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LONGEVITÀ. LA SCIENZA PUÒ SCONFIGGERE LA MALATTIA?


mystes
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In un recente programma televisivo di Canale Italia intitolato "Longevità. La scienza può sconfiggere la vecchiaia?" gli intervistati hanno discusso con un alto grado di preparazione e di buona volontà un argomento che a mio avviso è stato collocato di maniera errata.

Personalmente, se fossi stato io l’ideatore del programma, avrei detto all´intervistatore, il bravo Vito Monaco, di formulare la domanda in maniera diversa.

https://www.youtube.com/watch?v=7n23ZfFEzBM&t=195s

Avrei domandato: "La scienza può sconfiggere la malattia?" Il motivo è molto semplice: nessuno vuol diventare centenario, sapendo che gli ultimi dieci o venti anni della sua vita li deve passare entrando o uscendo da un ospedale, o dallo studio del medico di famiglia, o peggio ancora su una sedia a rotelle.

Ecco perché sostengo che il problema é stato posto di maniera errata e che la domanda corretta avrebbe dovuto essere: "La scienza può sconfiggere la malattia?" e quindi mantenere la discussione sulla "longevità" ma concentrandola sulla malattia che impedisce la longevitá.

Ora, tutti sappiamo fin dall’antichità, da Alcmeone di Crotone, per giungere al nostro buon Paracelso, passando dalle cure magiche e "miracolose" di un Cagliostro, che la guarigione dalle malattie è stato sempre la priorità assoluta della scienza sacra e profana.

La medicina ha registrato grandi progressi negli ultimi tempi sulla cura di "alcune" malattie, ma mentre ne curava alcune, se ne diffondevano rapidamente altre e tanto per fare un esempio, se nel secolo scorso si poteva morire facilmente di una febbre malarica (fino a che non fu scoperto il chinino che veniva fornito gratis alle famiglie dai "Monopoli di Stato") era raro morire di cancro, mentre oggi ci si ammala facilmente e frequentemente di cancro e si muore raramente di malaria.

A parte altre considerazioni che farò in seguito, in via preliminare voglio affermare che la vita detiene nelle sue mani una sorta di bilancia: da una parte la vita e dall´altra la cessazione della vita che noi chiamiamo morte.

La vita non ha paura della morte e alla vita non importa molto di sapere in che modo il regno animale cessa di respirare ed entrare così nel regno dei morti (l´antico Ade), perché l´equilibrio generale dell´essere e del cosmo si conserva mantenendo equlibrati i due pesi e lo fa seguendo un´intelligenza che è quella generale della natura.

I problemi metafisici sono soltanto umani, è solo l´uomo che si pone mille perché ai quali pretende dare mille risposte sensate ed intelligenti, dimenticando molto spesso che le risposte ai suoi grandi quesiti sulla vita, sulla morte e sulla malattia sono già insite e presenti nelle domande.

Chi può rispondere alla domanda: perché l’uomo vive mediamente 80-90 anni e non 200 anni? La risposta puó essere di carattere filosofico o scientifico: se filosoficamente rispondiamo con Platone che visse fino ad 81 anni, scientificamente siamo obbligati a lasciare la domanda senza risposta perché le risposte vengono date dai numerosi scienziati e dai numerosi laboratori di ricerche che trattano la questione: ossia nessuno di loro ha una risposta univoca sicura e incontrovertibile. Voi mi direte: è qui che sta la bellezza della scienza, sono d’accordo, ma l’uomo la bellezza la cerca in Donatello, dalla scienza vorrebbe risposte soddisfacenti e positive che ancora non ha.

Alcuni scienziati sono convinti che la medicina sia in grado di sconfiggere la vecchiaia. Non dico che sia impossibile, (ognuno è libero di studiare, sognare o di fantasticare come vuole) ma rischia di diventare da esercizio una utopia.

Sulla stessa longevità inoltre, e concludo, non tutti la pensano allo stesso modo: faccio un esempio, a che serve essere longevi quando sei pieno di affanni, di acciacchi, senza il minimo necessario per vivere (la pensione?) o con lo spettro della povertà davanti agli occhi? Il problema pertanto dal campo sanitario si sposta a quello sociale e politico e su questo terreno la società e soprattutto la politica stentano a trovare risposte e soluzioni che permettano a “tutti” gli anziani, soprattutto poveri, o con poche risorse, di vivere una vita serena senza affanni e possibilmente senza malattie.

Questa argomento è stata modificata 1 anno fa da mystes

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