Trucchi o Magie imp...
 
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Trucchi o Magie impossibili?


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Torno a ripetere in questo periodo ad amici e conoscienti, quasi fosse una preghiera, un mantra, una ciclica veggenza che fa il palo con le mode, che il futuro che ci attende è ricco di incredibili quanto allucinanti avvenimenti.

Raccomando sempre di allenare la mente a questi fenomeni perchè al crescere del turbinare di paradossi non vedremo presto fine.
Forse io stesso morirò molto prima che si esaurisca la tempesta.

Ma la questione è un altra, cioè determinare di quanto saremo testimoni almeno la verosimiglianza se non proprio la verità. Varrà molto poco (e questo mi rende triste) il puzzle, cioè la tecnica che permette di accertare solo quello che riempie un quadro complesso autoconclusivo di osservazioni coerenti. Così che, se Putin fa affermazioni che lodano Trump e poi si scopre che non è vero questo rientra perfettamente nel quadro più ampio della demagogia della propaganda atlantista, ma non riesce a spegnerci il dubbio che in fondo almeno un unghietta in una situazione politica USA tanto fragile e tesa l'orso non abbia resistito a mettercela. Se non altro perché si è un po' rotto le p....e della becera, grottesca e farraginosa politica bulla americana, sostenuta solo in assenza di critica (cioè leader politici con le palle).

Il quadro internazionale contemporaneo si sporca di cambi rapidi di scenario, tra la Turchia, l'Inghilterra, la Svizzera (solo per citare gli ultimi) e tanti altri attori internazionali che non mancheranno di soprenderci, complicando ogni giorno di più il già arduo compito di leggere in trasparenza i motivi delle azioni politiche compiuti, per dire solo che fanno della lettura delle intenzioni politiche generali (non enludibile per una qualunque analisi accettabile) un opera da veri chiromanti. Paragaonate alla lettura delle intenzioni della politica estera degli anni '60, '70 o '80 e come vedere la differenza tra un temporale stagionale e un uragano di potenza mai registrata prima. Non so se siamo a un cambio epocale, di sicuro siamo dentro un epico disastro. Solo con la misura delle macerie al suo esaurimento avremo un idea precisa dell'accaduto.

Ma quel che vivremo è molto, molto più di questo. Cito solo l'arrivo di tecnologie che sono già state presentate al pubblico come "normali": proiettori 3D in grado di simulare nello spazio la presenza di vita o di oggetti che non esistono, droni comandati da intelligenze artificiali con il permesso di uccidere in qualsiasi ambito, anche urbano e fingendosi altro, cibo di sintesi (cioè prodotto interamente o parzialmente in laboratorio) del tutto simile a quello biologico, nanotecnologia che penetra nel corpo "decidendo" se comportarsi da agente probiotico o antibiotico, materiali con comportamenti controintuitivi come vetro che lascia passare l'acqua o anche interi corpi solidi, acciaio che si autoripara da solo "ricordando" la sua forma. Gli studi stanno avanzando a ritmi vertigginosi e ci condurranno verso un mondo irriconoscibile, ma anche radicalmente inconoscibile, cioè impossibile da conoscere con l'esperienza fisica e con i mezzi ridicoli di indagine che abbiamo adesso.

Guardiamo ad esempio Dymo in questa clip. Vi sfido a trovare il trucco: se non siete prestigiatori è molto difficile non cascarci ed è un trucco che rispetto a questo qui o questo qui è molto più facile da capire: la firma di Dymo non è uguale tra la prima e l'ultima carta del primo clip e quindi è evidente che l'aveva preparata prima, scambiata prima e che le carte corrette fossero sempre state nelle bocche giuste. Dice certa parte della ricerca esoterica che le mani possono toccare Dio ma tutto si complica quando interviene la mente a dirci qual'è la verità. Nella matematica profana "scientifica" tutto è ridotto a quantità e misura della realtà, mentre i numeri nascono per essere prima di tutto simboli complessi di una rappresentazione qualitativa del mondo divino, non solo per la religione cristiana, ma di tutte e in tutto il mondo. L'insegnamento è sempre stato prima pratico e poi teorico. La parola ha sempre seguito con umiltà e reticenza l'opera delle mani. Poi sono arrivati i tromboni che hanno dato fiato alle parole per liberare dalle briglie dell'oscurantismo medioevale le scienze ritenute occulte. Le parole sono vento e allora è iniziata con la stampa l'era della scrittura per vagliare la tempesta delle parole (nei vari simposi) e distinguere le stronzate dalle buone idee, però così in tanti hanno iniziato a confondere la sapienza con il sapere per ciò le parole hanno dovuto anche imparare a diventare rompicapi, codici nascosti e inabissarsi dietro grandi paraventi dove ancora poteva essere conservata l'idea che prima veniva la mano e poi la mente.

Tralascio la parte delle infinite repressioni dovute a ignoranza, paura, brama e (naturalmente) bigottismi vari e saltiamo al presente, dove una cricca di plutocrati emerge dall'Abisso della Storia vincente in un momento in cui non solo la parola è ormai libera d'ogni briglia ma si è dimenticata in apparenza ogni necessaria legge divina (cioè pratica saggia) e si incensa l'agnosia del divino come massima espressione di sapienza indipendentemente dalla fede individuale professata, sia pure essa l'ateismo (la fede nell'assenza fisica del divino: a-theos, senza dei). C'è una bella differenza tra l'essere atei e agnostici del divino e chi se non Huxley, quello della dittatura morbida, ci ha donato tanta vuota disperanza?! Dante aveva avvisato circa l'ingresso dei senza speranza e l'uomo avvisato è già mezzo salvato ... se non ubriaco (aggiungiamo noi). E com'è quest'epoca se non ricca di ubriacatura della coscienza? Ovunque ci si inebria di continuo, davanti alla TV per lo sport, per un film, un party, un clup o per un concerto è del tutto secondario. l'importante che sia "noi sempre più soli, davanti alla bottiglia della tecnologia" o all'illusione che ci produca meraviglia, sopresa, gioia pisciaiola (prima che festaiola). "Non è possibile!" grida il semplice come una zoccola perennemente dodicenne in perpetua scoperta dei segreti dell'amore svelati dal bastardo di turno (con suo estremo piacere).

Ecco, cosa fare? Per i pochi e dispersi nei flutti dell'uragano senza meta e carichi di follia della modernità, un "buon mayday" e tanto cordoglio. Per il resto carichiamoci di pazienza e umiltà cercando saggezza nell'opera minuta che compiamo, non perché sufficiente, ma perché senza non andremo da nessuna parte.


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