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Odori e profumi

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Attira di più la puzza od il profumo? Cronistoria olfattiva...

"Sto arrivando, non lavarti", scriveva Napoleone alla moglie prima di raggiungerla tra una battaglia e un'altra. Questione di gusti. Ma è vero che la storia dell'Uomo è sempre stata anche storia dei suoi odori, e dei profumi per nasconderli. Saggi e perfino romanzi non mancano, come "Storia sociale degli odori", di Alain Corbin, "Miasmi e umori" di Carlo Cipolla, o "Il profumo", romanzo del tedesco Patrick Süskind.

Si ha un bell’amare gli Antichi, ma a meno che non fossero appena usciti da una piscina (il che era frequente solo a Roma, vale a dire nella Repubblica o nell'Impero di Roma), puzzavano. E puzzavano molto. A proposito, non meraviglierà sapere che un famoso profumo del primo 900, ai tempi del Piacere di D’Annunzio e della cosiddetta Belle Epoque, tuttora in vendita, aveva grazie allo scuro patchouli e ad altre essenze, qualcosa del caratteristico, imbarazzante odore scuro di cadavere o feci. Probabilmente conteneva scatolo. Per confondere odore del corpo e profumi. Non meraviglia, perciò, che per coprire il puzzo del corpo umano, allora comune non solo tra i poveri, venissero usati odori pesanti, grevi, scuri, al limite del puzzo.

Come tuttora accade in Oriente, appunto, dove le condizioni igieniche sono sempre incerte. Mentre oggi in un Occidente più pulito è naturale che si preferiscano profumi leggeri e acuti, "di testa", come agrumi, erbe e fiori leggeri.

Ma torniamo al periodo classico. Il sapone non esisteva: tutt’al più – e per molti era un evento – ci si massaggiava con olio e con cenere (ricca di potassa). I futuri componenti del sapone, insomma, erano messi insieme all’istante, sulla pelle. La poltiglia nera veniva raschiata via accuratamente con un curioso coltello a falce, lo strigile. Poi ci si asciugava con un panno. Ma pochi e di rado potevano permettersi questo drastico sgrassaggio naturale. Al popolo non restava che immergersi nelle acque fredde d’un torrente: e dopo poche ore la puzza tornava.

Eppure, anche le persone più sozze erano in grado di percepire chi puzzava, a loro dire, ancora più di loro: i forti mangiatori di aglio. "Puzzare come un rematore", si diceva a Roma. L’aglio era largamente consumato da operai, militari, sportivi, marinai vogatori e contadini. Perché, si sa e si sapeva, "dà vigore". Ad ogni modo, finita la grande e pulita civiltà romana, quando la Chiesa nei secoli bui proibì agli uomini e alle donne di frequentare le terme, e quindi rese loro difficile lavarsi, l’essere umano – anche se era un re – dovette convivere coi propri cattivi odori. I medici ignoranti sostenevano che lavarsi fa male? Ed ecco che la gente cominciò a cambiarsi – di rado – la camicia senza lavarsi. I profumi erano un lusso in più, che pochissimi potevano permettersi, per coprire i cattivi odori.

Questo malcostume durò secoli, si può dire fino alla fine del 700. Il tardo ‘800 igienista e naturista, e ancor più il Novecento, vollero finalmente tornare alla pulizia degli antichi Romani, superandola con le nuove nozioni scientifiche: acqua, luce, sole, aria, corpo nudo, massaggi. Nacquero le stanze da bagno familiari, con vasche, docce, lavandini.

Nico Valerio
da http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2016/03/attira-di-piu-la-puzza-od-il-profumo.html

Quando stai con una Donna ami tutto di lei: "odori" compresi. Quello che cambia semmai rispetto ad un effeminato è il decidere quando e il come servirsene.

@ Andrium
Naturalmente dato per scontato che la donna sia giovane, bellina e sexy.
Una milf che puzza di sudore e che ha la vagina che emette quell'odorino di piscio... La milf, trovera' sempre un islamico che abituato a fottersi capre o pecore sin da ragazzino a queste frivolezze manco ci fa caso.
Come se diceva a Roma: Er buco e' er buco.

Si dice anche che il raffinato D'Annunzio (mai riuscito a leggere un suo libro) probabilmente sopravvalutato per meriti politici, infatti se era sto "Grande" com'e' che nessuna delle sue opere viene resuscitata e portata a teatro ?
D'Annunzio pare amasse mangiare le feci di una attrice allora molto famosa, Eleonora Duse, anche farsi cagare addosso - immagino che la merda della Duse profumasse di pacciuli'...
Degenerati a parte, anche il sommo Wayne Dyer (quello delle "zone erronee" libro che mi e' piaciuto e che ha venduto trilioni di copie) anche lui stigmatizzava la mania di usare i deodoranti.

@ Andrium
Naturalmente dato per scontato che la donna sia giovane, bellina e sexy.
Una milf che puzza di sudore e che ha la vagina che emette quell'odorino di piscio... La milf, trovera' sempre un islamico che abituato a fottersi capre o pecore sin da ragazzino a queste frivolezze manco ci fa caso.
Come se diceva a Roma: Er buco e' er buco.

lanzo, per cominciare Andriun/andriun(sa che ci tengo), poi sono in parte d'accordo con quanto sottolinea. Il problema infatti non è l'odore di piscio o l'età della Donna(purchè piacente ovviamente), ma quanto il fatto di decidere attivamente(piuttosto che su decisione della stessa), di servirsi o no di queste secrezioni nel modo e nei tempi da ritenersi più consoni al proprio scopo: quindi sempre come parte attiva, mai passiva.

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