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TI: RSI, outing di una nota ex


vic
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http://www.liberatv.ch/articolo/31930/rsi-i-siluri-della-grande-ex-maristella-polli-licenziamenti-effettuati-con-modalita

Quarto Potere
RSI: i siluri della grande ex. Maristella Polli: "Licenziamenti effettuati con modalita' disgustose e fasciste. E ora la nave rischia di affondare"
L'ex conduttrice su Opinione Liberale dice la sua sulla crisi della radiotelevisione pubblica: "Mi chiedo se la Direzione RSI, ed in particolare il suo Direttore, si stanno rendendo conto del declino della qualita' dei programmi"

di Maristella Polli (*) - 11 febbraio 2016

Difficile, veramente difficile per me restare indifferente alle notizie, apparse nei media in queste settimane, sullevoluzione di questa importante ed indispensabile azienda per il nostro Cantone. Una Radiotelevisione svizzera di lingua italiana che sta navigando a vista, per non dire che rischia di affondare se continua con decisioni azzardate e improvvide, comunicate dai suoi dirigenti, e sulle quali la CORSI sembrerebbe non aver voce in capitolo.

Ma che sta succedendo? Dove sta finendo la grande professionalita' dei suoi dipendenti? Quali piani di risanamento sono stati approfonditi per rimediare a situazioni finanziarie precarie? Licenziare persone, togliere contributi all'OSI (**), decidere la chiusura di alcune testate radiotelevisive non mi sembra sia la giusta direzione. Per non entrare poi nel merito del primo strano licenziamento di un giornalista radiofonico a dicembre ( si possono contare sulle dita i licenziamenti decisi dell'azienda nei 50 anni precedenti... tra l'altro uno dei quali cancellato con decisione recente!!..), degli ulteriori licenziamenti effettuati con modalita' disgustose e fasciste, della nomina di nuovi quadri dirigenti (Intrattenimento e responsabile Rete Uno) e il reingaggio di Sergio Savoia in una funzione non confacente alla sua formazione, che la Direzione motiva con dichiarazioni fasulle e superficiali.

Ma con quali giustificazioni possiamo accettare simili prese di posizione? Mi permetto ricordare che, ad esempio, nei decenni precedenti, personalita' nominate a Capo del Dipartimento dell'Intrattenimento (che, con il passare degli anni, ha modificato la sua denominazione da Educazione e Famiglia , ad Animazione e Famiglia, a Intrattenimento, e tutto cio' vuol gia' dire l'involuzione programmata!) ripeto personalita' come Sergio Genni, Prof. Bixio Candolfi, Manfredo Patocchi, Eros Bellinelli, Dino Balestra assunsero con professionalita', esperienza e preparazione culturale il ruolo loro assegnato dall'allora compente Consiglio d'amministrazione (CORSI). E' quindi inevitabile comparare le attuali decisioni sui candidati nominati con la storica carriera delle personalita' appena citate. Ha ragione Giorgio Giudici quando dichiara che il nostro Consiglio di amministrazione, ossia la CORSI, non ha piu' ragion d'essere.

Insomma la mia preoccupazione sta nella qualita' del prodotto multimediale che la RSI, con la sua dirigenza, intende offrire in futuro al pubblico italofono.
Mi chiedo se la Direzione RSI, ed in particolare il suo Direttore, si stanno rendendo conto del declino della qualita' dei programmi, del clima aggressivo che si e' venuto a creare con il personale ed i suoi Sindacati e del disinteresse che sta crescendo nella popolazione? Come sottolineato dal domenicale Il Caffe', la "scatola magica" si potrebbe rompere e le conseguenze, anche da punto di vista economico, per il nostro Cantone, potrebbero essere catastrofiche.

Le mie quindi non sono rimostranze nei confronti di persone singole ma sulle competenze con le quali si dovra' decidere il futuro dell'azienda RSI! Ribadisco ancora una volta che sono e sono stata innamorata della nostra radiotelevisione e vederla ora perdere i valori che si e' conquistata mi fa male al cuore! Non e' quindi "sputare nel piatto dove ho mangiato" ma semplicemente "Salvare la professionalita' conquistata con fatica, nei passati decenni, sul mercato dell'audiovisivo"!

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(*) deputata PLR ed ex conduttrice RSI, articolo apparso su Opinione Liberale
(**) Orchestra della Svizzera Italiana


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