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I PERICOLI CHE CORRE BOLSONARO


mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Non è bastato aver battuto Bolsonaro (con la frode e la complicità della Suprema Corte) alle ultime elezioni presidenziali, la sinistra latino-americana ne esige la demolizione politica e se fosse possibile l’eliminazione fisica. La sinistra teme che “troppa grazia san gennaro” non si ripeta alla prossima tornata elettorale e che l’odiato avversario, che continua a godere di un grande seguito tra la popolazione e di forti appoggi sociali (è leader assoluto di apparizioni nella maggior parte dei social presenti in internet), la prossima volta vinca con un largo margine di voti, tanto largo, da non rendere più possibile la frode col gioco delle tre carte.

Nel Parlamento e nel Senato dove il partito di Bolsonaro ha la maggioranza, è ormai diffusa la convinzione che il governo del presidente Lula abbia avviato una campagna di diffamazione e di odio contro Bolsonaro, allo scopo di distruggerlo politicamente e possibilmente, con l’aiuto di una magistratura complice, di renderlo ineleggibile.

Ciò conferma la diffusa convinzione che Bolsonaro sia il grande avversario, capace da solo di attirare sul suo nome un elevato numero di consensi, sia negli strati più poveri della popolazione che nelle élites economiche e culturali.

Il capogruppo alla Camera dei Deputati del partito di Bolsonaro in questi ultimi giorni si è sforzato di richiamare l’attenzione della pubblica opinione con una dichiarazione lapidaria: "L’assurdo scenario di voler incriminare Bolsonaro ad ogni costo consiste nel voler forzare una denuncia calunniosa per consegnare la sua testa a Lula come vendetta personale", ha sottolineato.

Gli idealisti della politica sanno che quando si scende a livelli così bassi, ossia a voler usare la politica come strumento di “vendetta personale”, il quadro politico generale è destinato a sgretolarsi e a diventare preda delle aule delle corti d’assise, dove spesse volte non si esercita giustizia, ma si emettono solo sentenze.

Rodrigo Constantino, un giornalista brasiliano molto seguito in rete e molto letto sui giornali, in questi ultimi giorni ha scritto: ( https://www.gazetadopovo.com.br/rodrigo-constantino/os-tres-tipos-de-pessoa/ )

“Hanno condannato Bolsonaro molto tempo fa. Vogliono che sia umiliato, ineleggibile, imprigionato, fuori dalla politica e dimenticato dal popolo, lo stesso popolo che, quando Bolsonaro appariva in pubblico, lo accoglieva entusiasta al grido di "mito". Per portare a termine il piano criminale, tuttavia, era necessario trovare qualcosa che potesse sembrare un crimine. Il verdetto era stato emesso da tempo, quindi qualsiasi cosa poteva andare bene”.

Il giornalista si riferisce alla campagna di accuse e di persecuzione contro Bolsonaro, montante contro di lui al ritorno dal viaggio in Russia, (per maggiori dettagli: https://www.gazetadopovo.com.br/republica/criminalistas-nao-ha-requisitos-para-moraes-prender-bolsonaro/ ) con l'invenzione di qualsiasi accusa, che possa fornire un pretesto ai giudici per trinciare una condanna e mandarlo in carcere. Lasciare Bolsonaro a piede libero è la più seria minaccia al malaffare di Lula e compagnia.

Basta osservare l'agitazione sfrenata – prosegue Costantino - con cui molti giornalisti riportano i "progressi" delle indagini e celebrano il possibile arresto di Jair Bolsonaro. Sono le stesse persone che non vogliono nemmeno sapere chi sia Lula e cosa stia facendo al governo. Chiudono gli occhi su tutte le assurdità, sul ritorno delle vecchie truffe, sui segni di un'economia in crisi".

La loro ossessione è Bolsonaro, che devono distruggere. Hanno dato l’ordine di violare il segreto bancario della moglie, e Bolsonaro tranquillo ha replicato: "Bastava solo che me lo chiedessero, non ho segreti, i miei conti sono trasparenti."

Hanno il sangue negli occhi, il coltello alla gola, e vogliono accusare l’ex-presidente di "genocidio" e di “corruzione”, in modo da sentirsi meno colpevoli (quelli che non sono psicopatici completi) per aver appoggiato L.  Hanno bisogno di mantenere viva la favola che hanno "salvato la democrazia" aiutando il ladro a tornare sulla scena del crimine, lo stesso personaggio che politicamente si ispira ai peggiori dittatori del continente centro e sudamericano...

È tutto così patetico, farsesco e indecente che non ha più alcun senso parlare di differenza tra destra e sinistra. Paula Schmitt, una delle poche giornaliste di sinistra serie rimaste in Brasile, ha riassunto bene la situazione attuale: "Dimenticatevi di sinistra, destra e centro. Il mondo politico oggi è chiaramente suddiviso tra tre tipi di persone: i furfanti che ingannano, gli sciocchi che ci credono e gli anticonformisti che hanno capito tutto".

Purtroppo in Brasile e nel mondo prevalgono i furfanti. E anche gli stolti, gente alienata, illusa e sciocca. Ma poiché coloro che hanno già capito l'intero complotto sono ancora un numero enorme di buoni cittadini, i furfanti hanno deciso di intensificare la persecuzione, imporre la censura e intimidire le persone che pensano con la loro testa. Tutto il lavoro della vecchia stampa, che viene pagata profumatamente per questo sporco lavoro, non è sufficiente. Non sta bastando per convincere la gente.

Per questo motivo non avremo (almeno in breve) alcun sollievo dalla dittatura in atto in Brasile: motivo? il popolo si rifiuta di cadere nella retorica di questi furfanti!

Fonte: https://www.gazetadopovo.com.br/rodrigo-constantino/os-tres-tipos-de-pessoa/

 

 


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