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George Soros, il ragazzo ebreo.

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Trovo, su sakeritalia (oggi nuovamente disponibile), questo brano che si stacca da tutti quelli che ho letto fin qui, in quanto cerca di individuare la personalità, attraverso le contraddizioni, di questo "player" finanziario, come si auto definisce nell'intervista visibile nel link ivi inserito.

Se ne ricava una personalità complessa, in un uomo dai desideri quasi "comuni", ma che dati i mezzi a disposizione, é costretto a praticarli su una scala talmente alta da allontanare i risultati dalla prevedibilità e dai termini correntemente contemplati. Un bel problema.

Questo il titolo:

George Soros: l’uomo dietro al caos

Ho fatto fatica a capire George Soros, perché è un personaggio pieno zeppo di contraddizioni. La sua spinta all’abbattimento dei confini tramite l’aumento dell’immigrazione in tutto il mondo sta minando alla base il suo stesso desiderio di creare un’Europa Unita ed un mondo unificato. Spingendo troppo forte e troppo in fretta sta creando una reazione spontanea. Perciò ho deciso di scrivere un articolo che mi aiutasse a capire meglio quali sono le pulsioni che lo spingono.

Da una parte, ha apertamente riconosciuto, alla fine del 2016, che una “crisi dell’immigrazione” sta letteralmente facendo a pezzi l’Europa. Dall’altra, dichiara che l’Unione Europea è sempre stato il suo progetto più ambito. E allora, come mai sta spingendo l’immigrazione fino al punto di rottura dell’Unione Europea?

Vedo la stessa contraddizione nella Cancelliera tedesca Angela Merkel. L’Europa è chiaramente il suo progetto preferito, però si ostina caparbiamente a rimpinzare tutte le nazioni europee, compresa la propria, di migranti extraeuropei, fino al punto di mettere in crisi le stesse culture autoctone, creando fratture ovunque.

L’Europa ha già di per sé squilibri finanziari che rischiano di far esplodere la, da sempre, precaria Unione Europea, fatta di ferro, ma tenuta insieme con l’argilla. Questi due leader prosperano così bene nello stress da dover per forza stipare sempre più gente impoverita e insoddisfatta in un contenitore già tutto pieno di crepe? Hanno un desiderio patologico di autodistruzione? Sono dei bulimici dell’immigrazione, che non riescono a smettere di rimpinzarsi, dei tossicodipendenti che devono costantemente piantarsi un ago nel braccio, senza pensare al dolore?

Un’altra grossa crisi per l’euro nel 2017 è per me una previsione ovvia. Come mai non è ovvia per tutti quelli che vorrebbero il successo dell’Eurozona?

Il povero Soros arrabbiato

George Soros ha perso un miliardo di dollari perché le sue scommesse sulla sconfitta di Trump gli sono crollate sulla testa. Soros ha rilasciato di recente una dichiarazione pubblica, e ha scritto che Trump è un nazista, un possibile dittatore che minaccia la radiosa speranza del nuovo ordine mondiale. (Il solo fatto che Soros senta il bisogno di ammettere che Trump ora “minaccia il nuovo ordine mondiale” mi fa sentire bene, sapendo che anche i più accaniti sostenitori del nuovo ordine mondiale sentono sul collo il suo fiato caldo. Possiamo solo sperare che Soros abbia ragione).

Soros teme che ora l’America non sarà più in grado di “proteggere e promuovere la democrazia nel resto del mondo”. Se pensa che Hillary lo avrebbe fatto, allora intende dire che, con Trump, non porteremo avanti più guerre e più colpi di Stato di quanti ne avessero fatti, per portare la democrazia, gli Stati Uniti con Hillary al Dipartimento di Stato. (Di nuovo, lo trovo rassicurante, ma sembra che la cosa metta in allarme Soros che, personalmente, era stato un sostenitore del golpe in Ucraina e della guerra di Hillary in Siria. Date un’occhiata ai documenti del Dipartimento di Stato da me pubblicati in precedenza) [in inglese].

Soros lamenta il fatto che il suo nuovo ordine mondiale si stia disgregando, “prima dal Brexit, poi dall’elezione di Trump negli Stati Uniti e, il 4 dicembre, dal rigetto con largo margine, da parte degli elettori italiani, delle riforme costituzionali”; anche se tutti sanno che questi movimenti (di protesta) sono alimentati sopratutto dalla folle politica sull’immigrazione dell’Unione Europea. Anche negli Stati Uniti l’immigrazione è uno dei problemi principali. Molti liberali amano le attuali politiche sull’immigrazione, ma, evidentemente, c’è troppa gente a cui queste non piacciono e, quando cerchi di far coesistere la gente con la forza, finisce poi che ti si rivoltano contro.

Con altrettanta cecità, Soros si lamenta di tutte le false notizie che hanno “disorientato l’elettorato” e “destabilizzato le democrazie”. Dico cecità perché Soros fa tutto ciò che può per destabilizzare ogni democrazia che diventi nazionalista, finanziando disordini contro tutti quei governi che non accettano il suo dogma globalista. Da un lato sta fomentando un’invasione di massa, assolutamente non desiderata, dall’altro sta finanziando disordini e colpi di Stato, il che fa sembrare strano che possa essere sorpreso dal crescente disordine del nuovo ordine mondiale.

Questa sfacciata ipocrisia è stupefacente.

Continua qui:
http://sakeritalia.it/mondo/george-soros-luomo-dietro-al-caos/

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