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USA-Cina, esperti: diffidenze reciproche restano troppo fort


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USA-Cina, esperti: diffidenze reciproche restano troppo forti

© Sputnik. Sergey Guneev

La stampa cinese scrive che dalla visita del presidente della Cina Xi Jinping negli Stati Uniti, che inizia oggi, 22 settembre, dipende non solo il futuro delle relazioni bilaterali, ma anche il futuro del mondo intero.

Tuttavia, secondo gli esperti russi, la rivalità nel Pacifico e le diffidenze reciproche, che cartterizzano i rapporti tra i due paesi, non permetteranno a Washington e Pechino di concordare le sfere di influenza.

L'attività militare della Cina nel mar Cinese Meridionale già da tempo sta creando tensioni nei rapporti con gli USA. Secondo coloro che, negli USA, insistono sul contenimento della Cina, ogni rafforzamento delle posizioni di Pechino nelle sue dispute territoriali con i paesi di Asia-Pacifico rappresenta una sfida per gli USA, limitando la loro capacità di influire sulla situazione. Continuando le sua attività nelle acque contese, Pechino manda agli USA un segnale: continuerà a difendere i suoi interessi nel mar Cinese Meridionale.

Per espellere gli USA dal Sud-Est asiatico, Cina è pronta a usare tutti i mezzi a sua disposizione, compresi i mezzi economici. La cooperazione economica con la Cina e gli investimenti nel mercato cinese restano importanti, per gli USA difficilmente ci possono essere delle alternative. Il pattugliamento congiunto della regione, da parte delle forze USA e dei loro alleati, non potrà avere un impatto serio sul nuovo rapporto di forze. Alcuni dei paesi ASEAN, stanchi di manovrare tra USA e Cina, stanno cominciando a virare in direzione di un compromesso strategico con Pechino. Una delle questioni più scottanti alle prossime trattative USA-Cina riguarderà la necessità di evitare che le tensioni nel mar Cinese Meridionale possano sfociare in un conflitto "caldo".

Il vice direttore dell'Istituto di studi sugli USA e Canada, Viktor Kremenyuk, ha rilevato che "alle trattative, seppure in maniera indiretta, si parlerà di divisione delle sfere di influenza. Cina ha fermamente reclamato alcuni territori nel mar Cinese Meridionale. Pechino non sta cercando contrapposizone globale con gli USA, il suo scopo è quello di diventare, insieme a Washington, uno dei principali giocatori mondiali per partecipare alla formazione del nuovo assetto del mondo".

Alla vigilia della visita a Washington del presidente Xi Jinping, Malcolm Turnbull, il nuovo primo ministro dell'Australia, uno dei principali alleati degli USA nella regione di Asia-Pacifico, ha esortato il governo della Cina a rinunciare alla costruzione di isole artificiali nel mar Cinese Meridionale.

"Dobbiamo avere la certezza che lo sviluppo della Cina non crea minaccia alla sicurezza e alla relativa armonia nella regione, dalla quale dipende il benessere della Cina stessa", — ha dichiarato Turbull in un'intervista all'Australian Broadcasting Corporation.

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