Notifiche
Cancella tutti
Topic starter
4 Marzo 2010 13:03
Intercettati i fondi destinati a combattere la carestia. La confessione alla Bbc di un ex ribelle etiope
L´accusa non è nuova, ma questa volta tira in ballo uno degli eventi musicali più importanti del Ventesimo secolo. Una fetta consistente dei fondi raccolti dalla Band Aid di Bob Geldof, promotore nel 1985 del grande concerto "Live Aid" e della canzone "Do they know it´s Christmas" per aiutare la popolazione etiope stremata dalla carestia, servirono a finanziare attività militari. Almeno 100 milioni di dollari sarebbero andati infatti ai ribelli del Tpfl, il Fronte Popolare di Liberazione del Tigrai, del quale faceva parte anche l´attuale primo ministro etiope Meles Zenawi. A rivelarlo è la Bbc, che ha come prova la testimonianza di un ex leader del Tpfl e un documento della Cia. I servizi segreti statunitensi già nel 1985 avevano affermato in un rapporto sulle conseguenze politiche della siccità in Etiopia che molti dei fondi arrivati nel Paese dell´Africa orientale erano serviti per «scopi militari».
La Bbc ha messo online la voce di Gebremedhin Araya, un ex leader del Tpfl ora espatriato in Olanda, che racconta nei particolari come gli aiuti non gestiti dal governo potevano passare alle mani dei ribelli. Araya fa il nome di Max Peberdy
Fonte: www.repubblica.it
4.03.2010
4 Marzo 2010 13:16
Dare soldi alle varie associazioni (senza scopo di lucro, per carità!) che facendo leva sul pietismo estorcono denari agli ignari (ignavi?) significa nella quasi totalità dei casi mantenere carrozzoni pubblicitari-burocratici quando va bene, o finanziare tutt'altro quando va male.
Telethon = big pharma, ad esempio.
Strano comunque che nell'articolo non sia menzionato Bono, il carismatico leader degli U2 che convince gli altri a sborsare denari mentre lui, pur conoscendo le difficoltà della sua Irlanda, si è trasferito armi e bagagli in Olanda per via della tassazione inferiore.
Bravi tutti a parole, eh?
4 Marzo 2010 14:20
fosse solo un po' di elusione fiscale... i soldi che l'industria discografica passa al signo Bono tuttosommato restano in circolo ed aiutano l'economia legata all'oggettistica relativa. Il problema è che abbiamo personaggi popolarissimi come lui che partecipano a robe tipo il concertone davanti alla casa bianca, per santificare l'insediamento del premio nobel per la guerra. E dietro alcune milionate di giovani a sognare cantando "One" quanto bello è salvare l'Afganistan con droni, missili e tritolo.
4 Marzo 2010 18:26