L'economia di penda...
 
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L'economia di pendagli da forca


GioCo
Noble Member
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Topic starter  

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Un ciarlatano, un bidonista, un farabutto... Un truffatore insomma, uno che fa della propria esistenza un arte, ma nel senso sbagliato socialmente. No, nonostante l'immagine non parliamo del bruco col parrucchino (QUI) ma di concorrenza... Sleale a prescindere e tra simili... Parliamo insomma di mercati e di globalismo oltre che di ordine sociale in senso "moderno".

Come sempre per riflettere e dare un poco d'Ordine in una società che pare votarsi al Caos senza freni inibitori.

Un truffatore è uno che vive spogliando la società dei suoi averi, delle sue ricchezze, dei suoi lati positivi, non per cattiveria ma per puro e semplice profitto personale. Un truffatore vuole piacere, piacere alla gente che piace, accolto coi tappeti rossi e con sorrisi ovunque. Un truffatore esagera, esagera sempre...

L'arte del truffatore è quella di far credere al truffato che la sua "offerta" è un vantaggio per tutti e cerca di indurre nel truffato la fede. Meglio se cieca. Così che non solo il truffato sia "felice" di essere truffato, ma che possa tornare dal truffatore per farsi turlupinare ancora e ancora, senza soluzione di continuità. Il Sogno del truffatore è di vivere in una società dove solo lui è "intelligente" e "la sa lunga", tutti gli altri sono semplicemente "suoi" giocattoli, enti raggirabili a piacere anche se non apprezza quelli facili, perché come qualsiasi sportivo che voglia salire sul podio, la facilità non da soddisfazione. Quindi il truffatore ama la sfida ed è esattamente (ed esclusivamente) questo tratto che lo distingue dal nobile. Anche il nobile è un parassita che vive alle spalle delle ricchezze comuni, ma non ama "fregare" il prossimo in quanto nobile, ama solo essere servito e riverito. Quindi più che di truffa si parla di raggiro. Poi sulla guerra invece, verso "la concorrenza" si trovano in perfetto accordo.

Prima, al tempo dei regni e quando ancora le nazioni non erano il sistema sociale imperante a livello globale, dominava la struttura nobiliare. Non esattamente una truffa che è una dissimulazione della realtà, ma certamente una forma di raggiro (scambiare il vero con il falso) "religioso" di stampo schiavile. Nel caso dei nobili si aggiungeva per ovvi motivi la "obbligatoria" ignoranza diffusa, se no era facile poi rendersi conto che "nobile" non aveva nulla di positivo o "divinamente predeterminato". In comune truffa e raggiro hanno comunque la richiesta alla parte lesa che presti giuramento di fede esclusiva (a loro). Esattamente come nella metafora il demonio. Per questo entrambe avversano la critica che mette in discussione quella specifica fede richiesta, ma non quella avversaria verso cui è sempre lecito scagliarsi. Da qui il diritto (senza il rovescio). Oggi (dopo un paio di guerre globali non a caso e per concorrenze sempre doverosamente molto sleali) domina l'infrastruttura dei truffatori rispetto quella nobile (che ancora esiste in specie nei paesi del golfo) e il @GioCo che faremo qui ed ora è "trovare le differenze" sempre e solo per riflettere sulla società moderna tra "le migliori possibili", come certi passatempi da settimana enigmistica.

Dai che ci divertiamo ! 🤗 😶 🙄

Il denaro. Questo sconosciuto. Malgrado non sia mai stato nemmeno lontanamente in grado di capire l'economia e soprattutto gli economisti, ma d'altronde non ci ho mai capito una ciulla di nulla di educazione e sono laureato in scienze dell'educazione con un voto alto... Procediamo. Il denaro è tale in un circuito. Cioè esiste se circola. Se no è "carta straccia", tipo la corrente elettrica, esiste se la usi se no "è inerte". Come non ci fosse, è data solo dall'infrastruttura che in potenza la può rendere disponibile, tuttavia se rimane inutilizzata non si automantiene e dopo un po' va in rovina. Tipo le "canistracci oil" del film "Mia moglie è una strega" con Pozzetto. Se sono "intese" (diremmo in linguaggio semplificato per i più tapini - tipo me - "volute" o "desiderate") si apprezzano, se non le caca nessuno si deprezzano. Ma in termini monetari si può anche dire che "se circolano" si apprezzano, se no perdono di valore. Il problema nel farle circolare è che in questo modo non puoi capitalizzare (il valore). Quindi devi con opera circense "costringere" gli altri a caricare "valore" (a non risparmiare) mentre tu invece lo cumuli senza ritegno e per "concederlo" se e quando ti garba a chi ti garba sempre e solo per dovere di slealtà verso chiunque. Tipo... Un satrapo nostrano. Ma anche banalmente un qualsiasi appartenente al ceto medio... Si tratta solo di livelli di corruzione "accettabili", cioè di "permessi" di cumulo... Per esempio di beni immobili (come case o azioni). Ovviamente questi immobili poi sono dipedenti a doppio filo dalla difesa del "sistema", che si poggia sui servizi segreti (in primis) e poi sull'azione militare per ovvia e banale conseguenza, quando minacciati da poteri esterni.

Ma attenzione, non è che in Cina col comunismo vada meglio... Semplicemente si coniuga una certa quantità di truffa legalizzata con del raggiro, dosando diversamente e "alla cinese", tanto per fare confusione, ma gli ingredienti per la pappetta (da distribuire agli ingenui) son sempre quelli. Quindi la Cina non rappresenta un successo a livello umano, come d'altronde la Russia non rappresenta una via d'uscita al modello "profitterol", predatorio e vorace. Semplicemente si oppongono a uno schema di truffe concorrente e ormai alla frutta, proponendone un'altro che sembra abbastanza diverso da apparire migliore. Così tu voti quello e non l'altro (marcio e decadente). Si chiama demoniocrazia e non a caso l'ho coniata in sto modo.

Un pilastro (sempre per ovvi motivi) di questa infrastruttura è la religione. Che sia Buddista o Cattolica cambia solo la latitudine e poco altro. Se qualcuno mi sciorina che però il buddismo avrebbe più verita, vada per piacere a parcheggiarsi altrove. Non voglio essere troppo impietoso con chi ostenta vanità cialtroneggianti. Indubbiamente le religioni asiatiche appaiono più ricche di spunti, sia perché non sono inserite nella nostra tradizione, sia perché non esiste religione più miserabile di quella cattolica è l'ho ribadito infinite volte. Tuttavia la tecnologia moderna non nasce in Asia e tra i buddisti mi sembra e non può essere un caso. Vedremo (in altri POST) che quella idea di scienza ha oggi più da dire sulle questioni esotiche (termine che ribadisco uso con leggera vena ironica al posto di "esoteriche") di quanto potremmo mai immaginare da cittadini comuni di questo Villaggio globale. Perché certe storie non si pubblicizzano volentieri ed è sempre ciò che manca ad essere più interessante rispetto ciò che c'è.

Dicevamo il denaro e il problema della circolazione. Ma non è il solo, un altro problema è la liceità. Se no chiunque può spacciare qualsiasi cosa per moneta e nel corso della Storia è pure accaduto. Ci vuole un certo Ordine, come sempre. Pure nel Caos e non è un eufemismo. L'ordine nel rendere norma il denaro è di tipo legale. Quindi deve esserci un corso legale riconoscibile. Da qui la Zecca che è un organo di Stato e non potrebbe altrimenti, ma già dal nome si profila tutto un programma. Una volta coniato il denaro paradossalmente non è importante chi poi lo spaccia (lo distribuisce) e ne gestiste il flusso (cioè determina chi può cumulare e chi no). Quindi il conio può rimanere formalmente "di tutti" per dare veste legale, ma la gestione deve rimanere saldamente in mano ai truffatori per garantire continuità al sistema truffaldino. Una suadente caramella di merda ricoperta di cioccolato insomma (per parafrasare Gaber).

Allo stesso modo per la distribuzione e la circolazione va poi dato un guscio di legalità e di apparenza accettabile. Per esempio, la distribuzione è garantita dalle Opere di valore collettivo, come le infrastrutture per la viabilità e della telecomunicazione che devono essere finanziate a livello statale. Ma anche ovviamente quelle per la difesa e per le attività legate "alla sicurezza" in generale. Certamente l'arricchimento sociale e collettivo è direttamente un guadagno di valore che poi assume la moneta circolante a corso legale. Se il paese gode di infrastrutture pubbliche nuove e ben mantenute, tutta la società se ne avvantaggia e la fluidità della circolazione aumenta. Stiamo tutti un poco meglio e questa relativa agiatezza collettiva poi fa aumentare la ricchezza anche dei possidenti che quindi potrebbero essere interessati alla richezza comune...

A meno che... Non sia un problema "locale", mantenuto artificiosamente come in compartimenti stagni. Tipo Burundi. Le economie in quel caso possono pure essere pubbliche ma non saranno in grado di influire su quelle "degli investitori" esteri che avranno come unico obbiettivo "l'estrazione di valore" da quelle realtà per rimetterle in circolo in quelle di loro interesse, fuori da quel circuito. Come per gli anglofili che amano il dollaro ad esempio e non certo "il franco del Burundi". Ovviamente anche in questo caso si tratta di mettere in piedi infrastrutture legalizzanti la truffa che servono a coprire di cioccolato la merda (tipo l'FMI, la Banca Mondiale o le varie ONG). Per ciò la talassocrazia militarizzata made in USA favorisce unidirezionalmente solo certi satrapi (alla Fink, Soros, Gates e Musk) e non altri considerati "concorrenti" rispetto quel sistema (come Xi o Putin). Lo schema si ripete a diversi livelli e l'UE non fa eccezione, solo rispetto il Burundi è un boccone più appetitoso e per un pranzo luculliano.

Ma procediamo oltre (non è finita). Per garantire la fluidità le infrastrutture da sole non bastano. Perché l'operaio che si spacca la schiena per mantenere le strade percorribili spenda il suo stipendio (tutto) e più possibilimente in ca%%ate (tipo il SUV o il parrucchiere per moglie e figlie o dato che ci siamo "il cambio di genere" per il figlio impegnato nel fare il gretino in giro per il paese per ridurre le ricchezze collettive con atti di vandalismo) c'è bisogno di un incentivo che di nuovo deve essere ammantato di legalità. Questa prima leva ingegneristica dell'economia è quella del regime di tassazione. Che deve colpire in modo mirato prima di tutto. Cioè non quelli che cumulano ma quelli che sono deputati a far circolare il denaro, gli agnelli sacrificali o anche le "pompe" (compiacenti ma non necessariamente consapevoli e per ovvi motivi) per l'estrazione di valore, diciamo in "politichese semiscorreggiuto".

Quindi le tasse servono al welfare ? Spero vogliate scherzare se lo pensate in questo momento. Lo insegnano al massimo livello di preparazione universitario (e guai a criticarlo) ma è per questo che non esistono insulti all'altezza del compito per descrivere tale "apocalittica" deficienza... Ad ogni modo se vi aggrada lasciate pure la fantasia a briglie sciolte in proposito, tanto non potete sbagliare.

Le tasse servono a chiudere il circuito... Della truffa legalizzata. Il loro compito è quello di rendere possibile per alcuni e solo per alcuni di beneficiare dell'estrazione di valore da... Tutto quello che la creatività economica si ingegna di usare come riserva di valore. Tecnicamente "la qualsivoglia" senza limiti: dal vostro corpo al vostro conto in banca, dalle vostre idee fino al vostro futuro, dal tempo presente alla genetica, le tradizioni, l'informazione, l'educazione. Tutto (potenzialmente) è oggetto o "mineria" da cui succhiare valore e per consentire solo a certi e ristretti personaggi di cumularlo legalmente difendendo quell'accumulo e solo quello, perseguendo tutti gli altri che lo fanno "illegalmente". Tipo parassiti che agiscono anche da predatori per altri parassiti alla bisogna.

Come faceva Berlusconi ma a livello globale. Certo, questo non ti rende popolare e da qui a concepire la necessità di "pubbliche relazioni" che ti rendano comunque piacevole, rendendo necessario il controllo assoluto sull'informazione, il passo è breve.

Qui arriviamo alla rete e a internet che è infrastrutturalmente concepita con lo stesso identico scopo ma per rendere la fluidità di questa specie di "rapina perpetua globale" possibile a un altro livello che non è più legato al denaro o ai confini nazionali, ma all'assenza di verificabilità. Tutto e il suo contrario sono messi sullo stesso piano e quindi non occorre (entro i confini della digitocrazia) un sistema difensivo classico. Non occorre un industria. Non occorre fare "patti sociali" restituendo le briciole di quella ricchezza cumulata come contentino da gesire in autonomia. Tutte le autonomie vengono recedute e concesse col contagocce, sotto stretta e severa sorveglianza miliarizzata.

Il nuovo sistema truffaldino si prepara a sbarazzarsi del denaro troppo "garantista" in quanto dava margini di autonomia ritenuti "eccessivi" per la società futuribile. Basta l'impulso elettronico, impalpabile e caotico, che scorre alla velocità della luce in una dimensione nuova dove vero e falso convivono. In quel luogo la truffa assurge a un altro livello di impensabile capacità di penetrazione per quanto riguarda l'estrazione di valore. Più invasiva del fracking e più leggera dell'atomo, promette di penetrare fin dentro nella fantasia e nella coscienza collettiva per inserire direttamente il tubo da cui estrare valore senza soluzione di continuità... Virtualmente per sempre...

Le guerre che oggi vediamo stanno decidendo chi sarà il padrone di quei tubi. Che adesso sapete anche Voi hanno tutto a che vedere con il Gas, ma in sensi e in modi che forse non avevate proprio proprio elaborato BEN BENE...

Oh no ?

P.S.

Su un punto (ragionavo) forse è meglio dare un ragguaglio addizionale, quello iniziale dove parlavo di assenza di cattiveria del truffatore, quando invece spesso dico che questa gente ci odia visceralmente. Il truffatore, l'artista delle palle ben raccontate, è più un attore che un misantropo. Uno che ama stare con il suo "pubblico" anche selezionato ma che non odia necessariamente. Ama e dipende dalla bella vita e non vi rinuncerebbe facilmente. Sviluppa verso l'inganno la stessa dipendenza dei giocatori d'azzardo incalliti e per questo sono assimilabili a queste tristezze esistenziali: con l'ideale della vittoria in tasca potrebbero vendere la madre al mercato nero degli snuff movie per avere la puntata giusta con cui idealmente poterla riscattare. La perdita quindi di solito non è contemplabile se non come "disastro". Questo non significa però che non possa anche odiare (e in specie coloro che considera indegni) dissimulando filantropia alla bisogna. Solo che per odiare bisogna essere (in qualche modo e misura) invasati. La strada del truffatore porta facilmente e con l'età verso una fede cieca per quelle credenze che promettono successo facile (nella truffa) che poi è il contraltare di una certa fragilità particolarmente temuta e senile. Con il tempo e con l'età subentra una diversa "saggezza" (autoreferenziale) e con essa è facile cedere "al lato oscuro del fascino", per così dire... Cioè farsi corrompere a un altro livello. Potremmo dire che un individuo di successo tra questi satrapi è uno laureato alla Gerogetown dove gli insegnano a impiegare ai massimi livelli la sua propria furbizia "innata" e dove non è necessariamente "iniziato" alle pratiche oscure. Bastano pratiche più banali. Per ciò il nostro proflio tipo può essere tranquillamente quello di un ateo, miscredente e razionale. Poi però il fascino di consessi di potere come quelli di Schwab, intrisi di un certo misticismo oscuro, aprono a prospettive di influenza poste su un altro piano misurate concretamente. Come dalla dinamite all'atomica. Da qui ad accettare poi le ritualità più ributtanti, pur di avere quell'influenza e potere sul prossimo, la strada è spianata. Non è infatti un caso se i satrapi occidentali attuali più aggressivi sono tutti tendenzialmente in età senile...


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