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Lavoro, l'allarme della Uil 200mila posti a rischio

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La relazione introduttiva al xv congresso del segretario generale Luigi Angeletti:
"Il governo, dopo le Regionali, metta mano alla riforma del fisco. Pronti a reagire"

Lavoro, l'allarme della Uil
"200mila posti a rischio"

ROMA -Lancia l'allarme sull'occupazione e chiede al governo di riformare, subito, il sistema fiscale. Nella relazione introduttiva al xv congresso della Uil, il segretario generale Luigi Angeletti lo dice senza giri di parole: "Si muovano o reagiremo".

Occupazione. La crisi economica, che è stata "epocale", "non è ancora finita" e per il 2010 "sono ancora a rischio più di 200 mila posti di lavoro" Nel 2009 "grazie al complesso degli ammortizzatori sociali messi in campo, sono stati evitati circa 400 mila licenziamenti".

Fisco. "Una riforma fiscale non può che basarsi su una riduzione di tasse sul lavoro dipendente, magari anche attraverso un sistema di deduzioni". Perché il sistema attuale "non funziona, incoraggia l'evasione ed è quanto di più iniquo e inefficace si sia potuto immaginare". il governo si dia da fare e lo faccia subito dopo le elezioni regionali. "In caso contrario, non staremo a guardare". La Uil pensa che "già nel 2010, con il consenso di tutti, si possa cominciare a costruire un nuovo modello fiscale. Le risorse finanziarie potrebbero derivare da una concreta riduzione dell'evasione e da uno spostamento del carico fiscale sia sulle plusvalenze derivanti dal trading finanziario che su alcuni beni di lusso". Angeletti stringe i tempi. "Non abbiamo nessuna intenzione di aspettare il 2013. Subito dopo le elezioni, se non dovesse ripartire il confronto, non staremo con le mani in mano. Noi non facciamno piattaforme per proclamare gli scioperi, ma non abbiamo derubricato il conflito dalle nostre iniziative".

Il leader della uil aggiunge che "questa riforma è necessaria non solo perchè può introdurre elementi di giustizia, ma perchè può essere un tassello della politica economica a sostegno dei consumi e, quindi, della ripresa". Ribandendo che "invece di introdurre il tanto celebrato quoziente familiare è più efficace per sostenere sul serio le famiglie introdurre un bonus per ogni figlio a carico".

Rapporti con la Cgil. La mancata firma della Cgil sul nuovo modello contrattuale "ha rappresentato sicuramente un problema; ma non il problema, come dimostra la recente fase dei rinnovi contrattuali che vengono sottoscritti anche da molte categorie della Cgil" dice Angeletti. "Il nuovo modello contrattuale - ha sottolineato il segretario - è stata l'unica riforma sociale di questi anni. Ed è stata possibile grazie all'impegno della Uil e della Cisl e alla determinazione e lungimiranza della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia".

(02 marzo 2010)
http://www.repubblica.it/economia/2010/03/02/news/fisco_l_ultimatum_della_uil_riforma_dopo_le_regionali-2479164/

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