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Miserabili con le pezze al culo


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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E vabbé, siamo qui a tirare un altro sospiro nel vedere il prossimo e nel constatare lo svarione che (ci) domina e rilancia il bluff a ogni giro di tavolo. Ogni volta speriamo di poter "vedere" le carte dell'avversario e ogni volta ci tocca vederlo rilanciare surrealtà più grottesca ancora e ancora per guadagnare tempo.

Certo, ci sarà pure un limite al grottesto: ce lo stiamo chiedendo di certo in molti. Quanto invece a prendere seriamente l'andazzo, questo riguarda le ricadute che hanno un unico fine: estrarre valore e aumentare la confusione per poter continuare a estrarre valore.

Così siamo arrivati al Fondo del Barile e stiamo raschiando. Come Frodo catturato da Shelob...

Non è che siamo necessariamente "vivi" nel senso di "almeno non-morti". No, no, siamo proprio vegetanti inconsapevoli. Solo che con l'immaginazione si svariona senza sfreni (internettianamente) e tutto sto movimento psichedelico ci da l'impressione che qualcosa succede. Per ciò di conseguenza che stiamo facendo "qualcosa".

L'unica cosa che dovremmo "fare" è assicurarci di rimettere a posto quello che conta (senza tante scuse e senza perdere altro tempo) e quello che conta è solo una cosa: l'emozione. Certo che pretenderlo nelle condizioni in cui versiamo è altrettanto allucinante.

Ma tant'è che questo chiede "l'origine" che poi è il mio demone, quindi chi sono "per giudicare" (come ricordava "Pope Francis del paciamama" di recente) ?

Allora... L'emozione non dipende da ciò che accade fuori. Vi parrà strano forse, ma è così, senza ombra di dubbio. Dipende solo dall'immaginazione e da come state coltivando la stessa. Chiaro che un giardino fiorito vi restituirà certe senzazioni e un letamaio velenoso sprofondato negli Abissi di un Incubo tutt'altro.

Qualcuno mi dirà che però "fuori" tutto pare somigliare sempre più all'incubo, anche perché chi ci ricorda dei giardini fioriti poi è uno tipo Borrell. Cioè, al pari del Joker, non uno che vorresti venisse a raccontarti le fiabe della buonanotte per tranquillizzarti prima di andare a nanna.

Si, avete ragione ed è innegabile. Ma questo non riguarda (di nuovo) quello che accade "fuori", ove persiste solo quello che deve a prescindere e senza soluzione di continuità, se non per la "facilitazione". Voglio dire, non è quella la componente determinante. Se potessimo vedere il futuro, ci apparirebbe esattamente come il passato e quindi diventerebbe evidente che è comunque inevitabile. Però differentemente dal passato che bene o male ce lo siamo buttato alle spalle è poi quello che dobbiamo affrontare e dato che tra noi e l'emozione "gestita" c'è la stessa distanza con Earendel, "solo" la stella più lontana a noi oggi nota, è un bene esserne incoscienti.

Non lo è in generale, certamente. Come non lo è svarionare o vegetare d'altronde. Tuttavia "riconoscere" le condizioni di partenza in cui ci troviamo a livello collettivo, sarebbe già un piccolo passo "finalmente" nella giusta direzione. Non piacevole, come non lo fu per Frodo "risvegliarsi" nella torre di guardia, nelle terre di Sauron, catturato dagli orchi che lo avevano sottratto a Shelob. Insomma, peggio di così c'era solo quello che ancora aveva da fare.

Per ciò suggerisco di guardare quello che accade con occhi disincantati e una certa "assurda" leggerezza d'animo, sdrammatizzando appena possibile. Basterà sfruttare lo svarionamento in corso d'opera... Non perché tutto ciò abbia senso o per mancanza di rispetto, ma perché è l'unico modo di preservare un barlume di lucidità e buon senso. L'unico modo di poter continuare nonostante tutto a rimanere fedeli all'Amore, alla Saggezza e in equibrio, tra l'imperio dei buonismi pelosamente ipocriti e la "furia cieca disumana".

Tutto qui.


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