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Per vic


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Wikipedia riporta che in Svizzera l'IVA è pari all'otto per cento, lei vivendo in detto paese potrà dirci cosa manca come servizi rispetto all'Italia dove la stessa imposta è di circa tre volte.

Oltre alla Svizzera anche il Giappone paga l'8% temo che siano due stati sottosviluppati.
La stessa enciclopedia attesta che l'imposta in questione sia più alta nei paesi della comunità europea che nel resto del mondo, intendendo anche quei paesi europei che non aderiscono alla comunità della UE.
Devo soffrire di qualche disturbo visivo perché non riesco ad intravedere i privilegi sociali, dal punto di vista dei servizi, che godiamo noi comunitari. >:)


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vic
 vic
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Ehm,

a dirla tutta per i beni di prima necessita' (il cibo salvo gli alcoolici), e mi pare pure per i libri, l'IVA e' del 2.3%.
Buona parte dell'IVA serve per finanziare l'AVS, il primo dei tre pilastri su cui si regge la previdenza sociale per la vecchiaia. E' probabile che con la prossima revisione dell'AVS venga innalzata l'IVA di un punto percentuale. E' inevitabile, constatando l'invecchiamento relativo della popolazione, nonche' la speranza di vita piuttosto alta, appena un pelo inferiore a quella giapponese. Pero' la decana piu' anziana d'Europa vive in Italia, appena qui fuori dal confine, sul Lago Maggiore.

Detto questo, ci tengo a fare una riflessione sui numeri assoluti. Cioe' su quanto incassa lo stato dall'IVA. In Italia (nell'UE in generale) l'IVA e' altissima, per diversi motivi sotto gli occhi di tutti. Uno piuttosto importante e' che il costo della vita (relativamente alla Svizzera) e' piu' basso. Percio' lo stato per incamerare la stessa somma per abitante, fa pagare piu' IVA. Va pure tenuto conto che in un paese dove si fa piu' fatica a tirare avanti si tende a consumare di meno, per cui c'e' meno IVA a disposizione dello stato.

In Svizzera l'IVA sembra a prima vista bassa. Tuttavia quel che il cittadino lascia all'IVA e' piuttosto consistente, per via appunto del costo della vita che e' altissimo. Se il vino costa il doppio o il triplo, lascero' in IVA allo stato tanto quanto vi lascia il cittadino (italiano, francese o spagnolo che sia) per la stessa bottiglia che lui paga la meta' o un terzo rispetto a me. Idem per le medicine e molti altri prodotti carissimi, perfino al bar.

Sull'IVA giapponese meglio che intervenga qualcuno dal Giappone.

😉


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@vic,
La ringrazio per la gentile risposta.


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