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TI: ristoranti e bar, ghiaccio disgustoso

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http://www.liberatv.ch/articolo/32279/un-campione-su-tre-contaminato-da-batteri-fecali-ghiaccio-cocktails-e-alimenti-di

Cronaca
Un campione su tre contaminato da batteri fecali. Ghiaccio per cocktails e alimenti di quaranta bar e ristoranti analizzato dal Laboratorio cantonale. Risultato "disgustoso"
Il problema risiede nella poca cura e igiene durante la preparazione del ghiaccio e nella scarsa manutenzione delle macchine

29 marzo 2016

BELLINZONA - Il laboratorio cantonale del Dipartimento della sanita' e della socialita' - divisione della salute pubblica - ha presentato in un comunicato stampa i risultati di un'indagine a campione sul ghiaccio utilizzato per la preparazione di derrate alimentari e bevande tra una quarantina di esercizi pubblici e supermercati. Ecco uno stralcio del comunicato nel quale oltre ai risultati dell'indagine, si spiega pure come prevenire questi spiacevoli episodi.

In Canton Ticino sono stati prelevati 40 campioni dalle macchine del ghiaccio presenti principalmente in bar, osterie, ristoranti (in totale 36 campioni) o sagra (1 campione). Un campione ognuno e' stato prelevato in macelleria, supermercato e presso un caterer.

Tredici campioni (33%) sono risultati non conformi per il superamento di uno o piu' valori di tolleranza. Di questi, 11 campioni sono stati prelevati in un esercizio pubblico, 1 durante una sagra e 1 in un supermercato. In 10 campioni sono stati trovati Enterococchi e/o E. coli, batteri di origine intestinale, anche in concentrazioni elevate In 3 campioni (tutte prelevati presso esercizi pubblici) e' stata rilevata la presenza di Pseudomonas aeruginosa, indice di una scarsa igiene di produzione e/o conservazione. Sei campioni (fra cui quello prelevato presso un supermercato) sono risultati non conformi "solo" per il superamento del valore di tolleranza per i germi aerobi mesofili.

Dai dati ottenuti emerge chiaramente che la qualita' del ghiaccio aggiunto a derrate alimentari o bevande e' troppo spesso insufficiente. Dal momento che per la produzione di ghiaccio viene utilizzata dell'acqua potabile, controllata regolarmente dalle aziende dell'acqua potabile e generalmente di ottima qualita', le contaminazioni riscontrate sono da attribuire ad una carenza nella gestione delle macchine del ghiaccio. Le mancanze piu' importanti riscontrate in sede ispettiva sono state l'assenza di un piano di pulizia regolare e/o di un contratto di manutenzione per le macchine del ghiaccio (ad esempio nessuna sostituzione dei tubi che se usurati possono essere facilmente contaminati).

Per garantire che un prodotto cosi' delicato soddisfi i requisiti d'igiene, e' necessario adottare misure adeguate. Ricordiamo alcune regole fondamentali per la fabbricazione e manipolazione del ghiaccio:

- La macchina del ghiaccio va controllata e pulita regolarmente, in modo da impedire l'annidarsi di sporcizia e batteri.
- Il ghiaccio va prelevato dalla macchina con l'apposita paletta e inserito in un contenitore pulito e adatto ad uso alimentare. Ovvio che l'igiene personale e della paletta sia molto importante in queste fasi.
- Dal contenitore il ghiaccio va sempre prelevato con le pinze o con l'apposito cucchiaio forato. Non e' igienico, ne' tanto meno professionale prendere i cubetti con le mani!
- Il contenitore posto al bancone va protetto da eventuali fonti di contaminazione.

Pur se e' visibile una leggera tendenza al miglioramento, la scarsa attenzione alle condizioni igieniche di fabbricazione e/o conservazione del ghiaccio e' una costante degli ultimi 4 anni. In tutti i casi di non conformita' e' stata aperta una procedura amministrativa, con autocertificazione delle misure correttive adottate e pagamento di tutte le spese d'intervento e analisi (emolumenti superiori ai 300 franchi).

-- Ehm --
Ottima l'idea di analizzare il ghiaccio.
Chissa' quando analizzeranno i vaccini. Da quel che afferma Montanari sono zeppi di rimasugli metallici. Che non sia competenza del laboratorio? Allora stiam proprio freschi

Un pò di colibatteri fecali (=residui di merda) in cibi e bevande non ha mai fatto male a nessuno, diverso sarebbe per la salmonella, ma quella è molto più rara.

OLtre ai gestori di bar e ristoranti quante dolci fanciulle, signore pitonate e maschi di varia età che al ristorante si alzano per andare a pisciare e defecare si lavano le mani col sapone dopo avere pulito gli orifizi di espulsione?

E con quelle stesse mani piene di colibatteri fecali, gonococchi e funghi vari gli eleganti commensali spezzettano il pane, impugnano posate e mangiano finger food oltre ad pasticciare su cellulari e tablet.

Suvvia, se mezza europa e mezza america oltre e nove decimi dell'asia non è morta di dissenteria vuol dire che i colibatteri fecali (=residui di merda) troppo male non fanno, al più fanno un pò schifo ma per un pò di sesso dopo una cena al ristorante si passa sopra a tutto....

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