Vegani-parte2

Sarebbe bastato poco, un dettaglio che avrebbe cambiato completamente la lettura del tuo pezzo: l'aggiunta di un "tanti", "buona parte", "la maggioranza" ... scegli tu e dimmi se fa o meno la differenza: "E la mia personale esperienza mi dice che tanti vegani fanno parte di quest'ultima categoria".
Semplice, non avrebbe intaccato la forma, ma avrebbe stravolto il contenuto.

Scusa, ma devo ripetere che forse hai letto con gli occhiali sbagliati. L'articolo è organizzato su due parti. Nella prima scrivevo:
"la mia personale esperienza mi dice che i vegani fanno parte di
quest'ultima categoria. "

La mia personale esperienza, testualmente.

Sento un gran rumore di unghie sugli specchi, scusa la sincerità.

Mi aspetto di sentire qualche argomentazione migliore di quelle sentite finora. La "superiorità" etica o più semplicemente alimentare lasciatela ai soliti noti. Tra di noi cerchiamo di mantenere e rispettare una certa libertà di scelta e di opinione. E' chiedere troppo?

E' chiedere troppo domandare di portare agli umani che si nutrono di carne lo stesso rispetto che si porta agli animali? Forse che gli date dell'ipocrita, commediante e ridicolo al cane, gatto o leone che si ciba di carne?

Un po' di sincerità, per piacere.

La pedagogia non "deve" passare per il contrasto, che non è certo il fine né il mezzo necessario. "Può" passare per il contrasto.

Le do ragione e riconosco il valore del contrasto, ma c'é una differenza enorme a seconda del tipo di rapporto in cui si inserisce questo contrasto. Un conto é una relazione paritaria, un'altra quella autoritaria, come é quasi sempre quella all'interno delle famiglie contemporanee. Paolo Barnad scriveva qualche tempo fa che nella "genitorialità media" [...] "trovano preminenza il ricatto, la violenza e l’umiliazione come ordinari strumenti educativi".

E' quello che penso, e piú che puntare sui "vincoli" da porre ai genitori, investirei sul diritto all'auto-difesa dell'altra parte. Un bel libro: http://www.stampalternativa.it/liberacultura/?p=118

Tonguessy sei in linea con "Se l'uomo non può mangiare carne, non possono nemmeno gli altri animali".
Se a te sta bene.

Scendendo di livello:

"Ci sono due categorie di persone, chi lavora onestamente e chi ruba per vivere. E la mia personale esperienza mi dice che gli zingari appartengano alla seconda."
L'errore è evidente.

"Ci sono due categorie di persone, chi lavora onestamente e chi ruba per vivere. E la mia personale esperienza mi dice che tanti zingari appartengano alla seconda."
Può essere vero.

La tua personale esperienza - anche se testualmente - è limitata, se su questa ci basi conclusioni categoriche l'errore sarà piuttosto frequente.
Però, se ti è più facile osservare il mondo così, perchè ti aiuta a semplificare e raggiungere una certezza da tenere come àncora, è giusto che tu lo faccia.

Comunque, non c'è dialogo: "lasciatela", "gli date" a chi ti rivolgi?
Non ci siamo. Io finisco qui.
Ciao

Attendo con pazienza e felicità il post di SempreIo. Naturalmente sarei onorato di ospitarlo su appelloalpopolo.

Pazienza, ne devi avere, sono lentissimo.
Ti segnalerò quando pronto e, naturalmente, potrai pubblicarlo.
Ciao

Tonguessy sei in linea con "Se l'uomo non può mangiare carne, non possono nemmeno gli altri animali".
Se a te sta bene.

Inferenze su inferenze. Non ho mai parlato nè di zingari nè di altre amenità che stai tirando fuori con il solito stridore di unghie sul vetro.
La mia frase che ripeto rimane:
"E' chiedere troppo domandare di portare agli umani che si nutrono di carne lo stesso rispetto che si porta agli animali?"

Cosa c'entri questa richiesta di rispetto a 360° con i leoni vegetariani lo sai solo tu.

Ti dispiace così tanto rispondere a questa semplice domanda?

Intervengo soltanto per precisare a chi stesse seguendo la discussione - e a chi la leggerà in futuro - che quelle frasi sugli zingari non sono di Tonguessy.
Ho fatto un esempio utilizzando un luogo comune assai diffuso.
Pensavo si capisse.
Forse ho sbagliato non precisando la mia intenzione, nel caso, mi scuso.

Credo che quando si discute di queste tematiche si perdi di vista il vero problema che non è il consumo di carne in se.
E', invece, il consumo di carne oltre i propri bisogni fisici.

L'uomo ha bisogno di proteine animali per portare a termine i cicli che generano la vita. Qualunque medico può confermarlo.
So benissimo che esiste una letteratura su internet o in libreria dove si sostengono le tesi che si può vivere senza carne ma basterebbe aprire dei volumi di medicina, oltre che capire qualcosa di reazioni chimiche, per leggere che l'essere umano ha bisogno, in parte, dell'apporto di carne.

Se consumassimo carne in quantità adeguate e non in sovrappiù esisterebbe un ecosistema più equilibrato e più rispetto per gli animali.

E' il consumo il nemico, non il carnivoro/onnivoro.

Se consumassimo carne in quantità adeguate e non in sovrappiù esisterebbe un ecosistema più equilibrato e più rispetto per gli animali.

E' il consumo il nemico, non il carnivoro/onnivoro.

Non posso che tristemente quotare. Non è la prassi vegana nè carnivora che arreca danni oltre misura, ma il fatto che ormai anche il cibo, una volta bene, è diventata merce e viene distribuita lì dove il denaro (eccolo!) è presente in misura maggiore. Mercato. La triste diatriba tra vegani e carnivori non è null'altro che una guerra tra poveri. Dall'alto della loro sponda le elites si deliziano ad osservare queste nostre (cretine) lotte.

E' quindi un dispiacere notare come scelte personali siano motivo di acredine e divisione, quando i veri problemi sono di tutt'altra natura e di ben diversa origine.

Complimenti per l'osservazione, comunque.

ho provato a spiegare le vostre stesse cose (tonyguess e amz) sull'articolo in home page e ho ricevuto solo insulti...

ho provato a spiegare le vostre stesse cose (tonyguess e amz) sull'articolo in home page e ho ricevuto solo insulti...

Link please....