Eugenetica e futuro dell’umanità
Quando si sceglie di dare facoltà alle aziende di licenziare liberamente, perché ‘tanto chi è bravo non viene licenziato’, di fatto si sta dicendo che chi è meno bravo può essere licenziato e quindi spinto ai margini della società affinché abbia meno possibilità di riprodursi. Questa è eugenetica.
Quando si diminuiscono le prestazioni mediche gratuite, si sta dicendo che può curarsi solo chi ha i soldi per farlo ovvero quelli che sono riusciti ad affermarsi nella società. Questa è eugenetica.
Quando si sposta l’età della pensione in avanti e contestualmente si diminuisce la durata di indennità lavorativa se si resta senza lavoro, si sta dicendo ancora una volta che se sei bravo sai ricollocarti altrimenti è bene che ti trovi al margine della società. Questa è eugenetica.
Quando ai malati di malattie gravi e talvolta congenite si tolgono i medicinali di sussistenza e magari il supporto di un servizio sociale, si sta dicendo che è meglio che quegli individui non si riproducano per non perpetrare i loro geni. Questa è eugenetica.
Dove può portare l’eugenetica?
Faccio solo una ipotesi. Quando un paese si ritiene superiore a tutti gli altri in virtù dei propri ‘geni migliori’ (e non perché ha semplicemente beneficiato di migliori contesti ambientali in cui vivere), la tentazione di sottomettere e magari eliminare gli altri diventa molto forte, in fondo possono giustificarsi con l'idea che produrranno una razza migliore.
Qui siamo al limite della canagliata, si mettono estratti da brani altrui senza dichiararlo o metterlo in evidenza. C'é il link, é vero, ma se si cita parzialmente mi sembra come minimo doveroso farlo notare.
É vero che la responsabilità é di chi pubblica, ma gli amministratori potrebbero fare qualcosa a tutela di chi legge. Sopratutto nei confronti di chi passa la giornata a fare le pulci a capocchia agli altri utenti
Questo il brano per intero.
Alcuni dei commenti che potrete poi leggere nel sito di "luogocomune.net" sono interessanti.
"Eugenetica e futuro dell’umanità
Tutti abbiamo sentito parlare delle teorie evoluzionistiche Darwiniane anche se in realtà quelle a noi giunte sono quelle Neodarwiniane.
A molti invece sono sconosciuti i contenuti delle teorie Eugenetiche formulate da Galton (ad esclusione dei lettori sempre informati di questo sito), cugino di Darwin.
Tutto sommato le teorie eugenetiche (genetica positiva e per estensione buona razza) sono piuttosto semplici e costituiscono il parallelo in campo sociale delle teorie neodarwiniane in campo biologico. Così come in campo biologico è in atto una continua selezione naturale con affermazione del più ‘adatto’, sarebbe stato altrettanto possibile vedersi affermare una società migliore favorendo quei processi di riproduzione selettiva dei soggetti ‘migliori’ e contemporaneamente limitando quelli di riproduzione fra soggetti valutati ‘inferiori’. L’eugenetica avrebbe portato ad una società divisa in due: ‘eugenici’ e ‘cacogenici’. A quest’ultimi, i meno adatti, si sarebbe dovuto impedire per quanto possibile di riprodursi, al fine di garantire e accelerare il processo di selezione di una razza migliore.
Molte nazioni, sia in Europa che oltreoceano, abbracciarono all’inizio del ‘900 le teorie dell’eugenetica che culminò nel programma nazista di eutanasia, Aktion T4.
Oggigiorno il termine eugenetica è poco conosciuto (io l’ho verificato chiedendo a varie persone di cultura universitaria se ne conoscessero il significato e quasi sempre non ho ottenuto risposta) ma la mia convinzione personale è che l’eugenetica sia applicata nella nostra società, in maniere silente ma pervasiva.
Prima però di dare evidenza di quanto sopra c’è anche da chiedersi se la teoria (neo)darwiniana e, di conseguenza, quella eugenetica abbiano un fondamento scientifico. In fondo, se queste teorie fossero corrette, l’applicazione in campo sociale dell’eugenetica (se applicate in forma ‘soft’) porterebbero a una società migliore (non sto sostenendo che sarebbe giusto).
E’ chiaro che non si può liquidare la teoria neodarwiniana e l’eugenetica in due righe e probabilmente nemmeno in un libro intero. Ma propongo alcuni aspetti a negazione della correttezza delle stesse.
Aspetti fondamentali come l’intelligenza dovevano essere unicamente intrinseci alla persona (quindi legati ai geni secondo il neodarwinismo) e non frutto dell’ambiente in cui si era sviluppata. Oggi invece è evidente come l’ambiente sia fondamentale nello sviluppo dell’individuo (esistono molti studi sugli animali). Alimentazione sana, assenza di stress, ambiente stimolante sono in grado di determinare lo sviluppo psico-fisico degli individui fin dal periodo di gestazione. Le dimensioni del cervello dipendono molto da questi fattori e solo limitatamente dai geni. Inoltre condizioni ideali di sviluppo determinano un cervello in continuo accrescimento anche nelle generazioni successive, ovvero sono cumulative (i geni non cambiano per mutazione genetica occasionale nell’arco di 2 o 3 generazioni e quindi questi miglioramenti dipendono da fattori diversi dai geni).
Piuttosto è vero che i geni ‘rispondono’ alle sollecitazione dell’ambiente e non sono così immutabili come si sostiene, tutt'altro (si legga, ad esempio, qualche libro di Mae-Wan Ho; qui una sua breve intervista). Di fatto i geni ‘danzano’ in un continuo adattamento all’ambiente plasmandosi sugli stimoli ambientali.
Ma i geni comunque non spiegano molte cose. Ad esempio la disposizione sulle 3 dimensioni spaziali delle cellule che formano gli organismi non possono essere ‘cablate’ nei geni perché non sono posizioni spaziali assolute ma relative rispetto alle altre cellule. Inoltre l’organismo si accresce velocemente durante le fasi di sviluppo e anche le posizioni spaziali relative cambiano di conseguenza. Per non parlare delle cellule staminali che assumono forma, funzione e posizione a seconda dell’organo in cui vanno ad innestarsi.
In sintesi ho cercato di dare evidenza di come i geni siano solo uno dei fattori che determinano lo sviluppo dell’organismo e che quindi pensare di selezionare la razza umana sulla base dei geni è ridicolo e dirò di più, dannoso. Infatti se non si cura l’ambiente, l’alimentazione, l’istruzione, la stimolazione sensoriale, la curiosità concentrandosi solo sul genoma otterremo l’effetto esattamente contrario producendo una inversione nello sviluppo delle facoltà umane. Produrremo una società di disadattati e violenta, non solo per mancanza di etica ma proprio per uno sviluppo dell’individuo compromesso dall’ambiente. In più le generazioni successive si involveranno ulteriormente.
E questo mi riporta al tema dell’eugenetica.
Purtroppo sono convinto che le scelte perpetrate nella nostra società discendano direttamente dalle teorie di Galton e stiano compromettendo il nostro sviluppo.
Quando si sceglie di dare facoltà alle aziende di licenziare liberamente, perché ‘tanto chi è bravo non viene licenziato’, di fatto si sta dicendo che chi è meno bravo può essere licenziato e quindi spinto ai margini della società affinché abbia meno possibilità di riprodursi. Questa è eugenetica.
Quando si diminuiscono le prestazioni mediche gratuite, si sta dicendo che può curarsi solo chi ha i soldi per farlo ovvero quelli che sono riusciti ad affermarsi nella società. Questa è eugenetica.
Quando si sposta l’età della pensione in avanti e contestualmente si diminuisce la durata di indennità lavorativa se si resta senza lavoro, si sta dicendo ancora una volta che se sei bravo sai ricollocarti altrimenti è bene che ti trovi al margine della società. Questa è eugenetica.
Quando ai malati di malattie gravi e talvolta congenite si tolgono i medicinali di sussistenza e magari il supporto di un servizio sociale, si sta dicendo che è meglio che quegli individui non si riproducano per non perpetrare i loro geni. Questa è eugenetica.
Dove può portare l’eugenetica?
Faccio solo una ipotesi. Quando un paese si ritiene superiore a tutti gli altri in virtù dei propri ‘geni migliori’ (e non perché ha semplicemente beneficiato di migliori contesti ambientali in cui vivere), la tentazione di sottomettere e magari eliminare gli altri diventa molto forte, in fondo possono giustificarsi con l'idea che produrranno una razza migliore.
Fabiomln"
-Dunque, se l'articolo avesse una qualche sostanza scientifica, noi dovremmo vedere IQ differenti per due gemelli omozigoti uno che cresce in una famiglia disagiate e l'altro in un ambiente favorevole.
-Inoltre, se si prendono campioni omogenei socialmente, cioè classe media media africana, asiatica europea ecc. ecc. insomma gente che vive nello stesso modo agiato e stimolante noi dovremmo misurare lo stesso IQ.
-Se è vero che le teoria eugenetiche sono una stupidaggine, e la gente della classe dirigentenon può non saperlo, noi dovremmo riscontrare l'assenza totale nel mondo di pratiche eugeniche.
Non mi pare sia il caso. Ma io non sono un esperto in materia.
Ha fatto bene ga950 a sottolineare le stupidità presenti nella parte finale (e io dico anche nella parte iniziale) dell'articolo, anche se forse si potevano mettere in grassetto, perchè esiste il sospetto che il preambolo sia stato usato solo per giustificare le stupidità.
Come dice l'autore, non si puo' a liquidare la questione in due righe, anche se poi un tentativo lo fa. Tuttavia prende una direzione di comodo, andando a impelagarsi sulla vexata quaestio dei fattori dell'intelligenza umana. Ora, io credo che sia questo l'aspetto pertinente. La selezione eugenetica mi sembra comunque impraticabile per selezionare aspetti 'positivi' di questa complessita'.
Anzi, penso che, intelligenza a parte, sia facilmente criticabile e smontabile ogni suo utilizzo per lo sviluppo di carattere 'positivi' in genere (come si farebbe per creare uan razza di cani col pelo particolarmente lungo): si capiscono bene le motivazioni razionali e morali.
E' invece piu' delicata la questione del suo impiego per arrestare la diffusione di quelle caratteristiche che rientrano nella oggettivita' della patologia medica (avendo allo stesso tempo base genetica).
Qui e' dove penso che veramente la questione non si possa liquidare in due righe (non un giudizio definitivo da esporre). Purtroppo non e' quello di cui si e' occupato l'estensore dell'articolo.
@Pds
Non c'è bisogno di diventare isterici. Se vedi intorno, è pratica comune mettere l'inizio dell'articolo e poi : continua quì e il link.
Anche io ho a volte estratto i pezzi interessanti dell'articolo, mettendo i puntini, cosa che ga950 ha dimenticato di fare.
A dire il vero, non è che cambi un gran ché aggiungerci la prima parte.
L'autore dell'articolo in un commento :
.....Tuttavia nel mio articolo non dissertavo in merito a quale teoria spiegasse meglio l'evoluzione bensì mi premeva sottolineare che le teorie neodarwiniste applicate alla società attraverso l'eugenetica non producono assolutamente individui migliori sia perché la teoria è assolutamente falsa sia perché i geni hanno un ruolo a breve termine pressoché trascurabile nel produrre individui migliori. Lo sviluppo dell'individuo, comprese le sue capacità intellettive, dipende molto più dall'ambiente, dall'alimentazione, dall'interazione sociale fin da piccoli, dall'assenza di stress, ecc .. che non dai geni.
..................
Dovrebbe allora spiegare l'evoluzione. Secondo la teoria, le mutazioni genetiche e l'interazione con l'ambiente, che fa da filtro, generano l'evoluzione.
Quindi i geni non hanno una funzione trascurabile.
Una teoria, per altro, che io giudico sbagliata ma questo è un altro discorso.
Ma quanto mi piacciono le maestrine con la matita rossa/blu. :#
@MarioG e PietroGe,
non è che mi sia chiaro il vostro pensiero sull'eugenetica....!!
Quella dell'autore del post che ho pubblicato mi sa tanto da bar dello sport che comunque è diversa da quella dell'apprendista stregone Antinori.
@MarioG e PietroGe,
non è che mi sia chiaro il vostro pensiero sull'eugenetica....!.
Ho detto che l'autore parla di eugenetica focalizzandosi sull'intelligenza.
(C'e' un refuso nel mio intervento: ho dimenticato un 'non' in "Ora, io credo che NON sia questo l'aspetto pertinente"). Quindi presumo che egli pensi a un'eugenetica impiegata per elevare l'intelligenza! Io dico solo che queste sono speculazioni che non hanno rilevanza nel discorso sull'eugenetica allo stato attuale. Cioe' in pratica si occupa di confutare l'improponibile. La discussione sarebbe piu' utlie se si focalizzasse su altre applicazioni che effettivamente hanno luogo, come le selezioni praticate su embrioni.
La discussione sarebbe piu' utlie se si focalizzasse su altre applicazioni che effettivamente hanno luogo, come le selezioni praticate su embrioni.
Ciò che afferma più sopra è eugenetica? 😮
Google scrive:
eugenetica
eu·ge·nè·ti·ca/
sostantivo femminile
Disciplina nata verso la fine dell'Ottocento che, basandosi su considerazioni genetiche e applicando i metodi di selezione usati per animali e piante, si poneva l'obiettivo del miglioramento della specie umana; la difficoltà nell'individuazione dei caratteri ereditari e l'indeterminatezza del concetto di miglioramento genetico, soggetto a interpretazioni preconcette come dimostrato storicamente, ne hanno determinato il declino; attualmente un diverso approccio eugenetico è ravvisabile nella possibilità di trattamento delle malattie ereditarie attraverso l'ingegneria genetica ( e. negativa ).
Probabilmente l'autore del post che ci ospita ha letto o condivide detta definizione. 😉
Ma quanto mi piacciono le maestrine con la matita rossa/blu. :#
Che faccia tosta.
A proposito di matite colorate, una tra tante, rivolta ad una commentatrice, dalla gentildonna:
Ma è proprio convinto/a che le sue preferenze interessino a qualcuno?
Sono indice di un ego ipertrofico, infatti in un forum si dovrebbero inserire riflessioni che possano riguardare tutti, non solamente lei. >:)
Povero Hitler, solo perche non può difdndersi....
...
Madison Grant, da vero figlio dell’amoralità capitalistica e del giustificazionismo calvinista, propugnò l’eliminazione dei deboli o disadatti, “iniziando sempre con criminali, malati e folli, passando poi gradualmente ai… tipi razziali inferiori”.
Madison Grant era sicuramente un precursore del nazismo, anche perché nel 1916 i seguaci di Hitler non erano ancora giunti al potere. Ma quel modo di pensare razzista e ascentifico verso la metà degli anni venti, fu alla base delle leggi federali per il blocco dell’immigrazione negli Stati Uniti e delle leggi statali per la sterilizzazione del 1927 e fonte d’ispirazione delle leggi nella Germania nazista
...
http://iskra.myblog.it/2012/04/11/madison-grant-eugenetica-usa-madre-del-nazismo/
Povero Hitler, solo perche non può difdndersi....
...
Ecco qua, il dopoguerra:
Povero Hitler, solo perche non può difdndersi....
...Ecco qua, il dopoguerra:
Che bei tempi, che nostalgia per l'età dell'oro!
Oggi invece vedi sempre lo stesso miscuglio dovunque vai, Londra, Stoccolma, Roma ....una melma brunastra di africani, indiani, arabi ecc.ecc.. che sta seppellendo la più bella civiltà del mondo, con il consenso di una classe dirigente degna del ricovero immediato all'ospedale psichiatrico e di qualche altro illuso.
Povero Hitler, solo perche non può difdndersi....
...Ecco qua, il dopoguerra:
Che bei tempi, che nostalgia per l'età dell'oro!
Oggi invece vedi sempre lo stesso miscuglio dovunque vai, Londra, Stoccolma, Roma ....una melma brunastra di africani, indiani, arabi ecc.ecc.. che sta seppellendo la più bella civiltà del mondo, con il consenso di una classe dirigente degna del ricovero immediato all'ospedale psichiatrico e di qualche altro illuso.
Vedi che ci capiamo: la nostalgia dunque.
Ma non era quella l'età dell'oro (se vuoi, di quella vera, ne parliamo), e quanto a quegli anni, penso che farebbero un gran bene a molti nostalgici che non li hanno provati e a coloro che li hanno vissuti e poi idealizzati per vari motivi, alcuni comprensibili.
Quanto alla classe dirigente, é proprio il prodotto distillato di questa civiltà, la più bella del mondo, che ha saputo trasformare il mondo, appunto, in un gigantesco ospedale psichiatrico, così che non ci sia bisogno di ricoverare nessuno.
Non c'é necessità di alcun aiuto per seppellirci, se andiamo di nostalgia ce la facciamo benissimo da soli.