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Correlazioni azzardate o ipotesi lecite?


GioCo
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Oggi mi sono svegliato con in testa una serie correlazioni che potrebbero essere sbagliate, tuttavia viste tutte insieme disegnano un quadro generale lucidamente coerente.

Vengo subito al punto: ho già scritto circa la guerra in corso e come questa epidemia possa essere solo la punta di questa guerra combattuta con armi biologiche. Sospetto che il bersaglio militare specifico è il nostro sistema immunitario. Su maurizioblondet.it è stata pubblicata la mappa della correlazione tra il 5g e i focolai del virus, ma è interessante fare almeno altre due correlazioni: vaccinazioni e cibo biotech.

Meno interessante secondo me è la correlazione con il particolato sottile, ma non perché scarto le irrorazioni aeree della geoingneria del clima, solo perché il problema su cui mi sto focalizzando è tecnico: se premetto che questa è un arma il problema principale rimane il suo controllo che deve essere attentamente monitorato sui scala globale. La geoingegneria è ancora troppo giovane e se c'è una correlazione tra patogeni di natura iatrogena dovuta all'inquinamento è però più difficile fare una correlazione tra questo è l'attacco alle difese immunitarie controllato che sto ipotizzando.

Mi spiego meglio. Se il bersaglio è il sistema immunitario il problema non è distruggerlo ma indebolirlo abbastanza e in modo mirato. Ad esempio con campagne territorialmente predisposte di vaccinazione e a tendere con i vaccini rilasciati in modo controllato da tecnologie invasive elettroniche (tipo microchip sottocutanei) come già annunciato dalla Bill & Melinda Gates. Se infatti è innegabile che un vaccino abbia come bersaglio un certo ceppo virale e che in via di principio funzioni perfettamente (poco o tanto qui non ci interessa) dall'altro però le sostanze che verrebbero immesse nel corpo avrebbero come bersaglio non l'agente patogeno (teoricamente inattivato) ma proprio il sistema immunitario che al netto di ogni altra considerazione con il vaccino pulito da ogni elemento tossico è obbligato comunque a rispondere e quindi almeno per una finestra abbastanza gestibile strategicamente, abbassa le difese immunitarie del corpo contro tutti gli altri patogeni. Quindi è un supporto (tipo l'artiglieria nel campo di battaglia) per una strategia più generale.

Per il 5g la questione (rispetto ad esempio il 4g) non è tanto l'efficacia nell'abbassare le difese immunitarie che (sempre in via teorica) è di fatto limitata dall'energia assorbita a livello corporeo in via soggettiva, ma la concentrazione del "bagno elettromagnetico" in cui il corpo viene lasciato, quindi il tempo di esposizione e la distribizione con cui può essere predisposto sul territorio. Per ciò il problema è quella parolina magica che non sento mai ripetere e che secondo me è quella più importante: l'infrastruttura. Essendo l'infrastruttura adibita a un servizio pubblico è chiaro però che il bersaglio deve essere la popolazione più in generale: che le intenzioni siano di ottenere con le microonde la copertura globale del pianeta e indubbio, come è indubbio che la capacità di penetrazione nel corpo delle onde elettromagnetiche è inversamente proporzionale alla lunghezza dell'onda, ma al contempo per onde più corte aumentano il numero di impianti perché diminuisce la portata del segnale, ma questo porta all'aumento della densità del bagno elettromagnetico sia in frequenze che in ampiezza.

Tuttavia c'è una correlazione evidente e diretta con il 5g e i microchip sottocutanei sia perché l'ente che propone è lo stesso che per primo propose il concetto di domotica, cioè gli elettrodomestici di casa totalmente controllati da apparati di intelligenza artificiale, sia perché il 5g è detto "l'internet delle cose" e dichiara di estendere la tecnologia della rete wireless agli oggetti. Chiaro che l'estensione alle persone che diventano quindi semplici nodi della rete, come i router o i computer (e a quel punto pure TV, divani e sedie) non permette solo la tracciatura individuale precisa al millimetro, ma anche il controllo dei parametri biologici fondamentali dei corpi umani.

Ma noi non abbiamo ora quella tecnologia. Non ancora diffusa per lo meno. A questo punto con la paura delle pandemie già liberamente in circolazione e ben piantata nella coscienza collettiva è evidente che il passo successivo sarà la soluzione già proposta del microchip sottocutaneo per il rilevamento biometrico ed eventualmente il rilascio di sostanze mediche preventivo non controllato da noi ma da una intelligenza artificiale e che eventuali resistenze all'imposizione legale nei vari paesi seguiranno a campagne intimidatorie (tipo che non sottoporre a quel trattamento il figlio mette a rischio gli altri bambini nelle scuole, ricordate come anno fatto con le nuove politiche delle vaccinazioni?) alternate a diffusioni di pandemie.

Per ciò il microchip è un punto di arrivo che chiude il cerchio e sigilla la possibilità futura di tenere sotto stretto controllo la popolazione senza instaurare uno stato visibile di polizia ma conservando la piena libertà apparente anche democratica, mentre un controllo minimo sufficiente delle infezioni deve essere già in qualche modo adesso attivo. Per ciò credo che il 5g sia anch'esso per ora un punto di arrivo, ma siccome la sua installazione territoriale è mirata, sapere che il primo luogo al mondo dove è iniziata la sua installazione e Wuhan chi aiuta a rimettere i tasselli a posto: il 5g è parte di quella infrastruttura a rilascio controllato di sollecitazioni esterne dirette a indebolire il sistema immunitario, per ora con un effetto di massa quindi percentuale e quindi statistico e non mirato sul singolo individuo. In altre parole, se con le vaccinazioni indebolisco ad esempio la popolazione anziana riducendo la risposta immunitaria (mettiamo) al 70%, ogni eventuale ulteriore riduzione anche piccola mette in forte rischio gli individui di quei sistemi immunitari colpiti non tanto per quanto riguarda l'infezione (un agente virale non agisce mai per uccidere l'ospite) ma la sua capacità di uccidere, in quanto è proprio e solo una assenza di risposta adeguata del sistema immunitario che rende quell'agente capace di uccidere. L'unica pecca è fare in modo che tutti vengano infettati in moto che l'agente virale sia "presente e attivo" nel corpo, anche senza sintomi.

Circa il ruolo del sistema immunitario rispetto l'agente patogeno che toglie allo stesso la patente per uccidere, abbiamo le evidenze storiche che ce lo dicono: ai tempi della peste zone dove era garantito adeguato cibo e una vita relativamente più sana della media medievale della popolazione più esposta vennero completamente risparmiate dal virus, mentre altre dove in parallelo si inserivano anche pratiche igieniche discutibili (data l'epoca) si propagò senza freni. Come a dire: le pratiche igieniche sono molto importanti, ma la condizione primaria che consente al corpo di reagire è l'alimentazione costante e garantita con apporto bilanciato di sostanze nutrienti utili al sistema immunitario come le vitamine e (non meno importante) lo stato psicologico che deve rimanere lontano dall'ansia (cioè l'impossibilità di combattere o fuggire davanti a una minaccia ignota) ma a quello ci pensano i media.

Sarà un caso ma qui non riesco a non indicare le biotecnologie e in particolare le manipolazioni genetiche operate sul cibo che (al netto di tutte le considerazioni circa la sicurezza alimentare e il beneficio rispetto al danno) senza ombra di dubbio (pare) abbassino in modo drastico l'apporto nutriente e la percentuale di sostanze necessarie al nostro organismo (oltre che attaccare in modo diretto la biodiversità ecologica con ricadute molto drammatiche sull'intera biosfera) sia per problemi dovuti alle tecniche di ingegneria e per l'uso massiccio di sostanze chimiche che indeboliscono la pianta e la espongono agli agenti patogeni (ad esempio miceti) sia per l'impoverimento delle sostanze nutrienti dei terreni che devono essere poi continuamente re-integrate tramite la dispersione di altre sostanze chimiche che possano restituire nei luoghi ormai sterilizzati almeno le sostanze di base necessarie alla pianta, sia per la filiera produttiva che per le politiche del globalismo impongono trattamenti di lavorazione, stoccaggio e conservazione molto discutibili tipo l'accumulo di grano in stive di navi che stanno in mare per mesi spesso non adeguatamente isolate dall'umidità, a causa della necessità di abbattere i costi e così mantenere in piedi un sistema economico già più volte criticato per la sua insostenibilità a medio e lungo termine.

Il punto è chiaramente quello che ogni filo si ricongiunge alla presunta filantropia della Rockefeller Foundation e della Bill & Melinda gates foundation, non tanto come centro di governo ideologico per le nuove tecnologie ma come origine di ogni strategia militare correlabile in modo più o meno diretto con l'aggressione al nostro sistema immunitario, un denominatore comune ricorrente e molto inquietante che ci apre a prospettive future la cui trattazione etica oltre che economica diventa estremamente delicata in un momento come questo, cioè nel pieno di una guerra per il predominio sia globale che capillare futuro sul genere umano delle tecnocrazie emergenti di cui senza ombra di dubbio quelle citate, non sono le sole concorrenti, ne quelle in pole position (ad oggi) ma di sicuro rappresentano le prime che hanno concepito e proposto gli strumenti tecnocratici (ad esempio la domotica, l'intelligenza artificiale, la rete, i satelliti) sperimentandone l'azione sinergica su scala ridotta, quindi quelle con maggiore esperienza militare sul campo.


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adestil
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È stato gia dimostrato, non è una ipotesi, i vaccinati si ammalano di meno del 30% circa della malattia per cui vengono vaccinati ( al netto dei gravi effetti collaterali possibili)ma del 36% in piu di virus non influenzali( nel caso di vaccinazione influenzale) ma di tipo respiratorio come il metapneumovirus e il corona virus19 si chiama interferenza virale ossia chi viene vaccinato è come se non ricevesse l immunita anticorpale alle altre patologie respiratorie che invece si ottiene se ci si ammala naturalmente di influenza ...senza contare che chi ha basse difese immunitarie come indicato nel foglietto illustrativo non dovrebbe vaccinarsi mai...e le persone anziane specie con varie parologie non dovrebbero mai essere vaccinate come invece avviene il che è pradossale.
Va da se che se poi a persone anziane vaccinate per l influenza( spesso soi vaccinano pure i giovani)gli appuoppi pure una vaccinazione antimeningococco c in pieno periodo influenzale ossia tra il 5 e 20 gennaio ecco che hai il picco mondiale di decessi,a wuhan era 350 al giorno noi a causa del contributo lombardo ma soprattutto di bergamo e brescia siamo arrivati a 750....

E solo bergamo e brescia hanno subito quella ulteriore vaccinazione


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GioCo
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adestil;c-242835 wrote: È stato gia dimostrato, non è una ipotesi, i vaccinati si ammalano di meno del 30% circa della malattia per cui vengono vaccinati ( al netto dei gravi effetti collaterali possibili)ma del 36% in piu di virus non influenzali( nel caso di vaccinazione influenzale) ma di tipo respiratorio come il metapneumovirus e il corona virus19 si chiama interferenza virale ossia chi viene vaccinato è come se non ricevesse l immunita anticorpale alle altre patologie respiratorie che invece si ottiene se ci si ammala naturalmente di influenza ...senza contare che chi ha basse difese immunitarie come indicato nel foglietto illustrativo non dovrebbe vaccinarsi mai...e le persone anziane specie con varie parologie non dovrebbero mai essere vaccinate come invece avviene il che è pradossale.
Va da se che se poi a persone anziane vaccinate per l influenza( spesso soi vaccinano pure i giovani)gli appuoppi pure una vaccinazione antimeningococco c in pieno periodo influenzale ossia tra il 5 e 20 gennaio ecco che hai il picco mondiale di decessi,a wuhan era 350 al giorno noi a causa del contributo lombardo ma soprattutto di bergamo e brescia siamo arrivati a 750....

E solo bergamo e brescia hanno subito quella ulteriore vaccinazione

Questo rende le cose piuttosto brutte. Spero sempre di dire ca%%ate @adesil, mi perdonerai ma le conferme alle mie tesi non mi rendono affatto felice. :'(
Mi spaventano.


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oriundo2006
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Vorrei aggiungere, per integrare e complicare ( ! ) le cose, quanto Meyssan scrive ( https://www.voltairenet.org/article209515.html ): In Italia il COVID-19 si diffonde soltanto nelle regioni colpite da malaria. Finora l'emergenza malarica era stata trascurata e la correlazione non notata...Considerate che M. è uomo dei 'servizi' e conosce parecchie cose...


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oriundo2006
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A margine, sempre sul sito da me citato( https://www.voltairenet.org/article209500.html ) si parla di cure efficaci somministrando interferone Alfa 2B ricombinante (IFNrec: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/interferone-alfa-2b-ricombinante ): si tratta di un farmaco di origine cubana oggi prodotto in partneship con la Cina ( qui cenni: https://amicuba.altervista.org/blog/?p=11864 ), la cui efficacia sarebbe stata all' origine della graduale ritorno di Wuhan alla normalità.
Il quadro complessivo si complica e nel contempo offre qualche speranza.


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adestil
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Perche funzionino infatti vecchi farmaci contro la malaria e doxiciclina un vecchio antibiotico fa capire che o è un attacco di piu patogeni come sostiene la Capua o questo virus ha molto a che fare con protozoi,ureaplasmi e micoplasmi germi senza parete che non entrano nella cellula ma si plasmano sopra di essa contro di cui ultimi due funzionano doxiciclina ed azitromicina


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adestil
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Ovviamente poi oltre che il vaccino influenzale fa male,nulla vieta che i due ceppi corona virus contenuti nel vaccino erano fatti apposta per interferire tra loro oppure alcuni lotti etano contaninati per sbaglio succede di regola, d altronde poter accedere al corpo umano per legge con una siringa dal contenuto ignoto è il max che si possa ottenere,l arma perfetta contro i proprii cittadini


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adestil
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Un mio conoscente risultato positivo al corona virus l infettivologo gli ha chiesto se sveva fatto il vaccino influenzale,ha risposto di no,il medico ha detto "bene allora" non ha aggiunto altro ma appunto loro lo studio lo conoscono cosi come la correlazione sul campo ma debbino tacerlo


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esca
 esca
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Un mio conoscente risultato positivo al corona virus l infettivologo gli ha chiesto se sveva fatto il vaccino influenzale,ha risposto di no,il medico ha detto "bene allora" non ha aggiunto altro ma appunto loro lo studio lo conoscono cosi come la correlazione sul campo ma debbino tacerlo

:/ !!!


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