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astronomia - alla ricerca del pianeta 9

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Lo zio d'America, magari d'Australia, e' un modo per indicare un parente lontano.
Ma chi e' lo zio d'America della Terra? Insomma dove sta il pianeta piu' lontano?

Domanda tranello, in cui un avvocato azzeccagarbugli ci sguazzerebbe.
Infatti la comunita' astronomica mondiale ha introdotto il concetto di pianetino o pianeta nano.
Ha fatto questo passo in seguito alla continua scoperta di nuovi pianetini che orbitano piuttosto lontano, nei dintorni della cosiddetta cintura di Kuipers. Pianeti talvolta piu' grandi dell'ex pianeta Plutone, per dire. Ex pianeta? Si', proprio cosi': la comunita' astronomica ha degradato Plutone a pianeta nano. Insomma non e' piu' un pianeta.

E allora? Allora cambiano molte cose. Per esempio la ricerca del famoso pianeta X va chiamata ricerca del nono pianeta. E siamo al dunque. A che punto sta lo scrutamento del cielo alla ricerca di cotal pianeta? Bene, aleggia una certa fiducia di beccarlo, prima o poi.

Uno che gli sta dando la caccia (fotografica) e' un certo Brown. Proprio quello responsabile della degradazione di Plutone a pianeta nano, tant'e' che ci ha pure scritto un libro divulgativo.
Linda Howe, giornalista d'inchiesta con un'infinita' di agganci nel mondo della scienza, e non solo, ha intervistato questo Brown sul dove stia il fantomatico nono pianeta, che si presume pesantissimo, 10 a 20 volte piu' pesante della Terra.

Ehm, le notizie sono cosi' cosi'. Un po' buone: ci sono tanti motivi perche' questo nono pianeta esista. Un po' cattive: orbiterebbe talmente lontano che e' davvero difficilissimo individuarlo.
Orbita lontanissimo dal sole, fra la fascia di Kuipers (zona contenente anche quei famosi pianetini scoperti recentemente) e la cosiddetta nube di Oort, remotissima fascia da cui provengono le comete.
Orbitare lontanissimo significa alcune cose: viaggia piano, molto piano, pianissimo; essendo inoltre l'orbita immensa, ci mette un sacco di tempo a compiere una rivoluzione attorno al sole, l'anno del pianeta 9 durerebbe oltre 10mila dei nostri anni; per via della lontananza il pianeta 9 riceve una quantita' effimera di luce solare, altra ragione che ne rende difficile l'individuazione.

Insomma per saperne di piu', conviene ascoltare l'intervista di Linda Moulton Howe a Brown. Intervista meticolosamente trascritta, onde facilitare l'ascolto a chi non abbia un grande orecchio per l'inglese. Inoltre alcuni grafici illustrano come stanno le cose, dandoci un'idea delle distanze di cui si parla. E anche delle orbite oggetto dell'intervista. Che sta qui:

https://www.earthfiles.com/news.php?ID=2496&category=Science

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