La fattoria degli Orrori

Dio quanto mi piace quando vengono a galla in modo così chiaro le merde coperte da propaganda spacciate per "verità certificate". Come la storia dei cessi intasati sull'ISS (al solito alla fine sturati con l'intervento italiano dell'ultimo minuto, perché la merda la fanno gli altri e a noi poi ci tocca mettere la pezza) in cui avevo letto in un articolo esilarante (prontamente rimosso) credo su sputnik che "il mistero del buco nel cesso della soyuz" era si provocato dagli americani (versione poi ritrattata dai russi per motivi che ci possiamo immaginare) ma non per attaccare i russi in una pseudo guerra spaziale dei cessi, ma perché ce l'avevano con la loro astronauta (femmina) americana (credo la Christina Koch di recente rientrata con Palermitano) che li aveva distrutti per tentare di adattarli alle sue esigenze private con la scusa che non erano fatti per le femmine, costringendo gli astronauti a galleggiare nello spazio insieme alla loro merda: esasperati volevano rispedire a terra la "stronza". Vista la situazione disperata i russi avevano dato il consento per l'uso del loro gabinetto agli astronauti (maschi) americani anche se era un gabinetto pensato esclusivamente per il viaggio e non per la permanenza nella stazione spaziale. Il buco era un idea venuta a uno degli americani e avrebbe dovuto nelle intenzioni creare una situazione di finta emergenza per obbligare al rientro forzato la bastarda intasatrice di cessi. Pare che Palermitano fosse d'accordo. Ma il pronto intervento russo (sarebbe bastata la diplomazia a far coprire ai russi la tresca) ha stroncato il piano e aperto un vaso di pandora di polemiche tutte sulla scorta della lotta tra Russia e America sul predominio nello spazio. Un predominio dei cessi.

Ecco questo per dire qual'è il mondo dell'informazione in cui ci troviamo. Noi non siamo abilitati a sapere come stanno le cose, dobbiamo avere per forza una versione che è quella ufficiale ma virtuale, edulcorata, preparata per l'opinione pubblica, in cui si torna oggi "all'indagine sul mistero del buco della soyuz". Come Italiani non possiamo non ricordare gli infiniti misteri eternamente re-indagati che ci accompagnano come un carro funebre il morto, dalla strage della stazione di Bologna al delitto Matteotti: sappiamo e non sappiamo. Cioè sappiamo perfettamente tutto quello che ci è stato nascosto, se vogliamo sapere, basta collegare i puntini e costruire un quadro coerente ma senza pretendere che aderisca a quello ufficiale che esisterà unicamente per bollare la ricostruzione ufficiosa come "fake news" e poco importa poi se quella ufficiale fa acqua da tutte le parti. Come in un qualunque territorio in cui domina la mafia e non lo stato di diritto, non vale l'evidenza evidente ma quello che dice il Boss. Le ricostruzioni poi "caserecce" non potranno mai sostituire una fonte autorevole bene informata, per ciò che si dica o meno la verità avrà sempre meno importanza, nello spazio virtuale.

Oggi il Boss è la rete e chi domina la rete domina l'informazione. Tutta. Compresa l'identità dei suoi abitanti (cioè tutti noi) e loro diritti. La rete è storicamente un paradiso per il crimine e i criminali, ma il punto è la fregatura di considerarla fonte di verità! Oggi ci scrivi qualcosa e domani chissà cosa troverai. Tutti possono indagare in rete perché è facile, il problema è che non puoi fidarti di ciò che ci trovi: tutto può essere realizzato facilmente con pochi click e se qualcuno ricorda diversamente quanto sarà facile dire che è la sua memoria fallace? Pensate che tutti gli atti pubblici finiscono in rete: che bello eh? Più comodo, più veloce, più giusto. Ma per chi?

Il problema della rete ad oggi è che è incompleta e non c'è ancora un unico Boss che la controlla. A dire il vero il DARPA si sta impegnando a fondo per questo scopo da decenni, ma i risultati ad oggi non si possono dire proprio confortanti: le pressioni internazionali sono tremende e la rete rischia di spezzarsi, un po' come il sistema nervoso di Frankenstein il mostro, dopo che il suo creatore si rifiuta di fargli la femmina.

Ecco che qui arriva LUI. Ma cosa centra? Ecco lui è come il dottore, ama la sua creatura e vuole vederla vivere. Peccato che sia un criminale dal momento che per realizzare i suoi scopi non si fermera davanti a niente.

Ma procediamo per gradi. Chi è il direttore dell'OMS? QUI su CDC abbiamo un indizio: Africano e appartenente a un associazione dichiarata terrorista. Ovviamente non può sorprenderci sapere che di mezzo c'è sempre la fondazione "Bill & Melinda Gates" (che s'è fatta le ossa "politiche" in Africa trafficando con vaccini e pollame) e la fondazione Rockfeller da sempre impegnate in tandem per la promozione dell'OGM e altre schifezze biotech, partite con la "rivoluzione verde" in Messico negli anni '60, per combattere la fame nel mondo (?!) e tante altre belle scuse.

L'uomo chiave che ci collega all'OMS è Walter Ricciardi, l'attuale consulente del nostro ministro per la salute che nel 2016 decise di chiudere il centro contro le epidemie. Un personaggio che in una occasione pronunciò questa infelice frase: “credo che come per Grecia Portogallo Irlanda Spagna sia opportuno che gli Italiani sperimentino sulla loro pelle quello che “salvatori” come Amato Ciampi e Monti gli hanno finora evitato, solo provando quelle sofferenze potranno capire” [fonte: appelloalpopolo.it]

Non credo che serva dire che sono tutte palle colossali quelle tipo "salviamo il mondo" coi polli per poi scoprire che hanno l'aviaria e vanno vaccinati.

Ma chi è Bill Gates? Co-fondatore di Microsoft è un multimiliardario che è diventato ricco rubando a IBM e alle università americane il primo sistema operativo (originariamente gratuito) ad uso e consumo del grande pubblico per il PC da casa attraverso cloni tawanesi dei primi PC IBM (che non vedeva bene la grande diffusione) negli anni '80 tramite la concorrenza sleale, il primo tipo di dumping applicato sull'high tech (dove Gates lucrava sul software e i tawanesi venivano sottopagati come i cinesi oggi producendo elettronica di bassa qualità in posti di lavoro disumani). Questa e altre "politiche spregiudicate" gli sono costate montagne di denunce da praticamente quasi tutte le realtà concorrenti, tanto che era servito da un palazzo intero di avvocati che però non gli hanno impedito di avere l'antitrust alle costole (finché non si è dimesso da CEO della Microsoft rimanendo però "proprietario privato" della Apple che ha comperato salvandola dal fallimento da lui stesso provocato).

E' un imprenditore abituato all'azzardo finanziario oltre che raccontare palle. Per dire la faccia tosta del tipetto, questa QUI è stata la presentazione in mondovisione della piattaforma "rivoluzionaria" Windows 98 nel 1998 appunto. Per questo dovrebbe ricevere l'appellativo di "venditore di fregature" ma a tutt'oggi è visto come una specie di luminare dell'economia, un grande anticipatore dei tempi, come Zuckerberg, Bezos o Musk. Solo che lui si occupa adesso attivamente di biotech in qualità di "filantropo" e almeno ufficialmente si è ritirato dagli affari.

Così può continuare a fare il criminale moltiplicato per un milione senza avere alle costole i tribunali federali. Diciamo che si è trovato una forma pensionistica con cui tirare avanti: c'è chi si occupa dell'orto e lui si occupa di fare disastri biotech di portata globale: tipo fattoria degli orrori. Lui è stato il primo a proporre il concetto di domotica, anticipando il 5g e il relativo "internet delle cose". Lui è stato in Africa a proporre campagne di vaccinazione ed è lui sempre in Africa a proporre i polli per combattere la fame. Eppure in Africa i contadini non sono stati contenti di ricevere tutte queste attenzioni OGM "filantropiche". In compenso di sicuro deve avere stretto amicizia con i suoi pari di colore da proporre in tempo utile alla direzione dell'OMS, dal momento che la stessa si era aperta all'industria per raccogliere fondi.

Purtroppo, vaccini, OGM e 5g sono al centro della rivoluzione in corso e pesantemente sospettabili (da infiniti indizi) di centrare anche troppo con la pandemia in corso e con la "politica del terrore" che ci ripete "niente sarà più come prima" (frase sconclusionata e priva di fondamento a meno che non la si inserisce in un chiaro piano per destrutturare i nostri stili di vita). Dal mio punto di vista il filo conduttore che lega tutte queste realtà, tipo Emma Walmsley CEO e Direttore esecutivo della GSK dal 2017 e direttore (non esecutivo) di Microsoft Corporation dal 2019, non sono così difficili da individuare.

Che questo virus sia un arma e che chi l'ha usata sia ben consapevole di cosa rappresenta per la neo-guerra globale, non ho dubbi. Non posso nutrirne guardando tutti gli interessi convergere tra loro per il dominio dello spazio virtuale: il web del futuro. A parte la confusione di una propaganda martellante in cerca disperata di un pretesto qualsiasi per avvalorare la tesi di un agente patogeno naturale (in piena guerra - da morire dal ridere se non si morisse realmente) non vedo altro. Invece mi è chiarissimo perché non deve essere letto come un arma di guerra: perché ci metteremmo pochissimo a capire che i bersagli siamo noi!!!

Qualcuno, ad esempio l'ottimo Arnaldo Vitangeli oppone che se si tratta di un arma biotech, ad esempio scatenata contro la Cina, non si capisce "la fiamma di ritorno", cioè il fatto che oggi si muore dello stesso agente più in America che in Cina. Ma a Vitangeli si può rispondere che la Cina ha i suoi laboratori e che sappiamo perfettamente che l'America (come l'Italia) è colpita da un genotipo L del virus più letale, come sappiamo che la Cina ha imposto ai paesi meno forti (come l'Italia) i voli diretti per la Cina proprio quando la Russia ha chiuso i suoi confini e nonostante il rischio che stavamo correndo. Noi avevamo i Cinesi coi pulmini che facevano tranquillamente shopping in giro per l'Italia poco prima del lockdown. Imposti dalla Cina? Ovvio che era un modo per far arrivare un agente virale più pericoloso in America, in risposta a quello "servito" a Wuhan.

Da qui poi a cavalcare l'onda lunga col terrore (perché il terrore ce l'hanno i politici addosso di essere scoperti e ce lo dice solo TUTTO) il passo per la "ricetta mortale" è servita. La Cina sta combattendo la sua guerra e noi siamo in mezzo, tra l'incudine e il martello. Però la Cina ci manda gli aiuti e invece gli alleati no. Perché hanno capito benissimo che i cinesi ci hanno usato come veicoli del loro agente mortale in risposta a quello che gli Americani gli hanno fatto.

Questo rende limpida l'intera messinscena. Dagli aiuti "dalla Russia con Amore", ai carichi di mascherine cinesi più o meno infette, all'Europa che reagisce inizialmente in modo freddo e poi le pressioni americane per le campagne di aiuti sino-russe, quindi la Von der Layen che si scusa con Conte, la Germania che sta zitta, le strane uscite del ministro olandese che fa retromarcia, Magaldi che sfuria per i provvedimenti spartani del governo contro l'epidemia e persino il Drago Rosso Antico Draghi che ingrana la retromarcia e si riveste in tempo record con l'abitino del buon samaritano, dopo decenni di politiche di austerità. Perché signori e signori siamo in guerra e la Cina ha risposto a un atto di guerra e i morti sono quelli che stiamo contando.

Perché l'Italia? Perché è un corridoio NATO preferenziale. Perché qui c'è il più alto numero di basi americane. Perché la Cina ha stabilito una relazione bilaterale che ci vincola e può imporci la sua volontà politica e lo ha dimostrato (ma quando mai avete visto che la Cina impone a un altro paese di tenere aperti i corridoi aerei in piena emergenza sanitaria?!) addirittura in modo più deciso di come possa farlo l'UE, la Germania, l'Inghilterra e la stessa America. Insomma, da noi conta più quel sornione di Xi Jinping che Soros. Noi? Noi abbiamo al solito gli Arlecchini al governo, i servitori di più padroni che siccome vogliono tenere i piedi in troppe scarpe alla fine fanno pagare ai loro sudditi la loro cialtroneria. E' stato così durante la seconda guerra, ricordate?

Ecco, ora guardate Conte e i suoi sodali e chiedetevi quando potrebbero essere distanti dall'essere vigliacchi e traditori allo stesso identico modo. Il nostro.