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Tra i carri armati di Piñera e i voti per Morales, la partita sempre aperta in America latina


Davide
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NEW YORK – Solo il Cile riesce ad accendere uno spot informativo sull’America latina nuovamente in fiamme, felicemente restituita al suo destino di essere governata dalle destre, col bastone e senza carota, rispetto all’anomalia dei governi di centro-sinistra definiti da Donald Rumsfeld “l’asse del male latinoamericano da colpire”. E colpita, non con le bombe, ma con un uragano di propaganda. Durante tutto il XXI secolo i media mainstream hanno costruito una realtà virtuale latinoamericana con la quale hanno millantato che i governi di destra – eredi delle dittature e disastrosi esecutori delle politiche neoliberali di quegli anni e dei successivi – sarebbero stati la panacea di tutti i mali dell’America latina, dei quali sarebbe colpevole la sinistra, in particolare quella che si è fatta con coraggio carico del disastro del “Washington Consensus” neoliberale, dei bambini morti di fame, della corruzione più sfrenata, dell’imperio del narco, della distruzione dell’ambiente, dell’estinzione della cosa pubblica in un futuro neoliberale dove solo chi ha da pagare ha diritto all’aria che respira. Non esagero: a Cochabamba in Bolivia, quando governava l’avversario di Evo Morales, Carlos Mesa, si multava chi raccoglieva l’acqua piovana perché questa rientrava nei beni privatizzati. Le sinistre di governo negli ultimi vent’anni non avevano né tutte le risposte, né tutte le capacità. Qualcuno si è corrotto, ha commesso errori, come il Venezuela indica, ma tutti i nodi, tutte le ingiustizie del Continente possono solo essere esaltate, indurite, rese ancora più drammatiche dai governi di destra verso i quali i media occidentali sono così benevoli. Lo conferma proprio l’esplosione cilena, il paese perfetto in tutte le descrizioni, il paese dell’ordine, dell’efficienza e della buona amministrazione, ma dove non vista covava la cenere della più profonda ingiustizia sociale, di un sistema che per funzionare, efficiente, pulcro, perfetto, doveva escludere ogni giorno più cittadini, senza scuola, senza salute, senza pensione, e convincere gli esclusi che fosse per loro demerito.

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