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L’Italia protegge gli speculatori...

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Noi cittadini siamo molto sensibili alla parola tasse. E su questo, buona parte della classe politica ci specula. Nessun politico prometterà mai in campagna elettorale di aumentare le tasse - sarebbe troppo impopolare – anzi, di solito la promessa è quella di abbassarle (esempio). Poi, una volta al potere, le promesse si dissolvono e nascono come funghi nuovi balzelli e oneri a carico dei contribuenti (elenco parziale).

Ma le tasse servono. Le tasse sono necessarie, sono il contributo che ognuno, in proporzione alle proprie possibilità, dovrebbe mettere a disposizione della comunità di cui fa parte.

Il problema non sono le tasse ma la loro distribuzione. Sia rispetto ai cittadini che rispetto al bene da tassare.

Nel primo caso – la distribuzione rispetto ai cittadini – la strada per rendere meno iniquo il carico su chi paga le tasse è quella della lotta all’evasione. Una lotta che dovrebbe essere perseguita nei fatti, con leggi e provvedimenti concreti, invece che a parole come spesso capita («Basta condoni, ora lotta all'evasione»).

Nel secondo caso – la distribuzione rispetto al bene da tassare – è necessario dare priorità ai beni che creano valore per la comunità, cioè per noi cittadini.

Cosa crea valore? Il lavoro per esempio.

In Italia il reddito da lavoro, così come il reddito da impresa, è tassato al 43%. Quindi, chi crea posti di lavoro o chi tramite il lavoro crea beni per i contribuenti, subisce una ritenuta elevata(radio24, focus economia, settembre 2009).

Le rendite da capitale invece non creano valore. Attualmente in Italia esistono due aliquote per le rendite: una al 12,5% per interessi, dividendi e plusvalenze da titoli obbligazionari e azionari e una al 27% per i depositi bancari, conti corrente e certificati. Decisamente più basse rispetto a quanto richiesto al reddito da lavoro e da impresa.

Ancora più singolare è che, all’interno delle rendite da capitale, chi possiede un conto corrente sia tassato più del doppio rispetto a chi possiede titoli azionari.

La tassazione aumenta progressivamente quanto più diminuisce (di norma) la classe sociale di chi possiede il bene. Assurdo.

Questi concetti vanno ribaltati: aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie e diminuire quella sulle rendite da lavoro. Un Governo che si muove nella direzione opposta (eccolo) persegue solo gli interessi di lobby e speculatori.

La crisi economica mondiale è nata anche e soprattutto a causa dell’utilizzo spregiudicato di strumenti finanziari (dai derivati ai fondi speculativi). Oggi sembra che finalmente l’Europa abbia preso coscienza di questo problema e si appresti ad introdurre una tassa dello 0,05% sulle rendite finanziarie con l'accordo al vertice Ue a Bruxelles tra tutti i 27 capi di Stato e di governo:

«sarebbe un buon segnale, perché sono il veicolo principale delle speculazioni» (Ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, 17 giugno 2010)

«Bisogna tassare chi ha messo a rischio il mercato» (Cancelliere tedesco, Angela Merkel, 17 giugno 2010)

L’obiettivo è quello di contrastare la speculazione da un lato e generare un gettito - stimato in 655 miliardi di dollari l'anno su scala mondiale - dall’altro per ridurre i debiti pubblici degli stati, per la cooperazione e la solidarietà internazionali, per la lotta ai cambiamenti climatici.

Un'imposta dello 0,05% è sufficientemente piccola da non scoraggiare le “normali” operazioni di investimento realizzate sui mercati finanziari mentre è penalizzante per le transazioni a brevissimo termine e sui derivati che rappresentano esattamente quelle con carattere maggiormente speculativo (PDF).

Oggi, infatti, è possibile comprare e vendere strumenti finanziari (esempio: azioni) centinaia, anche migliaia di volte in un giorno, 24 ore su 24, nella speranza di guadagnare su piccole oscillazioni dei prezzi degli stessi strumenti. Qual è il valore per l’economia reale di queste operazioni? Nullo.

A sorpresa (ma non per tutti), pochi giorni fa, l’Italia – unico paese europeo – per bocca del Premier Silvio Berlusconi, ha posto il veto contro l’introduzione di questa tassa:

«Tassa su transazioni ridicola» (Silvio Berlusconi, 20 giugno 2010)

«Credo di aver reso un buon servizio al mio Paese e anche all'Europa con il veto sulla tassa sulle transazioni finanziarie» (Silvio Berlusconi, 20 giugno 2010)

A parte l’ennesima figuraccia internazionale del nostro Paese, a cui gli italiani che non guardano solo il TG5 o il TG1 sono ormai abituati, quello che è più grave è la difesa delle lobby finanziarie contro l’interesse di noi cittadini.

Probabilmente al vertice internazionale G20 in corso a Toronto, l'introduzione di una tassa sulle rendite finanziarie fallirà, per la felicità degli speculatori e con la complicità decisiva dell’Italia.

Ma in fondo perchè stupirsi?

Chi ha introdotto in Italia la possibilità per gli Enti Pubblici di comprare strumenti derivati accumulando debiti per decine di miliardi di euro? (risposta)
Chi ha premiato gli evasori garantendogli l’anonimato dal fisco Italiano ed il rientro dall’estero di quanto evaso con un’imposta - quella si ridicola - del 5%? (risposta)

http://sullozero.myblog.it/archive/2010/06/27/l-italia-aiuta-gli-speculatori.html

caspita, davvero?
Insomma è l'Italia che ha esportato il suo modello tutela speculatori e magari ha "corrotto" l'Obama che invece....
Se è solo un fenomeno italiano, allora basta cambiare paese.

Chi è che sosteneva le tasse sono sexy?
Quello sicuramente che ha tassato le rendite finanziare immagino......
"Il presidente del Consiglio italiano Romano Prodi, a Bari per la Fiera del Levante, ha dichiarato: «Lo dico con fermezza e chiarezza senza alcuno spirito polemico: è l’evasione fiscale la vera emergenza nazionale». «Il Paese non la può più tollerare ed è per questo che il governo continuerà ad intensificare i suoi sforzi fino a quando questo male, per non dire vergogna, non sarà debellato."

Per rinfrenscarci la memoria e capire come mai il nostro portafogli sia così magramente leggero…

PERSONE E FAMIGLIE

1. Irpef più cara. Nuova curva Irpef dal gennaio 2007:
Fino a 15mila euro aliquota del 23%;
da 15.001 a 28mila 27%;
da 28.001 a 55.000 38%;
da 55.001 a 70.000 41%;
oltre 70mila 43%.
I dipendenti pagano di più a partire da 40mila euro, gli autonomi da 30mila.
Noi, con il secondo modulo della riforma fiscale, avevamo ridotto le tasse per tutti.

2. Detrazioni invece che deduzioni. Le deduzioni di lavoro dipendente, pensione, lavoro autonomo e altri redditi sono sostituite da detrazioni. Penalizzate le famiglie: i coniugi devono dividerle al 50%.
Noi con le deduzioni dall’imponibile avevamo ridotto le tasse per chi guadagna meno.

3. Pensioni. Contributo di solidarietà del 3% sulle quote dei trattamenti pensionistici eccedenti i 5mila euro mensili. Il contributo opera limitatamente al triennio 2007-2009.
E i diritti acquisiti?

4. Addizionale comunale. I comuni possono aumentare l’addizionale Irpef.
Noi avevamo bloccato le addizionali comunali e regionali.

5. Imposta di scopo. I Comuni possono istituire da gennaio 2007 un nuovo tributo per favorire investimenti nel territorio comunale, come la creazione di infrastrutture.
Nuova tassa.

6. Successioni. Torna l’imposta su successioni per i patrimoni superiori al milione di euro. L’esenzione vale per ciascun erede diretto. Sulla parte di patrimonio eccedente gli eredi pagano un’imposta pari al 4%. I parenti oltre il quarto grado (fratello, nipote) non godono della franchigia e sul valore di ciò che ereditano pagano un’imposta del 6%; gli altri soggetti pagano un’imposta dell’8% su tutta l’eredità.
Noi l’avevamo abolita.

7. Donazioni. Ripristinata l’imposta: vale lo stesso regime delle successioni.
Noi l’avevamo abolita.

8. Spese mediche. Stretta sulle detrazioni per spese mediche: ai fini della deduzione la spesa sanitaria relativa all’acquisto di medicinali deve essere certificata da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e l’indicazione del codice fiscale del destinatario.
In passato per alcune spese bastava un normale scontrino fiscale che indicasse il bene acquistato, ad esempio lenti a contatto monouso. Adesso, con questa inutile complicazione in più, molti rinunceranno a detrarre le spese sostenute.

9. Ricetta medica. Da gennaio, per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, gli assistiti non esenti sono tenuti al pagamento di una quota fissa sulla ricetta di 10 euro.
Una nuova tassa sulla salute.

10. Ticket. Per le prestazioni erogate dal pronto soccorso ospedaliero non seguite da ricovero codificate da codice bianco si paga un ticket di 23 euro, con codice verde 41 euro.
Come fa il cittadino a sapere, prima di andare al pronto soccorso, se il suo è un problema urgente o no?

11. Esami clinici da pagare. I cittadini, anche esenti, che non ritirano i risultati di visite o esami diagnostici o di laboratorio sono tenuti al pagamento per intero della prestazione usufruita.

12. Intrattenimento. Si interviene sul regime tributario degli apparecchi da intrattenimento. Si stima, dal 2006 al 2008, un maggior gettito di 48 milioni.
Punire chi gioca!

13. Tassa sui voli. Incremento dell’addizionale sui diritti di imbarco sugli aeromobili pari a 50 centesimi a passeggero finalizzato a ridurre il costo a carico dello Stato del servizio antincendio negli aeroporti.
Biglietti aerei più cari.

14. Passaporti più cari. Innalzata a 75 euro la tariffa dovuta per il rilascio del visto per il soggiorno e per il transito sul territorio italiano a cittadini di Paesi non appartenenti all’area Schengen.

15. Stangata sul risparmio. Nuova aliquota sul rendimento dei titoli (Bot, azioni, fondi): il prelievo sale al 20%.

16. Dividendi più tassati. Chi acquisisce un contratto di “pronti contro termine” ha diritto al credito di imposta sui dividendi solo se il diritto sarebbe spettato al cedente.

17. Sigarette più care. Anche per il 2007 si potrà intervenire sull’aliquota di base della tassazione sui tabacchi lavorati con un decreto dell’Amministrazione autonoma monopoli di Stato. Incasso previsto: 100 milioni.

CASA

18. Più tasse sulla vendita di case. L’imposta sostitutiva sulle plusvalenze derivanti dalla cessione di fabbricati e di terreni acquistati o costruiti da non più di cinque anni viene innalzata dal 12,5% al 20%.

19. Ici nella dichiarazione. Obbligo di indicare nel modello di dichiarazione, nella parte relativa ai redditi da fabbricati, i dati identificativi di ogni immobile dichiarato (indirizzo, dati catastali indicando foglio, sezione, particella, subalterno).
Un inutile obbligo burocratico.

20. Nuovo catasto. Sarà aggiornato il catasto dei terreni. In particolare, potranno emergere sia immobili non censiti dal catasto e che sono stati edificati negli anni, sia la diversa destinazione di immobili (palazzi, ville) ancora accatastati come fabbricati rurali ma oggi adibiti ad abitazioni.

21. Cambiano le rendite. Per le attività commerciali in immobili di categoria B (collegi, ricoveri, caserme, musei) vengono aggiornati i valori catastali: previsto un aumento del 40%.

22. Tasse ipotecarie. Modificate le aliquote sulle imposte ipotecarie e catastali.

23. Immobili in leasing. Viene esteso anche agli immobili oggetto di contratti di leasing la disposizione della legge Bersani. Ai fini della determinazione del costo dei fabbricati deve essere dedotto il costo delle aree occupate dalla costruzione e di quelle che ne costituiscono pertinenza. Quindi il credito Iva sarà inferiore.

24. Ipoteca e catasto. L’eventuale riutilizzazione a fini commerciali dei dati ipotecari e catastali può avvenire solo da parte di soggetti autorizzati dall’Agenzia del territorio, dopo aver corrisposto i tributi previsti.

25. Calamità. Allargamento dell’obbligo di assicurazione, per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali, sui fabbricati destinati a qualunque uso.

26. Condono marittimo. Previsto il recupero degli indennizzi pregressi degli ultimi 5 anni delle occupazioni a qualunque titolo irregolari e il recupero degli indennizzi pregressi degli ultimi 10 anni a valori di mercato relativi a immobili non regolari costruiti su demanio marittimo.

AUTOMOBILE

27. Bollo auto più caro. Aumento della tassa di possesso dei veicoli di potenza superiore ai 100 Kw (136 cv). Colpite le vetture medie. Aumento anche per le vetture Euro 0 e Euro 1 (le più vecchie).

28. Bollo auto sempre più caro. Regioni e province autonome che sforano il patto di stabilità devono automaticamente applicare la tassa automobilistica con aumento di 5 punti rispetto alle tariffe vigenti.

29. Bollo moto più caro. Aumenta il bollo per le moto “euro zero” che
viene portato a 26 euro esclusi i ciclomotori. Sale anche la tassa di circolazione dei motocicli con potenza superiore agli 11 kw sempre “euro zero” che per ogni kw cresce di 1,70 euro.

30. Stangata sull’auto aziendale. Sale la tassazione dell’auto aziendale: una stangata che andrà da 700 a mille euro l’anno per 2 milioni di piccole imprese. La nuova disposizione avrà effetto retroattivo, a partire da gennaio 2006.

31. Auto dei disabili. Stretta sulle autovetture dei disabili. I benefici fiscali riconosciuti solo se i mezzi vengono utilizzati esclusivamente o prevalentemente a beneficio dei disabili. Decadenza dalle agevolazioni se l’auto viene rivenduta prima di due anni (la decadenza comporta l’obbligo di versare l’Iva risparmiata, pari al 16%, la detrazione Irpef eventualmente fruita e le tasse automobilistiche non corrisposte).
Sei disabile, non cambi l’auto.

32. Benzina più cara. Regioni e province autonome che sforano il patto di stabilità interno applicheranno automaticamente l’imposta regionale sulla benzina nella misura dello 0,0258 euro con efficacia dal 15 luglio.

33. Gasolio più caro. L’aliquota di accisa sul gasolio aumenta a quota 416 euro ogni mille litri di prodotto.

34. Biocarburanti più cari. Eliminata l’esenzione dell’accisa per il biodiesel, sostituendola con un’aliquota ridotta al 20%.

35. Pedaggi più cari. Nuovo sovrapprezzo istituito sulle tariffe di pedaggio autostradale per gli adeguamenti delle tratte.

36. Motorizzazione più cara. Da gennaio un decreto del ministero dei Trasporti stabilirà un incremento delle tariffe applicabili per operazioni in materia di motorizzazione. Incasso previsto: 45 milioni.

37. Patente a punti più cara. Chi non denuncia chi guidava l’auto, al momento dell’infrazione, paga una sanzione da 250 a mille euro.

38. Trascrizione più cara. Per ridurre l’indebitamento le Province possono aumentare del 5% l’imposta provinciale di trascrizione (che si paga al momento dell’acquisto dell’auto) per i pagamenti a decorrere dal 1° luglio.

IMPRESE

39. Perdite fiscali. Eliminato il limite di 8 anni entro cui riportare le perdite verificatesi nei primi tre periodi di imposta introdotto con la manovra bis. Sparisce la possibilità di usufruire di crediti fiscali.

40. Tfr. Prelievo da parte dello Stato del flusso di Tfr dalle casse delle aziende con più di 50 dipendenti, nel caso in cui il lavoratore non scelga di destinare la liquidazione ai fondi pensione.

41. Autonomi. Prevista la revisione degli studi di settore, introdotti nel 1998: operazione che in futuro dovrà avvenire con cadenza triennale.

42. Autonomi/2. Una norma transitoria consente già dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2006 l’utilizzo di specifici indicatori di normalità economica, idonei a individuare ricavi, compensi e corrispettivi attribuibili al contribuente. Retroattiva quindi, all’insaputa delle partite Iva.

43. Autonomi/3. Per chi apre nuove società, con riferimento al primo periodo d’imposta di esercizio dell’attività, sono definiti appositi indicatori di coerenza per la individuazione dei requisiti minimi di continuità dell’impresa.

44. Autonomi/4. Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanare entro il 28 febbraio 2007, sono approvati indicatori specifici anche per settori economicamente omogenei.

45. Autonomi/5. Elevata la sanzione amministrativa per infedele dichiarazione in caso di accertamento da studi di settore, quando il contribuente non indichi in modo corretto le informazioni.

46. Contributi. Adeguamento delle aliquote contributive per le gestioni degli artigiani e dei commercianti: dal 1° gennaio 2007 sono fissate a quota 19,5%, dal 1° gennaio 2008 al 20 per cento.

47. Contributi/2. Per i lavoratori dipendenti le aliquote sono incrementate dal 1° gennaio 2007 dello 0,3% per la quota del lavoratore.

48. Contributi/3. Dal 2007 fissata al 23% l’aliquota della gestione separata Inps per i lavoratori autonomi che esercitano attività professionale o di collaborazione per i non assicurati presso altre gestioni e del 16% per gli altri iscritti.

49. Contributi/4. Salgono al 10% le aliquote dovute dai datori di lavoro per gli apprendisti artigiani e non artigiani.

50. Contributi/5. Aumenti in seguito alla norma interpretativa delle disposizioni in materia di determinazione della retribuzione pensionabile nei casi in cui, in conseguenza di accordi internazionali, sia avvenuto il trasferimento agli enti previdenziali italiani di contributi versati a enti di Paesi esteri.

51. Condono lavorativo. Per favorire l’emersione del lavoro irregolare, l’imprenditore può riallineare contributi e retribuzione, versando una somma pari ai due terzi della contribuzione dovuta.

52. Condono lavorativo/2. L’imprenditore che vuole trasformare il co.co.co in dipendente è obbligato a versare un contributo straordinario integrativo di una somma pari alla metà della quota di contribuzione.

53. Irap in rialzo. Prorogato anche agli anni successivi al 2006 l’incremento automatico delle aliquote di addizionale Irpef e della maggiorazioni Irap che scatta in caso di disavanzo regionale non coperto.

54. Più garanzie per l’Iva. Aumentano le garanzie per i depositi fiscali ai fini dell’Iva.

55. Iva sull’energia. Ristretto il campo di applicazione dell’Iva agevolata applicata all’energia termica proveniente da combustione di idrocarburi.

56. Imposta pubblicitaria. Introdotta una franchigia per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità delle insegne di esercizio.

57. Canoni pubblicitari. Abrogata la disposizione che stabilisce che la tariffa del canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari non deve eccedere di oltre il 25% le tariffe stabilite per l’imposta comunale sulla pubblicità deliberate nell’anno precedente. Possono aumentare.

58. Canoni demaniali. Prevista la riclassificazione di aree, manufatti, pertinenze e specchi d’acqua nelle zone marittime, da parte delle Regioni.

59. Tassa sui Tir. Un Dpcm stabilirà a quali tratte stradali di rilievo nazionale e autostradale applicare il nuovo sistema di tariffazione previsto da una direttiva Ue in attesa di recepimento, relativa alla tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l’uso di alcune infrastrutture.

60. Sponsor sportivi. Giro di vite sulle sponsorizzazioni degli sportivi. Viene esteso ai contratti pubblicitari l’obbligo delle società di calcio di inviare per via telematica all’Agenzia delle entrate i dati sui compensi percepiti dai calciatori.
61. Opere pubbliche. Eliminata la possibilità per le imprese concessionarie della costruzione e dell’esercizio di opere pubbliche di dedurre in meno di 5 esercizi le spese sostenute per ripristino e sostituzione dei beni gratuitamente devolvibili allo scadere della concessione, che eccedono l’ammontare del relativo fondo accantonato.

62. Export. I costi di garanzia per il fondo rotativo a favore delle imprese italiane che esportano possono essere addebitati ai beneficiari dei finanziamenti stessi, cioè alle imprese.

VARIE

63. Imposta di bollo. Rimodulazione e arrotondamento delle imposte di bollo. La commissione potrebbe salire fino al 3 per cento. Minimo fissato a un euro.

64. Tassa di soggiorno. I Comuni possono deliberare l’istituzione di un contributo di soggiorno, a carico dei soggetti non residenti che alloggiano temporaneamente in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e simili situati nel territorio comunale. La misura massima del contributo è di 5 euro per notte.

65. Cara riscossione. Pieni poteri alla Riscossione spa
, che caricherà “l’aggio”, cioè la commissione, dell’incasso dei tributi al contribuente.

66. Reverse charge. Meccanismo del reverse charge (inversione del carico del pagamento) esteso alle cessioni di immobili effettuate in Italia, nei confronti dei cessionari soggetti passivi d’imposta, da parte di imprenditori tenuti all’applicazione dell’Iva che hanno esercitato opzione in tal senso. Meccanismo esteso anche alla cessione di pc e di apparecchiature terminali per il servizio pubblico radiomobile terrestre.

67. Campione d’Italia. I redditi delle persone fisiche di Campione d’Italia prodotti in franchi svizzeri per un importo complessivo non superiore a 200.000 franchi sono computati in euro, sulla base del tasso convenzionale di cambio stabilito con decreto del Ministro dell’Economia, aumentato del 50% della differenza tra il suddetto cambio e quello fissato dal mercato.

http://www.finanzaonline.com/forum/officine-giuridiche-legal-financial-forum/1059065-domanda-su-legge-prodi-tassazione-20-proventi-depositi-garanzia.html

quanto sopra per la plebe mentre per i ricchi...

" (25 settembre 2007) - fonte: repubblica.it - inserita il 25 settembre 2007 da Vittorio ALVINO

Il presidente del Consiglio ha quindi aggiunto di essere "fiducioso" sull'esito del vertice di maggioranza di mercoledì, anche se pare difficile immaginare che Rifondazione, Pdci, Verdi e Sinistra democratica possano accettare senza batter ciglio lo stop a uno dei loro cavalli di battaglia. Nel successivo incontro con i giornalisti, Prodi ha garantito infatti che nella Finanziaria 2008 "non saranno toccate le rendite finanziarie".

"Ho ribadito la tesi che ho sempre sostenuto - ha spiegato Prodi - poi avremo tempo di pensarci ma in un periodo di turbolenze finanziarie questo capitolo non lo tocchiamo. In questo momento la saggezza detta di non toccare un capitolo così sensibile, in futuro ci potrà essere anche un accordo su questo ma ora è meglio di lasciare un periodo di serenità ai mercati", ha insistito il premier. "Non ci ho rinunciato ma va fatto nel momento e nei modi in cui si hanno i maggiori benefici".

e poteva mancare la presa di fondelli finale?

"Un grande panfilo bianco ancorato in un mare scintillante e la scritta «Anche i ricchi piangano». È la campagna di affissioni e inserzioni sui giornali con cui Rifondazione comunista ribadisce le sue posizioni sulla Finanziaria 2007. Qualcuno potrà vederci la prova che la sinistra dell'Unione cerca la vendetta sociale, la rivincita economica dei ceti impoveriti dall'euro contro le classi agiate e l'ufficio stampa di viale del Policlinico non smentisce: «La nostra filosofia è rispettare il programma, difendere i più deboli e risarcire chi più ha pagato i disastri del governo Berlusconi».

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/09_Settembre/28/pop_ricchi.shtml

e sono ancora a chiedersi perché son scomparsi dalla scena politica

quanto sopra per la plebe mentre per i ricchi...

" (25 settembre 2007) - fonte: repubblica.it - inserita il 25 settembre 2007 da Vittorio ALVINO

Il presidente del Consiglio ha quindi aggiunto di essere "fiducioso" sull'esito del vertice di maggioranza di mercoledì, anche se pare difficile immaginare che Rifondazione, Pdci, Verdi e Sinistra democratica possano accettare senza batter ciglio lo stop a uno dei loro cavalli di battaglia. Nel successivo incontro con i giornalisti, Prodi ha garantito infatti che nella Finanziaria 2008 "non saranno toccate le rendite finanziarie".

"Ho ribadito la tesi che ho sempre sostenuto - ha spiegato Prodi - poi avremo tempo di pensarci ma in un periodo di turbolenze finanziarie questo capitolo non lo tocchiamo. In questo momento la saggezza detta di non toccare un capitolo così sensibile, in futuro ci potrà essere anche un accordo su questo ma ora è meglio di lasciare un periodo di serenità ai mercati", ha insistito il premier. "Non ci ho rinunciato ma va fatto nel momento e nei modi in cui si hanno i maggiori benefici".

e poteva mancare la presa di fondelli finale?

"Un grande panfilo bianco ancorato in un mare scintillante e la scritta «Anche i ricchi piangano». È la campagna di affissioni e inserzioni sui giornali con cui Rifondazione comunista ribadisce le sue posizioni sulla Finanziaria 2007. Qualcuno potrà vederci la prova che la sinistra dell'Unione cerca la vendetta sociale, la rivincita economica dei ceti impoveriti dall'euro contro le classi agiate e l'ufficio stampa di viale del Policlinico non smentisce: «La nostra filosofia è rispettare il programma, difendere i più deboli e risarcire chi più ha pagato i disastri del governo Berlusconi».

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/09_Settembre/28/pop_ricchi.shtml

e sono ancora a chiedersi perché son scomparsi dalla scena politica

ah...sono spariti dalla scena politica perche volevano tassare i ricchi con panfilo annesso...tu magari ne gioisci vero Dana ?

Eh... tu si che ti preoccupi del bene comune...dei ricchi ?

23/05/2010

Il Governo attuale, a differenza di quello precedente, non ha aumentato le tasse a noi contribuenti, anzi: fa di tutto per abbassarle. Ce lo ricorda periodicamente il Presidente del Consiglio, come punto chiave della sua linea politica in contrasto al “governo delle tasse” che lo ha preceduto.

«Non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani, abbasseremo la pressione fiscale sotto il 40%» (1 marzo 2008)

«Non vendete le azioni E adesso bisogna tagliare le tasse» (9 ottobre 2008)

«Le abbiamo abbassate (le tasse)» (6 febbraio 2010)

«Non verranno toccate né la sanità né le pensioni, né la scuola né l'Università» (22 maggio 2010)

«Non aumenteremo le tasse. Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani» (22 maggio 2010)

Sono affermazioni semplici e dirette, che fanno presa su molti elettori, così come gli spot pubblicitari più riusciti permettono di incrementare le vendite di un prodotto.

Purtroppo sono favole, ovvero sono false. E’ stato fatto molto peggio che aumentare le imposte dirette ai contribuenti; alcuni esempi, giusto per dare un’idea a riguardo:

4 miliardi di euro di soldi pubblici interamente sprecati per salvare la compagnia privata Airone e svendere Alitalia ad un gruppo di imprenditori definiti “Patrioti” facendo leva in campagna elettorale «nell’Italianità» della compagnia di bandiera (dettagli).

Centinaia di milioni di euro sottratti ai comuni italiani e quindi ai servizi locali per i cittadini (dai trasporti alla manutenzione e illuminazione delle strade, dalla cura dei luoghi pubblici ai servizi sociali) a causa del taglio dell’ICI sulla prima casa delle famiglie con redditi medio-alti (dettagli). Recentemente, oltre 400 sindaci lombardi, guidati prevalentemente da esponenti della maggioranza (dalla Lega al PDL) hanno manifestato per protestare contro il Governo per il mancato trasferimento da parte dello Stato del gettito ICI. Un paradosso (dettagli).

Tagli di circa il 45% in quattro anni ai fondi dedicati alla formazione in ambito scolastico. La competitività di un paese ed il grado di consapevolezza dei propri cittadini si misurano anche in base alla ricchezza dell’offerta formativa che viene messa loro a disposizione; soprattutto in un periodo di crisi in cui la concorrenza con le altre realtà internazionali è un fattore chiave. Non in Italia (dettagli).

Tassa sulla cittadinanza. Con il disegno di legge sulla sicurezza varato nel 2009 è stato introdotto un contributo di 200 euro per la richiesta di cittadinanza da parte di stranieri (dettagli).

Tassa sul permesso di soggiorno. Sempre con il disegno di legge sulla sicurezza varato nel 2009 è stata introdotta una tassa per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno da un minimo di 80 euro ad un massimo di 200 euro (dettagli).

Tassa sull’innovazione. A inizio 2010, attraverso un decreto del ministero dei beni culturali, sono stati incrementati i tributi che i consumatori pagano per l’acquisto di dispositivi per la riproduzione audio, video. Qualche esempio di aumento: 36 centesimi per una chiavetta Usb da 4 giga, circa 50 centesimi per un Dvd riscrivibile, quasi 10 euro in più per i dischi rigidi da 15 giga montati sui lettori Mp3 (per esempio sugli iPod) e 30 euro per un hard-disk con una capienza superiore a 250 gigabyte (dettagli).

Tassa sulle spese aeroportuali. A decorrere dal 1° gennaio 2010, si introducono anticipazioni tariffarie di 3 euro a passeggero su ogni singolo biglietto aereo a favore dei gestori aeroportuali che effettuano nuovi investimenti infrastrutturali urgenti (Finanziaria 2010, comma 200, articolo 2, dettagli).

Tassa sulle multe. I ricorsi al giudice di pace, compresi quelli contro le multe automobilistiche, non saranno più gratuiti. Costerà 30 euro più 8 euro per l'iscrizione a ruolo. A prescindere dal fatto che il cittadino vinca il ricorso o meno (Finanziaria 2010, comma 6-bis, articolo 2, dettagli).

Tassa sulle cause di lavoro. Viene introdotto il contributo unificato pari a 103,3 euro a carico dei lavoratori licenziati che fanno ricorso in Cassazione (Finanziaria 2010, comma 215, articolo 2, dettagli).

Tassa sulle spese di giustizia. Più in generale, viene eliminata l’esenzione dei cittadini dal contributo unificato delle spese di giustizia in diversi ambiti, tra cui, a titolo di esempio: il processo esecutivo mobiliare di valore inferiore a 2.500 euro (da ora soggetto al pagamento di un contributo fisso di 30 euro); il processo cautelare attivato in corso di causa; i giudizi di opposizione ad ordinanze-ingiunzione di pagamento di sanzioni amministrative di cui alla legge 689/1981 (articolo 23). Inoltre il contributo viene applicato per scaglioni anche per i processi in materia di locazione, comodato, occupazione senza titolo e di impugnazione di delibere condominiali (attualmente il contributo fisso dovuto è pari a euro 103,30). Con i nuovi scaglioni di valore della controversia si possono spendere fino a 1500 euro. (Finanziaria 2010, commi da 202 a 208 e comma 11, articolo 2).

Impoverire i servizi pubblici (pagati con le nostre tasse) che dovrebbero essere messi a disposizione di noi cittadini non equivale forse a mettere le mani nelle nostre tasche?

Introdurre nuovi balzelli che si applicano di norma alle classi sociali più deboli non è un’ulteriore forma di disuguaglianza sociale?

Meglio aumentare la tassazione in alcuni ambiti, ridistribuendo la ricchezza. Più trasparente e meno ipocrita. Meglio assumersi le proprie responsabilità invece che ingannare i cittadini impoverendoli indirettamente. Ma ridistribuire la ricchezza equivale a toccare sacche di privilegio ben consolidate, a cui spesso corrispondono sacche di potere.

Un esempio.

In Italia il reddito sul lavoro e da impresa è tassato circa al 43%. Quindi, chi investe le proprie capacità producendo e creando valore, subisce una tassazione elevata.

Sempre in Italia, le rendite finanziare sono tassate al 12,5%. Chi specula in borsa, comprando e vendendo azioni (spesso più volte durante lo stesso giorno) non crea alcun valore ma sostiene una tassazione risibile. Ed i volumi legati a queste operazioni sono molto elevati; basti pensare che le società di trading e le principali banche (da Unicredit a Intesa San Paolo) guadagnano ogni anno centinaia di milioni di euro in commissioni dovute alle transazioni finanziarie.

E’ possibile che vi sia uno squilibrio così ampio a sfavore di chi crea valore rispetto a chi specula? Perché non incrementare, almeno al 20%, la tassazione sulle rendite finanziarie e non abbattere parzialmente quella sul lavoro

Una classe politica credibile e degna della posizione di rappresentanza che ricopre avrebbe il dovere di attivarsi in questa direzione, invece di basare il proprio consenso sulla propaganda e sull’assenza di consapevolezza da parte di buona parte dei cittadini.

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=30961

La cosa più bella che ha fatto Prodi e che è stata sottaciuta da quasi tutti i giornali: correva l'anno 2007, hanno messo sulla strada anche gente che in realtà NON DOVEVA UN CAVOLO A NESSUNO!!!!!!!!!!!

Siiq ai nastri di partenza: il ministro dell'Economia ha firmato il decreto sulle Siiq, le società immobiliari quotate, istituite con l'ultima Finanziaria.
La vigilanza delle nuove società sarebbe stata affidata alla Consob. Le nuove società, che saranno specializzate in particolare nel mercato delle locazioni, godranno di un regime di tassazione agevolata. Il prelievo sarà del 20% e verrà applicato in capo gli investitori.
Il decreto sulle Siiq, firmato dal ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevede che entro la fine dell'anno sia pubblicato a cura dell'Agenzia delle Entrate l'elenco delle società ammesse al regime fiscale privilegiato.
L'elenco dovrebbe poi essere aggiornato con cadenza annuale.

L'imposta agevolata riguarda il portafoglio degli immobili destinati alla locazione. E' al 20% e il prelievo è “a titolo sostitutivo - come si legge nel decreto - dell'imposta sul reddito delle società e dell'imposta regionale sulle attività produttive”.
Nel decreto si distinguono le Siiq, le società immobiliari quotate dalle Siinq (società non quotate in Borsa). In entrambi i casi lo statuto deve prevedere “le regole in materia di investimenti; i limiti alla concentrazione dei rischi all'investimento e di controparte; il limite massimo di leva finanziaria consentito, a livello individuale e di gruppo”.
La vigilanza su questo nuovo tipo di società - si legge sempre nel decreto – “è esercitata dalla Banca d'Italia e dalla Consob nell'ambito dei poteri stabiliti dalle norme vigenti”. .

Si una legge per gli amici .. basta poco che ce vo? Stanno privando moltissimi della prima casa per debiti, quelli della Agenzia delle Entrate, anche per pochi euro e alla insaputa del debitore, con molte irregolarità e pignolerie. Si è messo in piedi una interessante filiera : sono nate le siiq, società immobiliari quotate in borsa, l'ultimo sigillo lo ha apposto Padoa Schioppa, precedentemente si erano assicurati che le siiq fossero super privilegiate per le tasse. Poco fa le Banche si sono curate di infiltrarsi in ASTEIMMOBILI; le aste sono spessissimo al ribasso e avvengono con tecnologia fornita"gratis " dalle Banche tramite impiegati di fede e proveninza bancaria, nei Tribunali . Nel frattempo Abete di BNL ci fa in TV sapere che secondo lui all'ESTERO le banche in 6 mesi, si pappano la casa di chi ha debiti, così vorrebbe anche qui, magari per una multa inventata, come capita spesso.
Ultima chicca : a Roma vai alla Agenzia delle Entrate di Via Colombo, nello stesso palazzo, c'è pronta PIRELLI RE... AFFARI!!

SENZA PUDORE

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