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C’è un edonista a Raqqa. Il caso Onfray

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Tao
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La morale come banalissimo calcolo aritmetico, dove conta soltanto la fredda conta dei morti. L’occidente cristiano è decadente e fra l’islamista che sgozza e lo stato che bombarda non c’è differenza. Ecco perché il sessantottino Michel Onfray va forte nei siti dell’Isis.

Era un bel po’ che non si sentiva quell’espressione: “Utile idiota”. Pare che sia stata inventata cinicamente dal maresciallo Tito per indicare i fiancheggiatori. Altri dicono che la coniò Lenin per schernire i compagni di strada, quelli che per convenienza flirtavano con l’Urss glorificandola, i vari Romain Rolland che banchettavano con i cekisti sovietici. L’Express l’ha rispolverata per Michel Onfray, definito dal settimanale francese “l’utile idiota dell’islamismo”.

CONTINUA QUI http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/08/04/c-un-edonista-a-raqqa___1-v-145449-rubriche_c178.htm


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makkia
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Stronzata.

E' partita la nuova campagna di dileggio contro chiunque non si allinei alla retorica della guerra (oggi "senza quartiere" e "al terrorismo").

Come sempre, quando i potenti decidono una guerra, chi non è per la guerra è col nemico.
Dai "panciafichisti" ai "pacifinti", le grancasse con le stellette e i loro servi con le penne (oggi le tastiere) inventano nomignoli e "vergognose complicità" per incitare il popolino a disprezzare i "vigliacchi" che non vogliono combattere.
"Amico dei pellerossa", "negrofilo", "ascaro", "comunistello", "nazistello" (in Israele si chiamano così, i pacifisti). Alcuni degli epiteti usati in passato (anche recente).

"Impensabile" dire che è una ben strana guerra, quella in cui armiamo i terroristi e poi mandiamo i bombardieri perché quegli stronzi le stanno usando, le armi che gli abbiamo dato.

"Vergognoso" affermare che sia una boiata finanziare il caos e poi lamentarsi se qualche brandello di quel caos approda in casa nostra.

"Immorale" permettersi di riflettere sul fatto che i Grandi Seminatori di Morte siamo noi e che i braccianti che mietono il Raccolto di Morte sono solo pedine.

"In malafede" chi si ferma a ragionare: "in realtà" ha solo paura di fare "quello che va fatto" (cioé massacrare alla cieca, preferibilmente innocenti).

Fa schifo vedere tutto questo all'opera: per mano dei soliti pennivendoli, con le argomentazioni di sempre, coi metodi incivili usati ancora, e ancora, e ancora.
Ma è peggio vedere che le persone, anche quelle intelligenti e colte, non imparano MAI. Come bambini che cascano sempre nello stesso trucchetto, non importa quante volte glielo fai.

Ah, già: il Daesh che ti prende a "testimonial"...
... è la vecchia storia di Hitler con Wagner e Nietzsche.
Non ci capisce un cazzo ma "gli sembra" che un certo messaggio sia allineato ai propri scopi. In realtà sa benissimo che non è così, che il messaggio dice ben altro: ma per i babbioni va bene.

Sempre vecchissimi trucchi, in cui i vomita-merda di regime fanno finta di cascare. Ma il loro pubblico trangugia felice quella merda, per cui chi gliela fa fare di smettere di riproporlo? E' vecchio ma funziona...


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PietroGE
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Una volta c'era il mito del buon selvaggio, ora c'è quello del buon terrorista. Falso il primo e falso il secondo. Ma cosa importa, va di moda (perché qui di moda si tratta!) essere un intellettuale 'contro', uno che vuole essere diverso...tanto per essere diverso. La gente, in fin dei conti, consuma il coacervo di idiozie e banalità che scrive come un gelato d'estate.

Il libro che vuole scrivere : 'Dècadence' è certamente autobiografico, lui infatti è il prototipo della 'décadence', il Romolo Augustolo della intellettualità europea degli ultimi 70 anni, il membro dell'orchestra che suonava sul ponte del Titanic.
Entrare nel merito è solo una perdita di tempo.


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yakoviev
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La morale come banalissimo calcolo aritmetico, dove conta soltanto la fredda conta dei morti. L’occidente cristiano è decadente e fra l’islamista che sgozza e lo stato che bombarda non c’è differenza. Ecco perché il sessantottino Michel Onfray va forte nei siti dell’Isis.

Era un bel po’ che non si sentiva quell’espressione: “Utile idiota”. Pare che sia stata inventata cinicamente dal maresciallo Tito per indicare i fiancheggiatori. Altri dicono che la coniò Lenin per schernire i compagni di strada, quelli che per convenienza flirtavano con l’Urss glorificandola, i vari Romain Rolland che banchettavano con i cekisti sovietici. L’Express l’ha rispolverata per Michel Onfray, definito dal settimanale francese “l’utile idiota dell’islamismo”.

CONTINUA QUI http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/08/04/c-un-edonista-a-raqqa___1-v-145449-rubriche_c178.htm

Mi pare che Onfray parli di una guerra che USA e altri paesi imperialisti stanno facendo ai "paesi musulmani". Niente di più fuorviante. Non c'è nessuna guerra ai paesi musulmani, ma a i paesi arabi e mediorientali non allineati all'imperialismo, molti dei quali sono, o erano, eredi più o meno del panarabismo nasseriano.


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olmo
 olmo
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Certo che se la polarità del dibattito in francia si fonda sulle riflessioni di Onfray e dall'altra Henri Levy è come scegliere fra spararsi o buttarsi sotto un treno.
Su questo sito le cause del terrorismo somo state sviscerate in ogni direzione e le analisi di Onfray sono ovvie se non banali soprattutto nella "passiva accettazione" mascherata da dialogo tipico di un mondo culturale.
Sono i due estremi della stessa scatola che non ammette soluzioni diverse perchè entrambi previste e già nel copione da portare sul palcoscenico.
Capisco le posizioni di Makkia ma anche gli appelli di Pietro che saggiamente
mette in guardia dal mito del buon selvaggio e dalla sudditanza di chi si cosparge sempre il capo di cenere.


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makkia
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mito del buon selvaggio e dalla sudditanza di chi si cosparge sempre il capo di cenere.

Questa non l'ho capita (sì, insomma, faccio finta che non l'ho capita per amor di discussione).

Dire che bombardare il MO significa creare terreno di coltura per il jihadismo è "cospargersi il capo di cenere"? O suggerire che vendere armi ai sauditi non sia esattamente una buona idea significa mettersi a 90° per Al Qaeda?

E il "mito del buon selvaggio" sarebbe a dire che i terroristi sono buoni?
Quando è successo?

Sono d'accordo che il "mito" colpisca, ma non certo dove ci indicano i vari PietroGE:
La santificazione istantanea e acritica io l'ho vista nelle "primavere" di Soros (ah... La Rrrrevolucion!) e adesso nei curdi: che occupano i villaggi arabi e poi cacciano a fucilate gli abitanti che vorrebbero tornare alle loro case "liberate" dal Daesh... epperò sono così "carini" (anche quando, sull'attenti e coi triangoli gialli che garriscono al vento, sanciscono l'alleanza con il Free Syrian Army), e combattono per "la propria patria perduta", e poi ci hanno quelle donne, sempre piuttosto gnocche, in divisa e col mitra imbracciato (perfetto sogno bagnato dell'antagonista un po' avanti in età e colla panzetta).
Non per niente Zero Calcare ci ha regalato un reportage fumettato sul Rojava dell'Avvenir (viaggio sponsorizzato dal social-confuso Internazionale).

Ma da questo a beccarsi del supporter del terrorismo solo perché ci si rifiuta di aderire alle miserevoli teorie dell'Islam "religione di odio", dei musulmani "intrinsecamente inclini al martirio", dei rifugiati che ci rubano il lavoro, le case popolari e la pensione, nei loro centri accoglienza a 4stelle con TVsat e frigo-bar e per giunta partono di brocca e assaltano le donne bianche col machete (vero o metaforico)... ce ne corre.

... mi spiace, ma devo respingere il tuo "arbitrato", olmo, anche se il tuo intervento era sicuramente ispirato alla buona volontà.

Parliamo pure di Henry-Levy vs. nostalgici e impenitenti leninisti sessantottini.
Ma prima voglio vedere dei "destri" non isterici, che pesano la situazione, riflettono su cause ed effetti, si fanno domande su "chi" e "perché".
Non accetterò la comparazione dei "dagli all'islamico!" con Noam Chomsky (o con me) come fossero due pesi sulla stessa bilancia.

La questione è che c'è una chiamata allo scontro di civiltà: qualcuno abbocca e qualcuno no. Fine.

Anzi, te li mostro io, un paio di destri che, oltre alle immancabili palle (essendo io etero, non interessa l'articolo), dispongano pure di un tot di materia grigia: Pat Buchanan, Vladimir Putin... guarda, mi rovino: ti ci metto sopra un Viktor Orban (per non farmela troppo facile).

QUESTI li accetto come contr'altare del mio commentare. Non le senilità della Fallaci o gli infantilismi di Salvini.


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PietroGE
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La questione è che c'è una chiamata allo scontro di civiltà: qualcuno abbocca e qualcuno no. Fine.

Lo scontro di civiltà c'è da tempo, solo che non lo si vuole vedere, oppure lo si vede benissimo ma si fa finta che non esista.

Sono d'accordo che il "mito" colpisca, ma non certo dove ci indicano i vari PietroGE:

Il corrispondente del mito del buon selvaggio è il mito del terrorista islamico che va a vendicarsi per i bombardamenti subiti e quindi è, agli occhi di qualcuno, una specie di Vietcong del XXI secolo. Niente di più sbagliato.

Ma da questo a beccarsi del supporter del terrorismo solo perché ci si rifiuta di aderire alle miserevoli teorie dell'Islam "religione di odio", dei musulmani "intrinsecamente inclini al martirio", dei rifugiati che ci rubano il lavoro, le case popolari e la pensione, nei loro centri accoglienza a 4stelle con TVsat e frigo-bar e per giunta partono di brocca e assaltano le donne bianche col machete (vero o metaforico)... ce ne corre.

I supporter del terrorismo sono quelli che celebrano ogni attacco, in pubblico o in privato, e sono molti di più di quello che credono gli ingenui. Un popolo che accetta nel suo territorio simile feccia e che, per di più li finanzia, gli da lavoro e gli costruisce pure luoghi di culto, è un popolo di idioti.
Nella storia dell'umanità non si era mai visto niente di simile.


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spadaccinonero
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cito da PGE

"I supporter del terrorismo sono quelli che celebrano ogni attacco, in pubblico o in privato, e sono molti di più di quello che credono gli ingenui. Un popolo che accetta nel suo territorio simile feccia e che, per di più li finanzia, gli da lavoro e gli costruisce pure luoghi di culto, è un popolo di idioti.
Nella storia dell'umanità non si era mai visto niente di simile."

AZZ


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makkia
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La questione è che c'è una chiamata allo scontro di civiltà: qualcuno abbocca e qualcuno no. Fine.

Lo scontro di civiltà c'è da tempo, solo che non lo si vuole vedere, oppure lo si vede benissimo ma si fa finta che non esista.

Grazie per aver confermato la mia tesi.

Sono d'accordo che il "mito" colpisca, ma non certo dove ci indicano i vari PietroGE:

Il corrispondente del mito del buon selvaggio è il mito del terrorista islamico che va a vendicarsi per i bombardamenti subiti e quindi è, agli occhi di qualcuno, una specie di Vietcong del XXI secolo. Niente di più sbagliato.

E invece è proprio così. Solo che "gli occhi" ai quali appare così sono quelli dei jihadisti, reali o in fieri che siano.
Che sia negli occhi di qualche occidentale è una tua allucinazione, derivante dal fatto che non riesci capacitarti che qualcuno possa sforzarsi di comprendere cosa succede nella testa di questi qua.
Non significa essere partecipi o solidali, ma semplicemente di voler indagare prima di sputare sentenze a casaccio. Ma questo non lo puoi accettare, naturalmente: per te ci DEVE essere della sudditanza nel porsi in atteggiamento analitico. Non so se tu senta come un bisogno il credere questo, ma sembra proprio di sì.

En passant, il VietCong è l'esempio sbagliato: casomai il kamikaze palestinese di qualche anno fa.

I supporter del terrorismo sono quelli che celebrano ogni attacco, in pubblico o in privato, e sono molti di più di quello che credono gli ingenui.

O molti di meno di quello che credono gli isterici.

Un popolo che accetta nel suo territorio simile feccia e che, per di più li finanzia, gli da lavoro e gli costruisce pure luoghi di culto, è un popolo di idioti.

Ecco, questo scrivere con la bava alla bocca è esattamente il motivo per cui ho detto a olmo che non accettavo la sua, pur civilissima, sintesi.

Nella storia dell'umanità non si era mai visto niente di simile.

Forse perché non sta accadendo neanche oggi.

Comunque esempi (meno assolutizzati e "cosmici" delle tue esasperazioni) di stupidità ci sono. A bizzeffe. E con conseguenze reali. Cioé [/i]davvero[/i] gravi, non immaginariamente catastrofiche, come i media e tu cercate di far credere.
Dal Cavallo di Troia alla Pace di Versailles (che era prodromo della 2a G.M. coi suoi 40 milioni di morti).
Altro che accogliere degli immigrati in mezzo ai quali ci possono essere dei terroristi che fanno qualche danno, infinitesimale rispetto ai danni che fanno a casa loro.


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cdcuser
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daje Pietro questa é simpatica, peró 🙂


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olmo
 olmo
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mito del buon selvaggio e dalla sudditanza di chi si cosparge sempre il capo di cenere.

Questa non l'ho capita (sì, insomma, faccio finta che non l'ho capita per amor di discussione).

Dire che bombardare il MO significa creare terreno di coltura per il jihadismo è "cospargersi il capo di cenere"? O suggerire che vendere armi ai sauditi non sia esattamente una buona idea significa mettersi a 90° per Al Qaeda?

E il "mito del buon selvaggio" sarebbe a dire che i terroristi sono buoni?
Quando è successo?

Sono d'accordo che il "mito" colpisca, ma non certo dove ci indicano i vari PietroGE:
La santificazione istantanea e acritica io l'ho vista nelle "primavere" di Soros (ah... La Rrrrevolucion!) e adesso nei curdi: che occupano i villaggi arabi e poi cacciano a fucilate gli abitanti che vorrebbero tornare alle loro case "liberate" dal Daesh... epperò sono così "carini" (anche quando, sull'attenti e coi triangoli gialli che garriscono al vento, sanciscono l'alleanza con il Free Syrian Army), e combattono per "la propria patria perduta", e poi ci hanno quelle donne, sempre piuttosto gnocche, in divisa e col mitra imbracciato (perfetto sogno bagnato dell'antagonista un po' avanti in età e colla panzetta).
Non per niente Zero Calcare ci ha regalato un reportage fumettato sul Rojava dell'Avvenir (viaggio sponsorizzato dal social-confuso Internazionale).

Ma da questo a beccarsi del supporter del terrorismo solo perché ci si rifiuta di aderire alle miserevoli teorie dell'Islam "religione di odio", dei musulmani "intrinsecamente inclini al martirio", dei rifugiati che ci rubano il lavoro, le case popolari e la pensione, nei loro centri accoglienza a 4stelle con TVsat e frigo-bar e per giunta partono di brocca e assaltano le donne bianche col machete (vero o metaforico)... ce ne corre.

... mi spiace, ma devo respingere il tuo "arbitrato", olmo, anche se il tuo intervento era sicuramente ispirato alla buona volontà.

Parliamo pure di Henry-Levy vs. nostalgici e impenitenti leninisti sessantottini.
Ma prima voglio vedere dei "destri" non isterici, che pesano la situazione, riflettono su cause ed effetti, si fanno domande su "chi" e "perché".
Non accetterò la comparazione dei "dagli all'islamico!" con Noam Chomsky (o con me) come fossero due pesi sulla stessa bilancia.

La questione è che c'è una chiamata allo scontro di civiltà: qualcuno abbocca e qualcuno no. Fine.

Anzi, te li mostro io, un paio di destri che, oltre alle immancabili palle (essendo io etero, non interessa l'articolo), dispongano pure di un tot di materia grigia: Pat Buchanan, Vladimir Putin... guarda, mi rovino: ti ci metto sopra un Viktor Orban (per non farmela troppo facile).

QUESTI li accetto come contr'altare del mio commentare. Non le senilità della Fallaci o gli infantilismi di Salvini.

Da anni seguo questo sito e pur trovandovi persone di diversa se non opposta formazione non ho mai trovato qualcuno a favore di una o più guerre combattute in medio oriente.
Credo che tutti concordino che usa, nato, israele e paesi arabi loro alleati siano i motori di tale conflittualità.
Siamo tutti consapevoli che l'isis sia una " invenzione " per combattere una guerra per conto terzi in uno scacchiere molto complesso.
Quindi nessuno appoggia i "pennivendoli da guerra ", personalmente non mi interessa neanche cosa pensano.
Allo stesso tempo non mi è passato dalla testa di giudicarti per alcunchè! ( leggi troppo i pennivendoli, ti fai condizionare, li proietti ovunque falsando la tua percezione! )
Personalmente come Pietro penso che l'islam sia una religione violenta semplicemente perchè lo dice lei stessa, ci sono passi di una chiarezza cristallina su questo.
Se non la applica è solo una questione di discrezionalità, di elasicità non di assenza, e avere in giro migliaia di mercenari di ritorno dalle battute di caccia in Siria non lo trovo igenico.
Qui mi fermo che ho un impegno, ci ritorneremo su alla prima occasione.


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spadaccinonero
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cito

"Da anni seguo questo sito e pur trovandovi persone di diversa se non opposta formazione non ho mai trovato qualcuno a favore di una o più guerre combattute in medio oriente.
Credo che tutti concordino che usa, nato, israele e paesi arabi loro alleati siano i motori di tale conflittualità.
Siamo tutti consapevoli che l'isis sia una " invenzione " per combattere una guerra per conto terzi in uno scacchiere molto complesso.
Quindi nessuno appoggia i "pennivendoli da guerra ", personalmente non mi interessa neanche cosa pensano.
Allo stesso tempo non mi è passato dalla testa di giudicarti per alcunchè! ( leggi troppo i pennivendoli, ti fai condizionare, li proietti ovunque falsando la tua percezione! )
Personalmente come Pietro penso che l'islam sia una religione violenta semplicemente perchè lo dice lei stessa, ci sono passi di una chiarezza cristallina su questo.
Se non la applica è solo una questione di discrezionalità, di elasicità non di assenza, e avere in giro migliaia di mercenari di ritorno dalle battute di caccia in Siria non lo trovo igenico.
Qui mi fermo che ho un impegno, ci ritorneremo su alla prima occasione."

concordo ma devo fare un appunto

se l'Islam è violento, intollerante ecc, lo è anche il Cristianesimo e ancor di più l'Ebraismo dato che il ceppo è lo stesso : Abramo


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olmo
 olmo
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cito

"Da anni seguo questo sito e pur trovandovi persone di diversa se non opposta formazione non ho mai trovato qualcuno a favore di una o più guerre combattute in medio oriente.
Credo che tutti concordino che usa, nato, israele e paesi arabi loro alleati siano i motori di tale conflittualità.
Siamo tutti consapevoli che l'isis sia una " invenzione " per combattere una guerra per conto terzi in uno scacchiere molto complesso.
Quindi nessuno appoggia i "pennivendoli da guerra ", personalmente non mi interessa neanche cosa pensano.
Allo stesso tempo non mi è passato dalla testa di giudicarti per alcunchè! ( leggi troppo i pennivendoli, ti fai condizionare, li proietti ovunque falsando la tua percezione! )
Personalmente come Pietro penso che l'islam sia una religione violenta semplicemente perchè lo dice lei stessa, ci sono passi di una chiarezza cristallina su questo.
Se non la applica è solo una questione di discrezionalità, di elasticità non di assenza, e avere in giro migliaia di mercenari di ritorno dalle battute di caccia in Siria non lo trovo igenico.
Qui mi fermo che ho un impegno, ci ritorneremo su alla prima occasione."

concordo ma devo fare un appunto

se l'Islam è violento, intollerante ecc, lo è anche il Cristianesimo e ancor di più l'Ebraismo dato che il ceppo è lo stesso : Abramo

Anche io penso sia un problema congenito al monoteismo ma non volevo aprire altre discussioni, è già difficile capirsi restando sul pezzo.


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makkia
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Da anni seguo questo sito e pur trovandovi persone di diversa se non opposta formazione non ho mai trovato qualcuno a favore di una o più guerre combattute in medio oriente.

Beh, adesso ne hai trovato uno: me.
Io sono perfettamente d'accordo con quello che Russia e Iran stanno facendo in Iraq e in Siria. Sono solidale con una guerra combattuta in medio-oriente, OK?

Comunque l'argomentazione era il prostrarsi davanti all'Islam, la mia contro-argomentazione era che l'Islam non è il terrorismo, e che fomentare l'isteria contro l'Islam agevola l'isteria di segno opposto: quella jihadista.
Se il perché non è chiaro posso spiegare. Normalmente dovrebbe essere chiaro perché il "muro contro muro" è sconsigliabile. Ma viviamo in tempi interessanti e quindi...

Come sta dimostrando Putin, si può combattere a fianco di musulmani e non spalleggiare il terrorismo. Nella dicotomia brutale fra "sei con o contro l'Islam" io quindi mi dissocerei, con quelle che mi sembrano ottime ragioni e con un testimonial d'eccezione.

Ma non si può fare: a quanto pare c'è un qualche obbligo di "par condicio" per cui riflettere sulle dinamiche del terrorismo jihadista senza incorporare una condanna dell'intero mondo islamico è schierarsi "sull'altra barricata", Quella dei "senza-palle" che "non hanno il coraggio" di "affrontare la verità" sull'Islam.

Questo lo rigetto.

Credo che tutti concordino che usa, nato, israele e paesi arabi loro alleati siano i motori di tale conflittualità.

Embé? Attinenza col mio commento?

Allo stesso tempo non mi è passato dalla testa di giudicarti per alcunchè!

Ne a me di giudicare te. Ho solo detto che rifiuto la tua par condicio fra me e Pietro. Ti ho giudicato? Non hai fatto quello? Non ho diritto di dire che non mi riconosco come "altro lato della barricata" rispetto a Pietro ma in tutt'altro posizionamento, e non di barricata?

(leggi troppo i pennivendoli, ti fai condizionare, li proietti ovunque falsando la tua percezione!)

Guarda che sto commentando l'articolo del Foglio, non le tue opinioni in quanto tali (al massimo se in endorsement, più o meno consapevole, dell'intento dell'articolo).
Articolo che a sua volta "riporta" una diatriba francese. La quale diatriba, come l'articolo del Foglio, ha come primo scopo svilire e demonizzare una voce che dice tutt'altro da quello che gli si attribuisce.
E (sorpresa!) la riattizza nel momento in cui la Francia vuole bombardare. E l'Italia a ruota vuole la sua fettina di Libia.

Io non vedo fantasmi: vedo la riproposizione del solito schema che ho già denunciato e vedo come l'esca è lì per chi vuole abboccare alla retorica del "siamo tutti d'accordo che queste idee (che non concordano colla grancassa guerrafondaia) sono pericolose/stronzate/semplicistiche"

Per capirci, Onfay viene svillaneggiato in maniera becera sin dal titolo (Un edonista a Raqqa). Le sue idee vengono distorte, tranciate a pezzetti, controbattute senza replica.
E' quasi ironico che il leggiadro e gossiparo Dagospia riesca a intervenire sullo stesso identico "casus belli" dei social jihadisti facendo un servizio molto più equilibrato, fin dal titolo:
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/intello-califfo-isis-ha-arruolato-suo-malgrado-filosofo-129271.htm

Molte delle idee di Onfray a me non piacciono. E' filo-israeliano, cade in una retorica sessantottina che è datata, e parla di posizioni di sinistra che sono proprie della Francia e non universali, e altro.
Ma non si è mai sognato di dire quello che il Foglio e i suoi detrattori d'oltralpe gli attribuiscono.
Qui c'è lui in diretta, con un Ezio Mauro intenzionato a fargli la festa, ma che almeno lo lascia parlare:
http://video.repubblica.it/dossier/la-repubblica-delle-idee-2016/repidee-ezio-mauro-e-michel-onfray-pensare-l-islam-e-l-occidente-integrale/242698/242711?


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
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cito

"Anche io penso sia un problema congenito al monoteismo ma non volevo aprire altre discussioni, è già difficile capirsi restando sul pezzo."

hai ragione, ne riparleremo in un topic a riguardo, adesso hai una bella gatta da pelare, si chiama makkia

😉


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