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Vogliamo parlare di Sindacato ?


gramscixxi
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Copio e incollo più avanti quasi tutto il mio post di risposta all'ultimo articolo di Paolo Barnard comparso su CDC ( http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8200&mode=&order=0&thold=0), per proporre una riflessione sul Sindacato, che oramai non è più un soggetto che può continuare a mutare geneticamente per diventare quello che più gli fa comodo.
La questione è: o serve ai lavoratori o non serve.
E se il Sindacato non serve (più) (ai lavoratori) è meglio che sparisca.
Il post di cui vi parlo è frutto di una riflessione scaturita dal provocatorio articolo di Barnard, che, com'è nel suo stile, e a volte anche esagerando, come nell'articolo in questione, intende provocare il lettore per fargli suscitare una reazione (e qui siamo quasi al gioco di parole), per far scoccare in lui una scintilla, un'idea di cosa occorrerebbe fare, ed eventualmente una volontà di farlo, per cambiare il sistema - tanto per dirlo in modo semplice, senza aggiungere alcuna connotazione del sistema che poi si dovrebbe realizzare, ovvero che dovrebbe capitare.
Ho visto però che lo sciame di commenti innescati dagli scritti di Barnard sono reazioni di tipo on/off: c'è chi lo detesta e chi lo ammira, c'è chi si sente offeso per quello che dice e chi al contrario ne condivide a tal punto il pensiero che non solo non pensa affatto a ritenersi offeso, ma che comincia a pensare di fare..., di fare..., ..., ma di fare cosa ? Non è dato di saperlo.
Proprio non si comprende se e come l'illuminazione che avviene nella testa di chi ammira Barnard possa tramutarsi in una qualsiasi idea minimamente concreta per iniziare subito a cambiare le cose, e nell'obiettivo di applicarla l'indomandi - in genere questi ragionamenti si fanno nottetempo - su una cosa ben precisa.
Se questo è il tipo di reazione che normalmente Barnard produce nei suoi ammiratori, siamo a livello del voyerismo puro di chi incosciamente contempla un'idea nichilistica del mondo e ne prova un po' - o tanto - piacere.
In pratica, tra quelli che si azzuffano a scrivere in risposta a Barnard, o in risposta a chi ha risposto a Barnard, o in risposta a ... e così via, non ce n'è uno che argomenti su qualcosa di diverso dal suo modo positivo o negativo di vedere Barnard.
Nessuno che, sentendosi in qualche modo scosso dalle parole di Barnard sappia trarne ispirazione per definire un punto di partenza per cambiare questo sporco mondo dominato dal "Vero Potere", o questo sporco mondo e basta, obiettivo che pure sembra essere il comune denominatore che anima chi spende tanto e tanto tempo su questo cavolo di sito a leggere ora questo e ora quello.
Bene, ritornando al mio past, come ho detto all'inizio si tratta di una semplice riflessione su un soggetto che potrebbe far parte dell'orchestra del "Vero Potere", sempre ammesso che questo esista, ma che a prescindere da questo particolare, da alcuni decenni suona, o per meglio dire strimpella, sempre la stessa nota. Sempre a lanciare il salvagente a questo o a quel lavoratore, e che forse ora lo sta portando al completo naufragio.
Da questo punto di vista se esiste il "Vero Potere" il Sindacato potrebbe essere realmente un soggetto ad esso collaterale. Ma anche se il "Vero Potere" non dovesse esistere, il Sindacato, per gli effetti concreti che produce, potrebbe essere comunque considerato un soggetto collaterale a se stesso, o in termini meno contorti, un soggetto autoreferenziale, che cerca il consenso dei lavoratori, e forse nemmeno più quello, per garantire la propria sopravvivenza.
Né più e né meno come deve garantirsela un'azioenda, che nel frattempo però produce qualcosa, sia ben inteso, anche armi e inquinamento ovviamente.
Beh, la premessa era questa, vi lascio immaginare un argomento così semplice e così facilmente risolvibile in caso di decisioni da prendere per modificare o eliminare il Sindacato quali possibilità aveva di attecchire nella fiumana di risposte autoreferenziali che seguono gli scritti di Barnard.
Io però sono stato ispirato da quell'articolo e non desidero affatto rinnegarlo sulla base delle altre considerazioni che ho fatto.
Ora faccio il "paste" del "post" e spero che almeno qui la discussione prenda piede.
P.S. Alla fine è venuto fuori un bel post, ora lo incollo in risposta al mio stesso post, così me la suono e me la canto da solo, come del resto sembra che facciano un po' tutti quelli che stanno qui in giro.

(Per cambiare il sistema) Comincierei un'azione a partire dagli obiettivi più semplici, molto più facili da "sgamare" di Travaglio.
Prendiamo un soggetto a caso, uno di quelli che è presente dappertutto: il "sindacato".
Vogliamo fare distinzioni tra le varie sigle ? Tra quelle che sono sfacciatamente funzionali ai desideri dei "padroni" e quelle che lo sono in modo sottile, con speciali liturgie, possibilmente "democratiche" ?
Cosa dite ? Che i sindacati sono agonizzanti ? Che sono in via di estinzione ?
Può darsi, ma può anche darsi che corsi e ricorsi storici restituiscano la parola ad un sindacato oramai da anni geneticamente modificato per servire il "Vero Potere".
Uno scenario di questo tipo si realizzerebbe probabilmente con un eroe del sindacato partorito con perfetto tempismo dal tubo catodico, e tutto si configurerebbe per una nuova grande azione, di certo non mirata a liberare i lavoratori dalla miseria globale abbattutasi su di loro, ma a condurli in un nuovo girone dell'inferno, dopo l'estenuante tappa della "concertazione", acronimo del progetto "con-certa-azione...li teniamo tutti a bada mentre si abbrutiscono e si impoveriscono".

E' abbastanza facile infiltrarsi nel sindacato, è intorno a voi ed ha bisogno di voi, come di tutti e di tutto del resto.
Dopo esservi introdotti, registriate ogni cosa, studiatene le movenze, i metodi, le liturgie e alla fine, quando sarete sicuri di poterlo fare con successo, ... fate scoppiare quel bubbone che sicuramente avrete scoperto, qualsiasi sia la vostra piccola-media-grande-enorme impresa-azienda-ente-multinazionale.
Piccolo o grande che sia, per favore, fate scoppiare quel bubbone.
Il resto, se in giro vi sarà tutto uno scoppiare di bubboni come quello da voi scoperto e spremuto, verrà da se.
Solo dalle ceneri dell'attuale sindacato potrà forse nascerne uno nuovo capace di riscattare l'uomo che vive del proprio onesto lavoro.


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