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Governo globale. Affare cinese?

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Questo articolo sulla globalizzazione, che annuncia l'uscita di un nuovo libro, "Governo globale" di Perrucchietti-Marletta, potrebbe far riflettere, tanto prima o poi dovranno rassegnarsi a farlo, coloro che detestandone gli effetti, vorrebbero impedirne la realizzazione erigendo barriere e confini a destra e a manca.

É la prima volta che mi imbatto un ragionamento che, senza sminuirne la portata, allinea le considerazioni di Magaldi ad altre, nell'intento di completare il quadro.

Il nuovo ordine mondiale? Lo farà la Cina. «Non è solo il maggior creditore degli Usa, ma nel breve tempo di un decennio si è contraddistinta per l’assalto alle roccaforti del capitalismo statunitense e per una nuova forma di colonizzazione africana». Il destino della Cina sembra quindi sfuggire allo storico braccio di ferro di Washington e Mosca: «Nell’espansionismo cinese c’è infatti l’impronta di una nuova classe dirigente, tecnocratica e pragmatica, silenziosa e lungimirante». La Cina diventerà egemone perché, oltre alla capacità di azione, ha sufficienti risorse interne per conquistare il potere globale. A tutto ciò si aggiunge che i cinesi hanno la volontà e la capacità «di controllare i flussi di investimenti con cui raggiungere i propri obiettivi». La studiosa torinese Enrica Perucchietti, autrice di saggi come “L’altra faccia di Obama”, “Utero in affitto” e “False flag, sotto falsa bandiera”, oggi segnala un dossier del Club di Roma: “2052. Scenari globali per i prossimi quarant’anni”. Quaranta ricercatori coordinati da Jorgen Randers provano a delineare il futuro globale: la Cina sarà il leader mondiale entro trent’anni. Diverrà «la forza trainante del pianeta», superando in tal mondo i due blocchi storici che competono per la supremazia globale, Usa e Russia.

Questo il cappello, qui l'articolo per intero:

http://www.libreidee.org/2017/10/crisi-e-terrore-ma-il-nuovo-ordine-mondiale-lo-fara-la-cina/

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