È puerile imprigion...
 
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È puerile imprigionarsi.


Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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D. Fasoli: ...ha voluto distogliere il pensiero da quelli che Lei chiama "i grandi precettori dell'Italia": ovvero Croce, Gentile, Gramsci. Vuole spiegarmene i motivi?

E. Zolla: Perché non hanno informazioni da darmi, non mi offrono suggerimenti per affrontare un'epoca. Inoltre essi mi  bloccherebbero completamente l'accesso a tutto il mondo - senza il quale non ci si può orientare nell'era nostra: vale a dire il mondo sciamanico, che ignorano totalmente, anche se operavano quando già in Russia il concetto era diventato chiaro. Quindi escludono ogni atteggiamento serio verso la religione, che manipolano a loro piacere ma che non approfondiscono mai, per cui nessuno dei tre affronterebbe mai un testo mistico secondo le categorie che sono necessarie escludendo i loro interessi politici.

Nell'era nostra è puerile imprigionarsi nel mondo nato dalla Grecia e da Roma. Prima di tutto quel mondo era molto più complesso di quanto la Grecia e Roma da sole possano illustrare, ma occorre estendere a tutto il mondo indo-europeo l'attenzione e contemporaneamente tenerla fissa a quello semitico. Quindi bisogna integrare questo grande complesso con la Cina e il Giappone. E infine con tutta la pleiade di popoli che non si possono buttare in un angolo come primitivi, anche perché studiandoli si perviene ai concetti più importanti, ad esempio l'uso della transe come via di conoscenza, l'uso delle droghe e via dicendo.

Perció restringersi oggi a questo piccolo spazio che fu tutto il mondo fino a qualche tempo fa, ossia Grecia e Roma, è insensato, e i precettori dell'Italia sono del tutto ignari di qualunque tema che soverchi questo regime di restrizione.

Elémire Zolla, Marsilio 1995, Conversazione tra occidente e oriente.


Papaconscio hanno apprezzato
Citazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3180
 

Sopratutto se della Grecia e di Roma prendiamo per buona la loro deformazione 'occidentalista', quella che ha resecato tutti gli apporti orientali alla nostra cultura: dall' India al mondo fenicio ed egizio, come acutamente il saggio 'Athena nera' ha dimostrato ( fin nel lessico stesso ...), e come le indagini di Gnoli sullo scivaismo e sul buddismo possono contribuire a chiarire ( un altro grande genio Italico oggi completamente oscurato ).

Quello che Zolla non dice è che il rifiuto dei 'grandi precettori' è infatti il rifiuto della ipoteca culturale cattolica nella disamina del presente: ma che dire allora di Padre Tucci, insigne orientalista ? Indubbiamente l' ipoteca è valsa, come sotto prodotto di altre e più importanti cognizioni 'di disturbo', a definire uno 'spirito italico' chiuso e asfittico, tutto orientato al primato di un 'occidente' 'naturaliter christiano', su cui solo la chiesa aveva da dire qualcosa di 'colto': ovvero il nulla elevato a dogma. 

Per chi vuole estendere il suo panorama spirituale, andare a Gerusalemme è senz'altro un momento significativo per capire come il cristianesimo occidentale non abbia che pochissimo a vedere con le origini stesse di questa religione. Il cristianesimo 'romano' non è nè cristianesimo verace nè verace lettura del nostro passato pagano: è solo un falso storico sorprendente, data la sua longevità...


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