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L'intelligence sul conflitto sociale

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La relazione annuale che i servizi segreti italiani (Aisi) presentano al Parlamento è indubbiamente un documento “politico”, anzi segnala alla politica istituzionale tanti dettagli che sembrano sfuggirgli o passare sotto il naso. La relazione è ampia ed è dedicata a molti capitoli relativi alla sicurezza nazionale, ma è di grande interesse il capitolo dedicato alle “Strumentalizzazioni estremiste e minaccia eversiva".

Innanzitutto si conferma il doppio standard. Stavolta alle organizzazioni neofasciste è dedicato anche minor spazio della relazione precedente: meno di una pagina e una colonnetta. I fascisti continuano ad essere considerati poco più di un fenomeno folkloristico, con la sola novità delle loro elaborazioni euroasiatiste ma – dicono i servizi – con scarso seguito. Per il resto si occupano “del sociale” e un po' delle curve negli stadi. Viene però segnalata la “strumentale partecipazione di militanti di estrema destra” nelle proteste dei c.d. forconi.

Ai movimenti di sinistra e antagonisti sono invece dedicate ben sei pagine e mezzo. Una differenza che balza agli occhi anche ai più sprovveduti, anche perchè almeno quattro pagine sono dedicate al “come e dove” i movimenti antagonisti della sinistra intervengono nel “sociale” in tutte le sue declinazioni (sindacali, problema abitativo, ambientale, antimilitarista etc.). E come nei due secoli precedenti, gli anarchici continuano ad essere identificati come la minaccia principale.

Ma vediamo come i servizi di sicurezza leggono il conflitto sociale nel nostro paese, una lettura “politica” estremamente interessante.

La premessa è emblematica: “gli ammortizzatori sociali e il ruolo di mediazione dei sindacati confederali hanno continuato ad agire da depotenziatori del conflitto, limitando i margini d'intervento delle frange estreme della sinistra antagonista”. Non si potrebbe definire in modo più chiaro quello che siamo andati denunciando in questi anni rispetto al ruolo di Cgil Cisl Uil. Le lotte nei call center e nella logistica vengono indicate come “sporadiche, emergenti forme di autorganizzazione operaia”.

Non solo. Secondo i servizi di sicurezza “Il ruolo del web si è confermato determinante quale amplificatore delle iniziative di lotta funzionale allo sviluppo di campagne condivise”.

Interessante l'analisi sulla dinamica dei conflitti sociali. Secondo l'Aisi i movimenti subito dopo le elezioni di febbraio hanno rilanciato la mobilitazione anticrisi. “Particolare rilievo mobilitativo ha assunto la questione abitativa, ritenuta strategica e trainante per lo sviluppo del conflitto sociale” scrivono i servizi. “Nel frattempo sono stati sviluppati percorsi di azione comune su alcuni principi cardine della protesta anticrisi, quali la contestazione del Fiscal Compact e dei trattati liberisti europei, con l'obiettivo di aggregare la militanza attorno all'appello “anticapitalista” attraverso un processo che parta dal basso per costruire un'alternativa all'attuale sistema economico, sociale e politico” (ai compagni di Ross@ non possono che fischiare le orecchie, Ndr).

Ai servizi di sicurezza non è poi sfuggita l'importanza della due giorni di mobilitazione nazionale del 18 e 19 ottobre “con lo sciopero generale dei sindacati di base e la manifestazione per il diritto alla casa e contro la crisi”. Molto attenti al dibattito nei movimenti, agli analisti e agli spioni dell'Aise non è sfuggito che “la mobilitazione è stata considerata dagli organizzatori un importante risultato “politico” da capitalizzare e consolidare con ulteriori momenti di lotta. Di rilievo, in questo senso, la pratica dell'occupazione della piazza a margine dell'evento capitolino che, sulla scia delle simboliche sollevazioni di Turchia, Spagna e Grecia, potrebbe diventare una pratica di aggregazione del consenso facilmente replicabile anche altri ambiti, sia territoriali che tematici”.

L'Aisi poi si preoccupa molto delle mobilitazioni contro gli insediamenti militari della Nato e degli Stati Uniti sul territorio italiano, in particolare della lotta contro il MUOS di Niscemi. Secondo i servizi “Il movimento NO MUOS continua a vedere impegnati da un lato i “comitati popolari” intenzionati a muoversi in un contesto legale..... e dall'altro componenti radicali determinate a compiere, con il supporto di esponenti antagonisti e anarchici siciliani, azioni di lotta più incisive, incentrate prioritariamente sulla tematica antimilitarista”. Infine viene segnalata anche l'intensificazione dell'attivismo degli ambienti antimperialisti a sostegno della causa palestinese.

L'Aisi suona l'allarme sulle “proteste di crescente spessore dell'antagonismo lombardo contro l'EXPO di Milano 2015”, di quello pugliese contro il gasdotto TAP. Riferendosi poi alla Campania e alla Terra dei Fuochi, i servizi segreti sottolineano che è sotto “attenzione informativa il tentativo da parte di settori dell'antagonismo locale di strumentalizzare la tematica inserendosi nella protesta animata dalla popolazione locale”.

Ovviamente quasi una pagina è dedicata al movimento NO TAV. I servizi segreti registrano che c'è una “differenziazione tra le frange oltranziste e la componente popolare del movimento che intende condurre una resistenza “pacifica” alla grande opera, anche se nel suo ambito si sono talora registrate posizioni di acquiescenza ad episodi di sabotaggio”. I servizi temono “l'innalzamento del livello di contrapposizione quale inevitabile conseguenza della “reazione” della popolazione a politiche decise dall'alto e al dispositivo repressivo”.

Ci sono due intere pagine dedicate agli anarchici e una scheda sulla “Operazione Fenice”, secondo i servizi segreti, coordinata tra gli anarchici insurrezionalisti greci e quelli italiani, ma c'è anche una colonnina dedicata ai settori dell'estremismo marxismo-leninista che si rifanno all'esperienza brigatista. La conclusione a cui giungono i servizi segreti è “che si tratta di gruppi esigui, in condizione di minoranza rispetto all'area antagonista, considerati anche gli scarsi consensi sinora raccolti da un messaggio rivoluzionario ancorato ad un impianto ideologico rigidamente dogmatico, nonostante gli sforzi intrapresi per attualizzarne la portata e la diffusione”.

In conclusione per l'Aise oggi esiste solo il problema di “ipotizzabili azioni violente di limitato spessore operativo da parte di aggregazioni estemporanee o di individualità, intese non tanto a colpire il cuore del sistema, quanto piuttosto a dimostrare la capacità di ribellione, al fine di alimentare una progressiva radicalizzazione delle istanze contestative...”.

Dunque il mondo dei movimenti o delle organizzazioni del conflitto sociale, sindacale, ambientale viene dipinto dai servizi segreti come un arcipelago pieno di potenzialità ma frammentato e con debole soggettività politica e strategica, “per fortuna” dal loro punto di vista, più ribelle che rivoluzionario. Soprattutto, tornando così alla premessa, sembrano ancora funzionare istituti come gli ammortizzatori sociali e i sindacati confederali come “depotenziatori del conflitto”. Chissà se l'iconoclastia di Renzi verso i sindacati e gli ammortizzatori sociali terrà conto di questo suggerimento dei servizi di sicurezza?

Federico Rucco da Contropiano 14.3.2014

meno male che ci sono quelli di contropiano che organizzano squadracce come contro Fusaro reo di voler parlare con CP

Si chiedono come mai considerino i "compagni" come pericolosi.

Fai un pò te.

Ah naturalmente è perché i servizi proteggono i fascisti mentre tutto il mondo vede quanta gente in Italia muore per mano loro VERO????

L'importante è raccontarsela

ma si poveretti, fate finta di essere compagni antagonisti talmente pericolosi per il sistema che i servizi vi devono anche degnare di attenzione..patetici

dimenticavo i servizi hanno ratificato quanto il teorema CASELLI sul terrorismo predisponeva

I partigiani dell'Anpi che definirono fascisti i notav confermano che Caselli e servizi sono nel giusto quindi.

La magistratura tutta in quota PD naturalmente va bene, in fondo, sono diversamente compagni

Dai vai a incendiare una sede di CP che così la democrazia QUELLA CHE SOSTENETE VI PERSEGUITA sarà al sicuro

Ma tu stai proprio fuori di testa ...

Mò pure la relazione annuale dell'AISI vedi come "manovra rossa" ...

Io trovo ovvio e non scandaloso il fatto che si occupi poco dei gruppi fascisti .... non è "copertura" .... è che proprio sono quattro gatti sparuti .... a Piazza del Popolo in dicembre, per una manifestazione che si diceva nazionale ... e dove, essendo indetta da Calvani, nemmeno tutti i partecipanti potevano dirsi "fascisti" nel senso stretto del termine, c'erano si e no 2.000 persone .... lo stesso giorno una manifestazione cittadina dei soli movimenti per la casa, con totale assenza pure di partiti e partitelli "de sinistra", moltiplicò cinque volte quel numero ... e parlo di stime della questura per entrambi i casi .... e questo è effettivamente il senso delle proporzioni ....

E lì finisce per quanto mi riguarda la questione ... non credo proprio esista in Italia un "pericolo fascista" .... un "golpe" è già stato compiuto .... e questo è avvenuto da parte di Napolitano per conto di Ue, Bce, Fmi ed ovviamente Casa Bianca .... i fascisti non servono ...

Quanto al fatto che tra l'Aisi e Caselli ed anche l'Anpi ( che è ormai una delle tante organizzazioni collaterali del Pd, i partigiani ancora in vita in Italia si contano sulle dita di una mano) ci sia totale identità di vedute ... trovo lo stesso la cosa normalissima ....

Il Pd è la principale forza di governo .... e i servizi sono sempre inequivocabilmente filo-governativi ... chiunque governi ... e, in linea di massima, questo discorso vale pure per carabinieri, polizia e magistratura ... c'è certamente stata una particolare eccezione per la contraddizione tra Berlusconi, anche quando è stato al governo, ed una parte della magistratura .... ma, cribbio, Berlusconi se l'è pure cercata .... il suo principale problema, anche in presenza prima di guerre in cui l'Italia era coinvolta e poi della crisi economica, è stato sempre quello di "depotenziare" la magistratura ... ed alla fine pure i giudici di destra, quale certamente è sempre stato ad esempio Esposito e la maggior parte dei giudici di Cassazione, gliel'hanno giurata ... del resto poi, quella frode fiscale c'era e come ... su questo c'è poco da discutere ...

Certo, questo non avvenne coi servizi segreti cileni nel 1973 rispetto ad Allende ... ma allora parlare di destra e sinistra, anche quelle istituzional/parlamentari, come entità contrapposte, con visioni agli antipodi della società, aveva ancora un senso ....... cavolo, se lo aveva ...

Ora ovviamente non più ...

Quindi, di che stiamo parlando ?

P.S.

L'ultimo incendio di una sede di Casa Pound, credo anche l'unico caso del genere in Italia almeno degli ultimi 5 anni, mi sembra sia avvenuto a Bologna almeno un paio di anni fa se non ancora di più ... e peraltro ad opera di tre ultras del Lecce in trasferta subito identificati, del tutto estranei non solo ovviamente al movimento bolognese ma, sembra, pure a quello leccese ed ad ogni militanza di tipo politico.... al punto che esiste pure qualche legittimo dubbio sulla effettiva finalità politica del gesto ... quindi, anche qui, di che stiamo parlando ?

Poi, al di là di alcune oggettive "rigidità" di Contropiano che notoriamente non ho mai condiviso, mica vorrai pure che scoppi un amore dei compagni per i casapoundini e viceversa ? Mi sembra una pretesa decisamente eccessiva ... e credo che nemmeno a Casa Pound sarebbero d'accordo ...

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