in guardia: „Un rifiuto della Riforma III dell’imposizione delle imprese metterebbe in pericolo gli impieghi e creerebbe un buco ancora maggiore nelle casse di Cantoni e Comuni”."

Il 12 febbraio SI alla Riforma III delle imprese
"La Svizzera è una delle economie più innovative al mondo. La riforma III è un’opportunità preziosa per incentivare la capacità innovativa delle aziende presenti sul nostro territorio attraverso nuovi strumenti fiscali, quali l’imposizione parziale dei redditi da brevetti (patent box) e la maggiore deducibilità delle spese di ricerca e sviluppo. Attraverso la riforma fiscale, la capacità d’innovazione del nostro Paese sarà rafforzata. La Riforma III dell’imposizione delle imprese è la chiave per il benessere e il successo a lungo termine della Svizzera."


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