Allora questo signore fa una circumnavigazione tramite l' esegesi di Marx , scagliandosi a parole contro la liberal Democrazia, poi inanella una serie di riflessioni
sui referendum con un pasticcio allucinante mescolando referendum. propositivi, abrogativi e consuntivi , evitando di citare ad arte l' unico refrendum del 1987 che c'entrava, questo referendum ingannerà ancora una volta gli Italiani perchè le raccolte delle Firme per questo referndum era per la Responsabilità civile dei Magistarti invece la Casta e la Super Casta ( Politica -Magistartura ) hanno ingannato ancora una volta la Democrazia ed il popolo proponendo dei paliativi che lasceranno le cose come sono , pertando questo signore è solo un ' altro gate keeper a sua insaputa, andare a votare significa solo leggittimarli per continuare ad preservare il Potere Mafioso che si è impossessato dello stato dal 1945.
Superfluo ricordare che nessuno dei referendum tratta l’autentico punctum dolens della responsabilità del magistrato, costituito dal giudizio disciplinare.
Questa favola della responsabilità civile del magistrato viene proposta ad arte da chi sa benissimo che non è praticabile in forza delle norme sul lavoro dipendente. Chi abbocca è tuttavia da scusare per la sua inconpevole ignoranza, non ha mica studiato diritto alle superiori.
1) un magistrato è un normale lavoratore dipendente esattamente come lo è un un operaio
2) la responsabilità personale è esclusivamente penale (fanno eccezione i reati ex art 231)
3) la responsabilità civile per i danni causati dal lavoratore dipendente è sempre esclusivamente del datore di lavoro
Ne consegue che se un magistrato fa danni (senza che ci sia dolo o colpa grave e che quindi scatti un reato penale) chi è chiamato a risarcire è lo stato italiano nella sua veste di datore di lavoro.
Se passasse il principio che il magistrato sia responsabile anche civilmente (penalmente lo è già) allora tutti i lavoratori dipendenti che causano danni durante l'orario di lavoro sarebbero chiamati a pagare in proprio i risarcimenti ai danneggiati.
Chi nega quanto sopra o è ignorante (ed allora è scusato) o è in totale malafede: che Montesquieu lo perdoni.