Uno schifo senza fine
Siamo tempestati da spot televisivi che mostrano bambini africani piangenti o pieni di mosche oppure con il labbro leporino oppure escheletriti. Tutti questi spot fatti da varie troppe associazioni invitano a versare soldi e promettono mare e monti per i bambini che ci fanno vedere. Predicano l'adozione a distanza.
Dubito molto che i soldi una volta versati raggiungano davvero i bambini ed i loro villaggi per i quali si promettono acqua, scuole ed ogni ben di dio. Innanzitutto si debbono pagare le spese di pubblicità televisiva e su giornali e riviste che sono ingenti e poi le spese di funzionamento delle suddette organizzazioni. Sono convinto che ai bambini ed alle bambine arrivino solto le briciole e che il grosso dei versamenti venga usato dalle organizzazioni,.
MI piacerebbe sapere se c'è un Ministero che sorveglia questa attività. Desidero sapere se il Garante della Privacy è mai intervenuto a tutela della immagine dei bambini che viene violentata dagli spot televisivi.
Posso dire che provo schifo di uno Stato che lascia fare questa attività che a mio parere serve assai più alle organizzazioni che ai bambini africani?
E' una delle tante facce della contemporanea riedizione del "buon selvaggio", quella del selvaggio sofferente che va caritatevolmente aiutato. Altre possono essere quella del selvaggio in quanto tale saggio e in armonia con la natura, quella del selvaggio col gonnellino di frasche (o il poncho, o la tunica etc.) che danza o suona il piffero o il tamburo, quella del selvaggio che ha il ritmo nel sangue e ci "contamina" etc. Vanno tutte benissimo, tranne quella del selvaggio che si fa stato, che vuole controllare il suo territorio e le sue risorse e che è pronto a difendere con le armi la sua indipendenza e la sua sovranità. Quest'ultimo allora si trasforma in "tiranno" e si può tranquillamente bombardare.
Impecabile, yakoviev. Impecabile.