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I Brevissimi per @GioCo: il Dramma del Lato Mistico


GioCo
Noble Member
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Cosa mette in relazione un pinguino con l'Artide, un acquila con il cielo, un bruco con un gelso? Noi facciamo fatica a distogliere l'attenzione dai legami di senso compiuto indipendentemente dall'oggeto e dal soggetto coinvolti, tanto che diventa quasi fisicamente necessario correlare ogni cosa a prescindere.

Personalmente ho preso a chiamare questa tendenza "monade", ampliando un concetto moderno e allo stesso tempo antico, operazione che può apparire confusa nella misura in cui sembra "nuova" anche se in realtà cerca di affermare solo l'ovvio che mi sovrasta. Ma permettete un altra premessa, altrimenti diventa impossibile l'intesa con quanto sto scrivendo. Prendiamo un altro principio che riguarda una particolarissima "contesa". Forse non avrete mai sentito parlare della cosiddetta "sindrome della mano aliena", dove un arto inizia a comportarsi con una volontà propria dissociata da quella del proprietario. Bene, immaginiamo questa sindrome in azione mentre la mano aliena afferra un pugnale e tenta di piantarlo nel cuore del proprietario della stessa, mentre la mano sotto controllo la blocca e la respinge. Avremo una situazione certamente allucinante, da vero film horror, ma verosimile. Cosa accade quando invece le parti sono invertite? Cosa accade se fossimo noi quelli che vogliono il suicidio cruento e la mano aliena cercasse di impedirlo? Ecco, in questo caso avremmo bisogno di un perché per accettare la situazione ...

C'è quindi un Dramma paradossale in cui versiamo (che in realtà è l'effetto di un preciso meccanismo proprio della Vita): se l'ignoto vuole uccidere, va tutto bene, possiamo fare a meno della logica e accettarlo in quanto tutto "è di per sé logico", ma se l'ignoto vuole evitare che ci facciamo del male, non va bene finché non ci è chiara la logica del perché dovrebbe intervenire. Diciamo che "di natura siamo sospettosi". Sfortunatamente vale anche il contrario: non possiamo credere che l'ignoto voglia salvarci senza avere ben chiaro "da cosa", ma possiamo facilmente credere che voglia distruggerci senza necessariamente avere ben chiaro per quale motivo dovrebbe farlo. Il meccanismo sottostante è chiaramente auto-difensivo ed è legato alla conservazione della specie, oltre che dell'individuo: in fondo è poco importante perdere tempo a chiarire perché un predatore vuole la nostra pelle, prima si scappa e poi magari ci si arrangia ad approfondire i particolari dello scampato pericolo per imparare qualcosa di nuovo su come riconoscerlo ed evitarlo. Tuttavia questo meccanismo viene dopo al suo opposto che invece crea la fiducia incondizionata ancorando (emotivamente) la Vita in stadio neonatale al mondo fisico. Tipicamente il genitore o il nido (=protezione-conforto). Per ciò noi possiamo iniziare a temere l'ignoto come aggressore e comportarci di conseguenza in modo prudente, solo se prima abbiamo ancorato abbastanza bene la fede terrena esattamente dove cercheremo di tornare: nel conforto. Solo che essendo "il sospetto" l'ultima conquista in ordine di tempo è quella che ricordiamo meglio e diventa con ciò predominante, nonostante sia di fatto la fede a dominare.

Ogni tentativo di uscire dalla logica suddetta corrisponde a invertire i ruoli dell'arto alieno, senza darci spiegazione alcuna del perché dovremmo volere la nostra fine (cruenta per giunta). Questa è la condizione esatta di "monade" a cui sto cercando di dare significato, ma è anche l'esatta definizione di "Lato Mistico" della esistenza sensibile. Diciamo che in un certo senso è come se lavorassimo tutta la vita per morire nel peggio modo che ci riesce, cercando alleati in questo senso (che pedissiquamente poi odieremo per ovvi motivi) e forze ignote intervengono per impedirlo non per pietà ma esattamente perché ciò che stiamo facendo non ha alcun senso logico. Ma complichiamo un attimo il panorama, come per fare uno Zoom e comprendere anche ciò che stava ai margini del paesaggio. Diciamo che per il meccanismo di cui sopra (=perché è più "logico") noi guardando la scena da osservatori distaccati tendiamo a ritenere che la mano aliena sia quella con il coltello, dal momento che non abbiamo memoria degli eventi passati e non sappiamo quindi come siamo arrivati a quella pazza condizione horror. A questo punto il dramma è totale: chi siamo noi? Quelli buoni o quelli cattivi?

La questione a questo punto si ingarbuglia se cercando aiuto dovessimo mai trovarlo in qualcuno che è uscito dal "Dramma" o per lo meno ne ha chiarito la forma, perché qualsiasi intervento Suo andrebbe a interferire con la contesa per aiutare il Lato Mistico avvertito come l'evidenza evidente Nemica (tant'è che "cià" il coltello dalla parte del manico). Non solo: il braccio che risponde alla nostra Volontà è in realtà in accordo complice con il Lato Mistico e noi a livello incosciente lo sappiamo, come sappiamo che il Lato Mistico sa che è tutta una questione di complicità, una specie di burla se preferite. Sarebbe per ciò sufficiente la resa totale per scoprire che niente voleva qualcosa, tanto meno la nostra fine horror, ma nessuno in quelle condizioni di estremo pericolo può anche solo considerare una soluzione di questo genere, nessuno può "reggere" l'idea che sia poco seria, men che meno si può imporre alcunché "da fuori" ... o no?

Quindi?

Beh, non vi preoccupate, non è detto che sia vero o Vero. In fondo scrivo solo per @GioCo.
>:) :* o:)


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GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 2218
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Epporco il clero che ciò sotto i piedi ... dopo l'ennesima rilettura ormai fuori tempo massimo per la correzione noto con orrore di aver scritto acquila al posto di aquila. Ma poi ci ho pensato a questa cosa, del perché senza dubbio tendo a fare errori grossolani che non facevo nemmeno alle elementari e con insistenza per giunta. Quindi ho deciso di farci un articolo dedicato ...
In medio stat virtus o come preferisco dal bovaro locale "facciamo di necessità virtù".


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