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Altri crolli a Pompei, ma nessuno ne parla

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Segnalo questo articolo per due motivi:
1 - mostra come la nostra propaganda interna sia viva ed efficace più che mai; con il governo golpista in carica non si può parlare di crolli a Pompei (almeno, se qualcuno ne ha parlato non me ne sono accorto, e credo che la risonanza non sia stata molto ampia)
2 - conferma lo squallore del giornalismo anglosassone alla Travaglio, un giornalismo che senz'altro ha tratti di professionalità che qui da noi restano un sogno, ma che dopo tutto mostra quanto possa essere mal impiegata anche la più spiccata capacità professionale.

A dispetto delle nuove iniziative per la conservazione, un altro muro crolla a Pompei

Di Josephine McKenna, Roma

Un muro di 2000 anni fa che cingeva un'antica villa romana a Pompei è crollato, solo due settimane dopo il lancio da parte del governo italiano di un progetto da 105 milioni di euro per salvare l'importante sito archeologico.

Il Soprintendente Archeologico Speciale per Napoli e Pompei ha confermato il crollo del muro recante pitture in rosso e ubicato in prossimità di una villa non identificata e situata in un'area chiusa al pubblico dei visitatori.

Il crollo del muro è particolarmente imbarazzante per il governo, dato che fa parte di una serie di eventi disastrosi occorsi nel sito (riconosciuto dall'UNESCO come parte del patrimonio culturale dell'umanità) negli ultimi due anni.

La preoccupazione per le capacità dell'Italia di proteggere il sito da ulteriore degrado e dall'impatto di Mafia e Camorra locali è crescente.

Giulia Rodano, portavoce per la cura dei beni culturali per il centro-sinistra (Italia dei Valori), ha detto che è necessario ripristinare i finanziamenti statali che erano stati tagliati dal governo.

“Quanti muri devono cadere, quanta pioggia o neve dobbiamo ancora vedere perché la situazione cambi e ci si dedichi alla protezione del patrimonio culturale”, ha detto Rodano.

“Senza un programma statale ccontinuativo per la conservazione e il restauro dei nostri siti archeologici, gli interventi straordinari e sporadici condotti con fondi europei o privati rischiano di essere inefficaci.”

L'ultima iniziativa, lanciata ad inizio aprile, è stata finanziata dall'Italia e dall'Unione Europea.

Allora Mario Monti, Presidente del Consiglio italiano, ha detto che il progetto era pensato per mettere in sicurezza gli edifici attualmente a rischio in uno dei più importanti luoghi di cultura del mondo.

“Vogliamo garantire che tutto sarà svolto con il lavoro di addetti e ditte onesti e competenti, e che il crimine organizzato, sempre molto forte in quest'area, sarà tenuto alla larga”, ha aggiunto.

Pompei fu distrutta da un'eruzione vulcanica del Vesuvio occorsa nel 79 d.C. e attrae più di 2,5 milioni di visitatori ogni anno. Nel sito si sono verificati dei crolli negli ultimi anni, il che ha attirato aspre critiche dall'UNESCO e dalla UE.

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/9219470/Pompeii-wall-collapses-despite-new-conservation-initiative.html

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